Ragazzo solo

7 risposte
Ho un figlio di 19 anni che ha terminato il liceo con basso profitto dopo anni di buoni risultati. Ora sono tre mesi che si è chiuso in se stesso, non parla, non frequenta amici anzi, quelli che aveva e che lo cercavano li ha allontanati e quando capita che qualcuno lo chiama per uscire si inventa ogni scusa per non andare. La sua giornata la riempie con la televisione, il computer e il cellulare. Alle nostre domande del perché di questo suo modo di fare senza impegno risponde che lui sa cosa deve fare e che le nostre domande lo infastidiscono. Abbiamo proposto un colloquio con uno psicologo ed ha reagito rispondendo che eravamo noi ad averne bisogno. Non sappiamo come comportarci e come aiutarlo.
lasci parlar eil cuore dandogli attenzione e non suggerimenti o consigli

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Purtroppo se il ragazzo non vuole effettuare una seduta da uno psicologo, non si può costringerlo. Comunque vorrei rassicurarla sul fatto che nell' adolescenza sono piuttosto comuni queste fasi di isolamento ed il rifiuto di confidarsi con i genitori. Posso consigliarle una presenza non invadente ma al tempo stesso rassicurante. Faccia capire a suo figlio che lei gli starà accanto ed è disponibile ad aiutarlo in ogni momento . Eviti tuttavia domande indagatrici che spesso vengono percepite dai ragazzi come un' intrusione alla propria privacy portandoli a ritirarsi ancora di più dalla relazione. Un caro saluto
Buonasera, pur non conoscendo suo figlio, posso dirle che spesso gli adolescenti possono attraversare dei momenti, o dei periodi abbastanza lunghi, di apparente isolamento, nei quali cercano di mettere a punto delle strategie per vivere. Ciò accade ancora più di frequente quando terminano dei cicli di esperienze (come quello della scuola superiore). Questo atteggiamento, che per l'adolescente è normale, può mettere in allarme le persone che gli sono più vicine, cioè i genitori. Credo che la cosa più indicata in questi casi sia stare vicino alla persona in modo silenzioso e attento, rispettando il suo bisogno di silenzio e di apparente ritiro, nel contempo monitorando la situazione, ovvero stando attenti a non si metta a rischio. Stefano
Un ragazzo di 19 anni è sicuramente ancora un ragazzo che sta vivendo la parte alta della sua adolescenza. Probabilmente dentro di sé vive un mondo di contrasti e di decisioni da prendere. È complesso con poche righe dare una definizione o un indicazione. Quello che potrebbe essere utile è che siate voi a rivolgervi ad uno specialista, uno psicologo. Non certo perché avete delle problematiche da affrontare, ma affinché insieme possiate leggere e comprendere meglio i suoi comportamenti. Penso che sia importante che in questo momento siate voi a ricevere il sostegno che meritate come genitori.
Ha provato a suggerire a suo figlio una consulenza con un professionista online? Potrebbe gestirla in autonomia, visto che al momento trova conforto solo tramite la tecnologia.
Gentili genitori e ' difficile dare delle "ricette " che risolvano le difficoltà che la vita man mano ci presenta,anche perché risposte esatte non ce ne sono. Non posso vedere il ragazzo è quindi anche una diagnosi è impossibile. Vi posso dare un consiglio da usare per un po' di tempo. Non fategli più domande sulla sua situazione non dategli consigli insomma cercate di lasciarlo "in pace. Piuttosto cercate di raccontare a lui i vostri problemi giornalieri senza chiedere niente in cambio. Voi parlate e lui può stare zitto. Probabilmente se la situazione in casa sarà più rilassata ci saranno dei cambiamenti anche con il vostro ragazzo. Nel frattempo vi propongo di andare voi da un collega che possa darvi una mano a gestire questo momento difficile. Questo servirà a voi e sicuramente anche al ragazzo.
Salve Signora, è preoccupata del comportamento di suo figlio, che dopo aver terminato la scuola con buoni risultati non ha voglia di far nulla, neppure di divertirsi. Ma non sarà che è semplicemente stanco ed ha bisogno di un periodo senza pensare nè fare ? Questo per lui è un periodo di cambiamento: la scuola è finita ed inizia una nuova fase della sua vita. Forse sta riflettendo sul da farsi oppure semplicemente ha bisogno di non pensare per ricaricarsi. Potrebbe essere?
Sembra che le sue domande lo agitano e dice di aver le idee chiare.
Capisco che non sa come comportarsi e gli ha chiesto di chiedere aiuto a chi potrebbe darglielo, ma dalla risposta che le ha dato sembra che per lui non ci siano difficoltà da risolvere.
Potrebbe comunque essere utile per lei rivolgersi ad uno psicoterapeuta per capire come comportarsi con suo figlio in questo momento e se ha realmente bisogno di aiuto o è in grado di farlo da solo, ma ha bisogno di tempo.
Spero di esserle stata di aiuto.
Un saluto

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