Potrebbe essere rischioso produrre in casa olio di iperico per quanto non sia destinato ad essere in

11 risposte
Potrebbe essere rischioso produrre in casa olio di iperico per quanto non sia destinato ad essere ingerito ma solo spalmato sulla pelle? E potrebbe essere rischioso annusarne i profumi?
Inoltre il batterio del botulino si può sviluppare anche se dal coperchio esce dell'olio quando viene agitato? A dimostrazione che pertanto la chiusura non dovrebbe essere sigillata così da formare il sottovuoto?
E i preparati domestici di sugo pronto all'uso possono incorrere nel rischio botulino? Grazie mille
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Il botulismo si trasmette solo ingerendo la tossina prodotta da Clostridium botulinum in alimenti contaminati e conservati in condizioni favorevoli alla crescita batterica. Il semplice lavaggio con detergente per piatti elimina il rischio, perché la tossina non resiste alla detergenza meccanica e chimica. Non è necessario buttare stoviglie o sterilizzare con amuchina: il normale lavaggio è sufficiente per la sicurezza.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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no, l'olio di per sè non sviluppa botulino, inoltre non è mai conservato sotto vuoto e soprattutto non è destinato al consumo alimentare.
Per ciò che riguarda i sughi, in linea di massima se fatti bollire a lungo e i vasetti molto ben lavati, poi passati sottovuoto non generano problemi particolari, tutto dipende da come si pratichi la cosa
Buongiorno,
nella preparazione tradizionale dell’olio di iperico non si utilizza il sottovuoto né si scalda l’olio, per cui il rischio di sviluppo del botulino è estremamente basso, soprattutto se vengono seguite correttamente le buone pratiche erboristiche. Tuttavia, se si usano fiori freschi non ben scolati o non si filtra il prodotto finale, e il barattolo viene chiuso ermeticamente, si potrebbe creare un ambiente privo di ossigeno in cui, in teoria, Clostridium botulinum potrebbe svilupparsi.
Per ridurre ogni rischio, è consigliabile filtrare bene l’olio al termine della macerazione, evitare chiusure ermetiche durante la macerazione e conservare il prodotto in luogo fresco e asciutto. Anche se l’olio è destinato all’uso esterno, è bene prestare attenzione alla sicurezza microbiologica della preparazione.

Per quanto riguarda invece i sughi pronti fatti in casa, sì: possono rappresentare un potenziale rischio, soprattutto se contengono verdure, carne o pesce e vengono conservati in barattoli chiusi ermeticamente senza una sterilizzazione adeguata (come bollitura prolungata o trattamento in autoclave). Il semplice imbottigliamento “a caldo” o la conservazione in frigorifero non sono sufficienti a garantire la sicurezza, in particolare per la tossina botulinica, che è inodore, insapore e non visibile.

In caso di dubbi, è sempre consigliabile consumare i sughi appena preparati o conservarli in freezer, evitando preparazioni casalinghe destinate alla lunga conservazione se non si dispone delle attrezzature e delle competenze adeguate.

Auguro una buona giornata
Dott.ssa Teocchi Stefania
Gentile Signora/Signore,

le sue domande sono molto pertinenti e delicate, perché riguardano la sicurezza alimentare e la preparazione casalinga di prodotti che, anche se non destinati al consumo, possono comportare rischi se non trattati in maniera corretta.

Per quanto riguarda l’olio di iperico autoprodotto, va detto che, anche se non ingerito, un olio ottenuto artigianalmente con macerazioni casalinghe può essere soggetto a contaminazioni batteriche, muffe o irrancidimenti. L’applicazione cutanea, soprattutto in caso di pelle sensibile o lesioni, potrebbe quindi non essere completamente sicura. In genere, se si vuole utilizzare un olio medicinale, è sempre preferibile affidarsi a prodotti certificati e realizzati in modo controllato. Annusarne il profumo non rappresenta un rischio per la salute, salvo eventuali allergie o sensibilità individuali alle sostanze aromatiche.

Per quanto riguarda il botulino, è importante chiarire che il Clostridium botulinum si sviluppa solo in condizioni particolari: assenza di ossigeno, ambiente poco acido, presenza di nutrienti e temperature favorevoli. Nel caso di un barattolo che rilascia olio dal tappo non è detto che il rischio sia azzerato, perché il problema non è tanto la fuoriuscita, quanto le condizioni interne del contenitore. Sigillare sottovuoto preparati fatti in casa senza un trattamento adeguato può effettivamente aumentare i rischi, perché crea l’ambiente privo di ossigeno in cui il batterio prolifera.

I sughi pronti casalinghi sono un esempio classico: se non sterilizzati correttamente con procedure professionali (ad alte temperature e tempi adeguati), possono rappresentare un terreno fertile per il botulino. Ecco perché le linee guida di sicurezza alimentare consigliano sempre estrema prudenza con conserve, oli aromatizzati, salse o sughi fatti in casa.

In sintesi, il pericolo non è tanto nell’olio in sé o nell’odore, ma nelle condizioni di conservazione e preparazione. Per tutelarsi, la cosa migliore è evitare di produrre in casa preparati che possono comportare rischi microbiologici, oppure consumarli in tempi brevi e conservarli in frigorifero.

Se desidera, potremo affrontare insieme anche queste tematiche in una consulenza personalizzata, così da darle indicazioni pratiche e sicure per il suo caso specifico. Può prenotare una visita presso il nostro studio oppure online, per approfondire il tema della sicurezza alimentare e della gestione nutrizionale quotidiana.

Un caro saluto,
dott.ssa Monica Giovacchini
si assolutamente cautela alla produzioni casalinghe di questi prodotti inscatolati e conserve, prestare la massima attenzione nell'igiene durante tutto il procedimento, non basta quindi il sottovuoto, l'eliminazione o modifica dell'aria e il calore. Un primo campanello d'allarme potrebbe essere che il contenitore sia bombato in maniera anomala che vuol dire produzioni di gas.
Dott.ssa Elisa Potettu
Nutrizionista, Tricologo
Robecco sul Naviglio
Buon pomeriggio, Produrre olio di iperico in casa può comportare rischi se non si seguono regole di igiene rigorose, perché l’ambiente oleoso e poco ossigenato può favorire la crescita di batteri come appunto il botulino, soprattutto se conservato in contenitori chiusi ermeticamente senza adeguata sterilizzazione.
Il rischio di tossine per inalazione o per via topica è basso ma non priva di rischi.

Se dal coperchio esce olio quando viene agitato, potrebbe esserci una chiusura non perfetta o eccessiva pressione; il sottovuoto o comunque una chiusura sigillata sono importanti per la conservazione e per evitare contaminazioni.

Infine, i preparati domestici come sughi pronti possono essere a rischio botulino se non sono stati cotti, conservati e sigillati correttamente; è fondamentale seguire pratiche di conservazione sicure per evitare contaminazioni.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Biologa nutrizionista
Produrre olio di iperico in casa comporta principalmente rischi di contaminazione batterica se conservato a lungo, ma per uso topico o annusandolo occasionalmente il rischio di botulismo è molto basso. Il botulino si sviluppa soprattutto in ambienti privi di ossigeno e ricchi di umidità, quindi non sigillare ermeticamente l’olio riduce questo rischio. Per i sughi pronti fatti in casa, invece, il rischio di botulismo esiste se conservati a lungo senza refrigerazione o senza adeguata sterilizzazione: meglio consumarli rapidamente o conservarli in frigo.
saluti
dott.ssa antelmi antonella
Buonasera, l'olio di iperico fatto in casa con fiori freschi può essere rischioso: meglio prepararlo con fiori essiccati.
Annusarne il profumo non comporta rischio botulino, ma il prodotto può ossidarsi o sviluppare muffe irritanti.
La fuoriuscita di olio dal coperchio non garantisce sicurezza: il botulino si sviluppa comunque se ci sono le condizioni.
I sughi fatti in casa possono essere a rischio se conservati male: meglio acidificarli e sterilizzarli, oppure congelarli per sicurezza.
Il botulino non si trasmette per contatto o inalazione. Il rischio maggiore riguarda conserve alimentari sott’olio o sughi, se non trattati correttamente.
Il sugo fatto in casa può comportare un rischio di botulino, soprattutto se non viene acidificato, pastorizzato correttamente o se viene conservato a temperatura ambiente in barattoli ermetici. Per ridurre il rischio, è fondamentale acidificare con limone o aceto, sterilizzare i vasetti con bollitura prolungata e conservarli in frigorifero o freezer. In ogni caso, è prudente evitare il consumo se il tappo è gonfio o ci sono fermentazioni in atto.
Sì, nell'autoproduzione il rischio di contaminazione è elevato, pertanto è sempre meglio evitare di produrre in casa prodotti cosmetici, per non rischiare irritazioni alla pelle. I prodotti in commercio invece sono sottoposti a un controllo qualità, sia del processo produttivo che del prodotto finito, che non è semplicemente possibile ottenere in ambiente domestico. Per quanto riguarda il botulino (Clostridium botulinum) è un batterio anaerobio, ovvero vive e si riproduce in assenza di ossigeno, quindi le conserve sott'olio, di sugo, marmellate e così via. Per questo seguire le corrette norme igieniche e di sicurezza alimentare è fondamentale! Puoi consultare online le linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.
Salve, si il rischio c'è anche perché tutte le confezioni dovrebbero essere sterilizzate prima dell'uso e anche se il prodotto non viene ingerito le mani potrebbero andare a contatto con la bocca e trasmettere il batterio.

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