Paura senza fine. So che è ancora da poco che sto facendo TCC, ma la dottoressa, specializzata sul d

17 risposte
Paura senza fine. So che è ancora da poco che sto facendo TCC, ma la dottoressa, specializzata sul doc, è convinta che io soffra di questa patologia, mentre io ho il timore di stare impazzendo, solo che non riesco a farmi capire da lei, che analizza il mio problema in base alle sue categorie e schemi a prescindere. Ho delle paure molto variabili per contenuto, che si alternano in me, generandomi però un costante stato di angoscia: ora ho paura che, osservando la comune realtà che mi circonda, io possa convincermi che essa nasconda un fondo ostile nei miei confronti, ora di credere che ci sia una minaccia che pesa su di me nei più semplici dettagli che percepisco (e nella psicosi il delirio so che è sempre centrato sul soggetto. ..), ora ho paura di convincermi che potrei non riconoscermi piu nel mio corpo, ora che potrei credere che in me esistano due persone... Razionalmente so che sono tutte idee bizzare, fantastiche, prive di fondamento ; ma poi mi chiedp: e se la mia razionalità si sbagliasse? Chi mi dice che l'immagine razionale del mondo sia quella reale? E inizio interminabili diatribe interne, sempre pressato dalla paura di avere una psicosi. Forse sbaglio a cercare rassicurazioni, ma se non lo faccio mi resta il dubbio che starei impazzendo, e questa cosa è intollerabile, quindi devo con ogni mia forza smantellare le idee balorde che cosi spesso mi tormentano... E pensare che fino ad agosto stavo benine, e mai avrei pensato di finire in un tale vortice
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Scrive di essere già seguito da un terapeuta, la invito quindi a continuare a confrontarsi direttamente con il professionista che la segue. Si dia del tempo.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buongiorno, mi dispiace per le sue paure e stati di angoscia che descrive. Se crede che il suo terapeuta sia troppo schematico glielo dica, alla base di una buona relazione terapeutica c'e sempre la sincerità e la condivisione di ciò che si prova. Non abbia paura di esporsi e di essere giudicato.
Le auguro di riuscire a trovare la forza di condividere con il.suo terapeuta ciò che ha condiviso qui.
Un saluto
Claudia m
Buonasera, comprendo che lei è molto angosciato e non sente di essere compreso a fondo dalla sua terapeuta.Ne parli con lei e cerchi anche un medico psichiatra per aiuto farmacologico,non perché è pazzo ma perché ha così paura di diventarlo I farmaci ed un buon lavoro psicoterapico saranno fondamentali.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, grazie per essersi affidat* a noi condividendo le sue paure. Dato che ha una sua terapeuta, le suggerisco di parlarne con lei. Costruire una relazione terapeutica è anche questo: prendersi il tempo, uno spazio e dare voce a ciò che sente. Un saluto Dr.ssa Eleonora Paparo
Gentile utente, si confronti con la sua terapeuta circa i suoi dubbi e il suo sentirsi non compreso da lei, potrebbe essere un momento importante per lavorare sulla relazione terapeutica e, di conseguenza, sulle sue difficoltà. Inoltre, potrebbe valutare di rivolgersi ad uno psichiatra per un consulto e prendere in considerazione l'assunzione di psicofarmaci per sostenerla in questo momento di così grande disorientamento.
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Salve sicuramente lo specialista con cui lavora ha molti elementi su cui basare le sue affermazioni e pertanto merita molta attenzione. Inoltre lei già saprà che le autodiagnosi in questo settore difficilmente sono utili. Da quello che riferisce è molto utile per lei continuare su questo lavoro, Un cordiale saluto
Gentile utente, mi spiace per la situazione che sta vivendo, sono d’accordo con i colleghi che suggeriscono di parlarne in modo sincero con la sua terapeuta delle paure, dei pensieri e anche del fatto che a volte non si sente compreso fino in fondo. La condivisione dei propri vissuti all’interno del percorso di terapia è alla base della costruzione di una buona alleanza terapeutica e quindi dell’efficacia della terapia stessa. Il collega, che conosce in modo approfondito la sua situazione, la aiuterà a trovare un significato alla sofferenza, abbia fiducia nel lavoro che state portando avanti. Rimango disponibile, un cordiale saluto Dott.ssa Paola Trombini
Salve. Anch'io le consiglio di confrontarsi con la sua terapeuta. Esprima con lei tutto ciò che ha espresso qui. È importante che sia sincero affinché si possa stabilire un rapporto di fiducia dove si senta a proprio agio, compreso, per creare l'alleanza terapeutica che vi porterà a superare le difficoltà per affrontare insieme il suo problema o per valutare altre alternative. Distinti saluti
Buon giorno. E' fondamentale (e abbastanza urgente) che si sottoponga ad una accurata valutazione psicodiagnostica in modo da poter innanzitutto focalizzare il disturbo di cui soffre e di conseguenza fare un piano terapeutico personalizzato che da quello che leggo potrebbe prevedere una intergrazione tra farmacoterapia e psicoterapia. Nel frattempo può essere di aiuto ascolta gratuitamente il Podcast Le Stanze Della Paura, che trova su Spotify, Google Podcast e atre piattaforme (veda la pagina Facebook. Le stanze della paura. podcast). Troverà numerose informazioni sui disturbi d'ansia e anche strumenti che potrà utilizzare per alleviare il disagio mentale. Dr. Bruno Ramondetti
Buonasera, la invito a confrontarsi con il suo terapeuta , si apra e provi a esporre che non si sente compreso a pieno, una buona relazione è fondamentale tra terapeuta e paziente
Buongiorno. Credo sia molto importante potersi confrontare con la sua terapeuta in merito a ciò che ha condiviso qui con noi in modo chiaro e diretto. La condivisione delle sue paure, dei suoi bisogni ecc. è un aspetto fondamentale della costruzione di una buona alleanza terapeutica, che determina a sua volta l'efficacia della psicoterapia. Le suggerisco dunque di darsi il tempo necessario, di comunicare liberamente ciò che pensa e sente e di affidarsi alla professionista con cui ha scelto di lavorare. Buon lavoro e in bocca al lupo, Dott. Felice Schettini
Si confronti con la sua terapeuta per dare e ricevere chiarimenti su "che analizza il mio problema in base alle sue categorie e schemi a prescindere."
Certamente, infatti, le psicoterapie schematiche portano a un vicolo cieco, quelle personalizzate, flessibili e approfondite aiutano realmente la persona. Cordiali saluti.
Buonasera, le consiglio di confrontarsi direttamente con il suo terapeuta, gli confidi le sue paure e ciò che sente non funzionare nel vostro percorso; una relazione autentica è la base di un buon lavoro terapeutico.
Buongiorno, le ricadute sono normali in un percorso, non si scoraggi e ne parli con il professionista che la segue.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Gentile utente di mio dottore,

i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia.
La terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra.
La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i Disturbi d’ansia.
L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita.
E' seguito già da uno psicoterapeuta, prosegua con il lavoro iniziato su di sé, e si confronti con il collega in merito a quanto qui riportato, con il tempo vedrà la aiuterà a star meglio

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni e per questo le consiglio di parlarne con la terapeuta che la sta già seguendo per affrontarle. Sarebbe opportuno contattare anche uno psichiatra per valutare una possibile terapia farmacologica da affiancare ovviamente alla psicoterapia. Ci vuole tempo e pazienza, con un lavoro su se stessa costante imparerà a gestire i sintomi e a liberarsi del malessere che prova adesso. cordiali saluti Dott.ssa Serena Sciortino
Gentile signore,
percepisco il suo stato di angoscia e di continua preoccupazione. Sembra che per lei sia molto difficile tranquillizzarsi e abbia necessità di verificare continuamente la sua salute mentale. Ha valore l’aver chiesto aiuto ad un professionista. Le auguro di riuscire a bloccare questa specie di circolo vizioso nel quale sembra trovarsi ora, a invertire la rotta e a trasformarlo in un circolo virtuoso in cui passetto dopo passetto lei possa costruire una solida fiducia in sé che non richiederà più controllo e continue rassicurazioni.
Un caro abbraccio
Paola

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