Non ho mai avuto un rapporto sonno veglia ottimale, lavorando in ospedale con turni. Minias lo prend

23 risposte
Non ho mai avuto un rapporto sonno veglia ottimale, lavorando in ospedale con turni. Minias lo prendo da anni18gtt, ma io drmo un ora, e poi sono sveglia e lucida come se avessi dormito 8 h, allora per passare la notte ne prendo altre 5gtt,ma così non va. Il mio medico mi ha cambiato farmaco, Pasadena, ma è aqua fresca. AIUTO!!!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, senza dubbio i turni lavorativi non l'aiutano a mantenere o raggiungere un ritmo sonno veglia equilibrato. Rispetto all'uso dei farmaci deve rivolgersi al suo medico, si consulti con lui, è importante che gli riferisca che il nuovo farmaco non ha effetto. Se le sembra che il suo problema col sonno sia dovuto anche ad altri fattori, di ansia o stress ad esempio (immagino che lavorare in ospedale, in questo periodo poi, non sia semplice nè tranquillo), le suggerisco un consulto psicologico. Sono a sua disposizione per approfondimenti. Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott. Luca Ferretti
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buongiorno per domande inerente a farmaci Le consiglio di consultare il medico glieli ha prescritti
Se vuole può anche iniziare un percorso psicologico Con un professionista al fine di affrontare al meglio la sua situazione. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che sia più opportuno per lei confrontarsi con il suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, per problematiche riguardanti la farmacologia la invito a selezionare la voce psichiatra sul portale. Un saluto
Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Dott.ssa Claudia Spolverini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Firenze
Gentile utente, per quanto riguarda delucidazioni in merito ad una terapia farmacologica che sta assumendo, le consiglio di contattare il suo psichiatra di riferimento o se non ne ha uno, di valutare una consulenza specialistica, in questi casi preferibile rispetto ad una terapia farmacologica prescritta dal medico di base.
I disturbi del sonno possono essere legati a molteplici aspetti: fisiologici, biologici, psicologici, etc.
Come primo step dunque le consiglio la valutazione psichiatrica, e poi magari un approfondimento con una consulenza psicologica specialistica.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Spolverini Claudia
Dott.ssa Paola Maneri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera. La invito a consultare il medico che le ha prescritto i farmaci di cui parla per dubbi e chiarimenti in merito. Le suggerisco inoltre di valutare la possibilità di affiancare alla terapia farmacologica un supporto di tipo psicologico per comprendere meglio i suoi vissuti. Cordialmente. Dott.ssa Maneri
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per quanto riguarda I farmaci. Potrebbe poi valutare una consulenza psicologica per indagare la problematica del sonno del lei riferita, al fine di coglierne il significato emotivo. La qualità del sonno può facilmente risentire delle difficoltà vissute durante il giorno e, inoltre, il sonno di per se può essere un momento emotivamente molto stimolante per alcune persone che hanno maggiori difficoltà a lasciarsi andare, a rilassarsi.
Resto a sua disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. La rimanderei al suo medico di base.

Saluti

MT
Dott.ssa Gianna Labriola
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
buongiorno, comprendo quanto dice e posso immaginare che questa situazione possa darle qualche pensiero. Le consiglierei di rivolgersi al medico che la segue per una verifica sui farmaci che sta assumendo e su quanto lei ha notato. In parallelo potrebbe essere utile anche valutare un percorso di supporto psicologico nel quale comprendere e affrontare insieme ad un professionista i vissuti e le difficoltà legati a questa situazione. Resto a disposizione per un eventuale supporto. saluti GL
Dott.ssa Sara De Laurentiis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
Il minias andrebbe usato a breve termine come trattamento dell’insonnia. Ma immagino questo lo sappia già. Trattandosi di una benzodiazepina, purtroppo procura dipendenza e assuefazione. Le consiglio di fare una visita con psichiatra che sicuramente può prescriverle una terapia adeguata per la mancanza di sonno e magari anche aiutarla anche ad esplorare altri aspetti e suggerirle, se opportuno, una psicoterapia.

Un saluto

Dott.ssa Sara De Laurentiis
Dott.ssa Roberta Gattolin
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Scorzè
Buongiorno, con questi disturbi del ciclo sonno-veglia potrebbe esserle utile affiancare all'intervento farmacologico anche uno psicoterapeutico affinché si possa dare spazio alla comprensione di questo sintomo e approfondire il contesto di insorgenza e mantenimento, tenendo in considerazione il suo lavoro a turni. Rispetto alla posologia del farmaco la invito a ri-parlarne con il medico che le ha prescritto la terapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Roberta Gattolin
Dr. Alessandro Crescentini
Psicoterapeuta, Psicologo
Pesaro
Non dormire è altamente lesivo per la salute mentale.
Fa bene a chiedere aiuto, per affrontare la questione dal punto di vista farmacologico e, le raccomando, psicoterapico.
Un caro saluto
Dott. Massimiliano La Paglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Salve, il lavoro con i turni è di complessa gestione, oltre ai farmaci che vanno calibrati con il medico di riferimento, forse può essere utile una valutazione psicologica per capire come gestire al meglio le sue necessità.
Saluti
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Massimo Martucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Utilizzo con buoni risultati una tecnica di Neurofeedback Dinamico che aiuta molte persone che hanno disturbi del sonno a gestirli ed affrontarli meglio; non so dove abita, ma se vuole contattarmi le do tutte le informazioni del caso.
Un caro saluto!
Massimo Martucci | Psicologo a Milano e Online | Neurotrainer Neuroptimal (R)
Dott.ssa Marianna Larocca
Psicologo clinico, Psicologo
Potenza
Buongiorno,
Mi dispiace molto per il disagio espresso. Se da un lato può essere sicuramente d'aiuto rivolgersi al suo medico, dall'altro può essere importante approfondire con uno psicologo le difficoltà legate al periodo che sta vivendo. Potrebbe prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso di supporto psicologico per avere maggiore chiariezza rispetto ai fattori di ansia, di stress e alle emozioni che insorgono in associazione al suo lavoro e al periodo di vita che sta vivendo.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Marianna Larocca
Dott. Andrea Saccon
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, Comprendo il disagio. Credo che le turnazioni non l'aiutino, tuttavia potrebbe rivolgersi a centri specializzati per i disturbi del sonno. Credo inoltre che possa servirle un percorso di valutazione diagnostica e di eventuale supporto psicologico, in quanto a volte il sonno e le relative difficoltà d'addormentamento o i ripetuti risvegli sono indicatori di altri disagi. Cordialmente Dott. Saccon
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco quanto possa essere difficile affrontare una situazione di questo tipo, specialmente considerando la natura dei turni ospedalieri, che di per sé possono alterare profondamente il ritmo sonno-veglia. Lavorare in ospedale è già molto impegnativo e richiede un’energia mentale e fisica considerevole, quindi non riuscire a dormire come si vorrebbe può rendere tutto ancora più complicato. Per quanto riguarda la gestione dei farmaci, è fondamentale che continui a confrontarsi con il suo medico curante. Solo lui può guidarla nella scelta della soluzione migliore per lei, considerando la sua storia clinica e le sue esigenze personali. Non esiti a comunicargli apertamente le sue difficoltà con il nuovo farmaco, descrivendo in dettaglio come si sente e cosa non sta funzionando. Questo aiuterà il medico a fare eventuali aggiustamenti o a proporre alternative. Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare di introdurre qualche piccola strategia non farmacologica che possa supportare il suo riposo, anche con ritmi di lavoro complessi. Potrebbe provare a creare una routine di rilassamento prima di dormire, come ascoltare musica rilassante, fare esercizi di respirazione o meditazione guidata. Inoltre, cercare di ridurre l’esposizione a luce intensa o dispositivi elettronici prima di andare a letto può essere un aiuto. So che non è semplice, ma si dia il tempo necessario per esplorare ciò che funziona meglio per lei, magari anche confrontandosi con uno specialista del sonno, se lo ritiene opportuno. Se desidera, possiamo parlare di strategie più specifiche per favorire il riposo, da affiancare al percorso che sta seguendo con il suo medico. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile, credo che valutare la possibilità di cambiare turno lavorativo, se possibile, potrebbe essere di fondamentale importanza. Qualora non fosse possibile, le suggerirei di parlare con uno psichiatra in modo da rivedere l’aspetto farmacologico. Un caro saluto
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima comprendo la sua non facile situazione. Le consiglio caldamente di prenotare una visita da uno medico specialista ( neurologo o psichiatra) e fare degli accertamenti neurologici .Oppure in alcuni ospedali esistono dei Centri per la cura dei disturbi del sonno e quindi prenotare una visita. Se l' esito di tutti gli accertamenti dovesse essere negativo ( nessun disturbo neurologico, ne' ormonale ecc..),potrebbe chiedere una consulenza psicologica.
Sarei lieta di accompagnarla nel percorso
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Elisabetta Di Maso
Psicologo, Psicologo clinico
Bitonto
Cosa vuoi mettere a dormire più te stessa o i tuoi pensieri le tue emozioni che non vogliono spegnersi??

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.