Mia figlia, 10 anni, sviluppo nella norma da tutti i punti di vista, secondo me, seppur con qualche

18 risposte
Mia figlia, 10 anni, sviluppo nella norma da tutti i punti di vista, secondo me, seppur con qualche motivo di stress, in questo periodo di relax estivo e soprattutto in questi ultimi giorni manifesta comportamenti ripetitivi (forse autostimolanti o stimming) di cui sembra si renda generalmente conto (e se ne dispiace). Tali comportamenti sono necessariamente da ricondurre nel campo dell'autismo o possono semplicemente far parte di un percorso di crescita, essendo magari temporanei e non patologici?grazie
I comportamenti ripetitivi, noti anche come autostimolazione o stimming, possono avere diverse cause e non sono necessariamente riconducibili all'autismo. Molti bambini, durante la fase di crescita, possono manifestare questi comportamenti temporaneamente come parte del loro sviluppo normale.

È importante considerare il contesto generale e valutare se ci sono altri segnali o sintomi che potrebbero indicare la presenza di un disturbo dello spettro autistico o di altre condizioni correlate. Se tua figlia sta sviluppando e raggiungendo tutti i suoi milestone di sviluppo in modo appropriato, se mostra abilità sociali, di comunicazione e di interazione appropriate per la sua età, è possibile che i comportamenti ripetitivi siano una parte temporanea del suo percorso di crescita.

Tuttavia, se hai delle preoccupazioni o se i comportamenti ripetitivi persistono o peggiorano nel tempo, potrebbe essere opportuno consultare un professionista, come uno psicologo o uno psichiatra specializzato in bambini, per una valutazione più approfondita. Un professionista sarà in grado di esaminare attentamente i comportamenti di tua figlia, raccogliere informazioni dettagliate sulla sua storia e condurre eventuali test diagnostici o valutazioni, se necessario, per fornirti una valutazione accurata.

Ricorda che ogni bambino è un individuo unico e può svilupparsi in modo diverso. Se hai preoccupazioni riguardo ai comportamenti di tua figlia, è sempre meglio cercare un parere professionale per ottenere una valutazione adeguata e un supporto personalizzato.
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Buongiorno,
mi rendo conto con quanta apprensione possa vivere queste nuove manifestazioni comportamentali. Non è possibile fare diagnosi o valutazioni con così pochi elementi, e non sarebbe neanche deontologicamente corretto. Si rivolga con fiducia a un/una professionista dell'età evolutiva che attraverso validi strumenti, potrà fare una valutazione puntuale e accurata.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Loredana Beligni
Gentile utente , dalle poche informazioni ricevute non è possibile azzardare nessuna ipotesi e non sarebbe eticamente e professionalmente corretto.
Le consiglio di rivolgersi a colleghi esperti nel campo dell' età evolutiva e nello specifico dell'area dello spettro autistico .
Sarà accolta e potrà approfondire e valutare tutte le possibilità.
Resto a disposizione.
Un forte abbraccio.
Dr. Luca Russo
Salve,

Grazie per aver condiviso le preoccupazioni riguardo al comportamento ripetitivo che tua figlia, di 10 anni, sta manifestando in questo periodo estivo.

I comportamenti ripetitivi, noti anche come stimming o autostimolazione, possono essere osservati in una varietà di contesti e possono avere diverse cause. In alcuni casi, possono essere associati a condizioni dello spettro autistico, ma è importante considerare che questi comportamenti non sono necessariamente indicativi di un disturbo autistico.

I comportamenti ripetitivi possono far parte del normale sviluppo e rappresentare una forma di esplorazione, auto-regolazione o di gestione dello stress per i bambini. Talvolta, tali comportamenti possono essere temporanei e non patologici, facendo parte di un processo di crescita e adattamento.

Tuttavia, se hai preoccupazioni specifiche riguardo al comportamento di tua figlia, ti consiglierei di consultare un professionista medico o uno specialista dell'infanzia, come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile. Un professionista esperto sarà in grado di valutare la situazione in modo appropriato, tenendo conto dei sintomi e dei fattori individuali di tua figlia, e fornirti una valutazione più accurata.

Ricorda che ogni bambino è un individuo unico e che il comportamento di tua figlia potrebbe essere influenzato da diversi fattori. Un'adeguata valutazione professionale può aiutarti a ottenere una comprensione più approfondita della situazione e a identificare eventuali bisogni o interventi specifici che potrebbero essere necessari per il benessere di tua figlia.

Ti incoraggio a cercare il supporto di un professionista qualificato che possa fornirti una consulenza personalizzata basata sulle esigenze specifiche di tua figlia. Saranno in grado di guidarti nel percorso di valutazione e di fornirti ulteriori informazioni e indicazioni appropriate.

Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare le risposte di cui hai bisogno per comprendere meglio il comportamento di tua figlia.
Salve, non è possibile darle una risposta seria vista la delicatezza dell'argomento. Si rivolga personalmente a un professionista qualificato e specializzato. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve,
comprendo la sua preoccupazione, comportamenti di autostimolazione possono essere normali nella crescita, ed utilizzati come controllo dello stress o di situazioni che provocano momentaneamente disagio, quindi diventa una forma di controllo ed auto-regolazione delle sensazioni che forse oggi sua figlia non comprende pienamente. Ogni azione va guardata nel complesso di altri comportamenti e situazioni, quindi se dovesse notare altri comportamenti o difficoltà particolari, oppure se vedesse che questi comportamenti diventano rigidi, persistenti e incontrollabili per sua figlia al punto da compromettere la sua serenità o quotidianità le consiglio di rivolgersi ad un professionista qualificato che possa osservare dal vivo e darle le risposte e il supporto adeguato.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Aisha Battelini
Salve cara utente
Comprendo le preoccupazioni di una madre ma occorrono più informazioni, una raccolta anamnestica ed una consulenza per approcciare una risposta. Invece per una diagnosi serve una visita della neuropsichiatra infantile.
Io mi soffermerei su di lei e sulla sua famiglia. Che periodo state vivendo?
Buona giornata. Se vuole mi può rispondere
Buongiorno, Sicuramente dovrei sapere un po'di più della situazione e di sua figlia.
Definire il tutto affine all' "autismo" mi sembra esagerato.
Sono disponibile per approfondire la problematica tramite colloquio online.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
La domanda è un'ottima domanda perché mette già in campo la possibilità che non sia nulla di patologico. Spesso quando qualcosa non va o notiamo comportamenti "strani" (che escono cioè da ciò che per noi è ordinario) rischiamo di buttarci su etichette diagnostiche che possono aggravare il problema (se un problema c'è) o addirittura creare il problema (se il problema non c'è). Quindi è bene andarci cauti. Offro due indicazioni per capire se un comportamento è patologico: deve generare un qualche dolore/sofferenza e deve essere presente per più tempo.
Salve. Forse sarebbe il caso di dire di più di questi comportamenti ripetitivi... Interessante anche che questo interrogativo sorga ai dieci anni di sua figlia. Bisognerebbe che ne parli con qualcuno in modo più approfondito, che ne dice?
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buongiorno,
le informazioni che ci ha fornito sono troppo ridotte. Credo debba approfondire i suoi dubbi presso un psicologo che si occupi di età evolutiva.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno Gentile Utente.
Comprendo il suo stato d'animo e la preoccupazione con la quale si approccia a questa problematica. Le cause possono essere molteplici così come non esserci nessun motivo rilevante.
Gli elementi che fornisce non sono sufficienti per poterle dare una risposta e, soprattutto, va fatta una valutazione accurata dei vari contesti.
Si rivolga ad un professionista che la saprà accompagnare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Clelia Nobile
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione ma pur operando come psicologa in Neuropsichiatria infantile non posso fare ipotesi diagnostiche viste le pochissime informazioni fornite. Inoltre, sarebbe deontologicamente ed eticamente scorretto. La raccolta anamnestica relativa alla storia di vita di sua figlia e della vostra famiglia è un aspetto fondamentale per esplorare le difficoltà riportate e pensare a come impostare l'eventuale iter diagnostico/percorso terapeutico. Soprattutto sarebbe importante conoscere anche sua figlia in colloquio anche per esplorare insieme questi "comportamenti ripetitivi" e le circostanze in cui si sono manifestati, coglierne possibili cause, fattori che contribuiscono al loro mantenimento, e il suo stato emotivo rispetto a questo. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluti, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, capisco la sua preoccupazione e apprensione di fronte a dei comportamenti che spesso sono associati a quadri patologici come quello da lei citato. Davvero difficile comunque riuscire a immaginarsi l’entità e la qualità di questi comportamenti da una così breve descrizione (giustamente breve); consideri che solitamente le auto stimolazioni o le stereotipie possono anche avere carattere transitorio, di consolazione momentanea. Sicuramente avrebbe una risposta più adeguata confrontandosi con un professionista dell’età evolutiva.
Se posso esserle utile in qualche modo mi contatti pure.
Un caro saluto, DR
Buongiorno, comprendo la preoccupazione del caso ma le consiglio di rivolgersi a uno specialista per avere informazioni diagnostiche.
Saluti, dott.ssa Alessandra Zifatini
Buongiorno. La sua riflessione è fondamentale e va portata in un contesto appropriato, dove lei possa incontrare uno specialista dell'età evolutiva con cui confrontarsi. Sicuramente è importante anche il fatto che sua figlia sia a disagio: il disagio può motivare all'affidamento ad un bravo professionista, attraverso la mediazione di un genitore attento.
Buongiorno, vada a parlarne con qualche collega che abbia un po' di esperienza con i bambini, in ogni caso, ne vale la pena. Cordiali saluti
Buongiorno caro utente, da quello che descrive è difficile riuscire a darle una risposta esaustiva. Queste tipologie di comportamenti non sono per forza riconducibili allo spettro dell'autismo. Le consiglio di affidarsi a un professionista dell'età evolutiva che possa valutare il caso nello specifico e darle le giuste risposte. Cordialmente. Dott.ssa Martina Mari.

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