Credo che il mio compagno soffra di eiaculazione ritardata, stiamo insieme da anni, ed abbiamo sempr

20 risposte
Credo che il mio compagno soffra di eiaculazione ritardata, stiamo insieme da anni, ed abbiamo sempre avuto rapporti molto lunghi, alla fine con stimolazione manuale o orale riusciva a raggiungere l'orgasmo. Siamo in un periodo di crisi e nonostante i nostri sforzi per rimetterci in piedi il sesso non è più come prima(ci abbiamo provato solo 2 volte nell'ultimo mese), non riusciamo più, io raggiungo l'orgasmo lui no nemmeno con altri tipi di stimolazioni, è demoralizzante. So che dovremmo consultare uno specialista ma in questo momento abbiamo difficoltà a comunicare e non ho idea di come potrei aiutarlo ad aprirsi, non é una persona che parla molto, anzi direi che ogni volta che parliamo gli devo tirare fuori le cose con le pinze, prima cercavo di non insistere ora con questo periodo di crisi se non comunichiamo non risolviamo nulla e quindi insisto un pochino di più. Potreste darci un parere?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa scelta possa essere importante per lei ed impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Salve, per prima cosa bisogna appurare consumi specialistici se si tratta di un reale problema fisico oppure psicologico
Poi le consiglio di affrontare in terapia di coppia la questione: a volte basta poco per risolvere il problema.
Sono disponibile alla terapia di coppia
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. In effetti, parlare tra di voi, anche di sesso, in maniera schietta, può aiutarvi a recuperare l’intimità, che é qualcosa di molto più ampio del sesso e del raggiungimento o meno, dell’orgasmo. Una terza persona esperta potrebbe in effetti instradarvi alla ricerca di questo dialogo. Un caro saluto.
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno, condivido con i colleghi circa la possibilità di intraprendere un percorso psicologico e/o sessuologico.
Mi permetto di chiederle se l’eiaculazione ritardata è un problema per entrambi, oppure solo per lei oppure solo per lui.
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante di suo marito per escludere qualsiasi patologia di natura organica. Una volta appurato che non ci siano problemi fisiologici, lei può parlarne con serenità e tranquillità al suo compagno ma senza una sua volontà nel voler affrontare la cosa, sarà difficile costringerlo. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Alessandra Scala
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, in primis consiglio una visita medica per escludere un problema di origine organica. In base alla mia esperienza clinica, i problemi di natura sessuale spesso rappresentano la punta dell'iceberg di qualcosa di più profondo. La eiaculazione ritardata potrebbe manifestarsi a causa di un bisogno di controllo e timore di lasciarsi andare del suo compagno. Se il problema dovesse persistere consiglio di rivolgervi ad un terapeuta di coppia che possa aiutarvi a comprendere l'origine della vostra crisi.
Un caro saluto, dott.ssa Alessandra Scala
Dott.ssa Valeria De Tommasi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Concordo anch'io sulla necessità di escludere cause di natura organica. Detto questo è possibile che il nodo sia proprio il piacere. Vivere a due il piacere significa fidarsi, significa esporsi, significa essere davvero "nudi" di fronte a se stessi e all'altro. E' possibile che ci sia un'interdizione al piacere in questo momento proprio in quanto c'è una crisi tra voi ma forse anche personale. Una consultazione di coppia potrebbe aiutare a fare ordine senza che il sintomo si amplifichi. Ogni sintomo è un messaggio da decifrare e quando eludiamo la domanda il sintomo gioca al rialzo. Vedrei il vostro sintomo come un invito ad affrontare qualcosa che aspetta di essere decifrato.
Dott.ssa Alessia Supino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Formia
salve, penso che l'approccio più opportuno sia quello di rivolgersi ad uno specialista di coppia. vi aiuterà sicuramente a capire cosa stia succedendo e a creare ponti piuttosto che muri.
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi i suoi vissuti dolorosi. Quello che mi sentirei di consigliarle, dato che il suo compagno fa un po' fatica a parlarne, che lui possa intraprendere un percorso personale di psicoterapia e anche una visita da un andrologo e/o urologo per scartare l'ipotesi di una patologia di origine organica. Da un punto di vista della coppia, le potrei consigliare di creare reciprocamente un maggior clima positivo e senza soffermarsi sul problema di natura sessuale troppo spesso, in quanto questo potrebbe incrementare timori e pressioni che potrebbe provare l'altro partner. Se lei poi lo ritenesse utile anche per confrontarsi e ricevere un supporto nel gestire meglio la sua relazione affettiva, le consiglierei un suo percorso personale di psicoterapia, anche breve, ma che la possa guidare in questo periodo di disagio. Resto a disposizione per qualunque necessità, un caro saluto.
Dott.ssa Simona Galatro
Psicoterapeuta, Psicologo
Salerno
Buongiorno. Accertare se ci siano condizioni organiche che compromettono la vostra sessualità è certamente importante ma, mi sembra di capire, è probabilmente difficile per lei, in un momento di "crisi comunicativa" suggerire o supportare questo necessario passaggio parlandone apertamente al suo compagno. Forse una strada che sarebbe meno difficile imboccare (ed altrettanto necessaria) inizialmente, potrebbe essere quella di manifestare al suo partner la volontà di richiedere per voi (entrambi) un aiuto a superare il momento critico che state attraversando, centrando il tema proprio sulla mancanza di comunicazione, in ogni sua accezione. Il setting della psicoterapia di coppia può funzionare certamente da contenitore e catalizzatore in cui poter affrontare anche gli argomenti più ostici in modo "protetto" e che possono generare paura/vergogna/negazione quando si è "soli". Le faccio i miei più cordiali auguri. Dott.ssa Simona Galatro
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera

Consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Annarita Del Mese
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Salve, come indicato dai colleghi è sicuramente importante prima di tutto valutare la componente organica della problematica da lei citata. Successivamente, in presenza o in assenza della suddetta diagnosi, sarebbe sicuramente proficuo intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia che vi permetta di dialogare i vostri vissuti emotivi in presenza di un "terzo" che divenga supporto e veicolo comunicativo. Tuttavia, dal momento che descrive difficoltà da parte del suo compagno nell'aprirsi e fatica nel comprendere come aiutarlo, potrebbe anche essere utile intraprendere, in alternativa o in affiancamento, un percorso di psicoterapia individuale per lei con lo scopo di riflettere sull'eco di questa realtà su di lei e su quanto tale condizione sia per lei fonte di sofferenza. Le auguro di trovare la giusta strada per la comprensione e la risoluzione di tali problematiche. Resto a disposizione, ADM
Dott.ssa Marina Marzani
Psicologo, Psicoterapeuta
Verona
Buongiorno, condivido con i colleghi l'importanza di escludere, attraverso visite specifiche, cause di tipo organico e l'importanza di intraprendere una psicoterapia di coppia, dove affrontare le vostre difficoltà e ritrovare la complicità che adesso sembra essere perduta. Viste però la crisi comunicativa di cui parlava, comprendo le difficoltà a proporre tali soluzioni, perciò sarebbe importante per lei, intanto, una psicoterapia personale per ascoltare e affrontare il suo disagio e la sua sofferenza.
Resto a disposizione. Dr. Marina Marzani
Dott. Marco Mazza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buona sera.
Il sesso è una delle più belle e piacevoli espressioni delle vita di coppia ed è anche quella che forse maggiormente risente delle difficoltà emotive e relazionali. Il sesso, dentro un rapporto intimo, è l'espressione delle paure, del disagio, della sofferenza non solo del singolo ma della stessa coppia. Cioè si potrebbe vedere al "problema" del suo compagno come ad un "problema" in seno alla stessa coppia. Una difficoltà di questo tipo, spesso può essere una porta d'accesso a problemi che possono finalmente essere visti, comunicati, condivisi.
Intimo è il superlativo di interno. L'intimità, cioè, può essere vista come il teatro più preciso e onesto dei nostri sentimenti profondi. In un certo senso, è molto importante poter tornare a visitare questo teatro insieme.
Grazie per aver voluto condividere il suo vissuto,
Dott.ssa Anna Maria Gioia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Comprendo che lei e il suo compagno stiate attraversando una fase complicata, sia nella dinamica della vostra relazione che nella sfera sessuale.
Prima di tutto, è essenziale sottolineare l'importanza della comunicazione in qualsiasi relazione, specialmente quando si affrontano questioni intime come questa. Tuttavia, comprendo che possa risultare difficile per il suo compagno aprirsi su tali argomenti.
Potrebbe essere opportuno suggerire una consulenza specialistica congiunta che fornisca un ambiente sicuro dove sentirsi ascoltato e supportato, senza giudizio. Questo approccio potrebbe ridurre il senso di isolamento nel problema per il suo compagno e facilitare l'accettazione dell'idea di cercare assistenza. Può essere utile spiegare che esistono professionisti altamente qualificati per affrontare queste situazioni, in grado di offrire soluzioni personalizzate e supporto psicologico.
Un professionista potrebbe aiutarvi a identificare le cause sottostanti di questa difficoltà. Potrebbe trattarsi di stress, tensioni nella relazione o fattori psicologici. Sebbene affrontare questi temi possa risultare scomodo, l'apertura a discuterne potrebbe condurre a una soluzione più efficace.
Infine, è importante essere pazienti e comprensivi. Il cambiamento delle abitudini e il superamento dei problemi sessuali richiedono tempo e impegno da entrambe le parti. Continui a dimostrare al suo compagno il suo sostegno e amore mentre lavorate insieme per superare questa sfida.
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, il suo compagno ha mai fatto una visita dall'urologo o dall'andrologo?. Potrebbe cominciare da lì, per escludere qualcosa di organico. Lei potrebbe suggerire questo tipo di indagine, che al di là della coppia, è per la sua salute. Successivamente, anzichè essere insistente che forse non giova,(anche se capisco la frustrazione di non ricevere risposte); affronterei il problema della crisi di coppia, come qualcosa a cui lei tiene molto, espresso in modo affettuoso. Se il suo compagno non ci "sente" allora direi che lei ha fatto il possibile. A quel punto potrebbe fare lei una psicoterapia per "riorganizzare" le sue idee, emozioni, vissuti in questa situazione e capire cosa vuole fare. Spero di esserle stata di aiuto, la saluto cordialmente, rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
In una situazione di crisi relazionale come la vostra, è fondamentale affrontare la difficoltà sessuale con empatia e apertura. Iniziate a creare un ambiente sicuro e non giudicante dove entrambi possiate esprimere i vostri sentimenti e preoccupazioni. Potreste iniziare con domande semplici e incoraggianti per stimolare la comunicazione, come chiedere come si sente rispetto alla vostra intimità attuale. Riconoscete che l'eiaculazione ritardata può essere influenzata da fattori emotivi, come stress e ansia, legati alla crisi che state attraversando. È utile esplorare insieme le vostre paure e insicurezze, evitando di farlo diventare un interrogatorio. Potrebbe essere utile coinvolgere un professionista per facilitare la comunicazione e affrontare il problema sessuale in modo costruttivo. Iniziate a lavorare insieme per riaccendere la connessione emotiva e fisica, mantenendo un approccio positivo e aperto.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente,

Intraprendere un percorso psicosessuologico rappresenta un atto di profonda cura verso se stessi. È uno spazio sicuro e riservato dove poter esplorare pensieri, emozioni e comportamenti in modo autentico, senza timore di giudizio. La psicoterapia non è soltanto uno strumento per affrontare difficoltà o disagi, ma anche un'opportunità per conoscersi meglio, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e costruire strategie efficaci per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Un percorso psicosessuologico è personalizzato: si adatta ai suoi bisogni e alle sue esperienze, permettendole di lavorare su ciò che ritiene importante, con il supporto di un professionista che la accompagna nel suo cammino di crescita personale. Il primo passo è spesso quello più difficile, ma può essere anche il più significativo.

Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
L'intimità di coppia è un elemento importante quindi posso immaginare le difficoltà a cui accenna. Ci sono differenti opportunità tra cui scegliere: terapia di coppia, individuali rispettivamente per improprio vissuto e tentate soluzioni, chiaramente in base al sentire/volontà personale.
In generale il meccanismo alla base delle difficoltà sessuali è spesso di natura paradossale per cui cercando di "forzare" mentalmente la percezione (es. ricreando situazioni eccitanti) si ottiene il risultato opposto (come quando desideriamo addormentarci e finiamo con il rimanere desti).
Come prima idea, se preferisce, potrebbe attivarsi Lei con un primo colloquio e poi confrontarsi su se e come allargare l'invito.
Saluti
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, l’eiaculazione ritardata può avere cause sia fisiche che psicologiche, ma è spesso legata alla difficoltà a lasciarsi andare, alla pressione da performance o a blocchi emotivi inconsci. In momenti di fragilità relazionale, il corpo tende a esprimere ciò che le parole non riescono a dire. La mancanza di comunicazione, la fatica emotiva e la distanza affettiva che percepisce potrebbero essere al centro di questo cambiamento nella sfera sessuale. Un percorso di coppia con uno psicologo psicoterapeuta può essere utile per riaprire uno spazio di dialogo, senza colpe o giudizi, e comprendere insieme cosa sta succedendo. Se lui è restio a parlarne, provi a condividere non tanto il problema, quanto il desiderio di ritrovare intimità e leggerezza insieme, in modo empatico e senza pressioni.
Anche un approccio come la psicoterapia umanistica o il lavoro corporeo dell’analisi bioenergetica può aiutare ad abbassare le difese e ricontattare le emozioni che oggi sembrano bloccate, dentro e fuori dal corpo.L’intimità si può ricostruire, ma servono spazi sicuri in cui potersi incontrare di nuovo. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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