Credo che il mio compagno soffra di eiaculazione ritardata, stiamo insieme da anni, ed abbiamo sempr

15 risposte
Credo che il mio compagno soffra di eiaculazione ritardata, stiamo insieme da anni, ed abbiamo sempre avuto rapporti molto lunghi, alla fine con stimolazione manuale o orale riusciva a raggiungere l'orgasmo. Siamo in un periodo di crisi e nonostante i nostri sforzi per rimetterci in piedi il sesso non è più come prima(ci abbiamo provato solo 2 volte nell'ultimo mese), non riusciamo più, io raggiungo l'orgasmo lui no nemmeno con altri tipi di stimolazioni, è demoralizzante. So che dovremmo consultare uno specialista ma in questo momento abbiamo difficoltà a comunicare e non ho idea di come potrei aiutarlo ad aprirsi, non é una persona che parla molto, anzi direi che ogni volta che parliamo gli devo tirare fuori le cose con le pinze, prima cercavo di non insistere ora con questo periodo di crisi se non comunichiamo non risolviamo nulla e quindi insisto un pochino di più. Potreste darci un parere?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa scelta possa essere importante per lei ed impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, per prima cosa bisogna appurare consumi specialistici se si tratta di un reale problema fisico oppure psicologico
Poi le consiglio di affrontare in terapia di coppia la questione: a volte basta poco per risolvere il problema.
Sono disponibile alla terapia di coppia
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. In effetti, parlare tra di voi, anche di sesso, in maniera schietta, può aiutarvi a recuperare l’intimità, che é qualcosa di molto più ampio del sesso e del raggiungimento o meno, dell’orgasmo. Una terza persona esperta potrebbe in effetti instradarvi alla ricerca di questo dialogo. Un caro saluto.
Buongiorno, condivido con i colleghi circa la possibilità di intraprendere un percorso psicologico e/o sessuologico.
Mi permetto di chiederle se l’eiaculazione ritardata è un problema per entrambi, oppure solo per lei oppure solo per lui.
Salve, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante di suo marito per escludere qualsiasi patologia di natura organica. Una volta appurato che non ci siano problemi fisiologici, lei può parlarne con serenità e tranquillità al suo compagno ma senza una sua volontà nel voler affrontare la cosa, sarà difficile costringerlo. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, in primis consiglio una visita medica per escludere un problema di origine organica. In base alla mia esperienza clinica, i problemi di natura sessuale spesso rappresentano la punta dell'iceberg di qualcosa di più profondo. La eiaculazione ritardata potrebbe manifestarsi a causa di un bisogno di controllo e timore di lasciarsi andare del suo compagno. Se il problema dovesse persistere consiglio di rivolgervi ad un terapeuta di coppia che possa aiutarvi a comprendere l'origine della vostra crisi.
Un caro saluto, dott.ssa Alessandra Scala
Concordo anch'io sulla necessità di escludere cause di natura organica. Detto questo è possibile che il nodo sia proprio il piacere. Vivere a due il piacere significa fidarsi, significa esporsi, significa essere davvero "nudi" di fronte a se stessi e all'altro. E' possibile che ci sia un'interdizione al piacere in questo momento proprio in quanto c'è una crisi tra voi ma forse anche personale. Una consultazione di coppia potrebbe aiutare a fare ordine senza che il sintomo si amplifichi. Ogni sintomo è un messaggio da decifrare e quando eludiamo la domanda il sintomo gioca al rialzo. Vedrei il vostro sintomo come un invito ad affrontare qualcosa che aspetta di essere decifrato.
salve, penso che l'approccio più opportuno sia quello di rivolgersi ad uno specialista di coppia. vi aiuterà sicuramente a capire cosa stia succedendo e a creare ponti piuttosto che muri.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi i suoi vissuti dolorosi. Quello che mi sentirei di consigliarle, dato che il suo compagno fa un po' fatica a parlarne, che lui possa intraprendere un percorso personale di psicoterapia e anche una visita da un andrologo e/o urologo per scartare l'ipotesi di una patologia di origine organica. Da un punto di vista della coppia, le potrei consigliare di creare reciprocamente un maggior clima positivo e senza soffermarsi sul problema di natura sessuale troppo spesso, in quanto questo potrebbe incrementare timori e pressioni che potrebbe provare l'altro partner. Se lei poi lo ritenesse utile anche per confrontarsi e ricevere un supporto nel gestire meglio la sua relazione affettiva, le consiglierei un suo percorso personale di psicoterapia, anche breve, ma che la possa guidare in questo periodo di disagio. Resto a disposizione per qualunque necessità, un caro saluto.
Buongiorno. Accertare se ci siano condizioni organiche che compromettono la vostra sessualità è certamente importante ma, mi sembra di capire, è probabilmente difficile per lei, in un momento di "crisi comunicativa" suggerire o supportare questo necessario passaggio parlandone apertamente al suo compagno. Forse una strada che sarebbe meno difficile imboccare (ed altrettanto necessaria) inizialmente, potrebbe essere quella di manifestare al suo partner la volontà di richiedere per voi (entrambi) un aiuto a superare il momento critico che state attraversando, centrando il tema proprio sulla mancanza di comunicazione, in ogni sua accezione. Il setting della psicoterapia di coppia può funzionare certamente da contenitore e catalizzatore in cui poter affrontare anche gli argomenti più ostici in modo "protetto" e che possono generare paura/vergogna/negazione quando si è "soli". Le faccio i miei più cordiali auguri. Dott.ssa Simona Galatro
Buonasera

Consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Salve, come indicato dai colleghi è sicuramente importante prima di tutto valutare la componente organica della problematica da lei citata. Successivamente, in presenza o in assenza della suddetta diagnosi, sarebbe sicuramente proficuo intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia che vi permetta di dialogare i vostri vissuti emotivi in presenza di un "terzo" che divenga supporto e veicolo comunicativo. Tuttavia, dal momento che descrive difficoltà da parte del suo compagno nell'aprirsi e fatica nel comprendere come aiutarlo, potrebbe anche essere utile intraprendere, in alternativa o in affiancamento, un percorso di psicoterapia individuale per lei con lo scopo di riflettere sull'eco di questa realtà su di lei e su quanto tale condizione sia per lei fonte di sofferenza. Le auguro di trovare la giusta strada per la comprensione e la risoluzione di tali problematiche. Resto a disposizione, ADM
Buongiorno, condivido con i colleghi l'importanza di escludere, attraverso visite specifiche, cause di tipo organico e l'importanza di intraprendere una psicoterapia di coppia, dove affrontare le vostre difficoltà e ritrovare la complicità che adesso sembra essere perduta. Viste però la crisi comunicativa di cui parlava, comprendo le difficoltà a proporre tali soluzioni, perciò sarebbe importante per lei, intanto, una psicoterapia personale per ascoltare e affrontare il suo disagio e la sua sofferenza.
Resto a disposizione. Dr. Marina Marzani
Buona sera.
Il sesso è una delle più belle e piacevoli espressioni delle vita di coppia ed è anche quella che forse maggiormente risente delle difficoltà emotive e relazionali. Il sesso, dentro un rapporto intimo, è l'espressione delle paure, del disagio, della sofferenza non solo del singolo ma della stessa coppia. Cioè si potrebbe vedere al "problema" del suo compagno come ad un "problema" in seno alla stessa coppia. Una difficoltà di questo tipo, spesso può essere una porta d'accesso a problemi che possono finalmente essere visti, comunicati, condivisi.
Intimo è il superlativo di interno. L'intimità, cioè, può essere vista come il teatro più preciso e onesto dei nostri sentimenti profondi. In un certo senso, è molto importante poter tornare a visitare questo teatro insieme.
Grazie per aver voluto condividere il suo vissuto,
Comprendo che lei e il suo compagno stiate attraversando una fase complicata, sia nella dinamica della vostra relazione che nella sfera sessuale.
Prima di tutto, è essenziale sottolineare l'importanza della comunicazione in qualsiasi relazione, specialmente quando si affrontano questioni intime come questa. Tuttavia, comprendo che possa risultare difficile per il suo compagno aprirsi su tali argomenti.
Potrebbe essere opportuno suggerire una consulenza specialistica congiunta che fornisca un ambiente sicuro dove sentirsi ascoltato e supportato, senza giudizio. Questo approccio potrebbe ridurre il senso di isolamento nel problema per il suo compagno e facilitare l'accettazione dell'idea di cercare assistenza. Può essere utile spiegare che esistono professionisti altamente qualificati per affrontare queste situazioni, in grado di offrire soluzioni personalizzate e supporto psicologico.
Un professionista potrebbe aiutarvi a identificare le cause sottostanti di questa difficoltà. Potrebbe trattarsi di stress, tensioni nella relazione o fattori psicologici. Sebbene affrontare questi temi possa risultare scomodo, l'apertura a discuterne potrebbe condurre a una soluzione più efficace.
Infine, è importante essere pazienti e comprensivi. Il cambiamento delle abitudini e il superamento dei problemi sessuali richiedono tempo e impegno da entrambe le parti. Continui a dimostrare al suo compagno il suo sostegno e amore mentre lavorate insieme per superare questa sfida.

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