ciao, sono una ragazza di 19 anni. Pochi mesi fa è finito per me il periodo più brutto della mia vit

18 risposte
ciao, sono una ragazza di 19 anni. Pochi mesi fa è finito per me il periodo più brutto della mia vita durato più di un anno. Avevo costantemente molta ansia, almeno 3 attacchi di panico al giorno, forti giramenti di testa e non ero mai felice. Inoltre non uscivo per restare a letto a piangere. Dopo un po’ di tempo ho deciso di andare da uno psicologo, questa cosa mi ha aiutato tanto e si può dire che ne sono uscita. Adesso sono in un’altra città e mi sono iscritta all’università. Nonostante io sia consapevole di aver ottenuto proprio ciò che volevo, ultimamente mi capita spesso di chiudermi in camera e ripensare a quel brutto periodo. Il problema però è che sembra quasi che mi manchi quel periodo, vorrei di nuovo stare così male a volte eppure per me è stato l’anno più brutto della mia vita. Non capisco perché sento quasi il bisogno di stare male, mi sento una stupida e sono molto confusa.
Ciao, innanzi tutto complimenti a te ed al tuo psicologo per il percorso finora svolto, vuol dire che avete lavorato bene insieme. Domanda: ma ne hai parlato con il tuo psicologo di questa cosa? Potrebbe essere uno spunto di riflessione per entrambi.

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Buonasera,
è difficile trovare una risposta certa alla sua domanda, andrebbero indagati alcuni fattori e vissuti emotivi, così come eventuali vantaggi secondari (benefici) che il malessere psicologico a volte comporta. Le consiglio di parlarne con il professionista che la segue oppure rivolgersi ad un altro psicologo che possa aiutarla a capire cosa sta provando.
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Gentile utente, innanzitutto le faccio i complimenti per aver superato gli attacchi di panico ma soprattutto per aver trovato la forza di rivolgersi ad uno psicologo. Probabilmente, se non è ancora seguita, avrebbe bisogno ancora di un supporto psicologico per cercare di lasciarsi alle spalle questi pensieri che la disturbano.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione e soprattutto mi complimento con Lei per i risultati raggiunti e per essersi affidata ad uno psicologo.
Comprendo la sua confusione, e personalmente credo che sarebbe utile un ulteriore approfondimento con uno specialista (magari chi l'ha seguita in precedenza), per valutare insieme quali potrebbero essere cause/motivazioni che a volte le fanno desiderare di rivivere quel malessere che lei stessa definisce come "l'anno più brutto della mia vita".

Spero che le nostre risposte le siano state di aiuto.

Un caro saluto
Dott.ssa Furnò Cristina
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissima, il periodo che definisce il più brutto della sua vita è stato caratterizzato da ansia, attacchi di panico e sensazioni di non essere mai felice. Ora che si è iscritta all'università e che ha messo in atto il cambiamento che voleva, si sente quasi attratta da quel brutto periodo. È comprensibile che questo vissuto generi confusione e che possa farla sentire stupida. Ma stupida non è. Sta ascoltando quello che succede dentro di lei e non ha paura a metterlo fuori. Probabilmente l'attrazione è per altri elementi che anche hanno costituito quel periodo, non quelli relativi al malessere. Le suggerisco di indagare questo vissuto con il suo psicologo, se continua ad essere in terapia con lui, oppure di aprire un nuovo percorso con unæ nuovæ professionista. Le auguro il meglio. Sono disponibile per l'avvia di un percorso online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Buonasera, grazie per questa sua condivisione. Credo non sia casuale che questa voglia di "stare di nuovo così male" avvenga in un momento di grandi e importanti cambiamenti (iscrizione all'università, trasferimento in una nuova città). Un periodo che, sul piano razionale, dovrebbe essere bello e stimolante e certamente è anche questo; non si può però negare che sia anche un periodo sfidante, che mette alla prova e può essere anche molto disorientante ed emotivamente molto faticoso. In questi momenti il conosciuto, anche se doloroso e oscuro, può essere più confortevole e meno "spaventoso" dello sconosciuto. Le consiglio di mettersi di nuovo in contatto con il suo o la sua terapeuta oppure, se preferisce, di cercarne uno nuovo nella sua attuale città, affinchè possa accompagnarla anche in questo momento di transizione. Per dare nuovi significati alle credenze più profonde e inconsce e vivere così la propria vita in modo autentico e pieno è necessario un tempo più lungo e un approccio specifico (ad esempio psicodinamico). Rimango a disposizione, un grande in bocca al lupo, d.ssa Paola Pellegrino
Buonasera, capisco che questa sia una fase confusa e difficile per te. È importante comprendere il motivo dietro questo desiderio di rivivere il periodo difficile.
Potrebbe essere utile approfondire durante le sessioni di terapia il motivo per cui senti questo bisogno o desiderio di tornare a quel periodo. Esplorare i tuoi sentimenti e le tue emozioni con uno psicologo può aiutarti a comprendere meglio te stessa e trovare strategie per affrontare questi pensieri.
Cerca di essere gentile con te stessa e continua il percorso di crescita personale. Se questi pensieri diventano troppo intensi o difficili da gestire, ti consiglio di parlarne con uno psicologo per ricevere ulteriore supporto.
Un saluto
Dott. Moro
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Ciao, ho letto in modo molto approfondito quello che hai scritto, probabilmente ti senti sola nonostante tu abbia raggiunto ciò che volevi? Per questo motivo forse anche la paura del nuovo ti fa venire la voglia di tornare al vecchio, perchè il vecchio è ciò che conosci e che puoi controllare e gestire. Prima che questi pensieri diventino invalidanti, prova a parlare con qualcuno per capire meglio le cause di questi pensieri. Resto a disposizione. Ti auguro una buona serata
Buongiorno, può sembrare un inconcepibile , ma capita spesso che anche il dolore abbia in qualche modo un vantaggio emotivo secondario che fa sì che ci si rimanga agganciati piuttosto che cambiare e stare meglio. sicuramente potrebbe essere utile portare questi suoi vissuti alla persona che la ha in carico.
Saluti, dott. Ssa Chiara Carraro
Buon giorno, credo che ogni persona viva sempre sentimenti e vissuti che se analizzati hanno una dose di ambivalenza. l'importante è che per Lei la sua vita sia migliorata .
Buongiorno utente,
prova a concentrarti sui miglioramenti del tuo percorso e della tua vita.
Sai, a volte, stare male può essere un modo per comunicare che abbiamo bisogno di essere visti di più, ascoltati.
Sarebbe utile continuare ad approfondire questa tematica da te posta.

FF
Gentile Utente, i vissuti che provi non sono così inusuali e meno che mai stupidi. Ti consiglio di affrontarli con la tua terapeuta, ti saranno di certo utile per raggiungere ulteriori nuovi traguardi nel tuo percorso personale.
Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
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Cara utente, mi associo ai colleghi che le hanno espresso stima e riconoscimento per essersi presa cura della sua difficoltà e per essere riuscita a gestirla con l'aiuto di un professionista. Quanto ha fatto denota un atteggiamento di benevolenza verso se stessa, quindi la invito ad accogliere e riconoscere questo suo momento di criticità con maggiore compassione. Invece di sentirsi una 'stupida' provi a darsi un 'abbraccio' di incoraggiamento: come già ha fatto in precedenza potrà trovare il modo di superare anche questo momento difficile e apparentemente incomprensibile. Potrebbe essere utile parlarne con lo psicologo che l'ha seguita. Le auguro il meglio. Un caro saluto
Gentile utente, sembra molto spaventata e confusa; tenga a mente che in una certa misura è normale lo sia, da una parte per l'anno difficile che ha trascorso, dall'altra per il periodo di cambiamenti e sfide nuove che sta affrontando. L'università e il trasferimento implicano una dose di autonomia ma anche tante responsabilità e queste possono spaventare e in certi momenti si preferirebbe magari sottrarsene. Se ne ha la possibilità forse continuare o iniziare un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio i suoi stati d'animo e ad accoglierli con meno timore. Cordialmente, Dott.ssa Sofia Bonomi
Gentile utente, è comprensibile la confusione, certe volte qualcosa che abbiamo conosciuto, proprio per il fatto di averlo conosciuto e sapere quindi che cosa aspettarsi, può essere un po' come una zona di conforto anche quando non si tratta di qualcosa di piacevole come l'ansia e il panico. Adesso che non li senti più tanto, che cosa significa per te stare meglio? Potrebbe essere interessante magari esplorare anche questa diversa fase di vita in cui ti trovi in modo da comprendere gli eventuali collegamenti con quella precedente. Che cosa ne pensi? Rimango a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca
Buongiorno,
A volte succede che la sofferenza diventa per noi, inconsciamente, un mezzo di comunicazione (una richiesta di aiuto o accudimento, per esempio). Sicuramente questo non significa che sia opportuno che lei torni a stare nello stato di sofferenza di tempo fa, ma i pensieri che ha ad oggi ci fanno capire come lei abbia probabilmente bisogno di elaborare ancora qualcosa non toccato nel suo precedente percorso di psicoterapia.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno, innanzitutto complimenti per essere riuscita a superare un momento di così grande difficoltà. Riguardo alla sua situazione attuale mi viene da pensare che, nei momenti di cambiamento ed incertezza, anche un passato brutto (ma certo) può in qualche modo apparire rassicurante...
È una tematica che varrebbe la pena approfondire con un collega.
Dott. Marco Cenci

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