Ciao a tutti. Ora ho 18 anni, quando ne avevo 16 mi è stato diagnosticato un disturbo dissociativo d

18 risposte
Ciao a tutti. Ora ho 18 anni, quando ne avevo 16 mi è stato diagnosticato un disturbo dissociativo di depersonalizzazione/derealizzazione, sono stata in terapia per un anno e quando ho finito mi sentivo molto meglio, pensavo di poter gestire da sola la mia vita e anche gli ormai rari episodi dissociativi. In effetti sono stata davvero bene per molti mesi, ho avuto qualche episodio sporadico ma che ho saputo gestire grazie agli strumenti che mi aveva fornito il mio terapeuta.
Purtroppo da qualche mese mi sento di nuovo male, sono spesso molto triste senza motivo, ho avuto alcuni episodi di rabbia incontrollata, ho davvero molta molta difficoltà a orientarmi nei ricordi anche solo di qualche ora prima (so di aver fatto una determinata cosa e mi rivedo mentre la faccio nella mia mente ma non riesco a ricordarmi quando è successo e se è successo davvero, perché spesso mi ricordo cose che non sono mai accadute ma che io ero convintissima fossero successe). A volte invece quelle cose che io percepisco come ricordi accadono nuovamente nel futuro esattamente uguali a come mi ricordavo di averle già vissute, ma domandando alle altre persone coinvolte in quei particolari episodi, nessuno si ricordava di un momento simile. Inoltre ho molta ansia durante tutta la giornata e mi dissocio con più facilità, spesso non ho voglia di uscire, mangiare, parlare. Infine piango ogni volta appena mi sdraio, anche se non mi sento triste, piango quando vado a letto, quando vado sul lettino del dentista, appena sono sdraiata insomma. Mi sembra come se stessi cercando di ricordare qualcosa successo tanti anni fa ma non riesco a capire cosa. Da piccola ho ricevuto ripetutamente violenza fisica da entrambi i miei genitori e mia madre mi ha sempre trascurato emotivamente (non si è mai accorta di avermi fatto così tanto male). Vorrei sapere se i problemi che sto avendo con ricordi/vuoti di memoria possono essere sintomi della dissociazione? E perché piango appena mi sdraio? Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno, colgo dalle sue parole che le vicissitudini che ha attraversato durante l'infanzia non siano state molto positive, allo stesso tempo l'essersi rivolta ad un terapeuta anche in passato è stato sicuramente un valido aiuto per permetterle di affrontare tutto ciò che stava vivendo, riuscendo a rielaborarlo e a darle la forza e gli strumenti per gestire il tutto autonomamanete. Il percorso di vita è tutt'altro che lineare ed è normale che possano esserci degli alti e bassi, l'importante è cogliere i segnali quando ci si trova in diffficoltà in modo tale da poter chiedere aiuto.
credo possa tornarle utile rivedere il suo terapeuta di fiducia o, se non le è possibile, chiedere consulto ad un altro professionista in modo da ritrovare l'equilibrio che aveva ottenuto dopo il precedente percorso.
Può essere anche che attualmente lei sia pronta per affrontare e rielaborare una nuova parte del suo passato che precedentemente non era stata approfondita, a volte il nostro corpo ci invia nuovi segnali quando siamo pronti a coglierli. Le auguro un buon percorso.
Saluti,
Dott.ssa Valentina Vanin
Cara Utente,

Sono veramente dispiaciuta di apprendere che stai affrontando un momento così difficile. I sintomi che hai descritto, come la difficoltà nei ricordi, la sensazione di dissociazione e le emozioni intense, potrebbero effettivamente essere correlati al tuo disturbo dissociativo di depersonalizzazione/derealizzazione e alla tua storia di violenza fisica e trascuratezza emotiva da parte dei tuoi genitori.

La dissociazione è un meccanismo di difesa psicologico che può manifestarsi in diverse forme, inclusi i sintomi che hai menzionato. La tua difficoltà nel distinguere tra eventi reali e percezioni distorte del passato, così come l'esperienza di ricordi che sembrano non corrispondere alla realtà, sono caratteristiche tipiche della dissociazione.

Il pianto frequente e inspiegabile quando ti sdrai potrebbe essere una risposta emotiva alla tua situazione attuale, ma potrebbe anche essere collegato alla tua storia traumatica e alla tua esperienza di dissociazione. Il momento del riposo potrebbe offrire un'opportunità per il tuo corpo di scaricare le emozioni accumulate durante il giorno, e potrebbe permettere alla tua mente di esplorare i tuoi sentimenti in modo più profondo.

Ti consiglio vivamente di cercare il sostegno di uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento dei disturbi dissociativi e del trauma. La terapia può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sintomi, ad affrontare il tuo passato e a sviluppare strategie per gestire meglio le difficoltà attuali. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di aiuto nella ricerca di un terapeuta adatto, non esitare a contattarmi. Sono qui per te.

Con cordiali saluti,
Dott.ssa Lidia Milazzo






Buongiorno, capisco che il periodo che sta vivendo è molto difficile e complesso. Poichè, da ciò che racconta, il lavoro psicoterapeutico che ha svolto ha dato dei buoni risultati, le consiglierei di riprendere i contatti e confrontarsi sull'attuale situazione di disagio. Se non fosse possibile per qualche motivo rivolgersi a questo professionista cerchi un altro specialista al quale chiedere un consulto. Cordialmente, dott.ssa Gabriella Pringigallo
Ciao, mi spiace molto per questa situazione che stai vivendo e posso comprendere quanto la dissociazione possa essere qualcosa di angosciante ma c'è sempre una luce da qualche parte, basta trovarla e si va per tentativi. Se col tuo precedente terapeuta ti sei trovato bene ricontattalo oppure se senti che sia più giusto così prova altre strade. Mi verrebbe da proporre delle sessioni ipnotiche o EMDR. Se hai bisogno di un consulto o di essere indirizzato mi trovi disponibile,
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Mi dispiace sentire che stai affrontando nuovamente difficoltà legate al disturbo dissociativo di depersonalizzazione/derealizzazione. I sintomi che descrivi, come la difficoltà a orientarti nei ricordi, i falsi ricordi e la sensazione di rivivere esperienze passate, possono essere correlati alla dissociazione. È possibile che gli eventi traumatici che hai vissuto da bambina abbiano un impatto duraturo sulla tua salute mentale.

Il pianto quando ti sdrai potrebbe essere collegato ad ansia, stress e tensione accumulati durante il giorno. È importante esplorare queste esperienze con uno specialista, come uno psicologo o un terapeuta, per comprendere meglio le tue reazioni emotive e trovare strategie di gestione efficaci.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Mi dispiace molto immaginarla piangere quando è sdraiata ... Sono d'accordo con i colleghi che quelli che descrive sembrano sintomi che possono essere legati al disturbo dissociativo di depersonalizzazione/derealizzazione. L'inquadramento diagnostico dei suoi sintomi però non è sufficiente, ha bisogno di trovare una spiegazione di quei sintomi, il loro significato nella sua storia di vita. Un percorso terapeutico potrà aiutarla in un 'esplorazione dei suoi ricordi e vissuti in un contesto protetto dove con il suo tempo potrà ricordare ed affrontare la sua vita. A sua disposizione per iniziare un percorso insieme. Dott.ssa Monica D'Ettorre
Buongiorno. Avendo letto degli abusi fisici subiti durante l'infanzia e della anaffettività di sua madre, posso dedurre la possibile presenza di un trauma evolutivo complesso la cui risposta, spesso e volentieri, è, come ha specificato, appunto la dissociazione. Quando la nostra mente non riesce a tollerare più degli eventi cronici traumatici, è come se si "spaccasse", separando le parti del Sè intollerabili, spesso non consapevoli le une delle altre, col fine di proteggerci.
Può accadere che in noi si sviluppino dei "guardiani" che servono a proteggerci dalle parti di noi dolorose, spesso agendo con il controllo difensivo, anche rappresentato dalla rabbia (come ha descritto lei), elementi che servono a gestire tutto il nostro mondo interiore. Questo per dirle che il suo sistema convive con il trauma, ma convive cercando di evitarlo. A volte, quando una persona è stanca, o in un periodo di debolezza, può accadere che compaiano dei "trigger", cioè dei riattivatori (possono essere frasi, gesti, contesti, ecc.) che tentano di far uscire allo scoperto le sue parti traumatizzate. Come risposta, il suo corpo e la sua mente mettono in atto dei meccanismi di difesa per proteggerla che, quando però non ci riescono, la potrebbero far sentire impotente.
Quando parla di piangere mentre è sdraiata, probabilmente i suoi "guardiani" avvertono che, evidentemente, ha subìto qualche esperienza emotiva intensa in passato (anche di tipo traumatico) mentre era in quella posizione (anche se lei non ricorda) e, avendo difficoltà a avere il controllo di Sè, le sue lacrime funzionano da "protettori" per non fare emergere le sue parti traumatizzate. E' importante ascoltare il corpo, capire che la parte (o le parti) che non riconosciamo (ad esempio il pianto) è la benvenuta, per giungere alla consapevolezza che le esperienze traumatiche riguardano il passato.
Le consiglio una psicoterapia per cercare di unire tutte le parti che compongono il suo Sè, accettandole, lasciandole parlare, in modo tale da vivere serenamente senza più paura.
Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino
Offro anche consulenze online
Buona giornata!


Può accadere, quindi, di non sentire più di essere nel proprio corpo o di non essere nel presente.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente,
Sarebbe importante allargare lo sguardo ed approfondire cosa nel suo momento di vita attuale sta facendo riattivare antiche ferite e dunque modalità difensive massicce. Si rivolga ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare sulle attuali difficoltà alla luce della sua storia.
Dr.ssa Damiano Maria
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentilissima utente, la ringrazio per condivider con noi questo momento.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È importante che tu ti rivolga nuovamente a uno psicoterapeuta per affrontare questi sintomi che potrebbero essere correlati alla tua storia di disturbo dissociativo. I problemi con i ricordi/vuoti di memoria e la sensazione di rivivere eventi passati potrebbero sicuramente essere sintomi della dissociazione. Il piangere ogni volta che ti sdrai potrebbe essere legato a un trauma emotivo non elaborato o a sentimenti sopiti che emergono quando ti trovi in uno stato di relax. È fondamentale che tu parli con un professionista per affrontare questi problemi e per trovare dei modi per gestirli in modo sano. Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di guarigione. Resto a sua disposizione.
Dott. Cordoba
Aver dato nome alla sua sofferenza e ritrovarsi ancora in situazioni in cui emergono il pianto e la rabbia le indica che è importante ora prendersene nuovamente cura, riprendendo la psicoterapia. Avrà così una referente che la potrà aiutare ad elaborare la parte traumatica. La psicoterapia è un luogo in cui accogliere i sintomi, in dialogo con una persona che la aiuta ad affrontarli in modo funzionale.
Grazie per il tuo coraggio e la tua forza nel riconoscere i momenti di maggior difficoltà e di bisogno.
16 anni sono un tantino diverso dai 18, magari nel frattempo sei cresciuta, il tuo corpo è cambiato, le tue esigenze, la tua consapevolezza.
Probabilmente ora, il tuo corpo e la tua mente, si trovano a dover affrontare qualcosa di nuovo o di diverso e per questo ti capita di vivere questi momenti di disagio, di vuoto, di dissociazione e di tristezza.
Ti consiglio caldamente di ricontattare il tuo terapeuta per raccontargli ciò che stai vivendo. In caso non fosse possibile, ti consiglio di rivolgerti ad un collega che possa accompagnarti in questo momento di "crisi" e di cambiamento. Spero vivamente tu possa riprendere in mano la tua quotidianità!
Un caro saluto, dott.ssa Giaquinto
Gentile utente, mi dispiace molto per il suo malessere e la ringrazio per averlo condiviso.
Le suggerirei di riprendere contatto col suo vecchio terapeuta visto che si era trovata bene, nel caso non lo desiderasse o non fosse disponibile di riprendere un percorso, anche a fronte del fatto che mi sembra che i sintomi siano cambiati, così come lo stato del suo malessere.
Chiaramente la parte traumatica infantile e la dissociazione potrebbero essere stressamente collegate, così come l'attivazione emotiva legata allo sdraiarsi in posizione allungata.
Un caro saluto, dott.ssa Giulia Pelini
Buonasera gentile utente, grazie per la sua condivisione. Dalle sue parole sembrerebbe che stia vivendo un periodo con una importante disregolazione emotiva. Leggo che ha intrapreso un percorso terapeutico che l'ha aiutata e sostenuta. Sarebbe importante valutare insieme con il suo psicologo come riprendere il lavoro. E' molto utile mantenere una continuità, sopratutto se ha riscontrato dei benefici. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Gentile utente, la sua giovane età contiene in sé tanta esperienza, tanta maturità, tanta sofferenza. I genitori sono la base per lo sviluppo di ogni individuo e ogni individuo merita di avere una base che sia sicura, che gli permetta di crescere, esplorando il mondo in serenità e con la sicurezza di poter ritornare a casa.
Aver subìto violenza da mamma e papà, sperimentando un terrore senza sbocco, a causa di un attaccamento disfunzionale, è stato probabilmente causa di una rottura nella sua identità e nella sua personalità. Il trauma vissuto, forse, è ancora motivo vivo di malessere. Lei è preziosa. Le emozioni sono sempre utili, tutte, perché segnali stradali da non ignorare. Vorrei invitarla a valutare di riprendere un percorso di sedute di psicoterapia, per recuperare il suo posto tranquillo, nel quale, al sicuro, tirare fuori ogni pensiero, sensazione, emozione e dare a se stessa l'opportunità vera di una piena riabilitazione alla vita. Coraggio: il primo passo è il momento della consapevolezza di potercela fare. Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Miglio
Gentile Utente,
Grazie per aver condiviso questo esperienza di malessere e sofferenza che sta vivendo. Ho letto che ha fatto un percorso di psicoterapia da cui ha tratto beneficio; le suggerisco di contattare lo stesso terapeuta o un altro psicologo che la possa aiutare a ritrovare il benessere di cui ha bisogno. La salute psichica non è meno importante di quella fisica. Cordiali saluti, dottoressa Maria Angela Mendola
Grazie per aver condiviso questa tua situazione. Sono davvero dispiaciuto/a per ciò che stai vivendo. È possibile che i sintomi che descrivi siano legati alla tua esperienza di dissociazione. I vuoti di memoria, i ricordi distorti e la difficoltà a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è immaginato sono comuni nella dissociazione. È importante che tu cerchi supporto professionale, magari tornando da un terapeuta o uno psicologo. Riguardo al piangere quando ti sdrai, potrebbe essere collegato a una forma di rilascio emotivo o a una connessione con il momento in cui ti senti più vulnerabile e riflessiva. Continua a cercare aiuto e supporto per affrontare queste sfide e prenderti cura di te stessa.
Prenota subito una visita online: Studio clinico - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.