Ciao a tutti avevo una domanda, siccome io dovrei iniziare a breve un trattamento con emdr e volevo

21 risposte
Ciao a tutti avevo una domanda, siccome io dovrei iniziare a breve un trattamento con emdr e volevo sapere una cosa... Io ho sentito che grazie alla psicoterapia ci sono tanti casi documentati di persone che hanno ricordato e rielaborato durante una seduta di psicoterapia ricordi traumatici anche completamente rimossi al 100% dalla mente ad esempio ricordi del trauma della nascita e la mia domanda era accade solo con la psicoterapia ipnotica che la persona riesce a rievocare scene traumatiche molto antiche completamente rimosse o può accadere anche con l'emdr di ricordare eventi del tutto rimossi??? Io suppongo e sento di avere diversi traumi anche rimossi e con l'emdr è possibile ripescare ricordi traumatici rimossi completamente o è possibile solo con l'ipnosi scusate la mia ripetitività! Attendo risposte.
Buongiorno, prendo spunto dalla sua importante domanda per fare chiarezza sulla delicata questione che c'è tra ricordo rimosso e approcci psicoterapici.
No, non è necessario ricorrere all ipnosi per accedere a ricordi difficili o rimossi. Esistono molti altri approcci psicoterapeutici che permettono di esplorare ricordi o vissuti dolorosi in modo sicuro e graduale, come E.M.D.R, (Desensibilizzazione graduale attraverso i movimenti oculari) , l'IFS (Intenalr Family Systems), la Somatic Experiencing, la psicoterapia psicodinamica. Questi approcci lavorano con le emozioni, il corpo, le immagini e la narrazione interne, senza che ci sia il bisogno di entrare in uno stato ipnotico. L'ipnosi può essere uno strumento utile in alcuni contesti, ma non è l' unico e necessariamente il più adatto. E' compito del professionista valutare la situazione ed il caso specifico per poi decidere l'intervento più efficace. Traumi che si strutturano nell'età preverbale o in fase uterina sono rintracciabili solo grazie alle risposte difensive somatiche . In questo caso è consigliabile accedere ad esso per ripristinare e regolazione emotiva dando una nuova traccia sensoriale al sistema nervoso. Il tema è molto delicato e complesso, non esiti a contattarmi per avere ulteriori informazioni che possono essere mirate e specifiche per la sua situazione personale. Un caro saluto.

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Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Sono Francesco Coppola, psicologonapoli.org — psicologo e psicoterapeuta.
Ricevo a Napoli (in presenza) oppure online in tutta Italia.
Per ulteriori informazioni sul mio metodo, sui miei scritti e sul mio sito, puoi visitare il mio profilo MioDottore.
Grazie per la tua domanda. È delicata, ma molto importante.
Capita spesso che ci si avvicini all’EMDR con grandi aspettative, come se fosse una sorta di “chiave magica” per accedere ai traumi rimossi.
In realtà, ogni approccio — incluso l’EMDR — è uno strumento valido all’interno di una relazione terapeutica solida e ben condotta, e non un dispositivo miracoloso.
Sì, con l’EMDR può capitare di accedere a contenuti antichi o rimossi, ma non è questo il suo scopo principale.
Il punto non è “ricordare il trauma”, ma integrare ciò che è rimasto congelato, sbloccando la risposta emotiva e permettendo al sistema mente-corpo di rielaborare.
Non è corretto pensare al trauma come un oggetto fisso da “estrarre” con una tecnica. È piuttosto un nodo nella trama dell’esperienza.
Inoltre, seppur esistano protocolli e studi anche validi, è giusto ricordare che nessuna tecnica funziona da sola, e che la vera terapia passa dalla qualità del contatto umano.

Non voglio sminuire chi si è formato con impegno — tutt’altro. Ma forse possiamo tutti ricordarci che non basta una settimana intensiva per affrontare il cuore vivo di una sofferenza psichica. Serve tempo, cura, umiltà.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Ciao, grazie per la tua domanda, molto interessante e condivisa da molte persone che si avvicinano all’EMDR.

Durante un trattamento con EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), può effettivamente accadere che emergano ricordi traumatici precedentemente non accessibili alla memoria consapevole. Questo perché l’EMDR lavora a livello profondo, stimolando l’elaborazione di ricordi attraverso i movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale, facilitando così l’accesso a informazioni immagazzinate in modo disfunzionale nel cervello.

Anche se l’EMDR non è una forma di ipnosi, può portare alla consapevolezza di esperienze dimenticate o rimosse, specialmente se collegate a stati emotivi o corporei intensi. Tuttavia, è importante sottolineare che non è garantito che emergeranno ricordi rimossi, né che ciò sia necessario per il buon esito del trattamento. A volte, l’elaborazione avviene anche senza il recupero esplicito di ogni dettaglio mnemonico.

A differenza della psicoterapia ipnotica, che utilizza uno stato alterato di coscienza per accedere a contenuti inconsci, l’EMDR mantiene la persona in uno stato di coscienza vigile ma profondamente connessa al proprio mondo interno. In entrambi i casi, comunque, la possibilità di “recuperare” ricordi molto antichi dipende da diversi fattori individuali, tra cui la prontezza psicologica, la fiducia nel terapeuta, e la sicurezza del contesto terapeutico.

Per questo motivo, è sempre utile e consigliato approfondire questi aspetti con uno specialista, che potrà valutare il tuo caso specifico e guidarti nel percorso più adatto.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Simone Ciuffi
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Sambuceto
Buonasera. La cosa essenziale in ogni psicoterapia è un fattore aspecifico, cioè vale per ogni tipo di approccio psicoterapico ossia la relazione terapeutica e la fiducia che si instaura tra terapeuta e paziente. Le tecniche sono variegate ma i ricordi traumatici possono venire alla luce anche con una psicoterapia analitica attraverso l'utilizzo dei sogni e delle libere associazioni ad esempio.
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
con l'EMDR si lavora appunto sui ricordi traumatici e di conseguenza durante l'elaborazione di uno o più target potrebbe emergere altro materiale che era stato "rimosso" dalla nostra mente. In realtà abbiamo tutti dei meccanismi di difesa che ci permettono di sopravvivere e andare avanti nella nostra vita, quando queste difese, con l'aiuto di un terapeuta esperto ovviamente, vengono ammorbidite si ha accesso al materiale traumatico che magari era stato riposto in una cantina della nostra mente.
A disposizione.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Buongiorno,
la ringrazio per la sua domanda, che tocca un tema importante e spesso fonte di dubbi per chi si avvicina a un trattamento psicoterapeutico come l’EMDR.
Il trattamento con EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), riconosciuto a livello internazionale per l’elaborazione dei traumi, non richiede necessariamente un ricordo consapevole o dettagliato dell’evento traumatico per essere efficace. Tuttavia, può accadere che, durante le sedute, emergano ricordi che erano rimasti parzialmente o completamente dissociati o rimossi. Questo accade perché l’EMDR lavora proprio sui meccanismi neurofisiologici della memoria, facilitando l’accesso a informazioni immagazzinate in modo disfunzionale nel cervello.
a precisato, però, che non è l’obiettivo dell’EMDR “recuperare” ricordi rimossi in senso classico o forzarne la rievocazione, come potrebbe accadere in altri approcci, tra cui l’ipnosi clinica. Con l’EMDR si parte da ciò che è disponibile alla coscienza nel presente (immagini, sensazioni, emozioni, pensieri), e da lì si facilita una rielaborazione adattiva del materiale traumatico. In questo processo, è possibile che emergano ricordi latenti, ma non è un risultato garantito né forzato: ogni percorso è unico e rispettoso dei tempi e delle risorse della persona.
In conclusione, sì, è possibile che anche con l’EMDR riemergano ricordi traumatici rimossi, ma non è questo il suo scopo principale. Il focus rimane sempre sul benessere e sulla sicurezza del paziente, favorendo una rielaborazione che migliori la qualità della vita, indipendentemente dal fatto che tutti i ricordi emergano in modo esplicito. Sono comunque previste prassi a tutela del paziente durante il trattamento che mettono al sicuro l’emersione di eventuali turbamenti, per cui la invito ad affidarsi a chi la seguirà al fine di ottenere il risultato auspicato.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Silvia Avanzati
Psicologo, Psicoterapeuta
Siena
Buonasera,
l'EMDR, facilita la rielaborazione di eventi traumatici ma non completamente rimossi. Durante la terapia, potrebbe verificarsi un impatto emotivo più elevato del ricordo, ma è una fase temporanea del processo di elaborazione. Dopo la terapia, il ricordo diventa meno vivido e meno carico emotivamente. Questo processo fa si che la persona sia in grado di rivivere il passato, senza esserne sopraffatta.
La terapia con EMDR, è consigliata a chi, ha subito traumi o esperienze stressanti, più o meno passate, che limitano l'adeguato funzionamento e la personale autonomia nella propria quotidianità.
Spero di esserle stata di aiuto, un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, è corretto: durante le sedute EMDR possono emergere ricordi fino ad allora rimossi. Un saluto
Dr. Simone Sottocorno
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Ciao, grazie per la tua domanda così sentita e interessante.

È vero: a volte, durante un percorso psicoterapeutico – anche con EMDR – possono emergere ricordi che sembravano rimossi o molto lontani dalla consapevolezza. L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) non è una tecnica ipnotica, ma un metodo strutturato che aiuta il cervello a rielaborare esperienze traumatiche, anche quando queste non sono immediatamente accessibili alla memoria cosciente.

In alcuni casi, lavorando su emozioni, sensazioni corporee o immagini presenti nel “qui e ora”, può accadere che il paziente inizi ad avere intuizioni, flash o ricordi legati a esperienze precoci o dimenticate. Non è però l’obiettivo principale “scavare” alla ricerca dei ricordi rimossi: piuttosto, il focus è lavorare su ciò che oggi crea disagio, permettendo – se necessario – l’emersione spontanea del materiale rimosso.

In sintesi: sì, anche con l’EMDR possono affiorare ricordi antichi o parzialmente rimossi, ma sempre in un modo rispettoso dei tempi e della sicurezza della persona. Parlarne con il tuo terapeuta ti aiuterà a sentirti guidato e protetto in questo percorso.

Un caro saluto e in bocca al lupo per l’inizio del tuo trattamento!
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
La sua domanda è molto sentita e assolutamente legittima.

L’EMDR non è una tecnica ipnotica, ma un trattamento evidence-based ampiamente utilizzato per l’elaborazione di esperienze traumatiche. Durante il percorso, può capitare che emergano ricordi parzialmente o totalmente rimossi, ma non è qualcosa che viene “forzato” o “suggerito”: accade solo se il sistema mente-corpo è pronto a portare alla coscienza quei contenuti.

A differenza dell’ipnosi, che lavora su uno stato modificato di coscienza, l’EMDR si svolge in uno stato di piena presenza e collaborazione tra terapeuta e paziente. A volte, durante le sedute, il cervello può “collegare i puntini” e far affiorare immagini, sensazioni o intuizioni che prima non erano accessibili, ma che fanno parte della storia emotiva della persona.

È importante sapere però che l’obiettivo dell’EMDR non è “scoprire” a tutti i costi ricordi rimossi, bensì aiutare la persona a sentirsi più libera nel presente, alleggerita dal peso di esperienze passate, anche quando non del tutto nitide.
Il lavoro profondo può avvenire anche senza un ricordo esplicito: a volte basta elaborare le emozioni e le sensazioni associate, che sono spesso più radicate del ricordo stesso.

In sintesi: sì, può accadere che emergano ricordi rimossi anche con l’EMDR, ma sempre nel rispetto dei tempi e della sicurezza della persona. E questo è ciò che conta di più.

Un caro augurio per il suo percorso.
Dott. Giulio Ciccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
buongiorno, La terapia con emdr non ha nulla a che fare con l'ipnosi. Tutti i processi terapeutici avvengono in modo cosciente e concordato con il paziente. Quello che certamente accade è che Attraverso il riemergere graduale di ricordi su come ci siamo sentiti In una determinata situazione, e andando all'indietro nel tempo, è possibile che tornino alla coscienza cose più o meno rimosse o comunque dimenticate. Si tratta di una fase preliminare al trattamento vero e proprio In cui vengono cercati Ricordi target su cui lavorare. Il trattamento vero e proprio consiste poi nel connettere Maggiormente i due emisferi durante Il ricordo dell'evento, in modo tale che resti meno isolato nella coscienza e possa in qualche modo essere integrato con altri ricordi, risultando così meno disturbante. Quindi per rispondere alla sua domanda certamente L' EMDR Facilità il riemergere di ricordi dimenticati perché si lavora proprio sulla connessione tra sensazioni attuali e passate, questo avviene principalmente In relazione al fatto che la memoria viene molto sollecitata ad andare all'indietro, ricollegando parti isolate della nostra storia. Resto disponibile per altri chiarimenti. Intanto buona continuazione.
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Buongiorno, immagino che avrà risposte a queste domande quando incontrerà il professionista che ha scelto
In bocca al lupo
Dott. Antonio Di Mauro
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, sovente accade, nel corso di una psicoterapia, di recuperare ricordi rimossi di natura in senso lato traumatica. Questo può avvenire con l'ausilio di varie tecniche: EMDR, ipnosi, analisi dei sogni, delle fantasie, ecc. Tale recupero può avvenire anche attraverso il normale colloquio psicoterapeutico, che ha la virtù, se ben condotto, di stimolare in profondità la memoria, facendoci rivivere contenuti che avevamo obliato (anche contenuti di natura positiva, non solo traumatica!). Tutte le strade portano a Roma, insomma: molte tecniche, anche assai diverse, conducono al medesimo risultato. Mi pare però di intuire un'ansia di fondo nella domanda che lei pone, e cioè che tali contenuti che lei definisce traumatici, una volta riemersi, possano, per così dire, sfuggire al suo controllo, risultare opprimenti, molesti, ecc. Come se scoperchiassimo il vaso di Pandora, per dirla con il famoso mito greco. Ma su questo mi sento di tranquillizzarla: una psicoterapia, quale che sia la tecnica adoperata e quale che ne sia l'orientamento teorico di fondo (psicanalitico, sistemico, cognitivo-comportamentale, ecc.), ci mette nelle condizioni di rievocare contenuti spiacevoli obliati ma insieme di rielaborarli, attribuendo a essi un significato profondo, e in tal modo depotenziarli. In bocca al lupo per il suo percorso, ADM
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera,
la sua domanda mi fa pensare a quanto lei sembri più interessato a quali ricordi potrebbero emergere piuttosto che a come stare meglio oggi. Mi chiedo: è più importante per lei scoprire “cosa c’è stato” o riuscire finalmente a liberarsi dal peso che ancora sente addosso?
E ancora: se davvero emergessero ricordi rimossi, sarebbe più utile concentrarsi sul loro contenuto o sul modo in cui influenzano la sua vita presente?
A volte il rischio è quello di restare prigionieri della ricerca di un “perché lontano”, perdendo di vista il “come” spezzare la sofferenza ora. Lei cosa sente che sarebbe più liberatorio: avere la certezza di un ricordo o la possibilità di non esserne più schiavo?
Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Ciao, è una domanda molto interessante. L’EMDR non è pensato per “forzare” la riemersione di ricordi rimossi, ma per aiutare la mente a elaborare i traumi che già emergono come emozioni, immagini o sensazioni corporee. Può capitare che durante il processo riaffiorino dettagli dimenticati, ma non è l’obiettivo principale né è garantito che accada.
La differenza con l’ipnosi è che nell’EMDR rimani sempre consapevole e attivo, senza suggestioni. Più che “ripescare” ricordi perduti, si tratta di rimettere ordine in ciò che dentro di te è rimasto bloccato.
Ti invito a portare questa tua curiosità direttamente alla tua terapeuta: anche il desiderio di capire se ci sono parti della tua storia non ancora accessibili può diventare materiale prezioso per il lavoro.
Domanda per te: se oggi emergesse un ricordo che non conosci, ti sentiresti pronto ad accoglierlo e a dargli uno spazio sicuro con l’aiuto della terapeuta?
Dr. Lorenzo Cella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
L’EMDR è un trattamento efficace per il disturbo post-traumatico e per la desensibilizzazione e rielaborazione di ricordi emotivamente carichi. L’obiettivo dichiarato dell’EMDR non è «scavare» per riportare alla luce ricordi completamente rimossi, ma facilitare la rielaborazione di ricordi già accessibili sul piano emotivo, sensoriale o cognitivo, riducendone la carica affettiva e favorendo l’integrazione nella storia di vita del paziente. In alcuni casi, durante la rielaborazione può emergere maggiore chiarezza su dettagli precedentemente vaghi o frammentati; talvolta questo si traduce nella sensazione di «ricordare» qualcosa che prima non era chiaro. Tuttavia la comunità scientifica dibatte attivamente sull’idea che EMDR «faciliti il recupero di ricordi completamente repressi» e vi sono studi che mettono in guardia sulle possibili influenze su memoria e suggestione. È quindi corretto dire che può succedere che emergano ricordi durante EMDR, ma non è lo scopo primario né è garantito che si tratti di ricordi oggettivamente accurati.
Prima di iniziare un percorso EMDR è importante che il terapeuta le esponga chiaramente gli obiettivi della terapia: lavorare sulla riduzione della sofferenza, sull’integrazione del ricordo nella sua storia di vita e sul miglioramento del funzionamento quotidiano. Un buon terapeuta informato le spiegherà anche i limiti della memoria umana, i rischi collegati alla suggestione e come verranno gestite eventuali emergenze emotive o ricordi inattesi. Se durante le sedute emergono ricordi che lei percepisce come «rimossi», il terapeuta competente li tratterà innanzitutto come materiale emotivo da stabilizzare ed elaborare, non necessariamente come verità giudiziaria. La verifica fattuale, quando rilevante, è un ambito separato che richiede cautela e, se necessario, supporto specialistico (per esempio consulenze legali o perizie) fuori dall’attività terapeutica standard.
Le tecniche utilizzate in terapia ( breve emdr ipnotiche analitiche) mirano tutte alla rimozione dei traumi
Gentile paziente anonimo
Il successo di una terapia dipende molto
dal rapporto che si stabilisce con terapeuta e dalla fiducia con cui si affronta il percorso e si affronta il da farsi
Dott.lorenzini Maria Santa psicoterapeuta
Dott.ssa Antonella Basile
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,

io sono sia psicoterapeuta EMDR che ipnoterapista, per cui posso dirle, in base alla mia esperienza clinica, che possono emergere episodi traumatici che non avevano più una rappresentazione cosciente, con l'applicazione di entrambe le metodiche.
Tuttavia, in entrambi i casi, l'emersione di un ricordo rimosso non è l'obiettivo primario per cui la terapia debba ritenersi efficace, possono emergere o meno episodi che non si ricordavano, l'importante è che ci sia un'elaborazione di informazioni e contenuti che sono rimasti "bloccati", a causa del trauma, provocando la sintomatologia nel presente che ci causa sofferenza.

Spero di esserle stata di aiuto.

Cordiali saluti

Dott.ssa Antonella Basile
Dott.ssa Valentina Aprile
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno,
la tecnica EMDR non “recupera” forzatamente i ricordi rimossi, ma lavora su ciò che è accessibile nel presente, anche se in modo frammentato o emotivamente confuso.
Spesso non è necessario ricordare tutto nei dettagli. L’EMDR può partire da:
- sensazioni corporee,
- emozioni attuali,
- immagini o frammenti,
- convinzioni negative (es. “non valgo niente”).

Attraverso la stimolazione bilaterale (movimenti oculari, tapping...)possono emergere spontaneamente ricordi o parti di ricordi che erano dissociati o non completamente accessibili.
L’EMDR non forza mai l’emersione. I ricordi “rimossi” tornano se e quando il sistema psicologico è pronto ad integrarli.
In conclusione l’EMDR non serve a “recuperare ricordi perduti” come in un film, ma a rielaborare esperienze non integrate che influenzano il presente, anche in modo inconscio.
Spero di aver risposto al suo dubbio
Dott.ssa Claudia Lotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
L’EMDR è una terapia scientificamente riconosciuta per l’elaborazione dei traumi.
Durante le sedute, la persona può accedere a ricordi o sensazioni legate a esperienze passate che, nel momento in cui sono accadute, la mente non era riuscita a elaborare a causa dello shock o dell’eccessiva intensità emotiva.
Attraverso l’EMDR, queste esperienze vengono rielaborate oggi, in un contesto sicuro e protetto, permettendo al cervello di integrare ciò che allora era rimasto “bloccato”.
Non si tratta di ipnosi né di regressione, ma di un processo naturale di guarigione che avviene nei tempi e nei modi sicuri della mente.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

La terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio psicoterapeutico che utilizza la stimolazione bilaterale (come movimenti oculari o suoni alternati) per aiutare le persone a rielaborare ricordi traumatici, riducendone l'impatto emotivo e permettendo un'integrazione più adattiva del passato. È un trattamento efficace per il Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) e altri disturbi legati a esperienze stressanti.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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