Cari dottori, Sono una ragazza di 25 anni. È un periodo molto buio. Pensavo fosse una fase transi

18 risposte
Cari dottori,
Sono una ragazza di 25 anni.
È un periodo molto buio. Pensavo fosse una fase transitoria, ma ormai va avanti da anni.
Non ho stimoli di nessun genere.
Mi sono licenziata dal mio lavoro perché avevo uno stipendio a dir poco penoso, ma ad oggi, dopo 6 mesi, non sono riuscita a trovare un'altra occupazione.
La mia vita sociale è pressoché inesistente, stavo frequentando un ragazzo, ma col tempo mi sono resa conto che da parte sua la relazione si fermava al sesso, tant'è che nel periodo in cui per motivi di salute non potevo avere rapporti le nostre interazioni si sono ridotte praticamente a 0. Tra l'altro ha ammesso senza troppi giri di aver avuto rapporti con altre per tutto il periodo di tempo in cui io non ero "disponibile" e di non intendere tornare all'esclusività che avevamo prima. Da un lato vorrei davvero mettere un punto alla situazione, perché non mi piace essere trattata così; dall'altro essere trattata così è meglio di non essere trattata per nulla.
Per quanto riguarda le amicizie, ho pochissimi amici, ma non li sento praticamente mai. In questi ultimi anni mi sono chiusa moltissimo in me stessa, non mi sento più a mio agio, spesso scado nel ghosting perché non ho voglia, né forza mentale per intrattenere una conversazione.
Praticamente non esco di casa se non per necessità, o se proprio non posso farne a meno. L'ultima volta che sono uscita con un'amica era maggio 2022, poi più niente.
Tra l'altro mi sento spesso "usata", in generale.
Il mio telefono non squilla mai, e se squilla è perché a qualcuno serve qualcosa.
È raro che intrattenga una chat in modo sereno perché al "come stai" segue fin troppo spesso, nel giro di qualche messaggio, un "senti non è che potresti aiutarmi con tale questione?".
Mi sento stanca. Passo le giornate a letto, a meno che non debba necessariamente uscire di casa. Ora che fa buio presto è anche peggio. Il senso di vuoto si fa largo ancora più in fretta. Scrollo i social, guardo gli altri che si godono la vita, e io invece vorrei solo sparire.
Spesso mi sento un peso per chi mi sta intorno, ho i sensi di colpa per qualunque cosa, anche se "l'errore" non è sempre il mio, tendo a colpevolizzarmi per paura di perdere la persona che ho davanti (come nel caso del ragazzo).
Mi sento un'amica terribile. Ma ogni qual volta provi a manifestare il mio disagio vengo etichettata come esagerata, o liquidata con un "fai qualcosa che ti piace, così ti distrai".

A volte vorrei semplicemente non esserci più. Sono arrivata al punto di pensare che senza di me probabilmente starebbero meglio tutti; o la situazione sarebbe invariata. Nessuno starebbe peggio se io non ci fossi.
L'ho confessato alla mia amica, quella con cui più di tutti mi sono aperta in vita mia. Ha detto che sarebbe un gesto egoista, che ho tante persone che mi amano.
Mi sono sentita ancora peggio.
E non ce la faccio più.
Sono sempre triste, demoralizzata, malinconica. Anche se mi distraggo, faccio quello che mi piace, faccio sport per scaricare... alla fine torno sempre nella mia stanzetta buia, torno sempre a chiudermi in me. Le persone che ho intorno non hanno idea del mio malessere, o meglio, magari qualcuno lo ha notato, ma nessuno immagina quanto mi stia corrodendo dentro.
Sono al capolinea. Mi sento intrappolata in una vita che non è mia, sono una spettatrice della mia esistenza. E non ne posso più. Cosa suggerite?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima buongiorno, di fronte a uno sfogo di questo tipo la risposta al suo quesito non può essere che una: si faccia aiutare! Averci scritto è già una richiesta di aiuto, ora faccia il prossimo passo, si scelga un terapeuta e inizi un percorso per uscire da questo buco nero. Magari non ne ha voglia, non importa, lo faccia lo stesso. Stare meglio di come sta è possibile. Ricorda com'era la vita prima di questo buco nero? Non è obbligata a stare così come ora per sempre, cerchi un aiuto e vedrà che piano piano riuscirà a riprendersi la vita in mano. Se lo desidera io sono a sua disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Cara utente,
il suo malessere si percepisce tra le righe che ha scritto: mi dispiace che stia vivendo un periodo così buio e difficile.
Per poter tornare a stare meglio credo sia utile rivolgersi ad un professionista con cui iniziare un percorso terapeutico che le dia la serenità che tutti meritiamo. La terapia è un toccasana per mente e corpo, è ciò che ci permette di conoscerci nel profondo e poter sistemare ciò che ci fa stare male lavorando sulla propria persona e sulle risorse in proprio possesso.

Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Gent.ma utente buongiorno.
La sua è una richiesta di aiuto! E ci sono professionisti preparati che possono, senza alcun dubbio, prenderla per mano e condurla gentilmente dove c'è più luce, più calore, dove c'è più fiducia nelle possibilità che la vita le offre e che ora non vede, perché chiusa nel suo malessere, nel suo stato depressivo.

Scrivere qui testimonia che lei vuole riemergere da questa situazione! Percepisce di avere qualcosa per cui ancora lottare, una boa a cui aggrapparsi anche se ha paura di annegare in ogni istante. Il senso di questa lotta con le tempeste interiori è che la vita è una sola, e ogni giorno è una nuova opportunità per cambiarla.

Si affidi a uno psicologo o psicoterapeuta e lo faccia presto. Se non ha possibilità economiche sappia che ci sono agevolazioni, bonus a cui può attingere, oppure rivolgersi alle strutture di pubblico accesso.
L'intervento psicologico è fondamentale per comprendere cosa le accade a livello mentale ed emotivo e comprendere anche quanto effettivamente di quello che pensa ha un riscontro con la vita reale. Spesso, infatti, la mente va oltre la realtà e amplifica in negativo, ciò che percepiamo, ciò che proviamo a livello emotivo, e genera un vortice di pensieri intrusivi e disagevoli talmente forti da farci sprofondare sempre più giù.

La presenza del professionista che sceglierà sarà come una mano e una voce guida, un sostegno continuo con cui sfogarsi, chiarire i dubbi e vedere finalmente le innumerevoli alternative che il mondo reale le può offrire per ritrovare l'ottimismo, la fiducia in sé stessa e negli altri, il diritto a vivere una vita di soddisfazione e felicità. Questo diritto è suo e deve lottare con le unghie e con i denti per difenderlo.

Rimango a sua disposizione per ogni possibile tipo di aiuto.
Un caro saluto e coraggio!
Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, ho letto attentamente tutto ciò che ha scritto e da queste righe, posso consigliarle di contattare uno psicologo per intraprendere un percorso di supporto psicologico in modo da poter vivere la quotidianità in modo più sereno.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Un caro saluto!
Dott. Luca Rochdi
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Gentilissima,
l'aver scritto qui é il primo passo per farsi aiutare.
Si rivolga ad un professionista e faccia in modo che possa aiutarla. I periodi bui sono fasi da cui si può perfettamente uscire, per ritrovare quella serenità di cui certamente ha bisogno.
Resto a disposizione su Milano e online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto
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Buonasera, aver trovato la forza di condividere, anche solo inizialmente, la sua sofferenza è il primo passo per un cambiamento. il chiedere aiuto è la parte iniziale nonché la principale per un percorso. posso consigliarle di iniziare un percorso psicologico così che possa affrontare meglio la situazione e trovare delle strategie funzionali per lei. Resto a disposizione, anche attraverso consulenze online e le auguro buona fortuna.
cordiali saluti
Dottoressa Federica Lucchetti
Mi immagino l'aiuto che possa averle dato scrivere questo messaggio ma anche la grande difficoltà, immagino anche nel riviverlo rileggendolo. Credo che alla sua richiesta, rispondere con un "guardi, basta che fa questo" "guardi, serve solo questo" sia riduttivo e non utile. Mi piacerebbe conoscere meglio alcune dinamiche che riporta, alcune considerazioni che lei fa. Anche se ben dettagliato credo che la sofferenza non possa essere sintetizzata in questo trascritto. Tuttavia via, in questo messaggio, una richiesta di aiuto mista ad una piccola fiamma di rivalsa, di cercare un benessere perso. Rimango comunque a sua disposizione e in attesa di eventuali aggiornamenti.
Le dico sin da subito che aver trovato il coraggio di condividere queste cose e di chiedere aiuto, seppur in forma anonima, sia sicuramente indice di un qualcosa dentro di lei che desidera ancora lottare per la propria vita e contro il desiderio di sparire. Personalmente mi è arrivata molto forte l'immagine della stanzetta buia che ha descritto, e la prima cosa che mi viene da dirle è di pensare di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter riattivare un po' di risorse e per potersi co-costruire un posto sicuro dove potersi sentire realmente accolta, non giudicata e soprattutto non usata per qualsivoglia scopo; dove potersi conoscere, imparare ad accettarsi e aprirsi a nuove relazioni, ritrovando la motivazione e la voglia di costruire qualcosa insieme all'altro. Dalle sue parole mi è arrivata tutta la sua sofferenza del momento e per questo le consiglio di pensare seriamente a questa opzione e di darsi questa possibilità, e soprattutto di non sottovalutare quello che sta sentendo in questo momento.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco
Buongiorno, a volte può essere molto difficile anche solo provare a pensare di poter star meglio, tutto sembra aver perso valore e significato.. le consiglio di non perdere la speranza di poter stare meglio, cerchi aiuto e intraprenda un percorso che la possa aiutare in questo momento difficile. Cordiali saluti
Gentilissima, grazie di aver condiviso la sua richiesta di aiuto. Voglio rimandarle che l'aver scritto su questa piattaforma dimostra che è motivata al cambiamento perché non ne può più di questo buio che si trascina da anni, non ne può più di essere spettatrice della sua vita o strumento per altri. Colga la speranza nella richiesta di suggerimenti e risposte al suo 'non ne posso più' e si affidi ad uno spazio di terapia personale, un SUO spazio ed un SUO tempo dove una persona attenta e accogliente possa aiutarla a farle ritrovare le SUE risorse. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Grazie per la condivisione del suo dolore, quello che le suggerisco e di contattare un professionista che le possa essere di sostegno e supporto nel superare questa difficile situazione in cui si trova. Resto a sua disposizione un caro saluto
Dott.ssa Lina Robertiello
Gentilissima utente, sento la sua sofferenza e colgo la sua richiesta d'aiuto ricordandole che un percorso psicologico può solo apportare dei cambiamenti positivi nella sua condizione.
Comprendo che tutto sembra perduto, ma non è così. Il solo gesto di aprirsi qui rappresenta un grande punto da cui poter partire.
Un caro saluto
Dott.ssa Veronica Guidi
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Buongiorno a fronte dello stato emotivo descritto nella sua richiesta le suggerisco assolutamente di contattare uno specialista psicologo o psicoterapeuta che potrà aiutarla ad uscire da questo senso di vuoto e inutilità. Un percorso psicoterapeutico aiuta a capire cosa non funziona ma sopratutto permette di evidenziare le proprie risorse e punti di forza sulle quali appoggiarsi per riprendere una strada personale positiva.
Rimango a disposizione per ulteriori necessità. Cordialmente Dott.ssa Estelle Clavier
Gentile Utente, dalla sua richiesta emergono diversi temi su cui sarebbe opportuno portare maggiore attenzione. Sicuramente sta soffrendo molto e questo non le permette di vedere chiaramente ciò di cui ha veramente bisogno. Purtroppo quando viviamo momenti di questo tipo, in cui perdiamo la speranza è difficile chiedere aiuto ed è anche difficile che le persone che ci stanno intorno si rendano conto di ciò che sta succedendo. Per questo l'unica persona che può veramente fare qualcosa in questo primo momento è lei. Cosa? iniziare a prendersi cura di sè attraverso un percorso di supporto psicologico, con un professionista insieme al quale si senta realmente a suo agio e per il quale provi profonda fiducia.
Si merita di vivere una vita piena e degna di essere vissuta, smettendo di sopravvivere.
Le mando un caro saluto e2 non esiti a contattarmi se ne sentisse il bisogno.
Cordialmente
Buon pomeriggio. Per prima cosa riconosco la difficoltà che deve aver avuto nel descriversi in questo modo, è stata davvero coraggiosa. Dopo di che si evince dal suo racconto una velata richiesta d'aiuto, che in questa fase della sua vita sembra alquanto opportuno. Per cercare di rispondere in breve a ciò che chiede, anche se non può risolvere tutto con così poco, quello che posso dirle è di iniziare darsi più valore, a rispettarsi di più e volersi bene. Non è vero che "questa considerazione, è meglio di nessuna considerazione". E' importante che lei metta se stessa al primo posto, soprattutto adesso. pensi a ciò che le piaceva fare prima, e lo ricerchi anche a piccole dosi. Impari a dire di no a chi la cerca solo per secondi fini, e provi a riallacciare le relazioni sociali.
Infine le consiglierei un percorso terapeutico, al fine di comprendere il suo stato emotivo e provare a modificarlo, e lavorare sulla vita sociale per iniziare a uscire dalla sua camera da letto.
Spero d'esserle stato d'aiuto, e resto a disposizione qualora volesse approfondire.
Le auguro un buon fine settimana
AG
Cara Ragazza. Capisco perfettamente i sensi di angoscia e solitudine che provi. Comprendo che spesso ti sembri tutto inutile, qualsiasi cosa tu faccia non ne trovi il benché minimo motivo per farla, e dopo ti senti anche strana per averlo pensato. Stai vivendo un periodo in cui il tuo umore si sta deflettendo. Le cause possono essere molteplici. Sicuramente devi lavorare sul senso che vuoi dare alla tua vita in termini di occupazione. Cosa ti piace? come vedi la tua vita lavorativa? A quali sogni hai rinunciato? Non vredo tu sia realmente sola ma non sentendo punti in comune con nessuno è una conseguenza narurale quella di isolarsi. Piuttosto mi chiedo se i tuoi genitori, o chi per loro, si siano accorti della situazione e cosa abbiano fatto, poiché non ne fa menzione. In ogni caso il consiglio migliore che mi sento di darti e di rivolgerti quanto prima ad uno specialista perché non puoi uscire da questa sotuazione solo leggendo delle risposte qui. Resto disponibile per qualsiasi chiarimento. Saluti, Marco Casella.
Buongiorno, comprendo la sua sofferenza e la difficoltà a farsi carico di ciò che sta attraversando. Mi ha colpito come ha descritto la sua vita con la sensazione di essere dentro un'esistenza non sua. Credo proprio che partire da questo, con l'aiuto di un professionista in grado di guidarla nell'aprirsi nuove possibilità di esperienza, possa aiutarla a dare un senso più soddisfacente alla sua vita.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Matilde Ciaccia
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