Buongiorno, vorrei un parere su mia figlia di 18 anni che da un po’ di tempo a questa parte sta dive

18 risposte
Buongiorno, vorrei un parere su mia figlia di 18 anni che da un po’ di tempo a questa parte sta diventando ingestibile.
È sempre stata una ragazza viziata, capricciosa, superba e manipolatrice, tratta con disprezzo qualsiasi persona le si presenti davanti.
Premetto che siamo una famiglia molto aristocratica e importante, viviamo nel lusso e forse questo ha condizionato il carattere di mia figlia rendendola appunto ‘superba’.
Siamo persone con principi ponderati, io, mio marito e l’altro mio figlio, ma lei invece è impulsiva e talvolta scriteriata, non capisco come possa avere questo comportamento quando io e suo padre abbiamo sempre cercato di crescerla ed educarla in maniera impeccabile.
Sono venuta a sapere da poco che i primi anni di scuola superiore si era messa particolarmente nei guai per aver bullizzato una ragazza che non andava nemmeno nella sua stessa classe, ma comunque è stato fatto tutto alla nostra insaputa e mi ha stranito il fatto che i professori e/o il preside non ci abbiano mai avvertiti o non si siano mai accorti dei comportamenti ostili di mia figlia nei confronti di quella povera ragazza.
Come ho accennato all’inizio fin da piccola ha questo carattere, non è mai cambiata di un centesimo e nel corso degli anni (sicuramente l’adolescenza ha influito) è diventata insostenibile.
Non rivolge quasi mai la parola a me e a suo padre, è sempre fuori in giro a divertirsi con le amiche e quando non è con loro non si sa dove sia…
Suo fratello è il suo autista personale (lui ha 21 anni), lo tratta male e lo insulta, esiste solo quando deve chiedergli dei soldi.
Lui è un ragazzo umile e modesto, non farebbe del male ad una mosca, è amorevole e gentile, praticamente tutto il contrario di sua sorella.
Mi preoccupa il comportamento di mia figlia, perché non fa così solo con noi, ma anche con le persone fuori; per esempio, ha due amiche che sono nientemeno che le sue tirapiedi, le usa e le sfrutta proprio come fa con suo fratello, ed io non voglio assolutamente che tutto questo continui.
È vero, forse l’abbiamo un po’ viziata da piccola, ma di sicuro non era il nostro intento crescere qualcuno di così arrogante e maleducato.
Qualcuno può darmi un’indicazione sul perché mia figlia si comporti così?
È colpa nostra (di me e mio marito) oppure dipende dall’ambiente in cui vive?
Spero di esser stata esauriente nella mia richiesta d’aiuto, e vi prego di darmi una mano perché io non so davvero come comportarmi con lei.
A mio parere avrebbe bisogno di una terapia, ma se glielo proponessi… Apriti cielo! Mi manderebbe a quel paese ridendomi in faccia.
Vorrei soltanto che imparasse a comportarsi civilmente e in maniera educata, niente di più…
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte e auguro a tutti una buona giornata.
Salve, mi dispiace per le difficoltà che si trova a vivere. E' stata molto esaustiva nel descrivere la situazione ma ritengo non ci sia una risposta "semplice". I vari comportamenti di una persona, così come i suoi desideri, le sue rigidità e le sue paure sono dovuti a molti fattori. A mio avviso, la ricerca di una causa unica non vi aiuterebbe e una risposta in questa sede sarebbe riduttiva. Lei qui pone molte domande importanti e si dimostra molto preoccupata per sua figlia, la quale però non vuole intraprendere un percorso. Penso quindi che possa lei stessa porre queste domande ad un professionista che la aiuti a capire cosa sta accadendo oggi.
Mi auguro che possa trovare le risposte che cerca, un saluto.

Dott.ssa Craca

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Buongiorno, non è per forza colpa vostra ma probabilmente una parte di responsabilità c'è. Il problema adesso è di difficile gestione, soprattutto fino a quando non le manca niente. Sia dal punto di vista materiale che relazionale. Quello che potete fare è farvi seguire da un terapeuta (magari della famiglia) con cui confrontarvi e ricevere qualche consiglio su come gestire la situazione.
Buonasera Signora, dalle sue parole emerge quanta difficoltà stia vivendo la sua famiglia. Si sta ponendo delle domande su di chi sia la responsabilità ma i fattori che portano ad un certo tipo di comportamento sono molteplici che riguardano la persona stessa, la famiglia, l'ambiente in cui cresce e tanto altro ancora. Comprendo che sua figlia anche se glielo proponesse non vorrebbe iniziare una psicoterapia a maggior ragione se non sente l'impellenza di un problema da risolvere. Forse può valutare lei un sostegno per sentirsi meglio e ritrovare un po' di serenità su come relazionarsi con sua figlia. Se desidera sono a disposizione in presenza o anche on line. Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buonasera,
Mi dispiace per la situazione che lei riporta, credo che sia importante focalizzare l attenzione, non tanto sui perché, sulle cause e colpe ma piuttosto su cosa sia possibile fare adesso. Se pensa che sua figlia non intraprenderà un percorso provi a farlo lei, lavorare su se stessa potrà aiutarla a gestire i suoi pensieri, vissuti, comportamenti ed emozioni e chissà magari sua figlia potrebbe rivalutare la possibilità di iniziare un suo percorso.
Sono d'accordo con le risposte dei colleghi, aggiungerei che potreste provare un percorso di tipo familiare. Non sarà facile coinvolgerla, ma sapere che voi genitori e vostro figlio vi state mettendo in discussione rispetto alle vostre dinamiche potrebbe incuriosirla e suscitare in lei una qualche reazione che potrebbe dare informazioni sulle sue modalità a relazionarsi con voi e con gli altri.
Salve, Mi spiace molto per la situazione perché immagino ciò che state provando. Ritengo Tuttavia fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Mi dispiace sentire che stiate attraversando un periodo difficile con vostra figlia, ma la ringrazio per i dettagli condivisi. La sua attenzione e il riconoscere la necessità di risolvere tali dinamiche saranno fondamentali per la risoluzione del problema. I comportamenti come quelli che avete descritto possono essere dovuti a diversi fattori, come la pressione sociale, l'influenza del gruppo di amici, la crescita adolescenziale, la mancanza di autostima e di senso di appartenenza. Sia lei che vostro marito avete un ruolo importante nella sua crescita e nell'aiutarla a diventare una persona empatica e rispettosa degli altri. La strategia che vorrei suggerirle sarebbe una terapia inizialmente individuale per lei, per aiutarla a sviluppare abilità sociali e di gestione dei conflitti.
La aiuterò a stabilire un canale di comunicazione attivo con sua figlia, favorendo l'ascolto attivo per andare a scoprire i sentimenti e le preoccupazioni che maschera sua figlia dietro l'arroganza, individueremo le ragioni alla base del suo comportamento. La comunicazione richiede molta pazienza e sarà necessario adattarsi e modificare le strategie in base alle risposte di sua figlia. Lavorerò con lei per esplorare le dinamiche familiari e i modelli di comportamento che possono contribuire ai suoi atteggiamenti e relazioni con gli altri. La aspetto per un confronto efficace in un contesto protetto come la psicoterapia, dott.ssa Bachiorri Sara.
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Gentile Signora, per capire quali possano essere le ragioni del comportamento di sua figlia servono tempo e informazioni.
Dal momento che sua figlia non è orientata verso un percorso proprio le suggerisco di intraprenderlo lei al fine di sostenere se stesa in questa difficile situazione e trovare le modalità per entrare meglio in contatto con la ragazza.
Un saluto
Daniela Bianchi
Salve,

18 anni al giorno d'oggi sono ancora piena adolescenza. I cambiamenti di umore, le tendenze antisociali, rappresentano fenomeni tipici di quel periodo della vita. Voi come genitori potete solo cercare di attivare un dialogo maggiore con vostra figlia, affinché si possa continuare a sentire protetta e accolta nonostante tutte le difficoltà. Nel caso resto disponibile ad accoglierla, mediante dei colloqui on-line, nel caso avesse bisogno di ulteriori indicazioni.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, provi a suggerire a sua figlia l'idea di iniziare a di intraprendere un percorso psicoterapeutico per gestire meglio i suoi stati emotivi interni ed acquisire strategie più funzionali che non hanno ripercussioni negative su se stessa e sugli altri. Sicuramente c'è un malessere che esprime nel modo che ha descritto.
In parallelo vi suggerisco un percorso di parent training per essere supportati dal punto di vista genitoriale con lo scopo di lasciare un spazio di riservatezza a sua figlia e allo stesso tempo di collaborare per creare un clima familiare più sereno.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o supporto anche in modalità online.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
da quello che scrive comprendo come il comportamento di sua figlia, così lontano da quello che lei si aspetterebbe, la faccia stare male. Quello che le posso consigliare è di non volere a tutti i costi cercarne le cause o cosa non è funzionato in passato, ma di focalizzarsi su come riuscire ad ottenere dei cambiamenti in futuro. Il proporre un percorso alla ragazza, come ha scritto, sarebbe utile ma la vedo una strada al momento difficilmente percorribile. Sarebbe lei stessa a doverlo richiedere e ad essere motivata. Quello che è possibile fare, invece, è attivare un percorso con voi genitori in modo che possiate prima di tutto ritrovare maggiore serenità e al contempo approfondire la situazione in modo da capire come gestirla in modo più funzionale.
Rimango a disposizione,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Balduchelli
Gentile Utente, comprendo il suo disagio ed il disagio che quanto racconta possa creare nella sua famiglia.
Difficile fare ipotesi sulle cause del comportamento della ragazza, ragionare sulle cause può essere utile solo se finalizzato a focalizzare un percorso di crescita e cambiamento che possa migliorare la situazione.
Ci sono almeno tre livelli su cui occorrerebbe ragionare: il suo personale disagio in merito ai comportamenti problematici di sua figlia, la dinamica familiare che coinvolge anche il fratello e, naturalmente non ultimo, il vissuto e le motivazioni della ragazza.
Dalla sua descrizione emerge un quadro complesso al quale non è possibile dare una risposta in un messaggio.
Mi sentirei di consigliarle di cercare un dialogo con sua figlia senza giudizio e senza riprovazione, per darle modo di aprirsi e di condividere, magari, le motivazioni delle sue azioni.
In ogni caso le consiglierei di cercare il supporto di un/a specialista, magari di area cognitivo-comportamentale, con cui intraprendere un percorso comprendente i tre livelli relazionali di cui sopra.
Resto a sua disposizione, anche on line, per qualsiasi approfondimento.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buongiorno,
la ringrazio per la condivisione e comprendendo il difficile momento che si sta trovando ad affrontare.
Nonostante la sua descrizione molto esaustiva è complicato dare dei suggerimenti, in quanto sarebbe necessario riuscire a conoscere la ragazza ed approfondire insieme a lei il suo funzionamento e le sue difficoltà. Dato che questa proposta sembra improponibile al momento la soluzione migliore potrebbe essere contattare un terapeuta dell'età evolutiva per cercare di farsi aiutare a livello genitoriale. Potrebbe darle dei suggerimenti per approfondire i comportamenti di sua figlia ,senza fare un lavoro direttamente con lei, e cercare successivamente delle strategie per modificare i comportamenti disfunzionali che lei mette in atto.
Rimango a sua disposizione per ulteriori approfondimenti.
Dott.ssa Barbara Pizzale
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Purtroppo intervenire in questo momento è estremamente delicato, sia per l'età della ragazza sia anche per il vostro livello di stress e difficoltà famigliare. Fare delle ipotesi sul comportamento della ragazza non porta a nulla, bisogna però ragionare sull'antecedente del comportamento problema. Per fare ciò sarebbe utile, per voi, approfittare di un consulto psicologico, anche online, prima per voi genitori e poi per la ragazza, in modo tale da capire il funzionamento con quest'ultima e soprattutto per modificare sempre con lei, tutti i comportamenti disfunzionali e gli antecedenti degli stessi. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa, anche online. Dott.ssa Pizzinato Erika
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Buonasera. Siccome riferisce che sarebbe molto difficile poter coinvolgere sua figlia in un percorso di psicoterapia sia individuale che familiare, ciò che può fare è rivolgersi lei insieme a suo marito ad un professionista per un percorso di sostegno alla genitorialità.
Comprendere il comportamento dei propri figli, specialmente se adolescenti, e capire cosa stanno cercando di comunicare è veramente un obiettivo molto complesso. Dalla mia esperienza clinica in Neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza posso dirle che spesse volte si osserva un effetto positivo implicito del supporto genitoriale sullo stato di salute mentale dei figli. La regolazione emotiva dei genitori e delle proprie competenze genitoriali può agire come sul comportamento dei figli, grazie ai neuroni specchio. Il supporto genitoriale vi permetterebbe di avere uno spazio di ascolto in cui poter condividere le vostre difficoltà, ma soprattutto le emozioni che il rapporto con vostra figlia evoca in voi (rabbia? delusione? colpa? sono tutti vissuti emotivi validi da esplorare nella relazione con un professionista).
Si può lavorare per trovare anche delle modalità funzionali per cercare di avere un margine di dialogo con vostra figlia.
I genitori cercano sempre di fare il loro meglio, riportano nella relazione con i figli molto delle modalità di accudimento che loro stessi hanno sperimentato da figli. Ognuno ha sua storia. Per questo non può esistere il genitore perfetto, quello che non sbaglia mai. Ci si può concedere di lavorare sulla delusione delle proprie aspettative, sulle difficoltà legate al proprio ruolo genitoriale per sviluppare una consapevolezza preziosa da poter impiegare nella relazione con i vostri figli.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buonasera, se sua figlia non avverte alcun inciampo, se non ha nulla che la interroghi, in buona sostanza, se non abbia quella che viene definita motivazione non è pensabile che intraprenda un percorso terapeutico. Se ci riflette, non sarebbe neanche auspicabile in questi termini (Freud ha scritto molto, anche su questo tema). La sua narrazione, in particolare alcuni significanti che lei riporta, lasciano trasparire un qualcosa che dice senza però essere messo in questione. La sua domanda è sull’eziologia dei comportamenti di sua figlia, con particolare riferimento al se, questi ultimi, siano ascrivibili ad una sua colpa. Al contempo, asserisce di non sapere come comportarsi con lei e che sarebbe opportuno proporle una terapia: in altre parole, la ragazza dovrebbe andare in terapia perché a lei (lei, madre) fa questione il come relazionarsi con sua figlia. Sono tutti temi importante e sicuramente le fa onore porsi dei dubbi, l’essere umano è sempre un individuo unico e, come scriveva Aldo Carotenuto, è il tradimento di certi stilemi, valori, aspetti codificati che consente il progresso e l’affermazione dell’individualità. Valuti se fruire dell’ausilio di un professionista per poter mettere in parola ciò che ha, in parte, espresso. Un saluto cordiale
Grazie per aver condiviso la tua preoccupazione riguardo al comportamento di tua figlia. Gestire un comportamento sfidante e problematico in un adolescente può essere molto difficile, soprattutto quando sembra che le azioni passate abbiano avuto poche conseguenze. Ecco alcuni suggerimenti su come potresti affrontare la situazione:

Comunicazione Aperta e Onesta: Crea opportunità per dialogare apertamente con tua figlia. Cerca di ascoltarla senza giudicare e di capire le sue prospettive. Esprimi le tue preoccupazioni in modo calmo e chiaro, focalizzandoti sul suo comportamento e su come questo influisce sugli altri.
Riflettere sull'Ambiente Familiare: È importante considerare come l'ambiente familiare possa aver influenzato il suo comportamento. Talvolta, i comportamenti viziati o manipolatori possono essere il risultato di un'educazione eccessivamente permissiva o di aspettative non chiare in termini di comportamento e responsabilità.
Stabilire Limiti e Consequenze Chiare: È fondamentale stabilire regole chiare e conseguenze per comportamenti inaccettabili. Queste devono essere coerenti e applicate. È importante che tua figlia comprenda che certi comportamenti hanno conseguenze reali.
Valutare il Supporto di un Terapeuta: Anche se tua figlia potrebbe rifiutare l'idea, cercare l'aiuto di un terapeuta specializzato in problemi adolescenziali e familiari può essere molto utile. Un professionista può offrire strategie per migliorare la comunicazione e gestire i comportamenti difficili.
Rafforzare i Comportamenti Positivi: Quando tua figlia mostra comportamenti positivi o fa scelte mature, riconoscerlo e apprezzarlo può essere un modo per incoraggiare un cambiamento positivo.
Considerare l'Esempio Familiare: Rifletti su come i comportamenti e le interazioni all'interno della famiglia possano servire da modello. È importante che tutti i membri della famiglia, inclusi i genitori e i fratelli, diano il buon esempio in termini di rispetto e comportamento civile.
Incoraggiare l'Empatia e la Responsabilità: Cerca modi per incoraggiare tua figlia a sviluppare empatia e senso di responsabilità. Ciò potrebbe includere il coinvolgimento in attività di volontariato o la necessità di guadagnarsi alcuni privilegi attraverso azioni responsabili.
Esplorare Interessi e Talenti: A volte, i comportamenti negativi possono essere un modo per attirare l'attenzione o per esprimere frustrazione. Aiutare tua figlia a esplorare i suoi interessi e talenti può fornire vie positive per l'espressione di sé e l'auto-realizzazione.
Riconoscere la Complessità dell'Adolescenza: Ricorda che l'adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti emotivi, fisici e sociali. Le sfide comportamentali possono essere anche un modo per navigare in questa fase complessa della vita.
Chiedere Aiuto se Necessario: Se in qualsiasi momento ritieni che la situazione sia fuori controllo o che ci siano rischi per la salute e la sicurezza, non esitare a cercare aiuto professionale.
Affrontare questi problemi richiede tempo, pazienza e coerenza. Non è un processo semplice e può richiedere l'intervento di professionisti, ma con l'approccio giusto, è possibile vedere miglioramenti nel comportamento di tua figlia.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Capisco la difficoltà davanti a cui si trova, e capisco che abbia raggiunto il limite e non ne possa più. Sono una terapeuta sistemica, mi occupo proprio di relazioni e famiglie, e la mia esperienza mi dice che spesso cambiando il contesto cambiano anche le persone che vi sono inserite. Lei vorrebbe che sua figlia intraprendesse una terapia, e lei naturalmente non ne vuole sapere. Il mio consiglio è di intraprendere lei un percorso di sostegno genitoriale, da sola o con suo marito, per capire che cosa nella famiglia non ha funzionato e non sta funzionando tutt'ora. Di pancia il suo racconto mi ricorda un po' la sindrome del bambino imperatore, dove un figlio decide per sè e per tutta la famiglia, come succede nei confronti del fratello ad esempio. Tutti sembrano essere piegati davanti alla volontà e al comportamento della ragazza. E se si provasse a reagire diversamente? Se si provassero ad invertire le dinamiche? Cambiare il contesto e il modo di gestire le dinamiche familiari cambierà anche il comportamento di sua figlia. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti

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