Buongiorno. Sono una ragazza di quasi 25 anni e, dopo aver iniziato una breve esperienza nel campo

23 risposte
Buongiorno.
Sono una ragazza di quasi 25 anni e, dopo aver iniziato una breve esperienza nel campo dell'insegnamento, mi sono resa conto di aver sbagliato quasi tutto nella mia vita.
Il tutto ebbe inizio 5 anni fa, quando, convinta della mia scelta, mi iscrissi a un corso di laurea triennale che mi piaceva, tanto che il primo anno ho passato la quasi totalità degli esami con ottimi voti.
Poi, dal secondo, la crisi.
Attacchi di panico, ansia, inadeguatezza. Sentivo che qualcosa non andava, ed era qualcosa di importante che a tratti non mi permetteva di vivere la quotidianità (passavo dei giorni a letto, limitavo i contatti sociali, non mangiavo).
Così, mi sono arenata in questo corso e, nonostante preparassi degli esami, non riuscivo a sostenerli.
Ad oggi, la laurea sembra essere vicina ma irraggiungibile.
Poi, ho iniziato ad insegnare tramite MAD e mi si è aperto un mondo. Sento che è un lavoro sfiancante, che richiede enormi quantità di energie, ma pensare che è un incarico a tempo determinato mi mette un po' di tristezza.
Quindi, mi sono informata per intraprendere questa carriera e ho "scoperto" che è necessaria una laurea in scienze della formazione primaria (attualmente, voglio insegnare proprio lì, alle elementari).
Questo, naturalmente ha generato in me ulteriore sgomento: da una parte sento che la scuola è la mia casa, ma dall'altra non so se le mie difficoltà sono dovute al senso di inadeguatezza o al non essere portata per lo studio. Se così fosse, altri 5 anni sarebbero insostenibili per me. Che ne pensate?
Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Cara insegnante, sono le tue piccole insicurezze quelle che ti fanno mettere in discussione tutto. L'ansia, l'inadeguatezza ecc sono emozioni importanti e bisogna capirle, dare un senso a tutto ciò, sono parte importanti di te, della tua sensibilità. Conoscere queste parti più fragili di te attraverso un percorso di psicoterapia ti aiuterà non solo a sentirti molto meglio ma a cogliere e notare le difficoltà negli altri, quei piccoli essere di cui ti piace prenderti cura e formare. Conoscere meglio te stessa ti aiuterà molto a comprenderli. Questo è un percorso fondamentale per chi vuole diventare un'insegnante. Ci sono se ti posso essere utile.

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Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Cara Amica,
uno dei compiti più difficili nella nostra vita è trovare e coltivare la nostra "vocazione", e quello che ci racconta sembra proprio avere a che fare con questo. Il senso di inadeguatezza, ossia i dubbi su di sé, sono una parte normale di questo processo, tuttavia sembra che nel suo caso questi dubbi raggiungano un livello troppo elevato. Questo ci fa supporre che ci sia "qualcosa di più" che va ascoltato, compreso e a cui occorre dare una risposta.
Una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendersi meglio e a raggiungere un diverso equilibrio, più aperto, flessibile e che possa accettare anche i dubbi che possiamo avere su di noi e che ci spingono a migliorare e a crescere.
con i migliori auguri,

dr. Ventura
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera , comprendo le sue difficoltà...l insicurezza e la mancanza di autostima purtroppo ha un ruolo fondamentale nel percorso di studi e lavorativo...Mi sembra veramente indicato conoscere e migliorare questa fragilità attraverso un percorso psicologico.Resto a disposizione anche online .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, escluderei le difficoltà nello studio visto che lo ha fatto con profitto prima della crisi che ha descritto. Certamente potrebbe essere giunto il momento di dedicarsi maggiormente all'ascolto di se stessa, fermandosi un attimo senza la fretta di dover prendere una decisione per forza nell'immediato. Questo le permetterà di essere più consapevole, e risolvere, paure e conflitti interiori che possono talvolta rallentarla o bloccarla
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera,
sarebbe utile indagare la natura della sua crisi, che non si comprende dalle sue parole. Sembra che lei abbia chiaro che l'insegnamento è la sua strada, non è chiaro perchè lo ritenga non raggiungibile per quel che richiede. Le suggerirei di provare a pensare ad un lavoro su di sè, che approfondisca le sue paure e il suo senso di inadeguatezza e di sfiducia in se stessa.
Sono a sua disposizione, anche online.
Le auguro giorni più sereni.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, purtroppo non so rispondere alla sua domanda, perchè mancano molti elementi, informazioni mancanti che si ricaverebbero in un percorso psicoterapeutico. Si tratterebbe di capire a cosa sia dovuto il rallentamento nel percorso degli attuali studi, che pur essendo iniziati con entusiasmo, si sono arenati e che porta avanti con fatica. Un percorso di altri 5 anni potrebbe subire le stesse sorti se non si chiarisce bene gli obiettivi e le motivazioni. Per questi motivi le consiglio di intraprendere un breve percorso psicoterapeutico. Un cordiale saluto. Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Credo sia solamente lei a poter decidere se altri 5 anni sono insostenibili, o se trovare altre strade per l'insegnamento o per ciò che sente possa essere la sua strada per realizzarsi. Il mio suggerimento, se lo ritiene valido e di aiuto, è di rivolgersi ad un professionista per esplorare più a fondo, ed eventualmente iniziare un percorso specifico, in merito al senso di inadeguatezza che sente, che potrebbe essere un ostacolo rispetto al poter scegliere in cosa e in che modo investire le proprie energie e risorse per realizzarsi come professionista e come persona. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve se scrive su un sito deve rispondono degli psicoterapeuti forse ha già valutato l'ipotesi che le sue difficoltà sono legate a degli aspetti psicologici che meritano un maggiore approfondimento. Pertanto se questa ipotesi è reale forse contattare un professionista per un consulto potrebbe essere una buona possibilità. Le difficoltà che descrive come attacchi di panico ovvero il disagio che prova in talune circostanze ha sicuramente delle ragioni che vanno rilette ed analizzate. Questo tipo di lavoro solitamente offre la possibilità di sperimentare delle nuove soluzioni che lei non utilizza. Se tutte queste ipotesi sono vicine ai suoi vissuti, allora, perché non contattare un serio professionista con cui prima valutare approfonditamente la situazione e poi concordare le eventuali o ulteriori attività. Ovviamente la decisione è sua e solo lei può scegliere se rimanere in questa situazione di disagio o lavorare per tentare di modificarla insieme ad una persona qualificata. Un cordiale saluto
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Quali difficoltà hai? A insegnare o riprendere a studiare? Coltiva la tua sicurezza e adeguatezza nel fare ciò che ti riesce e ti piace, come insegnare. Parallelamente studia: sia per arricchire il tuo bagaglio culturale da utilizzare oggi e sia per continuare a realizzare i tuoi sogni di domani. Potrebbe funzionare ?
Dott.ssa Michela Campioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buongiorno, dato che la sua premessa è stata che inizialmente ha sostenuto esami con buoni risultati mi sentirei di escludere che sia un problema legato all'apprendimento, piuttosto considererei tutti i pensieri di inadeguatezza che esprime parlando del suo percorso e farei un lavoro su questa sua sensazione insieme ad un professionista che la aiuti a ritrovare la sicurezza nelle sue capacità che l'hanno portata a intraprendere il suo percorso di studi.
Cordialmente Dr.ssa Michela Campioli
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi nel ritenere utile un percorso per lavorare su di sè.

Saluti

MT
Dott.ssa Ivana Cerruti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Salve, grazie per aver condiviso il suo vissuto emotivo.
Comprendendo la fatica emotiva che si portano dietro l'ansia, il senso di inadeguatezza, l'idea di non essere portata per lo studio a tal punto di arrivare, in certi periodi di tempo, a non desiderare di alzarsi e di mangiare, le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico così da poter essere sostenuta e accompagnata nell'esplorare quella parte di lei più fragile che l'ha messa così tanto in difficoltà.
Un cordiale saluto.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
Per superare le sue difficoltà e poter guardare alla propria vita con meno confusione sarebbe opportuno aprirsi alla possibilità di avere uno spazio tutto per se nel quale poter approfondire le fonti del suo malessere e quando sono nati dubbi e incertezze qui esposte. La psicoterapia aiuta in tal senso e può contribuire positivamente nel processo di riconoscimento. Si dia questa possibilità.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Psicologo
Castelfiorentino
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi questo tuo disagio. Capisco la tua difficoltà, non sempre è facile capire la propria strada e quando si è giovani si sente spesso il bisogno di cambiare. Mi chiedevo perché avesse scelto la laurea triennale, cosa voleva fare all'inizio? Mi sento di consigliare di intraprendere un percorso psicologico per andare al fondo del problema e capire cosa la blocca e cosa la potrebbe aiutare. A volte quando siamo immersi nei nostri problemi ci sembrano montagne che non possono essere scalate, ma non è così. A tutto si può trovare una soluzione, anche se a volte può far male e può essere difficile, non si arrenda!
Spero di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott.ssa Francesca Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Roccafranca
Gentilissima, dal suo racconto comprendo la fatica ed il disorientamento al quale è andata incontro durante il percorso universitario che aveva intrapreso con tanta fiducia. Pensi che già nel 2014 una ricerca mostrava come solo il 45% degli iscritti di fatto completava il ciclo di studi: un dato significativo, indicatore anche delle fatiche che uno studente può incontrare (ma non solo....). Mi sento di farla riflettere su due questioni, ovvero: la possibilità di intraprendere un percorso supporto psicologico, per meglio comprendere le emozioni che sta vivendo in questo periodo e ricostruire ciò che è accaduto in passato, in secondo luogo le chiedo: perché non vivere fino in fondo le sensazioni e le emozioni positive che questa nuova esperienza lavorativa (oltre che di vita, in generale) le sta regalando?
Un'esperienza negativa vissuta in passato può comprensibilmente generare in noi sfiducia, ansia e preoccupazione quando ci troviamo a poterla rivivere, ma tenga conto che si tratta anche di un corso di laurea diverso, con discipline diverse, docenti differenti... E' proprio così sicura che lo affronterà allo stesso modo?
Le auguro di trovare la sua Strada e di far emergere quel desiderio e quell'energia che si leggono già tra le righe!
Con i migliori auguri.
Dr.ssa Conti Francesca
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, credo che lei abbia necessità di un supporto psicologico in un momento di crescita personale. Richieda un consulto per fare chiarezza sulle sue paure, motivazioni e sensazioni più profonde. Ritengo inoltre che è proficuo cambiare idea e che possa anche affrontare un altro corso di studi con la passione che sente per ciò che le piace.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Grazie per aver condiviso i tuoi dubbi, posso capire quanto sia difficile questa situazione. Avere queste riflessioni è naturale, specialmente quando si è investito tanto tempo e sforzo in un percorso che ora sembra non rispecchiare più chi sei. È normale che, con il passare del tempo, le nostre passioni e aspirazioni evolvano.

Considerando quello che descrivi, vediamo alcuni aspetti che potrebbero aiutarti a chiarire le idee:

L’esperienza nel mondo della scuola: L’insegnamento sembra averti acceso una passione e dato un senso di appartenenza, nonostante le sfide che comporta. Questo è un segnale prezioso: trovare un ambiente che ti fa sentire "a casa" è spesso un’indicazione del fatto che potresti essere sulla strada giusta per qualcosa che ti soddisfa davvero.

Le difficoltà con lo studio e il senso di inadeguatezza: L’ansia e gli attacchi di panico che hai sperimentato potrebbero essere legati a vari fattori, come la pressione di raggiungere obiettivi accademici o la paura del giudizio, più che a una reale incapacità nello studio. In effetti, il fatto che all’inizio tu abbia avuto ottimi risultati suggerisce che hai le capacità per affrontare lo studio. Le difficoltà potrebbero essere più legate alla gestione dell'ansia e alla pressione che senti, piuttosto che a una mancanza di talento o attitudine.

Considerare un percorso di supporto psicologico: Il supporto di un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare l’origine dell’ansia e a capire se deriva da convinzioni limitanti su di te, dal senso di inadeguatezza o da fattori esterni. Avere un professionista che ti aiuti a gestire le emozioni e a trovare strategie per affrontare gli esami e lo studio potrebbe essere un grande aiuto, specialmente se deciderai di intraprendere un nuovo percorso accademico.

Valutare il percorso di Scienze della Formazione Primaria: Se l’insegnamento ti ispira davvero, un percorso in Scienze della Formazione potrebbe dare fondamento alla tua passione e offrirti più stabilità nel campo scolastico. Potresti informarti sulle modalità e sulla struttura del corso per capire se potresti affrontarlo con maggiore serenità ora che hai una visione più chiara di dove vuoi arrivare.

Frazionare il percorso: Se il pensiero di "altri 5 anni di studio" sembra insormontabile, potresti valutare l’idea di prendere un anno alla volta. Concentrarti su piccoli obiettivi può ridurre la pressione e darti la possibilità di valutare se questo percorso è sostenibile per te, passo dopo passo.

Esperienze di orientamento: Alcune università offrono servizi di orientamento professionale, e potrebbe essere utile parlare con un consulente per ricevere informazioni e valutare in modo pratico e realistico le opportunità legate al campo dell’insegnamento. Potresti anche confrontarti con altri studenti e insegnanti per avere una prospettiva più ampia.

In sintesi
Proseguire verso la laurea attuale potrebbe aiutarti a concludere ciò che hai già iniziato, ma se l’insegnamento ti dà un senso di pienezza, il percorso per diventare insegnante può valere gli sforzi richiesti. Prova a concederti il tempo di ascoltare le tue esigenze e a ridurre la pressione di dover avere tutte le risposte ora. Forse, col supporto giusto e obiettivi a breve termine, potresti fare un passo alla volta verso la carriera che senti più tua.






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Dott.ssa Agne Rumi
Psicologo, Psicologo clinico
Dalmine
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tu esperienza e le tue preoccupazioni. A 25 anni è normale provare un senso di smarrimento rispetto alle proprie scelte di vita ed è assolutamente possibile cambiare strada qualora ci si renda conto che quella precedentemente intrapresa non fa più per noi. Condivido con te lo sgomento delle difficoltà del mondo di oggi per diventare un’insegnante alle scuole elementari, ti suggerirei di informarti con la tua università per capire se possono renderti validi alcuni esami che hai già fatto per il corso di laurea in scienze della formazione primaria. Per ulteriori informazioni sono a disposizione. Buona fortuna
Dott.ssa Agne Rumi
Dott. Claudio Cianci
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
La scelta universitaria ti indirizza verso una certa fetta di mercato e di professione, è un momento di vita delicato e parlarne con qualcuno è sicuramente un modo per vedere con maggior chiarezza dove vai a mettere i piedi invece di andare a sbattere. Resto a disposizione. Il Doc!
Dott.ssa Valentina Merola
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, comprendo il senso di fatica e d'incertezza che vive all'idea di approcciare ad un nuovo percorso di studi a fronte dei vissuti sperimentati in precedenza. Penso che un percorso terapeutico, dove lei possa sentirsi accolta emotivamente e sostenuta nell'esplorazione delle difficoltà percepite, possa aiutarla a comprendere meglio la natura di questo suo desiderio lavorativo. Credo inoltre che un' esperienza di condivisione e sostegno potrebbe permetterle di entrare maggiormente in contatto con le sue risorse che forse in questo momento sente un po' sacrificate dal senso di "inadeguatezza" che vive.
Per qualsiasi chiarimento rimangio a disposizione e le auguro buona giornata.
Dott.ssa Giulia Renzi
Psicologo, Psicologo clinico
Mentana
Da come scrivi si capisce che stai attraversando un momento confuso, ma anche molto vero. Si tratta di un momento di transizione normale nel quale stai mettendo le carte in tavola e stai scoprendo chi sei. Non credo tu abbia “sbagliato tutto”: hai semplicemente seguito un percorso che ti ha portata a capire meglio te stessa. A volte ci vuole tempo per rendersi conto di cosa ci fa stare bene e di cosa invece non ci somiglia più.
Quando sono arrivati l’ansia e gli attacchi di panico, il tuo corpo ti stava mandando un messaggio: ti stava dicendo che qualcosa non andava più bene per te. Non è una questione di capacità o di intelligenza, ma di equilibrio. Forse stavi andando avanti per forza, senza più sentire davvero un senso in quello che facevi, e il tuo corpo si è ribellato per proteggerti.
Poi hai iniziato a insegnare, e lì qualcosa è cambiato. Anche se è faticoso, hai sentito energia, interesse, emozione. È come se, per un attimo, ti fossi ritrovata. Il fatto che tu dica “la scuola è la mia casa” dice tanto: significa che lì ti senti viva, utile, nel posto giusto.
Capisco però la paura di dover ripartire da zero con un nuovo corso di studi. Cinque anni sembrano tantissimi, soprattutto dopo un periodo così difficile. Ma forse non serve pensare a tutto in una volta. Prova a chiederti solo: “Posso fare un passo alla volta, vedere come va, senza mettermi troppa pressione?”
Non devi sapere già ora se farai tutta la strada, basta iniziare a camminare un po’, con calma.
E ricordati: non sei i tuoi momenti di blocco, non sei il tempo che hai perso. Sei una persona che ha affrontato un periodo complicato, che ha sofferto, ma che nonostante tutto continua a cercare il proprio posto nel mondo. Questa è una grande forza.
Forse la domanda giusta non è “sono fatta per studiare?”, ma “posso darmi il permesso di riprovarci, con più rispetto e pazienza verso me stessa?”.
Perché, da quello che scrivi, si sente chiaramente che quando sei in classe ti senti bene, vera, utile. E questa sensazione è un segnale potente: ti sta indicando una direzione.

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