Buongiorno, Sono un uomo di 30 anni, ho una discopatia congenita S1-L5. In seguito ad uno sforzo s

17 risposte
Buongiorno,
Sono un uomo di 30 anni, ho una discopatia congenita S1-L5.
In seguito ad uno sforzo si è creata una protusione.
Il medico mi ha consigliato una terapia ossigeno-ozono.
Mi è stato detto che la terapia funziona da antinfiammatorio e reidrata il disco lesionato.
Personalmente sono interessato alla funzione di reidratazione, vorrei tentare di ripristinare il disco alla condizione iniziale.
Informandomi in rete ho letto che l'ozono disidrata il disco in modo da ridurre il volume e creare meno fastidio possibile ai nervi.
Se la funzione della terapia a base di ozono riduce il disco non la reputo utile a guarire la protusione, ma al contrario sarebbe dannosa perché andrebbe a ridurre il disco già danneggiato.
Se la terapia idrata il disco in modo permanente, aumentando il volume e consentendogli di autorigenerarsi allora la ritengo estremamente utile.
Sapete dirmi quale delle due opzioni è corretta?
Grazie per l'attenzione.
Lorenzo
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Carissimo buona sera. La ozono terapia la suggerisco ad alcuni miei clienti, ma in associazione alle cure osteopatiche. Sono molti anni che lavoro e noto che associando le due metodogie, ottengo Degli ottimi risultati.
Per quanto riguarda la sua ottima domande credo potrebbe rivolgersi direttamente ad uno specialista

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Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno non esistono terapie che idratano il disco. L’ozono terapia disidrata solo la porzione di disco che protrude da esso. Consideri che sia la disidratazione del disco che le protrusioni sono normali processi di invecchiamento della colonna, al pari dei capelli bianchi o delle rughe cn il cui abbiamo maggior familiarità. La maggior parte delle persone dai 25 anni in su presentano questo tipo di “alterazioni” pur non avendo mal di schiena. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista esperto in terapia manuale che saprà valutarla con attenzione per risalire alle reali cause del suo problema e indicarle la via rieducativa migliore. Generalmente, le evidenze scientifiche, provano che il miglior approccio è dato da terapia manuale ed esercizi specifici. I farmaci sono un utile aiuto per lenire i sintomi. Per guarire serve un approccio attivo. Cordiali saluti
Dott. Ermanno Lombardo
Terapeuta, Medico estetico, Posturologo
Roma
Buonasera
effettuo ozono da 20 anni con ottimi risultati sui pazienti. NON ESISTE alcuna terapia che ripristina la idratazione del disco perchè, come ogni medico dovrebbe sapere, il disco non ha vascolarizzazione e nutrimenti quindi una volta disidratato non può più reidratarsi. Ovviamente lei che non è del settore sperava in una soluzione ottima, ma mi spiace deluderla: non si può fare nulla, ad oggi, con i mezzi a disposizione per reidratare il nucleo vertebrale. l'ozono, invece, può ridurre la dimensione della protrusione le può alleviare di molto il dolore ed il fastidio.
Ovviamente tale trattamento va integrato con un approccio fisioterapiaco /osteopatico per sinergizzare il tutto
Rimango a sua disposizione per ogni approfondimento, purtroppo ribadendo che il disco disidratato non si può reidratare in alcun modo.
Dott. Diego Merlo
Osteopata, Massofisioterapista, Posturologo
Castello d'Agogna
Buon pomeriggio, non si può reidratare il disco.
Con l'ozono si può ottenere un buon risultato a livello strutturale ma deve associare tale trattamento ad un percorso fisioterapico o osteopatico
Saluti
Dott. Leonardo Cellura
Osteopata, Posturologo
Licata
buonasera, concordo con l'affermazione che hanno citato in precedenza, ovvero che l'ozonoterapia possa essere molto utile nel caso di una condizione cronica come la sua. Tuttavia a volte servono effettivamente più approcci, al miglioramento generale della sua sintomatologia.

distinti saluti
Dott. Claudio Tedesco
Osteopata, Posturologo
Roma
Gentile paziente sono concorde con quanto detto precedentemente dal mio collega, l'ozono terapia funziona molto bene quando viene associata al trattamento osteopatico che ne amplifica i benefici.
Buongiorno
Consiglio di chiedere informazioni al medico specialista, per risolvere i suoi dubbi.
L' osteopatia e l' ozono terapia insieme , si hanno buoni risultati.
Cordiali saluti
Dott. Luca Parmeggiani
Osteopata, Posturologo
Riccione
Buonasera, il disco è disidratato per uno squilibrio posturale protratto nel tempo (in questo caso anni). L'ozono potrebbe essere utile come terapia antidolorifica ed antinfiammatoria, ma per evitare e scongiurare ulteriori episodi il percorso ottimale comprende trattamenti osteopatici per migliorare la sua postura associato ad un percorso di rinforzo dell'addome e di tutto il corpo in generale per sostenere al meglio questa nuova postura.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Dott. Davide Ferrari
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Parabiago
Caro Paziente,
l'ozono terapia negli ultimi anni sta prendendo molto piede; è una terapia che come hanno detto diversi colleghi va a DIsidratare il disco, o meglio la porzione che protrude da esso; non conosco e non credo che esista per ora una terapia in grado di Rigenerare il disco ma lascio la conferma ai medici specialisti che si occupano di questo.
Per quanto mi riguarda L'osteopatia unita a questa tecnica da diversi benefici.
Dott. Lorenzo Orsolini
Osteopata, Posturologo
Bologna
Gentile paziente sono concorde con quanto detto precedentemente dal mio collega, l'ozono terapia funziona molto bene quando viene associata al trattamento osteopatico che ne amplifica i benefici.
Le consiglio di svolgere questa terapia conservativa, Dott. Lorenzo Orsolini
Salve, l'ozono terapia legata alla pratica osteopatica può essere un'ottima soluzione per il problema cronico. Inoltre potrebbe essere utile associare anche della ginnastica posturale.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
 Nicola Trevisan
Osteopata, Posturologo
Roma
Buongiorno. Come prima cosa bisogna fare una valutazione in presenza osservando anche una RM recente. Le opzioni possono essere molte e se siamo “fortunati” potrebbe non essere necessario un intervento chirurgico ma della ginnastica posturale ben fatta e qualche piccolo accorgimento per modificare alcune abitudini. Per saperlo però serve una valutazione.
Dott. Alessandro Bartolo
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Palermo
La terapia in questione è ampiamente utilizzata per il trattamento delle discopatie, come protrusioni ed ernie, e agisce principalmente attraverso due meccanismi: riduce l’infiammazione locale, alleviando così il dolore, e diminuisce il volume del disco protruso, riducendo la compressione sui nervi circostanti.
È importante chiarire che questa terapia non ha la capacità di reidratare o rigenerare il disco danneggiato. Al contrario, l’obiettivo principale è alleviare i sintomi attraverso una riduzione della protrusione. Se il tuo obiettivo è il miglioramento della salute è fondamentale integrare altre strategie, come esercizi mirati e una corretta gestione posturale, per favorire uno stato di benessere generale e prevenire ulteriori degenerazioni. Ti consiglio di confrontarti apertamente con il tuo medico per chiarire gli obiettivi specifici della terapia ossigeno-ozono rispetto alle tue aspettative. Se desideri un approccio più orientato alla preservazione e al miglioramento della salute, potrebbe essere utile esplorare il percorso con un osteopata.
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti o approfondimenti.
Alessandro Bartolo
Dr. Davide Savoia
Osteopata, Posturologo
Milano
Salve Lorenzo le dico in tutta franchezza che salvo rari casi dove il disco è davvero degenerato che merita un operazione, ma in tutti gli altri casi (90%) dei dolori lombari il problema non è il disco in sé....soprattutto se il problema lo ha da mesi in quanto l'infiammazione della profusione o ernia che crea dolore tende a regredire spontaneamente nel giro di pochi mesi, quindi perché viene fuori il dolore? Possono essere molteplici le motivazioni ma tutte sempre risolvibili basta trovare la giusta chiave di lettura del suo problema. Vada da un collega ben recensito nella sua zona. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
La terapia disidrata il disco erniato/protruso che quindi si riduce di volume e non comprime le strutture adiacenti.
Dott. Massimo Giaccio
Chinesiologo, Massofisioterapista, Posturologo
Genova
Gentile Utente,
Capisco perfettamente il Suo dubbio: online si trovano informazioni contrastanti sull’ozonoterapia, soprattutto riguardo alla “reidratazione” o “disidratazione” del disco.
La realtà è che l’ozono non rigenera né reidrata realmente il disco, né lo “ricostruisce”.
Il suo effetto principale è antinfiammatorio e decongestionante: riduce l’infiammazione locale e la pressione che il disco protruso esercita sulle radici nervose.
Per questo molte persone avvertono un miglioramento dei sintomi.
L’idea che l’ozono “disidrati” il disco deriva dal fatto che, in alcuni casi, può ridurre leggermente il volume della protrusione infiammata, rendendola meno irritativa. Ma non “consuma” il disco né peggiora la discopatia.
Allo stesso tempo, non dobbiamo neppure considerarlo un trattamento che “rigenera” il disco: la reidratazione strutturale del disco intervertebrale non avviene tramite ozono, ma piuttosto attraverso: riequilibrio della postura, riduzione dei carichi compressivi, miglioramento della funzionalità del bacino e del diaframma, recupero della normale dinamica del rachide.
La vera guarigione funzionale del disco avviene quando si riduce la compressione meccanica che ha favorito la protrusione, e questo è il campo dove il lavoro posturale mirato (come quello che svolgo), spesso dà risultati molto più profondi e duraturi rispetto alle sole terapie antinfiammatorie.
In sintesi l’ozono può aiutare sui sintomi, non rigenera il disco, non peggiora la discopatia ma, non sostituisce il lavoro sulle cause meccaniche che hanno portato alla protrusione.
Se lo desidera, posso aiutarLa a capire meglio quali fattori posturali o muscolari stanno mantenendo la compressione su S1–L5 e come intervenire in modo mirato.
Resto a disposizione, un cordiale saluto.

Dott. M. Giaccio

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