Buongiorno, sono mamma preoccupata di un uomo 50enne.Mio figlio divorziato ha una relazione vicina a
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Buongiorno, sono mamma preoccupata di un uomo 50enne.Mio figlio divorziato ha una relazione vicina alla convivenza con una donna che ha i suo tranquillo lavoro, che le da la possibilità' di vivere e mantenersi e a me, che l'ho conosciuta in alcune occasioni ha dato la sensazione di una persona educata e dolce, mio figlio lo vedo sereno ma altrettanto riservato e fermo nel non aprirsi in commenti riguardo il suo privato.
Vengo al mio problema, guardando e ricercando ho visto che questa donna ha sempre fatto una vita molto agiate, ricca di frequenti, bellissimi e costosi viaggi, frequentando persone sia donne che uomini belli molto curati dall'apparenza moderna e attenta al gusto , sia nell'abbigliamento che nel modo di essere. Vorrei un aiuto nel trovare il modo di aprire questo argomento con mio figlio, senza rischiare di rovinare il nostro rapporto o addirittura di perderlo. grazie per l eventuale aiuto.
Vengo al mio problema, guardando e ricercando ho visto che questa donna ha sempre fatto una vita molto agiate, ricca di frequenti, bellissimi e costosi viaggi, frequentando persone sia donne che uomini belli molto curati dall'apparenza moderna e attenta al gusto , sia nell'abbigliamento che nel modo di essere. Vorrei un aiuto nel trovare il modo di aprire questo argomento con mio figlio, senza rischiare di rovinare il nostro rapporto o addirittura di perderlo. grazie per l eventuale aiuto.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Prima di rivolgersi a suo figlio, ritengo inizialmente molto utile che lei faccia chiarezza con se stessa nel cercare di capire cosa questa situazione provochi in lei e quali pensieri scateni. Nel momento in cui avrà la situazione più chiara dentro di sé sono sicuro che sarà più facile anche esprimersi in maniera chiara e limpida nei confronti di suo figlio.
Dunque ritengo opportuno che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dunque ritengo opportuno che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Gentile utente, ciò che non mi è chiaro è cosa realmente la preoccupa? Cosa teme? da quello che scrive emerge, dal mio punto di vista, che la dinamica relazionale di suo figlio attività delle cose in lei, ma non riesco (almeno da queste poche righe) a comprendere quale sia la sua preoccupazione.
Dunque come prima cosa credo sia importante per lei fare chiarezza con se stessa su cosa le reca disagio; dopo di che esprima con onesta e trasparenza cosa prova.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dunque come prima cosa credo sia importante per lei fare chiarezza con se stessa su cosa le reca disagio; dopo di che esprima con onesta e trasparenza cosa prova.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
quello che mi sento di consigliare è di parlare di questo argomento con suo figlio con discrezione non essere troppo insistente rispettando i tempi di suo figlio in modo da avere un dialogo aperto.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
quello che mi sento di consigliare è di parlare di questo argomento con suo figlio con discrezione non essere troppo insistente rispettando i tempi di suo figlio in modo da avere un dialogo aperto.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Salve, si confronti direttamente con suo figlio evitando di insistere sulle stesse domande. Solamente in questo modo potrà capire quanto suo figlio vorrà aprirsi con lei.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera Signora e grazie per aver parlato con noi delle sue preoccupazioni. Penso che un dialogo sereno e fatto dai giusti toni possa essere la via migliore, tuttavia è molto difficile poterle rispondere a partire dalle poche, seppur molto accurate, informazioni in nostro possesso. Quello che posso consigliarle è di ritagliare uno spazio per se stessa così da poter esplorare più approfonditamente la questione relativa a suo figlio ed al suo vissuto relativamente la sua preoccupazione materna. Resto a disposizione anche per dei colloqui online. Cordilmente, dott. Andrea Brumana
Salve. Lei si fida di suo figlio? C'è un rapporto di confronto tra voi? Perché teme di rovinare o addirittura di perdere il rapporto tra voi se lei affronta l'argomento? Valuti la possibilità di concedersi uno spazio per un colloquio psicologico pe chiarire i suoi timori, per chiedersi come mai sente il bisogno di affrontare l'argomento e dove è la difficoltà ad affrontarlo. Di sicuro il rapporto con suo figlio ne trarrà vantaggio e probabilmente anche il rapporto con tutti i suoi cari. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buonasera Gentile Utente, che cosa la spinge a dover aprire questo dialogo con suo figlio? Teme qualcosa? Se si, può semplicemente esprimere la sua preoccupazione, stando attenta a non giudicare suo figlio per le sue scelte. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. Mi sembra di aver capito che suo figlio in questa relazione si trovi bene e lei lo vede sereno. Nonostante ciò c'è qualcosa che non le torna ma ha paura a parlarne con suo figlio. Perché questo timore? E cosa la preoccupa della vita di questa donna? Provi a riflettere su queste questioni e consideri se è il caso di parlarne con suo figlio anche tenendo conto del rapporto che c'è tra voi due. Un caro saluto, dott.ssa Moana Anna Ambroselli
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo e che le provoca preoccupazione. Mi permetto però di suggerirle di approfondire quali aspetti di lei vengono attivati dalla compagna di suo figlio e, mi sembra di capire in particolare, come mai il suo stile di vita la tocca e la preoccupa. Rimango a disposizione e le porgo un cordiale saluto
Buonasera, lei afferma di vedere suo figlio sereno nella relazione, di avere l'impressione che la compagna sia dolce ed educata, però nello stesso tempo è preoccupata per il modo di vivere e le persone che ha sempre frequentato questa persona. Cosa la preoccupa in merito? Perché teme addirittura che, aprendosi con suo figlio su questo, potrebbe perdere il rapporto con lui?
Il mio consiglio è di poter parlare apertamente con suo figlio della sua preoccupazione, nei toni e nei modi giusto certamente. Prima di tutto, però, rifletta su cosa davvero la preoccupa in merito a ciò che ha trovato dalle sue ricerche.
Potrebbe, inoltre, ritagliarsi un suo spazio personale con un percorso psicologico dove potersi aprire sui suoi timori, sul suo rapporto con suo figlio e su ciò che davvero la preoccupa.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Il mio consiglio è di poter parlare apertamente con suo figlio della sua preoccupazione, nei toni e nei modi giusto certamente. Prima di tutto, però, rifletta su cosa davvero la preoccupa in merito a ciò che ha trovato dalle sue ricerche.
Potrebbe, inoltre, ritagliarsi un suo spazio personale con un percorso psicologico dove potersi aprire sui suoi timori, sul suo rapporto con suo figlio e su ciò che davvero la preoccupa.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, inizi con il parlare con suo figlio, tenendo bene a mente tempi e modi suoi. Partirei da questo.
Buona giornata
MT
Buona giornata
MT
Gentile utente, mi colpisce molto la preoccupazione per suo figlio, considerando che si tratta di un uomo adulto che lei descrive come sereno con questa donna. Forse a destarle preoccupazione è qualcosa che riguarda più la relazione tra lei e suo figlio, che non la relazione tra suo figlio e la sua compagna. In ogni caso, è importante che lei trovi il modo di parlarne direttamente con lui, senza risultare invadenti o giudicanti. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Buonasera
Non ritiene che suo figlio, vista anche l'eta', sia capace di affrontare la relazione con questa donna in autonomia ?
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Non ritiene che suo figlio, vista anche l'eta', sia capace di affrontare la relazione con questa donna in autonomia ?
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Gentilissima signora, grazie per aver condiviso sul portale la sua richiesta e la sua preoccupazione. Per poter rispondere alla sua domanda, secondo il mio punto di vista, servirebbero maggiori informazioni come, per esempio, che tipo di rapporto abbia con suo figlio e come mai nutra questa paura di perderlo ponendogli questa domanda. Mi verrebbe, poi, da chiederle come mai sia così preoccupata per la relazione di suo figlio con questa donna. Cos'è che la preoccupa? Cosa attiva in lei questa relazione? Richiama per caso eventi vissuti in passato? Problematiche nella relazione con suo figlio o vissute da suo figlio in un altro rapporto?
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto
Simona Del Peschio
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto
Simona Del Peschio
Gentile signora,
capisco le sue preoccupazioni di madre ma credo che suo figlio, a 50 anni, sia perfettamente in grado di valutare questi aspetti della vita dell’attuale compagna. Perché rischiare di compromettere il vostro rapporto o incrinare quello della coppia?
Dia fiducia a suo figlio, capirà da solo…
Cari saluti
capisco le sue preoccupazioni di madre ma credo che suo figlio, a 50 anni, sia perfettamente in grado di valutare questi aspetti della vita dell’attuale compagna. Perché rischiare di compromettere il vostro rapporto o incrinare quello della coppia?
Dia fiducia a suo figlio, capirà da solo…
Cari saluti
Gentile utente, in questo momento non mi è chiara la sua preoccupazione sulla relazione di suo figlio. Intuisce che c’è qualcosa che non va? Ne parli a suo figlio esprimendo i suoi dubbi e le sue impressioni, cercando di non essere invadente.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno, comprendo la sua difficoltà. Lei ritiene suo figlio una persona empatica, comprensiva e degna di stima? E' normale continuare a preoccuparsi per la vita del proprio figlio anche se adulto e capace di prendere le proprie decisioni giuste per se stesso ed il suo futuro da solo. Dia fiducia a suo figlio, conosca meglio la ragazza, non basandosi solo sulle apparenze. Poi se la sua preoccupazione permane e non ritiene che suo figlio possa comprenderlo da solo, provi a dirglielo con delicatezza ed assertività, ma le consiglierei anche di ragionare sul perchè sente questo bisogno di mettere in guardia suo figlio. Spero che tutto si risolva per il meglio.
Che cosa la spaventa esattamente tanto da chiedere un consiglio a mio dottore?
Pensa che suo figlio ha ancora bisogno della sua protezione a 50 anni? Dubitando delle sue scelte sembra che lei abbia poca fiducia di suo figlio non trova?
Pensa che suo figlio ha ancora bisogno della sua protezione a 50 anni? Dubitando delle sue scelte sembra che lei abbia poca fiducia di suo figlio non trova?
Mia cara signora, direi che lei abbia cresciuto molto bene suo figlio che a 50 anni sembra avere la sua sana vita di coppia. Al girono d'oggi non è nemmeno scontato in un mondo così superficiale e materiale.
Mi auguro che lei possa trovare il suo spazio per parlare di cose che magari qui non emergono.
Un caro saluto
Lavinia
Mi auguro che lei possa trovare il suo spazio per parlare di cose che magari qui non emergono.
Un caro saluto
Lavinia
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Buonasera, come scrive giustamente lei, il problema è suo e non di suo figlio, che, a cinquant'anni, sarà scocciante in grado di decidere della sua vita in autonomia.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buongiorno, capisco perfettamente la preoccupazione che stai vivendo. Come madre, è naturale voler proteggere i propri figli e desiderare che le loro relazioni siano sane e soddisfacenti. Tuttavia, è altrettanto importante che tu possa affrontare la situazione con sensibilità e rispetto per la sua autonomia e per la sua vita privata.
Il fatto che tu stia cercando un modo per avvicinarti a tuo figlio senza compromettere il rapporto dimostra un grande senso di cura e di rispetto verso di lui. È possibile che, per motivi legati alla privacy o alla sua stessa difficoltà ad aprirsi, tuo figlio preferisca non condividere certi aspetti della sua relazione. Tuttavia, l’ascolto attento delle tue preoccupazioni e dei tuoi dubbi è fondamentale.
**Alcuni suggerimenti per affrontare l'argomento in modo delicato e costruttivo:**
1. **Crea un ambiente di fiducia e non di giudizio:** Quando ti avvicini a tuo figlio, cerca di evitare toni accusatori o di fare affermazioni che possano sembrare critiche sulla sua compagna. È importante che lui percepisca che stai cercando di capire meglio la situazione, non di giudicarla. Ad esempio, invece di dire "Questa donna sembra molto interessata al lusso, cosa ne pensi?", puoi chiedere "Come ti fa sentire questa relazione? Mi sembra che tu stia vivendo un periodo positivo, ma vorrei sentire anche la tua opinione su alcuni aspetti". Questo permette a tuo figlio di aprirsi senza sentirsi sotto accusa.
2. **Sii sincera riguardo alle tue preoccupazioni:** Condividi con lui le tue emozioni senza che suonino come accuse. Puoi esprimere la tua preoccupazione riguardo alla differenza di stili di vita o alle sue scelte, ma sempre in modo che sembri più una riflessione che una critica. Ad esempio, potresti dire: "Mi sono accorta che la sua vita sembra molto diversa dalla tua, con viaggi frequenti e un lifestyle molto diverso. Mi chiedevo se ti senti completamente a tuo agio con queste differenze, o se ci sono cose che ti lasciano qualche dubbio". L’obiettivo è incoraggiarlo a riflettere sulla sua relazione, ma senza farlo sentire attaccato.
3. **Ascolta senza giudicare:** Una parte importante di questa conversazione è il saper ascoltare le risposte di tuo figlio senza interrompere o giudicare. È possibile che lui stia cercando di capire la relazione a modo suo e potrebbe non aver condiviso tutto con te. Essere un buon ascoltatore può aiutarlo a sentirsi più a suo agio nel condividere i suoi pensieri più profondi.
4. **Rispetta i suoi tempi:** Ogni persona ha il proprio modo di affrontare una relazione e il proprio ritmo. Se tuo figlio non è pronto a discutere alcuni aspetti, rispetta i suoi tempi e non forzare la conversazione. Potresti decidere di ritornare sull'argomento in un altro momento, quando percepisci che è più disponibile a parlarne.
5. **Fai attenzione ai tuoi timori:** Infine, considera se le tue preoccupazioni derivano da una percezione legata ai tuoi valori o se sono più realistiche. Talvolta, le differenze nello stile di vita e nelle abitudini possono sembrare problematiche, ma potrebbero non esserlo per tuo figlio. È importante esaminare le tue emozioni e cercare di capire se stai proiettando le tue ansie sulla sua relazione. Se pensi che questa donna non sia adatta a lui, chiediti perché e se i tuoi timori sono davvero legittimi o influenzati dalla tua visione personale della vita.
Il fatto che tu voglia il meglio per tuo figlio è evidente, e questo desiderio di proteggerlo è un aspetto positivo. Tuttavia, ricorda che la relazione è sua e che, sebbene tu possa essere un punto di riferimento importante, il suo percorso affettivo è il suo e ha il diritto di viverlo come ritiene più opportuno. Essere una madre che rispetta le sue scelte ma che offre supporto in modo empatico, senza invadere troppo la sua privacy, sarà probabilmente il modo migliore per mantenere una comunicazione aperta e positiva.
Spero che questi consigli possano aiutarti a trovare il giusto approccio con tuo figlio, e che tu possa affrontare la situazione con serenità e comprensione. Se ti serve ulteriori suggerimenti o vuoi parlare di più, sono qui per aiutarti.
Il fatto che tu stia cercando un modo per avvicinarti a tuo figlio senza compromettere il rapporto dimostra un grande senso di cura e di rispetto verso di lui. È possibile che, per motivi legati alla privacy o alla sua stessa difficoltà ad aprirsi, tuo figlio preferisca non condividere certi aspetti della sua relazione. Tuttavia, l’ascolto attento delle tue preoccupazioni e dei tuoi dubbi è fondamentale.
**Alcuni suggerimenti per affrontare l'argomento in modo delicato e costruttivo:**
1. **Crea un ambiente di fiducia e non di giudizio:** Quando ti avvicini a tuo figlio, cerca di evitare toni accusatori o di fare affermazioni che possano sembrare critiche sulla sua compagna. È importante che lui percepisca che stai cercando di capire meglio la situazione, non di giudicarla. Ad esempio, invece di dire "Questa donna sembra molto interessata al lusso, cosa ne pensi?", puoi chiedere "Come ti fa sentire questa relazione? Mi sembra che tu stia vivendo un periodo positivo, ma vorrei sentire anche la tua opinione su alcuni aspetti". Questo permette a tuo figlio di aprirsi senza sentirsi sotto accusa.
2. **Sii sincera riguardo alle tue preoccupazioni:** Condividi con lui le tue emozioni senza che suonino come accuse. Puoi esprimere la tua preoccupazione riguardo alla differenza di stili di vita o alle sue scelte, ma sempre in modo che sembri più una riflessione che una critica. Ad esempio, potresti dire: "Mi sono accorta che la sua vita sembra molto diversa dalla tua, con viaggi frequenti e un lifestyle molto diverso. Mi chiedevo se ti senti completamente a tuo agio con queste differenze, o se ci sono cose che ti lasciano qualche dubbio". L’obiettivo è incoraggiarlo a riflettere sulla sua relazione, ma senza farlo sentire attaccato.
3. **Ascolta senza giudicare:** Una parte importante di questa conversazione è il saper ascoltare le risposte di tuo figlio senza interrompere o giudicare. È possibile che lui stia cercando di capire la relazione a modo suo e potrebbe non aver condiviso tutto con te. Essere un buon ascoltatore può aiutarlo a sentirsi più a suo agio nel condividere i suoi pensieri più profondi.
4. **Rispetta i suoi tempi:** Ogni persona ha il proprio modo di affrontare una relazione e il proprio ritmo. Se tuo figlio non è pronto a discutere alcuni aspetti, rispetta i suoi tempi e non forzare la conversazione. Potresti decidere di ritornare sull'argomento in un altro momento, quando percepisci che è più disponibile a parlarne.
5. **Fai attenzione ai tuoi timori:** Infine, considera se le tue preoccupazioni derivano da una percezione legata ai tuoi valori o se sono più realistiche. Talvolta, le differenze nello stile di vita e nelle abitudini possono sembrare problematiche, ma potrebbero non esserlo per tuo figlio. È importante esaminare le tue emozioni e cercare di capire se stai proiettando le tue ansie sulla sua relazione. Se pensi che questa donna non sia adatta a lui, chiediti perché e se i tuoi timori sono davvero legittimi o influenzati dalla tua visione personale della vita.
Il fatto che tu voglia il meglio per tuo figlio è evidente, e questo desiderio di proteggerlo è un aspetto positivo. Tuttavia, ricorda che la relazione è sua e che, sebbene tu possa essere un punto di riferimento importante, il suo percorso affettivo è il suo e ha il diritto di viverlo come ritiene più opportuno. Essere una madre che rispetta le sue scelte ma che offre supporto in modo empatico, senza invadere troppo la sua privacy, sarà probabilmente il modo migliore per mantenere una comunicazione aperta e positiva.
Spero che questi consigli possano aiutarti a trovare il giusto approccio con tuo figlio, e che tu possa affrontare la situazione con serenità e comprensione. Se ti serve ulteriori suggerimenti o vuoi parlare di più, sono qui per aiutarti.
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e anche il desiderio di proteggere suo figlio, che nasce certamente da un sentimento di amore e cura. È importante però ricordare che, da adulto, suo figlio ha il diritto di vivere le sue relazioni liberamente, facendo le proprie scelte ed esperienze, anche in modo riservato.
Se sente il bisogno di parlargli, le suggerisco di farlo partendo da un atteggiamento di rispetto e fiducia, evitando giudizi o insinuazioni. Potrebbe dirgli, ad esempio, che nota il suo benessere e che è felice di vederlo sereno, ma che, come madre, sente naturalmente il desiderio di conoscerlo meglio anche in questa nuova fase della sua vita. Così potrà aprire un dialogo senza farlo sentire sotto accusa o in dovere di giustificarsi.
Ricordi che a volte, esprimere semplicemente la propria disponibilità ad ascoltare senza forzare l’altro a confidarsi subito, è il modo migliore per mantenere un rapporto di fiducia e complicità.
Se sente il bisogno di parlargli, le suggerisco di farlo partendo da un atteggiamento di rispetto e fiducia, evitando giudizi o insinuazioni. Potrebbe dirgli, ad esempio, che nota il suo benessere e che è felice di vederlo sereno, ma che, come madre, sente naturalmente il desiderio di conoscerlo meglio anche in questa nuova fase della sua vita. Così potrà aprire un dialogo senza farlo sentire sotto accusa o in dovere di giustificarsi.
Ricordi che a volte, esprimere semplicemente la propria disponibilità ad ascoltare senza forzare l’altro a confidarsi subito, è il modo migliore per mantenere un rapporto di fiducia e complicità.
Gentile utente,
il suo desiderio di proteggere suo figlio è comprensibile e nasce da un sentimento d’amore e di cura. Tuttavia, quando i figli diventano adulti, il confine tra preoccupazione e interferenza diventa molto sottile: per questo è importante agire con delicatezza, evitando di dare l’impressione di un giudizio o di una diffidenza verso la sua compagna.
Dalle sue parole emerge che la donna le è apparsa gentile ed equilibrata, e che suo figlio, accanto a lei, sembra sereno — elementi che, di per sé, meritano fiducia. I suoi timori, invece, sembrano legati più al timore che il figlio possa essere “ingannato” o coinvolto in un contesto diverso dai suoi valori, che non a segnali concreti di preoccupazione.
Per affrontare l’argomento in modo costruttivo, può essere utile:
Partire da lei, non da lei: invece di parlare della compagna, inizi esprimendo i suoi sentimenti (“Sai, da mamma ogni tanto mi preoccupo, è nel mio carattere, e mi farebbe piacere capire meglio come stai tu in questo periodo”). Così riduce il rischio che lui si senta messo sotto accusa.
Evitare confronti o giudizi sull’ambiente di lei: anche se può sembrarle “diverso” o più mondano, non è detto che questo implichi superficialità o rischio. Mostrare curiosità autentica — e non diffidenza — la aiuterà a capire di più senza incrinare la fiducia.
Dare valore al suo benessere: se suo figlio appare sereno e in equilibrio, riconoscerlo apertamente (“Ti vedo bene, e questo mi tranquillizza”) è il modo migliore per mantenere aperto il dialogo e lasciare che sia lui, eventualmente, a condividere spontaneamente qualcosa di più personale.
Spesso, quando i genitori riescono a restare presenti ma non invadenti, i figli si sentono liberi di confidarsi di più. Si conceda fiducia anche nel suo ruolo: non deve “mettere alla prova” questa relazione, ma solo restare un punto di riferimento sicuro e affettuoso.
Dott.ssa Sara Petroni
il suo desiderio di proteggere suo figlio è comprensibile e nasce da un sentimento d’amore e di cura. Tuttavia, quando i figli diventano adulti, il confine tra preoccupazione e interferenza diventa molto sottile: per questo è importante agire con delicatezza, evitando di dare l’impressione di un giudizio o di una diffidenza verso la sua compagna.
Dalle sue parole emerge che la donna le è apparsa gentile ed equilibrata, e che suo figlio, accanto a lei, sembra sereno — elementi che, di per sé, meritano fiducia. I suoi timori, invece, sembrano legati più al timore che il figlio possa essere “ingannato” o coinvolto in un contesto diverso dai suoi valori, che non a segnali concreti di preoccupazione.
Per affrontare l’argomento in modo costruttivo, può essere utile:
Partire da lei, non da lei: invece di parlare della compagna, inizi esprimendo i suoi sentimenti (“Sai, da mamma ogni tanto mi preoccupo, è nel mio carattere, e mi farebbe piacere capire meglio come stai tu in questo periodo”). Così riduce il rischio che lui si senta messo sotto accusa.
Evitare confronti o giudizi sull’ambiente di lei: anche se può sembrarle “diverso” o più mondano, non è detto che questo implichi superficialità o rischio. Mostrare curiosità autentica — e non diffidenza — la aiuterà a capire di più senza incrinare la fiducia.
Dare valore al suo benessere: se suo figlio appare sereno e in equilibrio, riconoscerlo apertamente (“Ti vedo bene, e questo mi tranquillizza”) è il modo migliore per mantenere aperto il dialogo e lasciare che sia lui, eventualmente, a condividere spontaneamente qualcosa di più personale.
Spesso, quando i genitori riescono a restare presenti ma non invadenti, i figli si sentono liberi di confidarsi di più. Si conceda fiducia anche nel suo ruolo: non deve “mettere alla prova” questa relazione, ma solo restare un punto di riferimento sicuro e affettuoso.
Dott.ssa Sara Petroni
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