Buongiorno Provo ad esporvi il mio problema.. Sto insieme a mio marito da 16 anni..ero innamorata pe

16 risposte
Buongiorno Provo ad esporvi il mio problema.. Sto insieme a mio marito da 16 anni..ero innamorata persa di lui..fino a che non sono diventata mamma (5 anni fa).. Da allora sono cambiata..e ho fatto l errore di diventare una mamma molto presente,ma di dimenticarmi che ero anche una moglie.. Sono cambiata nella passionalità..che prima era molto forte in me..e poi è diventata bloccata,fredda..sono cambiata nella serietà (prima mi attraevano situazioni insolite per approcciare mio marito..ora mi vergogno tantissimo) Sono cambiata nel modo di vestire (prima amavo mettere magliette che esaltavano il mio seno per esempio),ora sempre compostissima..quelle magliette devono coprire il seno..guai se si intravede Sono cambiata nella spontaneità con lui(non riesco più a lasciarmi andare).. Ma con mio figlio,sono la donna più spontanea,dolce,e ora è lui l amore..quello che mi fa illuminare gli occhi.. E mio marito in tutto questo?e’sempre stato un uomo molto passivo..nel senso che io ho sempre dominato nel rapporto..e finché io ero ben disposta sessualmente,andavamo alla grande..una volta che ho cominciato a spegnermi io,lui non ha avuto la forza di far qualcosa di concreto,per non farmi arrivare alla totale apatia nei confronti di lui e del sesso.. Lui è molto bravo negli abbracci,nelle coccole,nello sfiorarsi..ma non è passionale..sembra abbastanza insicuro nell approccio sessuale(sembra sempre che abbia timore di sbagliare) Penso che il fatto che lui non sia mai stato un passionale,e io si,alla lunga,mi abbia fatto spegnere..e ora riverso tutta la mia passione(non sessuale ovviamente),verso mio figlio.. Ma questa cosa non mi piace..perché non sono contenta del mio rapporto con lui,e vorrei riuscire a tornare la donna passionale che ero prima..ma non ci riesco..perché il tempo passato in apatia è troppo..e ora non c è più niente di spontaneo in me verso lui..mi risulta difficile anche un bacio.. Vorrei riuscire a lasciarmi ancora andare come prima..e non sentirmi solo mamma..ma anche donna..ma non mi riesce più niente Eppure io sono sempre quella donna passionale che ero prima(altrimenti con mio figlio non riuscirei a essere così)..ma con lui si è completamente nascosta Ho fatto percorsi con una psicologa,ma sempre sola..lui non verrebbe mai da uno psicologo per aprirsi..non ne è proprio capace.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera. Credo sia molto importante la consapevolezza che condivide attraverso questo spazio del bisogno di passione e di una vita sessuale maggiormente soddisfacente all'interno della relazione con suo marito. Potrebbe essere importante parlare con suo marito di cosa pensa e sente in merito alla sessualità nel vostro rapporto, in modo aperto e sincero, cercando di aprire un dialogo attraverso il quale possiate confrontarvi e condividere i vostri desideri, le vostre paure ecc.
Se entrambi d'accordo, potreste esser supportati nel dialogo e nella comunicazione da un/a professionista attraverso un percorso di coppia. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Lei ha fatto un errore mio comune quando è diventata madre. Ha riversato la sua carica vitale sul figlio, a discapito della coppia. Lui non ha reagito perché disorientato, o forse perché la sua indole è meno passionale della sua. Quello che non emerge da quanto scrive è l'amore per suo marito, e mi dispiace. Provi a riflettere e si dia una risposta sincera. Scusi la franchezza. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è proprio in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Provi a parlare con suo marito apertamente delle cose qui riportate, provando a spiegargli che l'aiuto di uno specialista è quello che occorre alla coppia in questo momento. Potrebbe essere una occasione di crescita importante per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace per la situazione e comprendo che la nascita di un figlio cambia radicalmente i rapporti familiari. Tuttavia data la complessità della situazione penso possa esserle d'aiuto consultare un professionista che possa aiutarla ad affrontare tali vissuti. Un caro saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che riporta .
Ritengo utile innanzitutto un confronto con suo marito qualora se la sentisse rispetto ad alcune tematiche come la sessualità e inoltre potrebbe essere utile e opportuno un percorso di psicoterapia di coppia .
Saluti
Salve, da quanto scrive è evidente che ci sono delle difficoltà nella relazione di coppia che sarebbe opportuno affrontare in uno spazio dedicato alla coppia, ma se crede che suo marito abbia delle resistenze ad intraprendere un percorso, sarebbe importante partire da se stessa. Sento il bisogno che ha di chiarire la sua situazione e dei colloqui la aiuterebbero a differenziare le cose, a guardarle in trasparenza per quello che oggettivamente vogliono comunicarle. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa. Cordiali Saluti, Dott.ssa Ilaria Di Natale
Suo marito dove si colloca in tutto ciò? Cosa pensa di questi cambiamenti? È consapevole della sua sofferenza? Magari ne soffre anche lui? È possibile che anche in suo marito sia cambiato qualcosa. Dalle sua parole ("lui non verrebbe mai da uno psicologo per aprirsi") non capisco se glie lo abbia mai effettivamente chiesto. Forse varrebbe la pena affrontare il discorso, perché queste sono tematiche di coppia, e in coppia andrebbero affrontate e risolte.
Dr. Barbara Civera
Gentiile signora, non sempre è necessaria una terapia di coppia per risolvere i problemi del relativo rapporto. La invito a provare le tecniche della terapia breve integrata strategico-gestaltica per sperimentare la loro efficacia anche quando applicate ad uno solo dei partner. Solo se proprio non dovessero sortire risultati, in genere diventa inevitabile far presente la necessità di ricorrere ad una terapia di coppia.
Gentilissima signora, mi dispiace per questa situazione difficile. Considerata la sua consapevolezza rispetto alle problematiche nel suo rapporto di coppia e che lei sta cercando di affrontare in un percorso terapeutico individuale, sarebbe opportuno capire la posizione di suo marito e se anche lui riscontra questa mancanza e valutare insieme una terapia di coppia.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione nella quale si trova, il carico di sofferenza che sta sperimentando deve essere notevole. Sicuramente se ha scritto qui significa che sta prendendo consapevolezza delle difficoltà presenti nella sua relazione di coppia e la richiesta di aiuto è già un primo importante passo. Sarebbe necessario fare luce su molti aspetti sia individuali, aspetti che riguardano propriamente lei, il suo modo di vivere la relazione e il ruolo di madre e aspetti che riguardano la coppia. Suo marito è a conoscenza di ciò che lei sta vivendo? Dei suoi pensieri e delle sue emozioni? Lei conosce il mondo interno di suo marito? Sa cosa prova nel vedere la sua partner così cambiata?. Ritengo che possa essere utile un percorso di terapia personale per lei ed un percorso di terapia volto alla coppia.
Salve, comprendo la sua situazione di estremo disagio e capisco che non è semplice.
La nascita di un figlio porta sempre con sè uno stravolgimento della coppia ed anche il concentrarsi sul bambino, da parte della mamma, è del tutto fisiologico. La conseguenza di tutto ciò è un sentimento di esclusione da parte del papà che deve accettare che esiste un'altra priorità rispetto al rapporto di coppia. Spesso il sentimento di esclusione, per l'uomo, si accompagna a quello di rassegnazione e il risultato è una enorme distanza tra i due partner. Quando poi il bimbo cresce, la donna si aspetta che il partner la tiri fuori dal suo ruolo di "tutta mamma", che la reclami come donna, ma lui, accade spesso, che non se ne accorga.
Quella che le ho esposto è una delle situazioni più frequenti provocata dalla nascita un figlio, ma chiaramente, è solo un'ipotesi, perchè non conosco a sufficienza la sua storia.
Un intervento psicoterapico sulla coppia potrebbe sicuramente essere interessante, ma non lo ritengo imprescindibile. Penso piuttosto che si possano ottenere buoni risultati anche solo con una terapia individuale.
Rimango a disposizione
dott.ssa Nadja Pagliaro
Salve, l'arrivo di un figlio in una coppia è un episodio importantissimo e che cambia tutto all'interno della relazione e nella vita del singolo individuo. Bisogna gestire la cosa e non è affatto facile. Dal suo racconto si evince che non è solo l'arrivo del figlio ad aver minato la vostra intimità ma anche un approccio di suo marito che lei non gradisce e che non la coinvolge anche prima della nascita. Per questo le suggerisco di intraprendere una terapia di coppia di comune accordo con suo marito per affrontare il momento e ritrovare un equilibrio e passione persa nel corso degli anni. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, credo che la sua valutazione sia lucida, matura e denoti anche molte risorse disponibili verso il cambiamento. Il rapporto di coppia è fondamentale anche per uno sviluppo sano di suo figlio. Il percorso con la psicologa lo ha intrapreso: con quali risultati? È stato interrotto o altro? Sicuramente oltre che lavorare su di lei, sarebbe necessario che suo marito venga coinvolto in un dialogo sulle tematiche da lei descritte. L'opzione più proficua sarebbe quella di una terapia di coppia, magari se sapesse ciò che lei sente o pensa lui potrebbe valutare l'idea di partecipare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, la nascita di un figlio è un evento che sconvolge molte relazioni, tuttavia è necessario coltivare i rapporti di coppia anche per fare stare bene il figlio. Ricerchi un aiuto psicologico per vedere se riesce a dimenticare l'apatia in cui ha vissuto e a tornare la donna passionale che era anche con suo marito. Se lui non vuole affrontare un lavoro in coppia, lo affronti lei: esplorando vissuti, sentimenti ed emozioni può ritrovare un po' di entusiasmo anche verso il suo compagno oltre che verso suo figlio.
Buongiorno, sembra che Lei stia attraversando una trasformazione nel rapporto con suo marito dopo la nascita del vostro figlio, e Lei sente di aver perso parte della passione e della spontaneità verso di lui. La terapia breve strategica potrebbe essere utile per affrontare queste sfide, concentrandosi su obiettivi specifici e strategie pratiche per migliorare la vostra relazione. Coinvolgere suo marito in questo percorso è fondamentale per il successo della terapia. Iniziate parlando apertamente dei vostri sentimenti e della possibilità di cercare supporto professionale insieme. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale per affrontare le sfide relazionali. Infine, ricordate che il cambiamento richiede tempo e impegno da entrambe le parti. Siate pazienti e compassionevoli mentre lavorate insieme per ristabilire la vostra intimità e connessione. Cordiali Saluti

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