Buongiorno, probabilmente il mio è un non-problema o forse un problema di poca rilevanza ma che qual

4 risposte
Buongiorno, probabilmente il mio è un non-problema o forse un problema di poca rilevanza ma che qualche domanda me la pone.
Sono 53 enne in buona salute, piacente, sportivo, con una bellissima moglie di tre anni più giovane altrettanto in forma della quale sono innamorato. Siamo insieme da dieci anni, per me è il secondo matrimonio. La mia vita sessuale è sempre stata piuttosto intensa, varia e soddisfacente e lo è tuttora.
Io però ne vorrei di più. E ancora di più.
Lo facciamo 2-3 volte la settimana e in periodi di vacanza anche quasi quotidianamente, ma più ne faccio più ne farei. Sembra quasi che il desiderio si autoalimenti. Lei dopo un po' si ferma... spesso ridiamo di questo mio incontentabile desiderio. Lei sa che mi masturbo spesso davanti ad immagini porno e la cosa non la turba.
Con partner precedenti ho avuto anche rapporti di gruppo ed esperienze extraconiugali "più o meno accettate". Ora questo aspetto non lo prendo in considerazione per amore solo per amore perchè la voglia un po' è rimasta, e se non lo faccio è perchè lei non lo sopporterebbe.
Ripeto: il sesso con la mia donna è estremamente bello, vario e mi fa raggiungere vette altissime ma è esattamente come con i dolci: smetto per non rischiare il diabete ma ne mangerei mille...
Che faccio? Attendo che passi qualche anno "sperando" che il bollore svanisca?
Grazie e cordiali saluti
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, comincio col dirle che mi fa piacere venire a conoscenza di casi in cui, anche dopo dieci anni di matrimonio, il desiderio sessuale nei confronti del partner non viene meno. Non si tratta, infatti, del caso più frequente. Per rispondere alla sua domanda, la frequenza dei rapporti sessuali rappresenta, al pari di ogni altra transazione all’interno del matrimonio, un compromesso: ogni tentativo di spostare tale compromesso in una direzione o nell’altra implica una perdita di potere da parte di uno dei partner, per cui richiede di essere rispettato. Le lascio alcune domande, per meglio comprendere la situazione: quali motivazioni adduce sua moglie nel tentativo di evitare un incremento della frequenza? Il piacere provato durante i rapporti è il medesimo per entrambi, nonostante lei manifesti un desiderio più intenso rispetto a sua moglie? Le capita di utilizzare il sesso come strategia di regolazione emotiva (ad esempio, ricercare un rapporto per compensare emozioni negative, stressanti o depressive)? Si tratta di elementi degni di considerazione, se si intende pervenire a una soluzione che soddisfi entrambi.

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Dott.ssa Paola Uriati
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Buongiorno, fa bene a porsi delle domande, e non credo che la sua riflessione sia poco rilevante, intanto perché si ascolta.
Ci chiede se deve attendere che il "bollore svanisca", ma, in un certo senso quel bollore le comunica un modo di sentirsi con se stesso e con l'altro. Le comunica vissuti, sensazioni, ed emozioni.
Inoltre descrive i rapporti intimi con sua moglie come coinvolgenti e soddisfacenti, nonostante ciò, avverte una leggera discrepanza tra il suo bisogno di voler di più e ciò che vive attualmente.
Rifletterei su questa discrepanza, che racchiude i suoi attuali bisogni, la sua storia e nuovi percorsi di senso.
Cordiali saluti
Paola Uriati
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Buonasera. Lei riferisce un non-problema o un problema non rilevante. E se, al contrario, fosse un problema?
"Più lo faccio e più lo farei" (...) "Incontenibile desiderio". Ha mai pensato di non riuscire a controllare la sua impulsività in ambito sessuale (sexual compulsion) e, plausibilmente in ulteriori ambiti ?
Si rivolga ad uno specialista, che la aiuti in prima istanza, ad acquisire una consapevolezza adeguata rispetto ad un problema che, di fatto è presente.
Dott.ssa Giusi Vicino
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Gagliano Castelferrato
salve e grazie per questa condivisione. è un problema se questo le causa o compromete, in qualche modo , la sua vita. Avere un buon appetito sessuale non è di per sè un problema, se poi insieme alla sua compagna vi concedete rapporti gratificanti , non esiste il problema.....se per lei diventa invece una pratica da compiere e non una sessualità da condividere , spero di essere chiara, allora questo lo diventerà per lei nel momento in cui se dovesse sentire costretto a limitarsi. ha 53 anni per cui nel maturo vigore fisico-sessuale, che non cuol dire necessariamente pensarci meno o dover praticare meno sesso , sperando che svanisca, magari se le sue fantasie dovessero iniziare ad essere preponderanti , l'idea del dover fare sesso essere maggiori del godere dell'aspetto intimo relazionale , allora le consiglierei un percorso sessuologico non per frenare la voglia ma per evitare che sia questa a guidarla nel suo vivere quotidiano . il sesso è concessione, il sesso è intimità, è condivisione di stati d'animo (parlo ovviamente nel rapporto di coppia), è sperimentazione(se lo si condivide e lo si accetta ambo le part), è godimento del piacere fisico e psichico che ne deriva, ma se deve diventare ricerca spasmodoca di piacere che più lo si fa e meno soddisfa veramente ....allora lì si diventa schiavi del piacere , si innesca una dipendenza più o meno palese che guada la nostra vita sessuale compromettendo la nostra vita relazionale, amicale , quotidiana.
spero di esserle stata utile e se ne ha voglia per capire cosa accade o magari entrare meglio nel ossibile cuore del problema, sono in ascolto .
cordialemnte dott.sa giusi vicino

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