Buongiorno, premetto di aver fatto gastroscopia /colonscopia/ecografia addome/ esami del sangue, tut

24 risposte
Buongiorno, premetto di aver fatto gastroscopia /colonscopia/ecografia addome/ esami del sangue, tutti con esito negativo. Letteralmente sono sana come un pesce, ma nonostante ciò da anni vivo malissimo. Fatico a digerire qualsiasi cosa, ho sempre meteorismo con spasmi, addome contratto e gonfio, aria nella pancia che si trasforma in fitte e dolore acuto sotto le costole a sinistra, a volte in alto e a volte più in basso. Un tempo il dolore era focalizzato solo a livello dello stomaco, ora si sposta. Diciamo che sto bene i primi dieci minuti la mattina e poi è tutto un susseguirsi di momenti terribile ad altri più accettabili.
In questo momento son incinta, ma il dolore è pregresso. Ho lavorato a turni e mangiato poco e male per anni, infine sono anche una persona sempre molto ansiosa e ogni stato d'animo si riflette sull'apparato digerente.
Ora però i medici mi hanno congedato con uno "stia più serena e rilassata" o "cambi lavoro". Ma fondamentalmente è da dicembre 2020 che non faccio più turni e ora lavoro al 50% da maggio.
Ho provato con l'agopuntura , ma purtroppo ho avuto sporadicamente dei lievissimi miglioramenti, ma dopo un 4-5 giorni tutto ritornava come prima.
Non so più cosa fare e la mia qualità di vita, a 37 anni, è terribile. Che ne pensate?

Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima utente, ha fatto gli esami medici del caso e tutti con esito negativo. D'altronde non può continuare a soffrire in questo modo Provi, allora, a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, oggi più che mai, visto che sta anche attraversando una fase della vita delicata, come può essere la gravidanza. Un caro saluto
Buon pomeriggio, mi dispiace sentirla così agitata e giù di morale. Il suo stato d'animo continuamente in tensione non la aiuta sicuramente e tutto si riversa nella parte addominale. Le consiglierei di provare a seguire un percorso con pratiche di mindfulness sia per quanto riguarda la riduzione dell'ansia, sia per quanto riguarda la relazione con il cibo.
Se ha voglia di altre informazioni non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Giada
Buon pomeriggio,
se da un punto di vista organico sembra tutto a posto sicuramente la componente ansiosa gioca un ruolo nella manifestazione di questa sintomatologia.
Può avere impatto su tutto questo anche il fatto di mangiare male o in. modo disordinato.
Per aiutarti mi serve approfondire la questione con maggiori informazioni. Quello che ti posso consigliare è di richiedere un consulto psicologico per andare a lavorare sull’ansia comprenderne meglio le cause capire come gestirla e per quanto riguarda i sintomi andare ad integrare e promuovere uno stile di vita più sano.
Resto a disposizione per dei colloqui online.
Eventualmente puoi anche scrivermi.
Dott. Michele Arnaboldi.
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione che capisco debba recarle non poco disagio. Quello di stare più sereni è sicuramente un buon consiglio, tuttavia non è così automatico riuscire a trovare la serenità di cui avremmo bisogno. Il consiglio che posso darle a tal riguardo è quello di riuscire a dare un significato sempre più chiaro e profondo a ciò che le porta ansia e stress ed elaborare i suoi vissuti conseguenti ai suoi dolori fisici. Riuscire a ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi sentendosi ascoltata potrebbe esserle di grande aiut. Se lo desiderasse resto a sua disosizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno e piacere di "conoscerla". Capisco il suo malessere e soprattutto il suo sconforto. Visti gli esiti negativi di tutti gli esami medici effettuati, credo possa essere utile per lei intraprendere un percorso di psicoterapia che prenda in considerazione anche l'aspetto corporeo. Ci sono molti approcci di terapia psico-corporea che potrebbero aiutarla. Utilizzando io stessa il modello bioenergetico, posso aiutarla nella ricerca di un/una psicoterapeuta adatto/a a lei e alla sua situazione. Se vuole può scrivermi tranquillamente in privato quando crede. Un saluto. Francesca Giovannelli
Gentile utente, dal momento che tramite gli opportuni esami clinici sia stata esclusa la causa organica del suo malessere diventa indispensabile rivolgere l’attenzione all’origine psicologica di ciò che si esprime con tanta forza somaticamente.
Si serva di questo portale per individuare lo/ la psicoterapeuta nella sua città per iniziare un percorso di elaborazione emotiva che le garantisca di recuperare la sua serenità.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Taverniti
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Gentile Utente, descrive una situazione davvero sofferente e spiacevole, vedo che ha già avuto modo di escludere cause organiche e che é già consapevole che si tratti di probabili manifestazioni fisiche di stati emotivi.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad identificare i fattori scatenanti di questi stati emotivi negativi e trovare strategie per limitare la loro attivazione, inoltre ci potrebbe essere spazio per esplorare meglio sé stessa e sviluppare quindi risorse interne, ottimo fattore di protezione dalle situazioni stressanti.

Parliamo comunque di cose molto complesse, spero di essere stato utile e resto a disposizione in chat privata qualora avesse ancora dubbi.

Dottor Mauro Simonetti
Salve, grazie per aver condiviso il Suo malessere. Una volta appurato che dagli esami medici non emerge alcuna patologia, credo che in Lei sia attiva quella che in psicanalisi viene definita "conversione psicosomatica": il Suo corpo, in pratica, assume il dolore della mente e lo trasforma in sintomi sensibili. Questo è il primo passo per comprendere che occorre indagare su cosa Le faccia davvero male per poter poi agire sul reale fattore scatenante e iniziare un percorso di benessere psicologico, anche e soprattutto in relazione alla maternità che sta vivendo e alla genitorialità che La attende, affinché sia un momento di vita il più gioioso possibile. Un caro saluto, MB
Buongiorno,
la ringrazio per la condivisione, si percepisce la sofferenza che prova e sta provando ormai da tempo. Ha fatto bene a fare tutti gli accertamenti a livello medico. Quello che le consiglio è di rivolgersi ad un professionista della salute mentale e fare una valutazione approfondita anche a livello psicologico. Dalle sue parole si evince che vive in uno stato ansioso relativamente persistente e sarebbe un'ottima cosa approfondire questi aspetti. I percorsi cognitivo-comportamentali per le problematiche d'ansia sono molto efficaci e da queste sue poche informazioni mi verrebbe da consigliarle una Terapia Metacognitiva che si sofferma sul processo delle preoccupazioni che vive; ovviamente a seguito della valutazione psicologica sarà più chiaro il percorso più adatto a lei. Un buon lavoro sullo stato ansioso porta a benefici importanti anche a livello fisico, in quanto l'ansia patologica ha correlati fisiologici molto invalidanti.
Spero di esserle stata utile,
rimango a disposizione!
Saluti,
Dr.ssa Longari Elena
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Posso comprendere il tuo malessere, vivere con un costante dolore acuto alla parte addominale deve essere veramente difficile. Hai fatto molto bene a fare approfondimenti medici e mi sembri molto scrupolosa nell'indagare da dove viene tutto questo. Sicuramente lo stress e l'ansia sono causa di tensioni allo stomaco e all'apparato digerente e tante sono le tecniche psicoterapeutiche che aiutano a risolvere tale problema. Ti consiglio pertanto di intraprendere un percorso psicologico utile ad individuare i fattori scatenanti dell'ansia e lavorare dunque su quei pensieri che ti mettono preoccupazione.
Rimango a disposizione.
Un saluto
Gentile Signora, comprendo il profondo disagio fisico e psicologico che sta vivendo, nella difficoltà di individuarne l’origine e raggiungere lo stato di benessere cui aspira.
Ha mai pensato di poter considerare i suoi sintomi da una diversa prospettiva, per migliorare gli stessi e la qualità della sua vita?
Sarebbe interessante in prima battuta poterli accogliere e capirne il linguaggio, per lavorare in modo più efficace e duraturo sulle loro fonti e individuare in tempi brevi strategie concrete per il superamento del malessere.
Per questo e in ragione del suo attuale stato di gravidanza le suggerisco vivamente un consulto psicologico, per esplorare insieme le problematiche portate e le sue risorse per la risoluzione delle stesse.
Un saluto di cuore
Carissima questo senso di malessere e di affaticamento non giova alla sua gravidanza la quale dovrebbe essere un periodo tutto speciale. Una volta esclusa la causa organica, può prendere in considerazione l'idea di dare ascolto ai suoi problemi ansiosi e di farsi seguire in un programma adatto a lei. Cari saluti
Cara Utente, è stato saggio iniziare ad indagare le cause organiche che potevano intervenire a causare il suo malessere, ma dal momento che gli esami clinici escludono cause fisiche penso sia giunto il momento di rivolgere l’attenzione alle possibili origini psicologiche, anche perché è come se attraverso il suo corpo stessero urlando a gran voce di essere ascoltate. Credo che sia anche un tempo propizio, dato che un nuovo inizio ai sta già preparando. Consulti uno psicologo per poter essere accompagnata adeguatamente in questo momento esplorativo e di ricerca di nuove strategie per gestire stress e ansie.
Le faccio i miei auguri e in bocca al lupo. Dott.ssa Eleonora Donatelli
Salve signora, traspare molta sofferenza dalle sue parole. Sembra che il suo corpo stia proprio manifestando questa sofferenza, che abbia proprio difficoltà a "digerire" aspetti del mondo emotivo che la riguardano. Ora poi è anche in attesa e questo stato non la aiuta ad essere serena. Io le consiglierei di cominciare un percorso di psicoterapia per comincinciare a capire cosa la fa tanto soffrire tanto da provocare i suoi sintomi. Per qualsiasi esigenza rimango a disposizione. Cari saluti e in bocca al lupo per la futura nascita. Dott.ssa Di Chio S.
Salve, quando questi sintomi sono presenti in modo cronico, ne deriva uno scadimento della qualità di vita che si ripercuote sullo stato mentale già compromesso da ansia e stress, innescando un circolo vizioso che si autoalimenta negativamente e molto difficile da interrompere. L’ideale sarebbe, oltre una sana alimentazione e idratazione, evitare situazioni che causano stress, cercando di limitare i danni lavorando su se stessi, sul modo in cui si relaziona con gli altri e sullo stile di vita, praticando attività che permettono di “scaricare” la tensione come sport e tecniche di rilassamento. Le suggerisco nel suo stato di gravidanza, oltre a un sostegno psicologico, un corso di “Profilassi al parto” con metodo RAT (Esercizi di rilassamento), che l’aiuterà a diminuire l’ansia, a respirare correttamente e a mettersi in comunicazione con il suo bambino. Resto a sua disposizione. Buona serata. Dott.ssa Restituta Cocchia
Gentile utente, capisco quanto la sofferenza psicologica possa veramente interferire con tutti gli aspetti della vita. Da quello che scrive immagino che non avere una pista da seguire sia ancora peggio. Ha mai provato ad affrontare il suo malessere dal punto di vista psicosomatico? Avendo eseguito tutti gli esami medici, rimane da lavorare sulla componente psicologica. Le emozioni represse o latenti vanno a manifestarsi a livello fisico. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio terapeutico pratico e orientato a lavorare sui pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. La persona imparerà a padroneggiare delle tecniche di gestione del sintomo e che le torneranno utili anche quando il percorso di cura sarà terminato.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per ulteriori dubbi mi può contattare anche online.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Melania Filograna
Salve , sono davvero spiacente per la situazione descritta e dal disagio che prova da ormai molto tempo .
Mi sento di consigliarle vivamente di valutare e magari intraprendere un percorso psicologico per indagare a fondo le ragioni del malessere sottostante e canalizzare le sue risorse per uscire finalmente da questa situazione insostenibile.
Distinti Saluti
Dr Marziani
Buongiorno, spesso il nostro corpo è come se parlasse al nostro posto: diventa un messaggero di stati emotivi, vissuti ed emozioni a cui possiamo fare fatica ad accedere..e allora il nostro inconscio si esprime attraverso modalità corporee, a volte molto disturbanti e sofferenti, unico modo per farci "fermare" e sentire che ci può essere altro. Se ha bisogno di un confronto al di là di in percorso terapeutico sono qui. Buon proseguimento,
Francesca
Gentile utente,
E’ ben noto che la gastrite, la colite, la cefalea e tanti altri rientrano, secondo la nuova classificazione, nei “disturbi psicosomatici”.
Il mio consiglio è quello di valutare la problematica con il supporto di un professionista. Uno psicologo esperto di Terapia Breve Strategica, ad esempio, la guiderà la persona a individuare i meccanismi ripetitivi che mette in atto, in virtù della sua preoccupazione per il sintomo fisico. Così facendo le fornirà gli strumenti per scardinare questi circoli viziosi che contribuiscono, non solo a mantenere, ma spesso ad accentuare la sintomatologia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
In ogni parte del corpo si stratifica un'ampia e multiforme varietà di esperienze e di emozioni. La pancia è la parte più morbida del nostro corpo, intima per certi versi, delicata e vulnerabile; ma i vissuti che si percepiscono attraverso questa parte non sono solo morbidi e teneri. Ad esempio quando ci si vuole dare forza, si vuole resistere a qualcosa la pancia si contrae e i muscoli addominali si irrigidiscono. Anche la rabbia provoca delle intense contrazioni simpaticotoniche prima, e vagotoniche dopo. Infatti coliche, gastriti e reflusso spesso avvengono a seguito di eventi di forte rabbia, quando sembra passata e digerita facendo rilasciare nuovamente contrazioni all'organismo. La paura invece indica un trattenere. Il fiato è sospeso, e il diaframma è contratto e in questa cornice troveremo la pancia contratta all'indentro e non è un caso che l'effetto più comune della paura sia a livello intestinale con un moto violento e improvviso.
Il corpo è lo specchio della nostra mente e quelli che sono i vissuti traumatici vengono tutti a somatizzarsi attraverso disfunzioni e dolori. Non è però troppo tardi per poterne venire a capo attraverso un buon percorso psicologico e\o psicoterapico per poter ristabilire l'equilibrio nel suo corpo e con il prospio sè.
Buongiorno,
da ciò che dice si percepisce lo stato d'ansia profondo che sta vivendo in questo periodo così delicato. Mi sento di suggerirle di intraprendere un percorso a carattere psico-corporeo che le permetta di capire quale sia la fonte di tanta ansia, ma anche che le permetta di entrare in ascolto col proprio corpo e rilassare piano piano le parti tanto in tensione. La bioenergetica, approccio che utilizzo nel mio lavoro, si occupa di allentare le tensioni, i blocchi emotivi facendo leva su elementi molto "semplici" come il respiro. Si cerca di entrare in contatto con il proprio corpo e grazie ad alcuni movimenti e all'ascolto del nostro respiro si cerca di sciogliere alcuni nodi.
Se ha bisogno di più informazioni, non esiti a contattarmi.
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Salve cara, comprendo bene la sofferenza e il disagio che questa situazione comporta. Sarebbe fondamentale intraprendere un percorso terapeutico in modo da indagare in maniera approfondita circa le cause dei disturbi da lei descritti. Resto a sua disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
dott.ssa Daniela Delzotti
Gentile utente, ha fatto molto bene a fare esami medici per cercare di capire l’origine del suo malessere. Se, stando ai risultati ottenuti dagli esami, lei non ha nessun problema fisico, si può ipotizzare che i sintomi da lei descritti siano di origine psicosomatica. Il fatto di essere incinta è già in situazione normali un periodo molto stressante sia a livello fisico che mentale. In più poiché sembra che questa ansia sia presente da molto da tempo le consiglierei un consulto psicologico. I sintomi psicosomatici derivano principalmente dalla presenza di un malessere psicologico che fatica a trovare sfogo, quindi dare voce a questo malessere potrebbe senza dubbio aiutarla con il tempo sia ad essere più serena e avere quel miglioramento della qualità di vita che chiede. Spero di esserle stato d’aiuto.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo

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