Buongiorno io ho assunto sereupin per 2 anni per problemi di attacchi di panico e ansia. Sono stata

20 risposte
Buongiorno io ho assunto sereupin per 2 anni per problemi di attacchi di panico e ansia. Sono stata meglio ma da 1 mese ho smesso. Purtroppo mi sono ritornati tutti i sintomi e forse anche peggio. I muscoli diventano duri sudo e non mi va di uscire né fare niente. Ora assumo dinuovo sereupin da una settimana ma ho la vista annebbiata e un formicolio al viso è normale? Sono egfetti del farmaco?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia.
tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera

Si consulti con il suo psichiatra per quanto riguarda la gestione dei farmaci .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Salve,
senz'altro dovrà sentire il medico che le ha prescritto il farmaco per maggiori informazioni anche sugli effetti collaterali.
Sono disponibile anche online ad una psicoterapia che affronta la sua ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Eliana Nola
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,

concordo coi colleghi sul fatto di consultare il medico che gliel'ha prescritto (medico di famiglia e/o psichiatra).
Meglio evitare di gestire in autonomia le terapie farmacologiche!

Un caro saluto.
Dott.ssa Marcella Boscolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, per quanto riguarda i farmaci é bene che si rivolga al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica. Per i sintomi che riporta potrebbe valutare di abbinare anche un percorso di psicoterapia. Rimango a disposizione, qualora lo desideri. Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Relativamente alla terapia farmacologica è bene che lei faccia riferimento al medico di base o allo psichiatra che le ha somministrato l'antidepressivo. Come sicuramente il curante le avrà detto, i disturbi d'ansia devono essere curati per avere efficacia integrando psicoterapia ed eventualmente terapia farmacologica nel caso i sintomi siano intensi.
Le suggerisco l'ascolto del Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia. Troverà informazioni e strumenti di auto aiuto anche per la gestione di sintomi e ansia acuta. Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

deve sentire il medico che le ha prescritto il farmaco per maggiori informazioni anche sugli effetti collaterali. L'indicazione è di affiancare anche un percorso di psicoterapia al trattamento farmacologico, al fine di guardare ad un benessere più a lungo termine.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, potrebbe esserle di maggiore aiuto rivolgere direttamente questi quesiti al medico che le ha prescritto i farmaci, in modo da valutare insieme ad esso la situazione.
saluti
AV
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio. È opportuno rivolgersi al/la psichiatra che le ha prescritto il farmaco. Inoltre, il mio suggerimento è di riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta per valutare l'inizio di in un percorso psicologico attraverso il quale poter affrontare le difficoltà che sta sperimentando. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Sabrina Scarpetta
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Gentile utente mi dispiace per ciò che sta affrontando, per quanto riguarda la terapia farmacologica deve chiedere al medico che le ha prescritto la terapia. Le consiglio vivamente di affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale dal quale troverà giovamento fino alla risoluzione del problema . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, le decisioni rispetto alla cura farmacologica vanno sempre condivise con il suo medico.
Inoltre, la terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere utile per lavorare su queste sensazioni fisiche evidentemente frutto di emozioni disfunzionali.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Salve, condivido con tutti i colleghi il fatto che lei debba rivolgersi al suo medico per comprendere gli eventuali effetti del farmaco. Consideri comunque che la cura farmacologica da sola non è sufficiente a risolvere i suoi attacchi di panico, al limite può sedarli ma va capita l'origine di questi, i pensieri disfunzionali che ne stanno alla base. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che la aiuti ad acquisire consapevolezza di questi, lavorando su se stessi si può trovare il modo per modificarli e permetterle di avere un futuro più sereno. Anche l'acquisizione di tecniche di rilassamento può contribuire ad alleviare il suo problema.
A diposizione per qualsiasi chiarimento
dott.ssa Miculian
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, la sospensione dei farmaci va fatta in accordo con il medico che gliel'ha prescritta e in modo graduale. Provi a ricontattarlo e a comunicargli quanto scritto. Inoltre, a seconda del quadro clinico, sarebbe opportuno affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Veronica Guidi
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, mi dispiace per la sua condizione. La invito a consultare il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e di affiancare sempre un percorso di psicoterapia se ne sente il bisogno per sintomi come ansia e attacchi di panico.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Dott.ssa Caterina Dimuccio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, la ringrazio per la condivisione, mi dispiace per la sua condizione. Le consiglio di ricontattare il medico che le ha prescritto la terapia in quanto la sospensione o la riduzione dei farmaci deve essere concordata. Inoltre le consiglio di affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che possa renderla consapevole dei meccanismi disfunzionali ed aiutarla a modificarli per poter affrontare la vita nel migliore dei modi. Nell'attesa di iniziare la terapia, per migliorare il benessere personale potrebbe provare a praticare attività fisica o tecniche di rilassamento come yoga, pilates o meditazione. Resto a disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Caterina Dimuccio
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, perr gli effetti collaterali del farmaco dovrebbe rivolgersi al medico che ha effettuato la prescrizione.
I sintomi che descrive potrebbero essere anche il frutto di una somatizzazione, é consigliabile associare la psicoterapia all’utilizzo del farmaco.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, consulti lo psichiatra per l'effetto del farmaco e associ alla cura farmacologica la psicoterapia. Saluti SR
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, è possibile che i sintomi che stai sperimentando (vista annebbiata e formicolio al viso) siano effetti collaterali temporanei del farmaco, in particolare se hai appena ricominciato a prendere il Sereupin (sertralina) dopo una pausa. Questi effetti sono noti, ma di solito tendono a diminuire con il tempo man mano che il corpo si abitua nuovamente al farmaco.

Tuttavia, è molto importante monitorare i sintomi e parlarne con il tuo medico. Se i disturbi persistono o peggiorano, potrebbe essere necessario valutare una modifica della dose o considerare altre opzioni terapeutiche. La sertralina agisce lentamente, quindi potrebbero volerci alcune settimane per sentire un miglioramento significativo nei sintomi. In ogni caso, il tuo medico sarà la persona più adatta a darti indicazioni precise su come gestire questi effetti.
Dott.ssa Elin Miroddi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente,
La sua esperienza racconta un disagio psicologico complesso che va oltre i sintomi superficiali. L'assunzione e la sospensione del Sereupin sembrano essere tentativi di gestire un malessere interno che chiede di essere compreso. Per gli aspetti specifici relativi al farmaco, la invito a consultare il medico che gliel'ha prescritto, che potrà valutare eventuali aggiustamenti della terapia. Come psicoterapeuta, osservo che i suoi sintomi - il ritiro sociale, l'irrigidimento muscolare, la sudorazione, la perdita di interesse - sono linguaggi attraverso cui il disagio psicologico si manifesta. L'interruzione e il successivo ripristino della terapia farmacologica suggeriscono la necessità di esplorare i meccanismi emotivi sottostanti. Il farmaco può essere visto come uno strumento di contenimento temporaneo di un disagio che altrimenti risulterebbe travolgente. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a:
- Comprendere l'origine dei suoi attacchi di panico
- Sviluppare strategie di gestione emotiva
- Recuperare una dimensione di benessere personale
L'obiettivo non è eliminare i sintomi, ma ascoltare il messaggio che il suo corpo e la sua psiche stanno comunicando. Se desidera approfondire, sono disponibile per un colloquio.
Dott.ssa Elin Miroddi
Dott.ssa Valeria Sicari
Psicologo, Psicoterapeuta
Vicenza
Gentile utente le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il sereupin in merito a questi effetti riscontrati. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari

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