Buongiorno io ho assunto sereupin per 2 anni per problemi di attacchi di panico e ansia. Sono stata

15 risposte
Buongiorno io ho assunto sereupin per 2 anni per problemi di attacchi di panico e ansia. Sono stata meglio ma da 1 mese ho smesso. Purtroppo mi sono ritornati tutti i sintomi e forse anche peggio. I muscoli diventano duri sudo e non mi va di uscire né fare niente. Ora assumo dinuovo sereupin da una settimana ma ho la vista annebbiata e un formicolio al viso è normale? Sono egfetti del farmaco?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia.
tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera

Si consulti con il suo psichiatra per quanto riguarda la gestione dei farmaci .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Salve,
senz'altro dovrà sentire il medico che le ha prescritto il farmaco per maggiori informazioni anche sugli effetti collaterali.
Sono disponibile anche online ad una psicoterapia che affronta la sua ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentilissima,

concordo coi colleghi sul fatto di consultare il medico che gliel'ha prescritto (medico di famiglia e/o psichiatra).
Meglio evitare di gestire in autonomia le terapie farmacologiche!

Un caro saluto.
Gentile utente, per quanto riguarda i farmaci é bene che si rivolga al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica. Per i sintomi che riporta potrebbe valutare di abbinare anche un percorso di psicoterapia. Rimango a disposizione, qualora lo desideri. Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Relativamente alla terapia farmacologica è bene che lei faccia riferimento al medico di base o allo psichiatra che le ha somministrato l'antidepressivo. Come sicuramente il curante le avrà detto, i disturbi d'ansia devono essere curati per avere efficacia integrando psicoterapia ed eventualmente terapia farmacologica nel caso i sintomi siano intensi.
Le suggerisco l'ascolto del Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia. Troverà informazioni e strumenti di auto aiuto anche per la gestione di sintomi e ansia acuta. Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile utente di mio dottore,

deve sentire il medico che le ha prescritto il farmaco per maggiori informazioni anche sugli effetti collaterali. L'indicazione è di affiancare anche un percorso di psicoterapia al trattamento farmacologico, al fine di guardare ad un benessere più a lungo termine.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, potrebbe esserle di maggiore aiuto rivolgere direttamente questi quesiti al medico che le ha prescritto i farmaci, in modo da valutare insieme ad esso la situazione.
saluti
AV
Buon pomeriggio. È opportuno rivolgersi al/la psichiatra che le ha prescritto il farmaco. Inoltre, il mio suggerimento è di riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta per valutare l'inizio di in un percorso psicologico attraverso il quale poter affrontare le difficoltà che sta sperimentando. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente mi dispiace per ciò che sta affrontando, per quanto riguarda la terapia farmacologica deve chiedere al medico che le ha prescritto la terapia. Le consiglio vivamente di affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale dal quale troverà giovamento fino alla risoluzione del problema . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione cordiali saluti
Salve, le decisioni rispetto alla cura farmacologica vanno sempre condivise con il suo medico.
Inoltre, la terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere utile per lavorare su queste sensazioni fisiche evidentemente frutto di emozioni disfunzionali.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, condivido con tutti i colleghi il fatto che lei debba rivolgersi al suo medico per comprendere gli eventuali effetti del farmaco. Consideri comunque che la cura farmacologica da sola non è sufficiente a risolvere i suoi attacchi di panico, al limite può sedarli ma va capita l'origine di questi, i pensieri disfunzionali che ne stanno alla base. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che la aiuti ad acquisire consapevolezza di questi, lavorando su se stessi si può trovare il modo per modificarli e permetterle di avere un futuro più sereno. Anche l'acquisizione di tecniche di rilassamento può contribuire ad alleviare il suo problema.
A diposizione per qualsiasi chiarimento
dott.ssa Miculian
Gentile utente, la sospensione dei farmaci va fatta in accordo con il medico che gliel'ha prescritta e in modo graduale. Provi a ricontattarlo e a comunicargli quanto scritto. Inoltre, a seconda del quadro clinico, sarebbe opportuno affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, mi dispiace per la sua condizione. La invito a consultare il medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e di affiancare sempre un percorso di psicoterapia se ne sente il bisogno per sintomi come ansia e attacchi di panico.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Gentile Utente, la ringrazio per la condivisione, mi dispiace per la sua condizione. Le consiglio di ricontattare il medico che le ha prescritto la terapia in quanto la sospensione o la riduzione dei farmaci deve essere concordata. Inoltre le consiglio di affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che possa renderla consapevole dei meccanismi disfunzionali ed aiutarla a modificarli per poter affrontare la vita nel migliore dei modi. Nell'attesa di iniziare la terapia, per migliorare il benessere personale potrebbe provare a praticare attività fisica o tecniche di rilassamento come yoga, pilates o meditazione. Resto a disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Caterina Dimuccio

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.