Buongiorno, intanto volevo ringraziarvi tutti per le vostre risposte tempestive e accurate...sto con

19 risposte
Buongiorno, intanto volevo ringraziarvi tutti per le vostre risposte tempestive e accurate...sto continuando il mio percorso di psicoterapia e mi sono rivolta contemporaneamente anche ad uno psichiatra il quale mi ha fatti una diagnosi di depressione maggiore somministrandomi 10 gocce di xanax al mattino, 10 alla sera e 150 mg di dumirox la sera. Ho iniziato il trattamento il 1 febbraio e fin da subito c'è stata una totale remissione dei sintomi che però 2 giorni fa si sono ripresentati seppur in modo molto più debole ( angoscia e senti di colpa). Spero sia solo episodico anche se la paura di non riuscire a venirne fuori completamente mi ha preso alla,sprovvista e devo ammettere sia un pensiero costante. Credete sia normale il ritorno di questi sintomi ad un mese dalla terapia? Grazie a tutti.
Salve, credo che sia più opportuno per lei rivolgere questa domanda al terapeuta che la segue.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve. Ne parli con lo psicoterapeuta che la sta seguendo.
Tenga conto che il percorso psicoterapeutico è un viaggio alla scoperta di sé che può avere dei momenti regressivi. Distinti saluti
Ritengo opportuno (in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata e sulla base della mia esperienza pratica) di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza; essi, infatti, non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e presentano serie controindicazioni. Sono del parere che sia appropriato che la psicoterapia che sta svolgendo sia affiancata dalla prescrizione da medicinali innocui e naturali e che attivano processi di reale risanamento e non di semplice soppressione del sintomo come fanno gli psicofarmaci. La Floriterapia di Bach, l’Omeopatia, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica permettono, infatti, di offrire al paziente i seguenti benefici: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io opero in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Buon giorno. Può essere ma le consiglio di parlarne con il suo terapeuta per lavorare sui suoi vissuti. Coraggio. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, può capitare, l'importante è che parli con il suo terapeuta di questo. Immagino anche che lo psichiatra le abbia fissato un incontro di monitoraggio periodico della terapia. Il farmaco deve aiutare nella remissione del sintomo qualora fosse troppo invalidante, ma non coprire il sintomo in modo totale. Le dinamiche sottostanti, che si manifestano anche attraverso queste emozioni che lei elenca vanno trattate in psicoterapia ed è un percorso lungo. Si fidi dei suoi curanti e delle sue risorse. Cordiali saluti. Irene Corbani, psicologa psicoterapeuta.
Salve, e' una cosa molto buona che i farmaci abbiano fatto subito un buon effetto. A volte bisogna cercare per un po' la combinazione giusta dei principi attivi alla quale ogni corpo (diverso) reagisce positivamente. E un ritorno moderato dei sintomi in un periodo stressante come questo e' piu' che comprensibile e normale. Il suo psicoterapeuta Le sapra' spiegare in modo certo piu' approfondito e chiaro quanto situazioni esogene, esterne a noi, siano responsabili di riattivazioni di reazioni allo stress specifiche di ognuno. C'e' chi con il lockdown ha reagito tramite l'ansia, andando in "up" e chi magari invece con la reclusione dentro di se, isolandosi, andando in "down". Ognuno ha la sua modalita' preferenziale di reazione allo stress, e quando questo e' realmente presente, come ora, e' piu' che comprensibile un ritorno dei sintomi. Buona cosa e' sicuramente essere accompagnato per questo da una psicoterapia che non soltanto possa aiutare ad affrontare questo momento, ma anche per acquisire nuove competenze di autoregolazione che saranno da Lei usufruibili per il futuro. Buon Viaggio e complimenti che si e' presa l'aiuto a Lei necessario senza lasciarsi abbattere, ma piuttosto, battendosi, per se stessa.
Buongiorno, il luogo per porre queste questioni è il colloquio con il suo psicoterapeuta. Può comunque chiedere un consiglio allo psichiatra che la segue. Cordiali saluti. PG
Salve, ne parli con lo psicoterapeuta e lo psichiatra che l'hanno in cura. Continui per questa strada. Sta facendo tutto quello che è necessario fare.
Buona fortuna!
Rosella Pettinari
Buongiorno, una ricaduta sintomatica è naturale in un percorso di recupero del tono dell’umore. Tenga in considerazione che la terapia farmacologica per la depressione viene mantenuta almeno per 12 mesi, quindi tutto appare in linea. Parli con il suo terapeuta per i “sensi di colpa” perché quelli possono essere risolti e quindi prevenire ricadute.
Gentile utente di mio Dottore,
si fidi e affidi al terapeuta che la segue.
Sono certo che saprà chiarire i suoi dubbi in merito ad eventuali regressioni in corso di terapia, contestualizzandole e dando un significato altro alle loro manifestazioni.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buongiorno caro utente, può capitare che, durante un percorso di psicoterapia, si possano manifestare sbalzi di umore. È importante che lei ne parli con la sua terapeuta e con lo psichiatra che la segue. Felice vita L.R.
Gentile Utente,
è importante che rivolga questi dubbi al suo psichiatra di riferimento. Per un maggior stato di benessere la cura farmacologica andrebbe affiancata ad una psicoterapia dove poter esplorare il significato dei suoi sintomi.
Buona continuazione,
Valeria Marino
Salve, è importante che rivolga queste domande allo psichiatra e allo psicoterapeuta che la stanno seguendo. Sapranno certo accompagnarla nel migliore dei modi, come già mi sembra stia avvenendo. Buone cose dottoressa Claudia Chiucini
Buongiorno, avendo lei iniziato la terapia da relativamente poco tempo, ritengo che sia del tutto normale che si ripresentino alcuni sintomi, soprattutto a fronte del fatto che iniziare una terapia porta a galla dinamiche psicologiche fino a quel momento "nascoste" o non consapevoli che via via andranno risolvendosi lavorando insieme allo specialista a cui si è affidato.
Dott.ssa Ilaria Rossoni
Buonasera, la cosa migliore sarebbe parlarne sia con il suo terapeuta che con lo psichiatra, dopodiché ritengo che delle piccole ricadute nel corso della terapia siano fisiologiche, anzi potrebbero essere utilizzate per indagare ancora meglio, insieme al terapeuta il funzionamento della problematica.
Cordialmente
Dott.ssa Angela Fortini
Buongiorno, le ricadute rientrano in un percorso di psicoterapia, ma in ogni caso è utile affrontare il tutto con il suo psicoterapeuta valutando quali sono le dinamiche sottostanti a tale ricaduta.
Le auguro di confrontarsi, comprendere la sua ricaduta e comunque stare meglio tenendo presente che nel percorso psicoterapeutico possono esserci conquiste e ricadute.
Cordiali saluti.
Antonello Chiacchio
Buongiorno, il ritorno dei sintomi può avvenire durante un percorso di psicoterapia. E' di cruciale importanza comprenderne il significato assieme allo psicoterapeuta che la segue, poiché la fiducia nella relazione terapeutica è alla base del processo di guarigione. Il farmaco di per sé non risolve ciò che è alla base del sintomo (traumi antichi, situazioni di vita non rielaborate). Ciò che ha originato il sintomo va approfondito attraverso la psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Anna Grazia Carnovali


buonasera ritengo anch'io sia meglio riferirsi ai suoi curanti. i miei auguri
dssa Riso
Gentile utente è importante che lei rivolga queste domande al suo terapeuta. Consideri che il suo percorso è iniziato da poco per cui è normale che i sintomi possano ripresentarsi. Anzi le danno la possibilità di approfondire maggiormente le tematiche che sta affrontando. Continui così e buona fortuna!
Dott.ssa Anna Tomaciello

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