Buongiorno ho 49 anni e da quando ne avevo 10 sono sempre stato trattato come un malato mentale. Son
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Buongiorno ho 49 anni e da quando ne avevo 10 sono sempre stato trattato come un malato mentale. Sono cresciuto con la sfiducia in me stesso. Ho avuto gravi problemi con l alcolismo ho fatto diverse cose avventate fino all ultima quando perdendo i sensi sono caduto dal terrazzo. Ho fatto la comunità 4 anni. Tutti pensano che mi sia buttato e come se non bastasse sono visto ancora più matto. Ho perso la patente ( analisi alcol e capello) il lavoro perché stavo male ( credo ormai che sia un incapace nonostante abbia sempre lavorato sin dall età di 15 anni) ho forti attacchi di ansia depressione e sbalzi di umore. Mi sono isolato da tutti non parlo mai con nessuno non esco se non per brevi commissioni. Non saluto nemmeno i compaesani tanto mi prendono tutti in giro. Non ho mai avuto una ragazza e adesso sono stato pure illuso e deriso da una..perdoni lo sfogo ma la solitudine mi sta uccidendo. Potrebbe darmi qualche consiglio?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive ed il disagio esprime e grazie per aver voluto condividere i suoi vissuti.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico utile per ritagliarsi uno spazio in cui elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alle varie vicissitudini e difficoltà di vita; al contempo, un percorso psicologico potrebbe servirle non perchè lei è un malato mentale ma semplicemente perchè è una persona che, come tutti, ha delle fragilità per le quali ha purtroppo pagato molto ma che, nonostante tutto, ha delle risorse dalle quali poter fare leva per migliorare il presente ed il futuro.
Non perda la speranza e si rivolga ad un professionista che può aiutarla a trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott. FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico utile per ritagliarsi uno spazio in cui elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alle varie vicissitudini e difficoltà di vita; al contempo, un percorso psicologico potrebbe servirle non perchè lei è un malato mentale ma semplicemente perchè è una persona che, come tutti, ha delle fragilità per le quali ha purtroppo pagato molto ma che, nonostante tutto, ha delle risorse dalle quali poter fare leva per migliorare il presente ed il futuro.
Non perda la speranza e si rivolga ad un professionista che può aiutarla a trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott. FDL
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Buongiorno, mi dispiace per ciò che ha passato purtroppo a volte gli eventi della vita, e non solo, si mettono di traverso facendoci passare un' esistenza difficile. Le consiglierei di trovare il coraggio di riprendere in mano la sua vita sentendosi finalmente il protagonista del suo destino, è un processo lungo ma che da i suoi risultati. Sicuramente in questo percorso sopratutto se ha delle diagnosi di ansia e depressione le suggerisco di essere accompagnato e supportato da uno specialista. Rimango disponibile per ulteriori dubbi e la saluto cordialmente. Dott. R. Marchetti
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Buongiorno, senz'altro il suo è un vissuto molto intenso e comprendo il senso di emarginazione e solitudine di cui parla. Il consiglio più prezioso che possa darle rispetto la sua storia è quello di dedicarsi ad un percorso psicologico che la metta al centro dell'attenzione con lo scopo di rispolverare risorse già in suo possesso. Rimango a sua disposizione, un caro saluto
Gentile utente, grazie per averci contattato. Immagino non sia facile raccontare le sue difficoltà. Il suo vissuto è molto inteso e doloroso, sicuramente merita uno spazio adeguato per essere accolto. Quello che mi sento di consigliarle è di prendere coraggio e darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia in modo da elaborare quella che è stata la sua storia. Attraverso l'aiuto di un professionista sono certa che troverà delle strategie per rialzarsi. Mi creda, si può stare bene. Quando si sta male, purtroppo si vede tutto buio senza uno spiraglio di luce ma, si ricordi, con il giusto aiuto si starà meglio!
Se ha piacere io effettuo anche colloqui online.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti,
un caro saluto.
dott.ssa Chiara De Battisti
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Salve mi dispiace. Potrebbe iniziare qualche attività di volontariato per reinserirsi ed iniziare a fare delle attività. Cosa ne pensa?
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Ha mai pensato di iniziare un percorso psicologico? Se non può permettersene uno privatamente, può provare a cercare un consultorio nella sua zona. Potrebbe esserle d'aiuto, anche solo per riorientare la sua vita. Cordialmente, dott Simeoni.
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Scrive di sentirsi solo e giù di morale, ha pensato a fare del volontariato? Potrebbe essere un momento di riscatto per lei.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona serata.
Dott. Fiori
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi nel ritenere il volontariato un'eventuale valida soluzione.
Saluti
MT
Saluti
MT
Buongiorno a lei. Dal suo lucido racconto è evidente come forte e lancinante è il disagio che lei avverte nel vivere e affrontare la vita. Sono presenti, tuttavia, a mio avviso spiragli di positiva prognosi, come la sua lucida disamina degli eventi. A volte la vita è davvero capricciosa ma non si arrenda e vada avanti innanzitutto, chiedendo aiuto ad un serio professionista che potrà supportarla con una lettura degli eventi diversa a quella che lei, in solitudine, ha potuto portare avanti fino ad oggi. Non si arrenda, le pressioni sociali e stereotipate sono davvero paralizzanti ed è arrivato il momento che lei possa andare avanti. Resto a sua disposiione. Dott.ssa Tecla Savio
Salve, oltre a tutti gli ottimi consigli dati dai miei colleghi mi sentirei di dirle che rivolgendosi a servizi quali SerD o Noa può trovare un supporto per quando concerne gli aspetti legati all'abuso alcolico se ancora presente. Per il resto direi che la consulenza di un terapeuta, per iniziare, potrebbe essere un'idea da prendere in considerazione.
Dott. Luca Milani
Dott. Luca Milani
Salve e grazie per la condivisione del disagio che sta vivendo. Le consiglio anch'io l'approccio dei colleghi, riguardo al volontariato e la possibilità di iniziare un percorso di sostegno psicologico.
La relazione con l'altro è utile per farle tornare la fiducia in sé e stabilire nuove relazioni. Cordiali saluti. Dott.ssa Rosamaria Aloisi
La relazione con l'altro è utile per farle tornare la fiducia in sé e stabilire nuove relazioni. Cordiali saluti. Dott.ssa Rosamaria Aloisi
Buongiorno. Il suo vissuto è piuttosto complesso, ha affrontato tante prove difficili ma resta comunque in lei una scarsa autostima. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a elaborare i vissuti emotivi collegati all'esperienza della sua vita e che possa stimolare la fiducia in sé che potrebbe alleggerire il peso del giudizio degli altri, facendola sentire meno sbagliato. Distinti saluti
Buonasera, è stato molto obbiettivo nel descrivere la sua situazione sia passata che presente, non ci dice se sta lavorando. Sicuramente un lavoro la potrebbe aiutare ad avere una conferma ed ad affermare la sua autostima, infatti come scrive nella sua domanda fin da piccolo è stato poco valorizzato. Inoltre potrebbe iniziare un percorso psicologico anche in un centro d'igiene mentale o in qualche ospedale e pagherebbe solo un ticket. Questo percorso la potrebbe aiutare ad elaborare il suo trascorso di dipendenza dall'alcool e tutto ciò che la fa stare male, in bocca al lupo la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente di mio dottore,
Un lavoro sicuramente potrebbe aiutarla, allo stesso tempo un percorso di psicoterapia e di supporto per poter riuscire ad elaborare pensieri e vissuti legati alle situazioni del passato potrebbero sicuramente aiutarla ad andare avanti. I servizi di salute mentale potrebbero accogliere la sua specifica domanda e seguirla tramite uno specialista col semplice pagamento di un ticket. In bocca al lupo per tutto.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Un lavoro sicuramente potrebbe aiutarla, allo stesso tempo un percorso di psicoterapia e di supporto per poter riuscire ad elaborare pensieri e vissuti legati alle situazioni del passato potrebbero sicuramente aiutarla ad andare avanti. I servizi di salute mentale potrebbero accogliere la sua specifica domanda e seguirla tramite uno specialista col semplice pagamento di un ticket. In bocca al lupo per tutto.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, capisco l'immenso dolore e la frustrazione di vivere situazioni del genere. Credo che per lei sia opportuno rivolgersi prima possibile ad un centro di ascolto o ad un professionista psicoterapeuta ed eventualmente sentire anche il parere di uno psichiatra per un eventuale sostegno farmacologico. È utile cercare un aiuto per uscire da questa situazione.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Essere etichettati e trattati come “malati di mente” è un fardello pesante da portare, il solo stigma mette a repentaglio la dignità della persona.
La sua storia di sofferenza merita di avere un ascolto attento e per questo le posso consigliare un percorso psicologico e terapeutico, dove avrà modo di affrontare la situazione che vive scoprendo le sue potenzialità.
Le faccio i migliori auguri per la sua vita
Dott. Carla Nesci
La sua storia di sofferenza merita di avere un ascolto attento e per questo le posso consigliare un percorso psicologico e terapeutico, dove avrà modo di affrontare la situazione che vive scoprendo le sue potenzialità.
Le faccio i migliori auguri per la sua vita
Dott. Carla Nesci
Buongiorno, le consiglio vivamente di pensare seriamente in un percorso psicologico serio ed approfondito con lo scopo di lavorare sulle sue problematiche sociali e personali che sono convinta derivino dalle esperienze vissute nel periodo della sua infanzia ed adolescenza.
Le auguro ogni bene e mi dimostro ovviamente disponibile per qualsiasi sessione psicologica anche online. Forza!
Dr.ssa C.M
Le auguro ogni bene e mi dimostro ovviamente disponibile per qualsiasi sessione psicologica anche online. Forza!
Dr.ssa C.M
Prima di tutto, vorrei dire che mi dispiace molto per quello che stai passando. È evidente che hai vissuto molte difficoltà nella tua vita e che ti trovi in una situazione di profonda sofferenza.
Dal punto di vista psicologico sistemico relazionale, potremmo esaminare il tuo contesto familiare e sociale per comprendere meglio le dinamiche che hanno contribuito a farti sentire così isolato e disprezzato dagli altri. Potresti aver interiorizzato delle credenze limitanti su te stesso a causa del modo in cui sei stato trattato fin da bambino, e queste credenze potrebbero essere alla base dei tuoi problemi di alcolismo, ansia, depressione e isolamento.
Un approccio terapeutico potrebbe aiutarti a esplorare e smantellare queste credenze negative su di te, a lavorare sulle tue emozioni dolorose e a costruire una maggiore fiducia in te stesso. Potresti beneficiare di un percorso terapeutico guidato da uno psicologo specializzato in terapia sistemica relazionale, che possa aiutarti a comprendere meglio le dinamiche relazionali che influenzano il tuo benessere.
Inoltre, potresti considerare l'idea di unirsi a gruppi di supporto o associazioni che ti permettano di condividere le tue esperienze con persone che ti capiscono e che possano offrirti sostegno e solidarietà. Parlare con altre persone che hanno vissuto situazioni simili potrebbe farti sentire meno solo e isolato.
Infine, cerca di essere gentile con te stesso e di praticare la auto-compassione. Non sei un incapace e meriti di essere amato e rispettato, a prescindere dalle tue difficoltà passate. Cerca di concentrarti sui piccoli passi che puoi fare ogni giorno per migliorare la tua situazione e per prenderti cura di te stesso.
Spero che queste parole possano esserti d'aiuto e ti auguro di trovare il sostegno e la guarigione di cui hai bisogno. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Dal punto di vista psicologico sistemico relazionale, potremmo esaminare il tuo contesto familiare e sociale per comprendere meglio le dinamiche che hanno contribuito a farti sentire così isolato e disprezzato dagli altri. Potresti aver interiorizzato delle credenze limitanti su te stesso a causa del modo in cui sei stato trattato fin da bambino, e queste credenze potrebbero essere alla base dei tuoi problemi di alcolismo, ansia, depressione e isolamento.
Un approccio terapeutico potrebbe aiutarti a esplorare e smantellare queste credenze negative su di te, a lavorare sulle tue emozioni dolorose e a costruire una maggiore fiducia in te stesso. Potresti beneficiare di un percorso terapeutico guidato da uno psicologo specializzato in terapia sistemica relazionale, che possa aiutarti a comprendere meglio le dinamiche relazionali che influenzano il tuo benessere.
Inoltre, potresti considerare l'idea di unirsi a gruppi di supporto o associazioni che ti permettano di condividere le tue esperienze con persone che ti capiscono e che possano offrirti sostegno e solidarietà. Parlare con altre persone che hanno vissuto situazioni simili potrebbe farti sentire meno solo e isolato.
Infine, cerca di essere gentile con te stesso e di praticare la auto-compassione. Non sei un incapace e meriti di essere amato e rispettato, a prescindere dalle tue difficoltà passate. Cerca di concentrarti sui piccoli passi che puoi fare ogni giorno per migliorare la tua situazione e per prenderti cura di te stesso.
Spero che queste parole possano esserti d'aiuto e ti auguro di trovare il sostegno e la guarigione di cui hai bisogno. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter elaborare vissuti emotivi e pensieri relativi alle difficoltà che ha sperimentato e che sta sperimentando e che possa aiutarla a trovare gli strumenti per affrontare la situazione.
Resto a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Sechi
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter elaborare vissuti emotivi e pensieri relativi alle difficoltà che ha sperimentato e che sta sperimentando e che possa aiutarla a trovare gli strumenti per affrontare la situazione.
Resto a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Sechi
Gentile signore, mi dispiace molto per il suo racconto. Purtroppo non sono possibili consigli semplici e senza conoscerla meglio. Posso dire che,personalmente, la guiderei a superare questa solitudine guidandola a trovare dei gruppi o degli ambienti dove viene accolto con simpatia. Da come scrive si dimostra una persona intelligente e sensibile. Si rivolga con fiducia ad un/a terapeuta che l'aiuti e la sostenga a trovare un equilibrio migliore. I miei migliori auguri. Dr. Tacchini
Buongiorno, capisco quanto stia soffrendo e quanto il peso di questa situazione la stia schiacciando. Mi colpisce molto la sua storia e voglio dirle che il suo dolore è reale e valido. È importante che sappia che non è solo, anche se in questo momento può sembrarle il contrario. Quello che sta vivendo è il risultato di tanti anni di difficoltà, di esperienze che hanno minato la sua fiducia in sé stesso e il suo senso di valore. Il fatto che abbia trovato la forza di scrivere qui dimostra che, dentro di lei, esiste ancora una parte che vuole stare meglio e che sta cercando una via d’uscita. La solitudine, la vergogna e il senso di fallimento sono sentimenti che spesso accompagnano chi ha lottato con problemi di dipendenza e di salute mentale. La sua storia è stata segnata da giudizi esterni, e questo ha inevitabilmente influenzato la percezione che ha di sé stesso. Quando per tanti anni viene detto che non si vale nulla, alla fine si finisce per crederci, anche se non è la verità. Uno dei primi passi per uscire da questa spirale è iniziare a mettere in discussione queste credenze. Il fatto che abbia avuto problemi con l’alcol non definisce chi è lei come persona. Il fatto che altri la giudichino non significa che abbiano ragione. La sua storia non è finita qui e non è condannato a vivere nell’isolamento e nella sofferenza. Capisco che uscire dalla solitudine sembri impossibile in questo momento, perché la paura del giudizio e del rifiuto è diventata enorme. Tuttavia, l’isolamento, anche se inizialmente può sembrare una protezione, finisce per rafforzare le sue convinzioni negative. Provi a fare un piccolo passo per volta: un saluto a qualcuno che incontra, una breve chiacchierata con una persona di fiducia, un’attività fuori casa che le dia un piccolo senso di realizzazione. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, sarebbe utile lavorare su due aspetti fondamentali: le credenze negative su di sé e l’evitamento. Ogni volta che si dice "sono incapace" o "tutti mi prendono in giro", provi a chiedersi: È davvero così? C’è qualche prova che dimostri il contrario? Lei ha lavorato per tanti anni, ha affrontato percorsi difficili, ha cercato di rimettersi in piedi. Questo significa che dentro di lei c’è una forza che forse in questo momento non riesce a vedere chiaramente. L’evitamento, invece, la tiene bloccato in questo stato. Più si isola, più la sua mente rafforza l’idea che non può affrontare il mondo. Piccole esposizioni graduali alla socialità potrebbero aiutarla a ricostruire un minimo di fiducia nelle relazioni. Non deve fare tutto in un giorno, ma provare a rompere, anche di poco, questo schema. Infine, voglio dirle che il supporto professionale è importante. Capisco che ha avuto esperienze difficili in passato, ma trovare un terapeuta che possa lavorare con lei in modo serio potrebbe fare la differenza. Ci sono percorsi specifici per chi ha vissuto dipendenze e difficoltà emotive come le sue. Lei merita di stare meglio e di ritrovare un senso di valore nella sua vita. Non lasci che il passato e il giudizio degli altri definiscano chi è e chi può diventare. Dott. Andrea Boggero
Grazie per il suo messaggio, e soprattutto per il coraggio che ha avuto nello scriverlo. Non è facile raccontare la propria storia, tanto meno quando si è stati spesso giudicati o fraintesi, come nel suo caso.
Eppure da quello che scrive emerge una forza notevole: ha affrontato un percorso in comunità, ha lavorato per tanti anni, si è rimesso in piedi dopo momenti molto duri. Questo non lo fa una persona “incapace” o “matta”, ma una persona che ha lottato tanto, anche se spesso in solitudine.
Il senso di isolamento, il dolore per i giudizi, l’umiliazione per essere stato deriso, la perdita del lavoro, della patente, della fiducia: tutto questo pesa, ed è normale che si accompagni a depressione, ansia e sfiducia. Ma non significa che non ci sia una strada possibile, anche se ora sembra tutto buio.
Le suggerisco di non restare solo in questo momento. Un percorso psicologico o psicoterapeutico, magari in consultorio o in struttura pubblica se ha difficoltà economiche, può aiutarla a rimettere ordine nella sua storia e a ricostruire quel valore personale che per anni è stato calpestato. Ci sono anche gruppi di auto mutuo aiuto, sia per chi ha avuto dipendenze, sia per chi lotta contro l’isolamento e il dolore psicologico: condividere con altri il proprio vissuto, senza giudizio, può essere un primo passo per uscire dal silenzio.
Non è lei il problema. Il problema è stato crescere in un ambiente che l’ha fatto sentire sbagliato, senza offrirle uno sguardo che la aiutasse a capire, a curare, a ricostruire. Ora può scegliere di non restare intrappolato in quella immagine distorta che gli altri hanno costruito su di lei.
Non è mai troppo tardi per ripartire, un passo alla volta. E chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma il primo atto concreto di forza.
Resto a disposizione se ha bisogno di essere orientato o di trovare delle strutture vicino a lei.
Un caro saluto.
Eppure da quello che scrive emerge una forza notevole: ha affrontato un percorso in comunità, ha lavorato per tanti anni, si è rimesso in piedi dopo momenti molto duri. Questo non lo fa una persona “incapace” o “matta”, ma una persona che ha lottato tanto, anche se spesso in solitudine.
Il senso di isolamento, il dolore per i giudizi, l’umiliazione per essere stato deriso, la perdita del lavoro, della patente, della fiducia: tutto questo pesa, ed è normale che si accompagni a depressione, ansia e sfiducia. Ma non significa che non ci sia una strada possibile, anche se ora sembra tutto buio.
Le suggerisco di non restare solo in questo momento. Un percorso psicologico o psicoterapeutico, magari in consultorio o in struttura pubblica se ha difficoltà economiche, può aiutarla a rimettere ordine nella sua storia e a ricostruire quel valore personale che per anni è stato calpestato. Ci sono anche gruppi di auto mutuo aiuto, sia per chi ha avuto dipendenze, sia per chi lotta contro l’isolamento e il dolore psicologico: condividere con altri il proprio vissuto, senza giudizio, può essere un primo passo per uscire dal silenzio.
Non è lei il problema. Il problema è stato crescere in un ambiente che l’ha fatto sentire sbagliato, senza offrirle uno sguardo che la aiutasse a capire, a curare, a ricostruire. Ora può scegliere di non restare intrappolato in quella immagine distorta che gli altri hanno costruito su di lei.
Non è mai troppo tardi per ripartire, un passo alla volta. E chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma il primo atto concreto di forza.
Resto a disposizione se ha bisogno di essere orientato o di trovare delle strutture vicino a lei.
Un caro saluto.
Le sue parole raccontano un percorso molto difficile, fatto di molte difficoltà e di un senso di solitudine profonda. Immagino quanto possa essere doloroso sentirsi così, quando ci si sente giudicati e esclusi, e quando le esperienze negative si accumulano senza trovare spazi di ascolto e di recupero.
Può essere utile considerare: cosa potrebbe aiutare a ricostruire un senso di sicurezza e di fiducia in sé stesso? Quali piccoli passi potrebbe fare per uscire da questo isolamento, anche solo per cominciare a riprendere un contatto con ciò che lo circonda?
Ricordi che non è mai troppo tardi per trovare un sostegno, anche attraverso un percorso di supporto con uno specialista che le possa offrire uno spazio di ascolto sicuro, senza giudizio. La solitudine può diventare ancora più pesante se si sente di doverla affrontare da solo, ma ci sono metodi e strategie che possono aiutarla a sentirsi meno solo e più in grado di prendersi cura di sé.
Un saluto e in bocca al lupo
Può essere utile considerare: cosa potrebbe aiutare a ricostruire un senso di sicurezza e di fiducia in sé stesso? Quali piccoli passi potrebbe fare per uscire da questo isolamento, anche solo per cominciare a riprendere un contatto con ciò che lo circonda?
Ricordi che non è mai troppo tardi per trovare un sostegno, anche attraverso un percorso di supporto con uno specialista che le possa offrire uno spazio di ascolto sicuro, senza giudizio. La solitudine può diventare ancora più pesante se si sente di doverla affrontare da solo, ma ci sono metodi e strategie che possono aiutarla a sentirsi meno solo e più in grado di prendersi cura di sé.
Un saluto e in bocca al lupo
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