Buongiorno, ho 36 anni e due anni fa mi è stato erroneamente diagnosticato il diabete (prima di tipo

13 risposte
Buongiorno, ho 36 anni e due anni fa mi è stato erroneamente diagnosticato il diabete (prima di tipo 2 e poi il diabete Lada nonostante il GAD negativo). Per un anno e mezzo ho preso una pillola di Glucophage ogni sera nonostante il mio peso iniziale fosse 50 kg. Mi è stato consigliato di mangiare pochi carboidrati. Avevo sempre la diarrea ed ho perso 12 kg. Nonostante la glicemia a digiuno fosse sempre inferiore a 100 ed il peptide C fosse a 0.72 mi è stata data l'insulina (sia lenta che rapida) ed una dieta chetogenica. Poi più medici mi hanno detto che non ho mai avuto il diabete, che non avrei mai dovuto prendere la Metformina perchè ero troppo magra, n'è fare l'insulina ed a poco a poco ho eliminato l'insulina. Adesso però ho problemi con i carboidrati complessi (non quelli semplici come lo zucchero) perchè la glicemia dopo un'ora, un'ora e mezza dall'inizio dei pasti con carboidrati complessi (pane, pasta, cereali...)è molto alta e normale dopo due ore. Ho reintrodotto gradualmente maggiori quantità di carboidrati complessi ma il problema suddetto non migliora. Cosa devo fare? Grazie infinite ai Dottori che risponderanno.
Carissima utente, l'equilibrio metabolico-ormonale può solo raggiungerlo con degli esami specifici e una alimentazione sicuramente priva di carboidrati! Importanti sono le intolleranze alimentari e la gestione dello stress ( questo fa produrre al corpo zuccheri pericolosi anche senza mangiarne). Faccio consulenze on-line di Medicina Funzionale, con un percorso di guarigione dal problema da lei presentato senza l'uso di farmaci. Un abbraccio:))

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Buonasera, mi sembra di capire che ad oggi le non abbia una diagnosi che chiarisca la causa dell'alterata glicemia. La terapia farmacologica potrebbe essere la causa degli episodi di diarrea. D'altro canto sarebbe opportuno valutare le analisi del sangue per valutare il suo assetto metabolico (insulina, glicemia a digiuno ecc.) prima di limitare o eliminare macronutrienti fondamentali come i carboidrati dalla dieta. Mi permetto di consigliarle una visita da un medico specialista in scienze dell'alimentazione o un nutrizionista specializzato nella gestione di pazienti con alterata glicemia per individuare il percorso più adatto alla sua condizione.
Saluti,
Alessandra Feraco
Buongiorno, quel che le consiglio è di farsi seguire da un endocrinologo per effettuare una corretta diagnosi e valutare in caso la terapia da effettuare! Non interrompa farmaci da sola ma solo stretto controllo medico! In seguito ad una diagnosi può rivolgersi ad un nutrizionista per un piano nutrizionale adatto alle sue esigenze! A presto! Dott. Vincenzo Marzolla
buon pomeriggio, sicuramente deve contattare un endocrinologo e un nutrizionista per una piano alimentare personalizzato.
i farmaci non può interromperli autonomamente.
saluti
dott.ssa antelmi
la casistica andrebbe analizzata più nel complesso e comprendere bene il quadro clinico , comunque dopo anni di trattamenti farmacologi il corpo va accompagnato gradualmente verso il suo percorso naturale procedendo per grandi senza effettuare balzi eccessivi , una reintroduzione graduale e progressiva degli alimenti è la strada migliore per tornare ad avere un ottima flessibilità metabolica , consiglio comunque di affiancare dell attività fisica
sicuramente si dovrebbero fare degli accertamenti più approfonditi e valutare una graduale reintroduzione graduale dei cibi, inoltre si possono utilizzare degli integratori e rivedere il proprio stile di vita integrando attività che riducano lo stress.
salve, da ciò che leggo ha problemi con i carboidrati complessi, perchè ha avuto da quanto ho capito un esito con terapia sbagliato, per cui la chetogenica non è servita per l'insulina che già stava bene ma potrebbe aver alterato la flora batterica per cui ha provato a vedere se quelli con o senza glutine? inoltre la sua glicemia dopo il pasto si alza ma il pasto è composto ad esempio da pasta al sugo oppure da sole proteine? perchè il pasto per mantenere una glicemia e un'insulina stabili devono essere bilanciati. Mangia ad esempio riso e bieta? Ci sono molti componenti come hanno detto i colleghi certo lo stress ecc ma anche la cottura dei cibi fa verdure bollite? mangia frutta dopo pranzo? La glicemia si alza solo a pranzo o anche la sera dopo cena, di notte? possiamo valutare tutte queste cose se vuole contattarmi. possiamo approfondire le domande e valutare assieme.
Saluti
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Salve Signora,
innanzitutto le consiglio di consultare un medico diabetologo. Le analisi essenziali per comprendere se vi sia diabete o meno o una insulino-resistenza e/o un'alterata glicemia a digiuno sono: insulina a digiuno, glicemia a digiuno, emoglobina glicata (la media delle glicemie degli ultimi 3 mesi), e di sicuro anche una curva da carico. Soltanto così la diagnosi può essere certa.
Qualora avesse uno di questi problemi comunque il tutto si deve necessariamente accompagnare ad una dieta a basso indice glicemico quindi con alimenti che non incrementano di molto la glicemia e conseguentemente i livelli di insulina. Se ci dovesse essere un problema di insulino-resistenza calcolabile mediante indice di Homa, è necessario associare anche un integratore a base di myo-inositolo e d-chiro-inositolo.
Saluti,
Dott.ssa Marika De Tullio
Buonasera le consiglio di fare una rivalutazione attraverso un diabetologo.
Deve stabilire se ha un diabete, un’ insulina resistenza e/o alterata glicemia a digiuno.
Il diabetologo le indicherà gli esami adeguati. Se possibile inserisca anche L’albumina glicata. Solo quando avrà il quadro completo il nutrizionista le consiglierà una dieta personalizzata. Cordiali saluti
Buonasera. E' importante la valutazione di un diabetologo per chiarire la situazione metabolica; poi la consulenza di un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato che tenga conto della condizione globale della persona, delle abitudini giornaliere o di eventuali ulteriori criticità. Non interrompa le terapie farmacologiche autonomamente. Un cordiale saluto Dottoressa Claudia Corsi
Buonasera,
sicuramente aver preso farmaci non necessari per lungo tempo e l'aver escluso completamente un gruppo alimentare è alla base di questi fastidi che riscontra a seguito della loro reintroduzione.
Sia l'interruzione dei farmaci sia la reintroduzione dei carboidrati però deve essere fatta seguendo un programma studiato da medici e specialisti del settore così da non creare troppo stress al corpo e dare tempo al nostro metabolismo di "riadattarsi". Non sperimenti strade in autonomia ma si faccia seguire da un esperto della nutrizione e parli con il suo medico per capire più a fondo le cause dell'alterata glicemia.
A presto,
Dott.ssa Sofia Russo
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita in un centro diabetologico per valutare se è attualmente affetta da diabete o meno. Successivamente le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che possa elaborarle un piano alimentare funzionale alla sua condizione. Cordiali saluti.
Parli col suo medico per essere indirizzata da un endocrinologo per chiarire la diagnosi.
Per la parte nutrizionale contatti un nutrizionista per migliorare la sua alimentazione
Saluti dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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