Buongiorno, da anni soffro di Eritrofobia, Non so a che età ho iniziato a soffrirne ma Questa pa

24 risposte
Buongiorno, da anni soffro di Eritrofobia,
Non so a che età ho iniziato a soffrirne ma
Questa paura di arrossire ad oggi non mi permette di vivere pienamente la mia vita, vivo con la costante paura di essere giudicata.
Vorrei sapere se un percorso terapeutico potrebbe aiutarmi a superare questa fobia.
Dr. Francesco Rizzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Gallarate
Buonasera, certamente questo tipo di fobia come tante altre possono essere superate tramite un percorso di psicoterapia. Una delle terapia evidence-based indicate per il trattamento delle fobie è sicuramente quella di tipo cognitivo-comportamentale, che agisce, appunto, sui pensieri andando a modificare i comportamenti, tra i quali, in questo caso la paura di arrossire.

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Dott.ssa Cecilia Caggianese
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Tito Scalo
Salve,
l'arrossamento come altre manifestazioni corporee (sudorazione, tachicardia, respiro corto), potrebbe essere parte di una sintomatologia d'ansia. Un percorso le permetterebbe sicuramente di andare ad approfondire tale sintomatologia, comprendendone le origini e imparando poi ad affrontarla.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Cecilia Caggianese
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questo suo pensiero con noi. A volte capire come procedere e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice. Una terapia psicologica può permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere proprio quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
Dott.ssa Valentina Maisano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Castellanza
Buonasera, un percorso terapeutico può sostenerla nel comprendere la causa del suo malessere e guidarla verso una progressiva conoscenza di sè, trovare nuove strategie comportamentali che possano portarla verso una maggiore serenità.
Un caro saluto.
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
sì, un percorso terapeutico può aiutarla in modo molto concreto. L'eritrofobia – la paura di arrossire – è una forma d’ansia sociale molto comune, spesso legata a pensieri automatici come “se arrossisco penseranno che sono inadeguata”, che alimentano il disagio e il timore del giudizio.

Un intervento psicoterapico con approccio cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrato particolarmente efficace per questo tipo di difficoltà. Aiuta a identificare e modificare i pensieri disfunzionali, a ridurre l’ansia anticipatoria e a esporsi gradualmente alle situazioni temute, con strumenti pratici e strategie personalizzate.

Si può migliorare molto, e tornare a vivere con più serenità e libertà sociale.

Un caro saluto,
Dott. Jacopo Modoni
Dott.ssa Sara Verzulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Colli del Tronto
Buonasera,
certamente. Per le fobie specifiche i trattamenti consigliati sono la terapia cognitivo comportamentale associata con le tecniche dell' EMDR o la Flash.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
l’eritrofobia, ovvero la paura di arrossire in pubblico, è un disturbo che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, proprio come tu descrivi. Spesso è legata a un’elevata sensibilità al giudizio altrui e può essere connessa a forme di ansia sociale.

Questa condizione non è solo una reazione fisiologica, ma può diventare un circolo vizioso: la paura di arrossire aumenta l’ansia, e l’ansia rende più probabile l’arrossire, generando ulteriore disagio. È una difficoltà reale e molto comune, anche se poco conosciuta, e merita attenzione.

Un percorso terapeutico mirato può aiutarti in modo concreto. In particolare, l’approccio cognitivo-comportamentale, supportato eventualmente da tecniche come la Mindfulness o l’EMDR (quando indicato), si è dimostrato efficace per affrontare le paure legate al giudizio sociale, migliorare l’autostima e ridurre le risposte fisiologiche di ansia.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
e:

La terapia può aiutarLa a superare l'Eritrofobia. La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) e la Terapia di Esposizione sono opzioni efficaci.
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua sofferenza legata all'eritrofobia, un vissuto che la accompagna da anni e che, come lei descrive, incide profondamente sulla sua possibilità di vivere pienamente la sua vita. La sua difficoltà nel tollerare l'arrossire e il timore costante del giudizio altrui evocano un disagio interiore significativo, che merita attenzione e ascolto profondo. L'eritrofobia può essere compresa come l'espressione di dinamiche psichiche più profonde. L'arrossire, un fenomeno fisiologico involontario, potrebbe aver assunto nel tempo un significato simbolico particolare per lei, forse collegato a vissuti di vergogna, di inadeguatezza o a dinamiche relazionali precoci che hanno lasciato una traccia emotiva significativa.
Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Valentina Carloni
Psicoterapeuta, Psicologo
Ancona
Si, un percorso psicoterapeutico può essere efficace per affrontare l'eritrofobia. In particolare, la psicoterapia cognitivo - comportamentale aiuta a comprendere il meccanismo sottostante tale fobia, a riconoscere e mettere in discussione certi pensieri disfunzionali legati alla paura di arrossire e mttere in atto tecniche di regolazione emotiva e corporea.
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
La risposta è: assolutamente sì.
Un percorso psicoterapeutico che lavorasse sull'ansia e sul timore del giudizio altrui, esaminando le origini di questi timori che possono attenuarsi con un'adeguata terapia, possibilmente di orientamento cognitivo comportamentale. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Elda Valente
Psicologo, Psicologo clinico
Torremaggiore
Salve, sicuramente potrebbe aiutarla un lavoro terapeutico, soprattutto perché la vergogna ha radici molto profonde, quasi arcaiche, da poter (se si vuole) analizzare e capire. Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Dott.ssa Stefania Pasquadibisceglia
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lentate sul Seveso
Buongiorno, la costante paura di essere giudicato e l'ansia legata all’eritrofobia sono segnali che meritano attenzione. Un percorso terapeutico può offrirti un supporto adeguato per comprendere le radici di questa fobia, sviluppare strategie di gestione dell’ansia e aiutarti a vivere più serenamente.
Dott. Carmine Saviano
Psicologo, Psicoterapeuta
Frattamaggiore
Buonasera, un percorso terapeutico potrebbe senz'altro esserti d'aiuto. Naturalmente in base al tuo percorso e al tuo terapeuta, potresti approcciare al tuo problema in maniere differenti. Potrei consigliarti di riflettere su cosa rappresenta per te il giudizio altrui, quali sono, secondo te, le conseguenze di un eventuale giudizio negativo nei tuoi confronti. Potresti lavorare tramite esercizi volti all'affrontare quelle situazioni per te fonti di disagio in cui pensi possa comparire più facilmente il rossore; ma anche lavorare sull'accettare questo lato di te, sapendo che questa è una reazione del tutto naturale e che preoccupartene, non fa altro che aumentare il tuo disagio.
Ricordando che questi sono solo piccoli suggerimenti e che non possono sostituire una terapia, spero di esserti stato, almeno un po', d'aiuto.
Dr. Nunzio Nasti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Albese con Cassano
"Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza. L’eritrofobia, ovvero la paura di arrossire, è una difficoltà che può effettivamente limitare la qualità della vita, portando a evitare situazioni sociali e generando un forte disagio legato al giudizio altrui. Vorrei rassicurarti: un percorso psicoterapeutico può aiutarti a superare questa fobia, e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è particolarmente efficace in questi casi.

La TCC lavora su due fronti:

Livello cognitivo: Ti aiuterà a identificare e modificare i pensieri automatici (es. "Se arrossisco, gli altri penseranno che sono inadeguata") che alimentano l’ansia, sostituendoli con valutazioni più realistiche.

Livello comportamentale: Attraverso tecniche come l’esposizione graduale alle situazioni temute, potrai ridurre progressivamente l’evitamento e abituarti a gestire le reazioni fisiche (es. rossore), recuperando fiducia in te stessa.

Inoltre, possiamo integrare strategie come la mindfulness o il training di rilassamento per gestire l’ansia in modo più immediato. L’eritrofobia è una condizione trattabile, e molti pazienti raggiungono miglioramenti significativi. Se lo desideri, possiamo valutare insieme un percorso personalizzato sulle tue esigenze.

Un caro saluto,
Dr. Nunzio Nasti
Dott. Lorenzo Rizzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno, un percorso di psicoterapia potrebbe essere di aiuto, purché si possa lavorare sul motivo del disagio che sta oltre al sintomo e quindi, probabilmente, su tutti quegli aspetti personali che sono fonte di disagio e conflitto in lei e che, forse, scatenano sentimenti di vergogna poco tollerabili.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

la problematica di cui parla potrebbe esser trattata con successo attraverso l'ausilio della psicoterapia. Si affidi ad uno specialista, vedrà che con il tempo potrà guardare ad un benessere a lungo termine.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Dafne Zikos De Santis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
immagino che questa condizione la limiti molto e le causi forte disagio. Sarebbe importante approfondire le cause e le origini di questa sua paura. La invito a prendere in considerazione un eventuale percorso terapeutico per affrontare questa situazione che le
crea malessere.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione, un saluto
Dafne Zikos
Dott.ssa Franca Sebastiana Goddi
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Mazzano Romano
Buon pomeriggio, un percorso terapeutico è una buona soluzione soprattutto perché, con alcuni approcci, si va a comprendere quale sia la natura di questa fobia.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, grazie per la condivisione innanzitutto. La risposta alla sua domanda è positiva, in quanto all'interno di un percorso terapeutico potrebbe esplorare e provare a comprendere le motivazioni sottostanti la sua fobia, individuando delle strategie funzionali per affrontarla.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buona sera,
si. Le consiglio l'approccio di psicoterapia breve strategica perchè fornisce strumenti pratici e interviene anche sulla percezione che la persona ha del proprio problema in tempi ragionevoli (chiaramente soggettivi).
Dato il contesto, mi sento di condividere la riflessione che a volte si fa molto per cercare di limitare una condizione-reazione (fisica o psicologica che sia) finendo con l'accentuarla ulteriormente in una logica paradossale.
Spero possa esserLe stato di utilità.
Un saluto
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Salve Gentile Utente, grazie per aver scritto qualcosa di così intimo. L’Eritrofobia, come probabilmente saprà, non è una semplice “timidezza” o un piccolo disagio: è una paura profonda, spesso vissuta con vergogna, che condiziona pesantemente la vita sociale e lavorativa, e l’immagine che si ha di sé, con il costante timore di essere giudicati dando luogo a una sofferenza silenziosa, ma molto pervasiva.
Sì, un percorso terapeutico potrebbe certamente aiutarLa, e non solo per imparare a “gestire” la fobia, ma per comprenderla e scioglierla, passo dopo passo.
L’Eritrofobia rientra tra le fobie sociali, e ha radici complesse: può essere legata a esperienze precoci di vergogna, a un senso di esposizione troppo forte ai pareri altrui, o a un'immagine di sé fragile, spesso sviluppata in contesti in cui l'approvazione degli altri era centrale per sentirsi accettati. In alcuni casi, si intreccia ad una certa iper-autocriticismo, in cui ci si osserva continuamente dall’esterno, come se si vivesse continuamente esposti all'esterno.
Affrontare in maniera efficace in psicoterapia questa difficoltà la aiuterà a riconquistare libertà di espressione e autonomia in molte aree della sua vita.
Per qualunque altro dubbio, domanda o curiosità, resto a sua disposizione.
Dott.ssa Noretta Lazzeri
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno! Capisco quanto possa essere difficile convivere con l’eritrofobia, questa paura di arrossire che può influenzare molto la vita quotidiana. La buona notizia è che un percorso terapeutico può sicuramente aiutarti a gestire e superare questa paura, può aiutarti a comprendere le cause della tua paura, a modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie per affrontare le situazioni che ti fanno paura. Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa accompagnarti in questo percorso di miglioramento. Non sei sola, e con il supporto giusto, puoi lavorare per vivere più serenamente e con maggiore fiducia in te stessa.
Un saluto
Dott.ssa Noretta Lazzeri

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