Buongiorno. Da 8 anni coltivo una relazione con G., caratterizzata da complicità, amore, progetti, f

20 risposte
Buongiorno. Da 8 anni coltivo una relazione con G., caratterizzata da complicità, amore, progetti, futuro. Ad agosto 2021 in prossimità della convivenza, iniziai improvvisamente a manifestare dubbi ossessivi, ricorrenti, intrusivi riguardo il mio sentimento provato. Ansia, angoscia, colpevolizzazione mi spinsero a intraprendere un percorso psicoterapeutico, attualmente in corso. Scoprii di soffrire di DOC da relazione (in realtà attraverso un’analisi retrospettiva emerse che il DoC era presente da anni, ma in forma di ordine/pulizia). A settembre scoprii di aspettare un bambino (gravidanza non programmata), le prime settimane furono terribili (pensai all’aborto come soluzione per terminare una condizione che sentivo potesse complicare il mio stato psico-emotivo, ma decisi di proseguirne il decorso, diventare mamma con G. è sempre stato un sogno). Ad oggi, ormai al 5’ mese di gravidanza e conviventi da 3 giorni, sono emotivamente fragile: i pensieri intrusivi sono tornati, e si assomma il metabolizzare il trasferimento, un nuovo ambiente, nuove abitudini, lontananza dai miei genitori. Il mio terapeuta ribadì la normalità di ricomparsa esponenziale del disturbo correlata al cambiamento e senso di responsabilizzazione, e di non cadere nelle trappole che tale disagio psicologico comporta. Attualmente mi sento in una vita nuova, e ho nostalgia della vecchia, dei miei genitori, di casa mia, soprattutto la sera. Mi sembra di vivere in una vita non mia, non provo gioia per la mia maternità, non sento legami affettivi con la bambina, e mi sento in colpa.
La mia condizione presumo sia tutta alterata dal DOC, che quando si presenta in acuto mina ogni sfera emotiva azzerandone il benessere.
Mi confermate !
Grazie
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile Signora, il DOC diagnosticato è la manifestazione, il sintomo, non certo la causa dei problemi sottostanti. Per questo ritengo davvero urgente e importante il percorso psicoterapeutico intrapreso, anche in prospettiva della maternità imminente. Il fine è quello di individuare ed elaborarle le cause del disagio che esitano nel DOC.
Un cordiale Saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve, è utile per lei riportare questi suoi vissuti nell'ambito del rapporto psicoterapeutico che ha iniziato riferendo anche di questo suo bisogno di avere un consulto da altri professionisti. Si tratta di un tema importante per il suo lavoro di cambiamento. Qualora lo avesse interrotto valuti la possibilità di riprendere a lavorare su se stessa in quanto di temi della sofferenza che condivide meritano sicuramente attenzione. Un cordiale saluto
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Ne parli col terapeuta col quale sta facendo il percorso. È importante lavorare sulle cause e non sugli effetti. Cosa c'è alla base del DOC? Perché lo mette in atto? Quali sono i vissuti emotivi che ci sono dietro? Li esprime e li elabora? Lavorando sulle cause, esprimendo ed elaborando i vissuti emotivi collegati ad esse e alla situazione del momento, stando a contatto con le sensazioni corporee che aiutano a individuare le emozioni e la reazione corporea alle emozioni che si trattengono, a riconoscere le difese psicocorporee che si mettono in atto, rispettandole, aiuta ad attivare la fiducia in sé che può lasciare andare il bisogno di controllo che blocca la vitalità. Nella mia esperienza, un percorso di integrazione a livello mentale, corporeo, emotivo, aiuta a crescere nella consapevolezza e nella fiducia in sé che apre ad un vissuto di vitalità con l'attivazione di nuove energie, prima bloccate, per affrontare le difficoltà della vita, lasciando andare, pian piano i sintomi che impediscono di vivere il positivo e il bello, perché si è bloccati prevalentemente nelle paure e concentrati sul negativo. Distinti saluti
Dott.ssa Michela Campioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buonasera, comprendo la sofferenza che traspare chiaramente dalle sue parole, è in un periodo di enormi cambiamenti sia di vita che fisici, sicuramente un periodo emotivamente così intenso può esacerbare i sintomi del DOC ma anche semplicemente slatentizzare delle paure dovute al repentino cambio di vita. Potrebbe considerare di farsi nuovamente dare una mano da un professionista che la aiuti a collocare queste paure, in modo da poterle affrontare e superare. Cordialmente Dr.ssa Michela Campioli
Dott. Valerio Mura
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buonasera, le consiglio di affrontare tutte le tematiche che riporta con il suo terapeuta. Non si fissi sulla diagnosi e su ciò che comporta e che può comportare, non le è e non le sarà d'aiuto. Non cerchi conferme su delle ipotesi ma analizzi le tematiche e tutto ciò che può essere a loro collegato con l'aiuto del terapeuta, e se vede che non ci sono miglioramenti valuti la possibilità di sentire il parere di altri professionisti. Resto a disposizione per chiarimenti. Un caro saluto, Dott. Valerio Mura
Si, da ciò che scrive la valutazione diagnostica del suo terapeuta risulta corretta. Solitamente il Doc ha esordio presto, è possibile che sia stato trascurato . Dato lo stato di gravidanza non è opportuno integrare la psicoterapia che è importante non interrompere con psico farmaci. Può tuttavia utilizzare strumenti per favorire la gestione dell'ansia e delle ossessioni. Le suggerisco di ascoltare gratuitamente il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile su Google, Spotify, Pocket Cast, Breaker. Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia, un episodio specifico sul disturbo ossessivo compulsivo, e alcuni strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare per i momenti di maggiore tensione psico emotiva e per il contenimento delle ossessioni . Buona serata. Bruno Ramondetti
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,prosegua il percorso psicoterapico Le sue ansie e il suo Doc sembrano essere correlati a forti paure ,di "crescita" di cambiamento e di separazione dal nucleo familiare Lavorare su queste insicurezze sarà sicuramente il percorso migliore ! Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Il mio suggerimento è di continuare ad esplorare i suoi vissuti, sentimenti e pensieri con il suo terapeuta, condividendo con lui anche la sua necessità di confrontarsi con altri colleghi in merito all'esperienza che sta vivendo in questo momento, può essere un ulteriore elemento importante da considerare per se stessa e per il lavoro personale che sta svolgendo. Mi spiace per la sofferenza che sta vivendo e che descrive, e immagino quanto non siano semplice in questo momento affrontare gli importanti cambiamenti di cui parla, diventare mamma, andare a convivere ecc. Credo tuttavia che continuando ad impegnarsi nel proprio lavoro personale potrà riuscire gradualmente a comprendere sempre più profondamente sia la propria sofferenza, sia se stessa in tutti i suoi altri aspetti e sfumature, ponendo in tal modo le basi per ritrovare il proprio benessere e la propria salute. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Carla Otilia Sno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Sesto Ulteriano
Buonasera, mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo attualmente, di vivere in una vita non sua, non prova gioia per la sua maternità, non sente legami affettivi con la bambina e si sente in colpa.
Ritengo che sarebbe utile farsi sostenere a livello psicologico per adattarsi a questi cambiamenti, affrontare il DOC e ritrovare gioia nella sua nuova vita.

Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, i cambiamenti radicali della nostra vita comportano sempre un grosso stress emotivo e quindi figuriamoci una maternità in arrivo con tutto ciò che ne consegue e il suo carico di responsabilità future. Per questo motivo non deve assolutamente sentirsi " indegna" come futura mamma e in colpa . Inoltre lo psicologo che la segue le ha già chiarito la cosa e continui con la terapia che soprattutto in questo momento le sarà di grande sostegno e aiuto. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

parli delle difficoltà qui evidenziate allo psicoterapeuta con cui ha iniziato il percorso psicoterapico. La terapia potrebbe esser non arrivata a conclusione e per tanto dei momenti di regressione potrebbero far parte del processo ancora in divenire. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua richiesta.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Diletta De Matteis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gorizia
Gentilissima utente,
come altri miei colleghi le hanno scritto, riporti queste sue preoccupazioni al suo terapeuta cercando di trovare delle strategie che maggiormente la aiutino a far "decantare" i suoi pensieri, le sue emozioni e le sue paure, in modo che possa affrontare questi nuovi cambiamenti con meno sofferenza. In questo momento ha bisogno di tirar fuori tutta l'angoscia e mettere il passato nel passato per poter vivere pienamente il presente.
Le auguro di ritrovare la serenità in breve tempo.
Cordialmente
Dott.ssa Diletta De Matteis
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
è importante che lei riferisca al suo terapeuta quanto ha raccontato, in modo da poterlo elaborare in un confronto costruttivo. La aiuterà certamente.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, la sua situazione attuale è sicuramente alterata dall'aspetto emotivo. Continui la terapia in modo da elaborare i vissuti che lei ha descritto, è necessario sostenerla in questo periodo delicato di gestazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Buongiorno, comprendo quanto questo periodo di cambiamento e di transizione nella sua vita possa risultare estremamente complesso e destabilizzante. È importante sottolineare che i dubbi e i pensieri intrusivi legati al DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo) sono comuni durante momenti di forte stress emotivo, come la gravidanza e il trasferimento, che comportano numerosi cambiamenti. Questi pensieri non riflettono necessariamente la sua realtà affettiva o la sua capacità di essere una buona madre, ma sono il risultato di un meccanismo psicologico che amplifica i suoi timori e incertezze.

Le propongo di continuare il percorso terapeutico, integrandolo con una terapia psicologica breve strategica che si concentri sulla gestione del DOC e sulla riduzione dei pensieri ossessivi, attraverso tecniche pratiche e mirate. Il suo obiettivo dovrebbe essere quello di imparare a separare i pensieri intrusivi dalle sue emozioni autentiche, lavorando sulla consapevolezza di sé e sull'autocompassione. Inoltre, sarebbe utile concentrarsi su momenti di cura personale e di riconnessione con il presente, per aiutarla a riacquistare un senso di serenità e di controllo. La sua maternità è una fase unica, e con il giusto supporto potrà affrontarla in modo più sereno e consapevole.
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, la ringrazio per la sua condivisione. Ha descritto molto bene la situazione. Le confermo quello che ha detto, sta vivendo un momento di grande cambiamento e trasformazione e qualsiasi persona con o senza doc avrebbe difficoltà a gestire i suoi pensieri ed emozioni più che in passato, segua le indicazioni del suo terapeuta e se lo ritiene necessario faccia qualche seduta in più, le potrebbe giovare.
Cordiali saluti.
Dott. Salvatore Augello
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quanto descrive è assolutamente coerente con la manifestazione del Disturbo Ossessivo Compulsivo da relazione, soprattutto nei momenti di grande cambiamento come convivenza e gravidanza, che per quanto desiderati possono attivare profondamente paure, senso di perdita, disorientamento. Il DOC da relazione ha una forza pervasiva, che si infiltra nel pensiero e nelle emozioni fino a farle dubitare di ciò che sa essere vero: l’amore per G., il desiderio di maternità, la serenità delle sue scelte. Il fatto che lei riconosca la natura di questi pensieri come intrusiva è già un segno importante della consapevolezza che ha maturato. In questa fase, il suo vissuto di nostalgia, distacco affettivo, colpa e fragilità non è solo comprensibile ma anche legato al sovraccarico psico-fisico che sta attraversando. La psicoterapia umanistica valorizzerebbe profondamente la sua capacità di restare in ascolto dei suoi vissuti, mentre l’EMDR potrebbe aiutare a ridurre l’impatto emotivo delle memorie connesse ai momenti critici, come l’inizio della gravidanza o la paura del cambiamento. Anche la Mindfulness può offrirle sollievo aiutandola a osservare senza giudizio ciò che prova, diminuendo l’attivazione ansiosa. Non è lei a non provare amore, è il disturbo che momentaneamente la scollega dal sentire. Le emozioni torneranno a fluire, ma serve tempo, pazienza e cura. Si continui a fidare del percorso intrapreso. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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