Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 21 anni, fidanzato da un anno con una ragazza di 20 anni che

18 risposte
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 21 anni, fidanzato da un anno con una ragazza di 20 anni che amo e che, ai miei occhi, è la più bella che ci sia.
Premetto che è la prima relazione dove mi metto veramente in gioco.
Il problema è che da un un mesetto la mia libido sembra essere diminuita, non solo verso di lei, ma in generale. Credo però di conoscere il motivo di tutto ciò, e sta nella mia testa, ma vi spiego meglio sotto.
Parto dal dire che sono un ragazzo sano come un pesce, che mangia bene, che non fuma, che non beve, che dorme abbastanza e che si masturba 2 volte a settimana circa.
Voglio fornirvi di un contesto per farvi capire la situazione nella quale sono immerso, facendovi presente anche i miei meccanismi interni per farvi capire cosa mi passa per la testa in questo periodo, nella speranza di ricevere consigli anche riguardo a questo:
1) Sono in sessione e non faccio altro che studiare, dalla mattina alla sera, chiuso quasi sempre in casa e mi sento un pochino stressato.
2) Sono piuttosto paranoico in ambito relazionale, mi spiego meglio:
Prima avevo paura che la mia ragazza mi lasciasse e che quindi venissero meno i suoi sentimenti, mi interrogavo continuamente su questi ed ero sempre in allerta, cercando di captare segnali da parte sua di continuo, ogni sua azione, di ogni tipo, nella mia testa passava al vaglio per capire se mi avesse lanciato un segnale del tipo: non ti amo più.
Adesso non è più così, ho debellato questi pensieri intrusivi nei suoi confronti, complice anche il suo darmi continuamente il suo amore e la sua stabilì emotiva, vedo in lei amore incondizionato.
Dopo questa risoluzione mi sono sentito piuttosto stanco e prosciugato, come se questi pensieri che occupavano una parte non trascurabile della mia vita, una volta scomparsi, mi avessero lasciato un po' vuoto, questo fa sì che sia un po' più distaccato nei suoi confronti, un po' più sulle mie.
Il problema è che questi pensieri intrusivi sono passati da lei a me, ma mi spiego meglio.
Adesso sono io a dubitare dei miei, dato che prima li davo per scontati, come se il mio preoccuparmi per il suo amore desse per scontato il mio.
In cuor mio so di amarla e quando penso alla madre dei miei figli, penso a lei, vorrei averla sempre al mio fianco, farla stare bene, baciarla ed abbracciarla ogni giorno, passare tempo con lei, fare esperienze con lei, averla sempre con me in ogni momento, sia nel più felice che nel più triste.
In lei trovo un'amica, una confidente, un'amante ed un piccolo contenitore di amore.
Adesso però il mio cervello genera spesso e volentieri pensieri intrusivi che puntano tutti a mettere in dubbio il mio amore, cosa che mi fa star male perché è come se dovessi tutte le volte snocciolare il significato che attribuisco all'amore, solo per mettere a tacere questi pensieri. che
Questi ultimi saltano fuori ad ogni singola occasione anche, ad esempio, se non penso a lei per pochi minuti, nel mio cervello suona un campanello d'allarme che mi dice "ma non è che non hai pensato a lei perché non la ami più? Nei primi tempi pensavi a lei continuativamente!"
Guardandomi indietro ricordo che questi pensieri intrusivi mi accompagnavano anche da bambino, verso i miei genitori, mi chiedevo sempre cosa sarebbe successo se da un momento all'altro fossero scomparsi.
Per non andare molto indietro ricordo che nel 2019 ho passato dei mesi (tutto ciò è cominciato in sessione) nei quali credevo di avere una malattia muscolare (la SLA nello specifico).
Il mio cervello mi suggeriva continuamente di essere malato, ed io dovevo ogni santa volta provare a questo che non fosse vero, tramite manovre specifiche insegnatemi dalla mia dottoressa.
È come se avessi paura di perdere quello a cui veramente tengo, una paura che è sia dall'interno verso l'esterno che dall'interno verso l'interno.
In questo caso ho paura di perdere lei, perché sento che è la prima ragazza che riesce a capirmi e ad apprezzarmi, vedo in lei ciò che non ho mai visto in altre ragazze, e ciò non è spiegabile razionalmente.
Insomma, sono pieno di pensieri rompiscatole che mi impediscono di vivere la mia relazione serenamente.
Credo che tutto ciò sia avvenuto in corrispondenza del passaggio dei miei sentimenti da innamoramento ad amore.
3) A proposito della mia erezione voglio farvi presente che non tutte le mattine ho una erezione appena sveglio, ma questo da sempre.
4) A volte ho una erezione rigida, duratura e senza alcun accenno di cedimento, altre volte invece questa è più ballerina, non dipende però dalla frequenza con la quale mi masturbo perché ricordo, ad esempio, di aver avuto erezioni ballerine durante il primo rapporto ed aver avuto erezioni durature e complete un'ora dopo il primo rapporto, in corrispondenza del secondo. Insomma, la logica dietro questa mi è ancora ignota.
Ricordo però che nei primi tempi con lei la mia erezione era più facile da ottenere, ogni piccola effusione scaturiva in me una erezione.
5) Raramente quando mi masturbo ho una erezione completa.

Insomma, questo è tutto quello che mi passa per la testa in questo periodo, né più né meno, nella speranza di ricevere qualche consiglio riguardante la mia situazione psicologica e sessuale.
Premetto con il dirvi che ho intenzione di effettuare una visita andrologica per chiarire i miei dubbi riguardo la situazione fisica. Quella che mi preme di più però è quella psicologica, dato che i miei non mi lascerebbero andare da uno psicologo ed io non posso permettermelo, non lavorando.
Mi basterebbero dei consigli e degli spunti riguardo questa, così da saper interpretare meglio ciò che mi sta succedendo.
Vi ringrazio molto per l'attenzione e la pazienza riservatami ed auguro a tutti una buona giornata.
Salve, Mi spiace molto per la situazione e il disagio espresso poichè comprendo quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, Dott FDL

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Gent.mo la ringrazio per l'opportunità di darle supporto. Ci sono diversi fattori che possono influire sulla libido, tra cui lo stress, la depressione, gli squilibri ormonali e i problemi di relazione. Vorrei darle supporto per capire meglio cosa sta causando questa diminuzione della libido e come affrontarla. Inoltre, vorrei affrontare con lei una discussione riguardo i suoi sentimenti e preoccupazioni con il suo partner per capire come potrebbe risolvere questo problema.
Comprendo la situazione di stress a causa degli esami e che abbia anche preoccupazioni relazionali. Lo stress e la preoccupazione possono avere un impatto negativo sulla libido e sulla salute sessuale in generale.
Per quanto riguarda le tue preoccupazioni relazionali, è importante che lei riconosca che il suo partner la ama e le dimostra il suo amore in modo costante. Tuttavia, è anche importante che lei impari a gestire i suoi pensieri e le tue emozioni in modo più efficace, in modo da non permettere che questi pensieri le causino ansia e stress eccessivi. Proprio per questo vorrei aiutarla a lavorare su questi problemi e imparare tecniche di gestione dello stress e dell'ansia.
Dott.ssa Bachiorri Sara
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L’unico consiglio che mi sento di darle è di fare un colloquio di consulenza con uno psicologo psicoterapeuta, possibilmente esperto nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Non ha bisogno di gestire o di interpretare nulla, ma di essere aiutato a riconoscere una particolare e specifica problematica (la ruminazione ossessiva e la compulsione mentale) e ad uscirne. Tanti auguri!
Mgf
Gentile utente di mio dottore,
lei qui porta diverse domande che andrebbero approfondite in un contesto protetto come quello della psicoterapia. Difficile dare risposte nette e immediatamente risolutive alle istanze portate, che meriterebbero uno spazio più ampio di elaborazione e condivisione. Lei porta il tema della sessualità, il tema dell' autostima, il tema della angoscia di perdita nelle relazioni, il tema della morte, insomma una serie di elementi che potrebbero essersi sviluppati nel corso degli anni. Lei è maggiorenne ed è anche molto giovane, un buon lavoro su di se, potrebbe garantirle maggior serenità anche per il futuro. Per sostenere il costo di un percorso psicologico potrebbe aiutarsi con un lavoretto. Lo prenda come un vero e proprio investimento per se stesso, in fondo ne varrebbe la pena.
Un cordiale saluto
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta provando, in quanto i pensieri, se così intrusivi, generano stanchezza e e forte stress. Dalle sue parole sembrano emergere ipotesi di pensieri ossessivi e compulsioni per tentare di mandarli via, un bisogno di controllo che inevitabilmente ci porta malessere, timore della morte. Dico "sembrano" perché bisognerebbe svolgere un colloquio per avere maggiore chiarezza poterle così dare delle risposte più certe e iniziare un percorso di supporto per aiutarla.
Parli con i suoi genitori, provi a far capire il disagio che prova nell'avere costantemente la testa impegnata, perché questo ha un costo sul suo benessere. Si apra con loro, perché probabilmente non sanno che questi pensieri intrusivi lì ha da tanto tempo.
Sarebbe importante per lei farsi aiuta aiutare da uno psicologo esperto in queste problematiche, perché potrebbe lavorare su di sé e farsi aiutare a liberarsi da questi pensieri più intrusivi, lavorare sulla sua sicurezza e autostima, imparare ad accettare il dubbio delle cose. Potrà ritrovare maggiore serenità e imparare a pensare in modo diverso e così vivere le situazioni in modo diverso.
Magari potrebbe includere i suoi genitori in un primo colloquio, in modo che possano davvero rendersi conto del suo bisogno, ponendo eventuali domande e dubbi direttamente allo psicologo.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, anche on line se non fosse di Roma.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
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Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Le tematiche che riporta sono tante ed è difficile poterle dire qualcosa...inoltre gli psicologi non danno consigli, ma eventuali strategie e tecniche scelte insieme e adatte a lei che possono aiutarla. Se ascolto l'effetto che fa a me quando la leggo, è un qualcosa legato al controllo. Che rapporto ha con il controllo? E con il pensare continuamente e rimuginare? I pensieri continui generano stanchezza e stress.
I sintomi sono una metafora di ciò che ci sta succedendo: come si sente rispetto alla vita in questo periodo?
Per approfondire e lavorare su queste tematiche sarebbe opportuno rivolgersi ad un professionista e se non riesce per il pagamento potrebbe andare ai servizi dell'asl della sua zona.
Rimango a disposizione

Saluti
Elisabetta Cavicchioli
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Gentile utente, concordo con le indicazioni che le sono state date da una collega circa l'utilità di richiedere un consulto con uno specialista esperto nel trattamento dei quadri di sofferenza che si collocano in area ossessivo-compulsiva; ciò facendo particolare riferimento all'ambito relazionale. Quanto porta può essere assolutamente affrontato ricevendo il trattamento più opportuno.
Se impossibilitato a sostenere i costi di un percorso nel settore privato, si rivolga ai centri di salute mentale del suo territorio.
RG
Buongiorno, quel che mi ha colpito delle sue parole è la dettagliata descrizione di quel che le sta accadendo. E questo mi fa pensare sia alla sua consapevolezza ma anche come sta gestendo la stessa. Ho sentito nel leggere l'ansia che sale, i pensieri a tratti troppo intrusivi, il dubitare degli stessi pensieri, delle persone, di se stesso. Ci dice che non può affrontare una psicoterapia ma dall'altra sento che avrebbe bisogno di un confronto che la aiuti a mettere in ordine tutto ciò che emerge. Magari cerchi di trovare il nome di parlare con i suoi genitori e chiedere questo sostegno almeno per un po'. Sono a sua disposizione se desidera, sia in presenza che on line. Dott.ssa Alessandra Domigno
Gent.mo, quello che emerge dalla descrizione della sua situazione attuale, è una forte apprensione e preoccupazione su molti aspetti della sua vita. Oltre lo stress per lo studio, anche queste preoccupazioni potrebbero incidere sulla libido. Per poter vivere al meglio la sua vita, godersi maggiormente tutti gli aspetti positivi come la sua relazione, un lavoro su di sé attraverso un percorso psicoterapeutico le potrebbe essere molto utile. Resto a disposizione per ulteriori necessità. Un caro saluto
Coniugare un amore purissimo, celestiale, come il suo, con l'acefala passione può essere una trappola. Nel suo caso di pensiero. Se ho ben capito nella sua lunga e dettagliata scrittura è a questo livello che maggiormente si manifesta il sintomo sotto la forma del conflitto. le consiglio vivamente una pscoterapia psicoanalitica. un caro saluto
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso il suo problema.
Comprendo la sua preoccupazione e tutto lo stress sociale e personale che la affliggono. Le consiglio un percorso psicologico, anche online, che potrebbero aiutarla a vedere le cose sotto una luce più chiara, per potersi risollevare e capire maggiormente le proprie priorità. Al centro di tutto c'è sempre il suo benessere che dev'essere ritrovato al più presto possibile. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa, anche online. Dott.ssa Pizzinato Erika
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Buonasera,

comprendo le sue difficoltà. Le consiglio di esplorare meglio queste paure che prova attraverso un percorso psicologico che possa restituire serenità e consapevolezza e, attraverso il quale, riesca a gestirne la portata per meglio attraversarle e viverle.
gentile utente,
ogni sintomo, come Attachi di Panico, Ansia, Depressione o Pensieri intrusivi, sono espressione di qualcosa che "sta sotto" e preme per uscire. Questo implica che quando un sintomo scompare perché cambia il rapporto con l'altro, semplicemente quella pulsione sottostante si sposta su un altro sintomo. Capire cos'è che "ci sta parlando" permette di usare quel qualcosa a nostro vantaggio, cambiando il modo di vivere le relazioni. Capisco che il fattore economico possa avere un suo peso, tuttavia molti professionisti riservano una parte della loro disponibilità oraria a persone che hanno questo genere di impedimento, offrendo dei prezzi calmierati, oppure ci sono diverse associazioni che offrono pacchetti accessibili. Spero di esserle stato utile. Cordiali Saluti
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Ciao! Come psicologa professionista, ti suggerisco di cercare supporto in altre risorse disponibili, come servizi di consulenza online o gruppi di supporto. È importante anche cercare di gestire lo stress della sessione e dedicare del tempo a te stesso, alla tua relazione e al tuo benessere mentale. Puoi anche lavorare su tecniche di mindfulness, come la meditazione, per aiutare a ridurre l'ansia e il rumore mentale. Una visita andrologica potrebbe anche aiutare a chiarire alcune delle tue preoccupazioni.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gent.mo,
Prima di tutto, ti ringrazio per aver condiviso in modo così dettagliato e approfondito i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Le tue riflessioni mostrano una profonda autoanalisi e consapevolezza delle tue emozioni e dei tuoi comportamenti, il che è una base solida per comprendere e affrontare i tuoi problemi. Ecco alcune riflessioni e suggerimenti:

Stress e Studio: La tua dedizione agli studi e l'essere "chiuso quasi sempre in casa" possono influenzare significativamente il tuo benessere emotivo. Il corpo e la mente necessitano di equilibrio. Prova a prenderti delle pause regolari, fare esercizio fisico e uscire all'aperto.
Pensieri Intrusivi: Quello che descrivi sembra un pattern di pensieri ossessivi che ti hanno accompagnato per diverso tempo. È importante riconoscerli come tali e non come verità. La tua consapevolezza di questi pensieri è un passo nella direzione giusta.
La Libido: La libido può essere influenzata da vari fattori, comprese le preoccupazioni emotive e lo stress. La tua attenzione costante verso questi pensieri intrusivi può avere un impatto sulla tua capacità di essere presente e rilassato durante l'intimità.
Visita Andrologica: La decisione di consultare un andrologo è saggia per escludere cause fisiche. Ma è essenziale non ignorare l'aspetto psicologico, che sembra avere un ruolo significativo nella tua situazione.
Supporto Psicologico: Anche se i tuoi genitori potrebbero non essere d'accordo, considera la possibilità di cercare supporto psicologico. Esistono molte organizzazioni e associazioni che offrono supporto a basso costo o gratuito. A volte, anche le università offrono servizi di consulenza ai loro studenti.
Comunicazione: Condividi i tuoi sentimenti con la tua ragazza. Essere aperti e onesti riguardo alle tue preoccupazioni può aiutare a rafforzare il vostro legame e potrebbe anche fornirti una prospettiva diversa.
Ricerca di Informazioni: Esistono molti libri e risorse online che trattano di pensieri intrusivi e ossessivi. L'informazione può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e darti strumenti per gestirla.
Ricorda che non sei solo in questo. Molti giovani adulti attraversano periodi di insicurezza e dubbi, specialmente in relazione all'amore e alla sessualità. La chiave è cercare supporto e risorse per affrontare queste sfide.
Capisco che stai attraversando un periodo di confusione e preoccupazione riguardo alla tua vita sessuale e alla tua relazione. È importante affrontare questi sentimenti e cercare di comprenderli meglio. Tuttavia, ricorda che una consulenza psicologica o terapia con uno psicologo potrebbe essere molto utile per esplorare più a fondo i tuoi pensieri, paure e preoccupazioni.

Ecco alcune considerazioni basate su ciò che hai condiviso:

Stress e pressione: Lo stress legato agli studi e le preoccupazioni nella relazione possono influenzare la tua libido e la tua risposta sessuale. È comune che il benessere emotivo e la sfera sessuale siano collegati. Cerca di trovare modi per gestire lo stress, come l'esercizio fisico, la meditazione o la consapevolezza. Ci sono diverse tecniche di meditazione on line gratuite. Sarei felice di condividerle se ne avessi bisogno.

Pensieri intrusivi: I pensieri che mettono in dubbio i tuoi sentimenti o che ti fanno preoccupare costantemente riguardo alla tua relazione possono essere legati a ansia. Un professionista della salute mentale può aiutarti a lavorare su queste preoccupazioni.

Relazione di fiducia: È importante mantenere una comunicazione aperta e onesta con la tua partner riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Una relazione basata sulla fiducia reciproca può aiutare a superare le sfide che sorgono.

Consulta uno specialista: La visita andrologica è un passo positivo per escludere problemi fisici, ma considera anche la possibilità di consultare uno psicologo, anche se non lavori attualmente. Alcuni professionisti offrono tariffe basse o programmi di consulenza a basso costo, quindi potresti cercare opzioni accessibili nella tua zona.

Auto-cura: Continua a prenderti cura del tuo benessere emotivo. L'esercizio fisico, una dieta equilibrata e il sonno regolare possono contribuire al tuo benessere generale.

Riflessione: Scrivere un diario può aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti in modo più approfondito, e può anche essere un modo per tenere traccia di eventuali cambiamenti nel tempo.

Ricorda che è normale avere periodi di fluttuazione nella libido e nelle prestazioni sessuali, soprattutto in momenti di stress o cambiamento nella vita. Non c'è nulla di cui vergognarsi nel cercare aiuto da uno specialista o nella ricerca di risposte alle tue domande.

Infine, se non riesci a consultare uno psicologo o terapeuta a causa di limiti finanziari, considera la possibilità di rivolgerti a servizi presenti sul territorio o organizzazioni di supporto nella tua zona che potrebbero offrire risorse a basso costo o gratuite per la salute mentale. Chiedi al tuo medico di base, la tua salute mentale è importante, quindi cerca il supporto che ti serve per affrontare questi sentimenti e le tue preoccupazioni.

Buongiorno, anch'io le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso per aiutarla a gestire i pensieri e le ruminazioni. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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