Buongiorno a tutti. È da anni che ho dubbi sulla mia sessualità, dal giorno in cui constatai grand
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risposte
Buongiorno a tutti.
È da anni che ho dubbi sulla mia sessualità, dal giorno in cui constatai grande eccitazione da parte mia guardando dei video pornografici omosessuali.
Decisi di rivolgermi ad uno psicologo, attualmente sono ancora in terapia con lui.
Lui sostiene che io abbia paura delle donne, paura di socializzare in generale, cosa assolutamente vera.
La mia vita sociale è pari a zero da tanti anni.
Sinceramente non vedo via d'uscita da questa prigione mentale.
Però mi chiedo: che c'entra la paura delle donne con l'eccitazione sui contenuti omosessuali????
Questa situazione mi sta rovinando la vita.
È da anni che ho dubbi sulla mia sessualità, dal giorno in cui constatai grande eccitazione da parte mia guardando dei video pornografici omosessuali.
Decisi di rivolgermi ad uno psicologo, attualmente sono ancora in terapia con lui.
Lui sostiene che io abbia paura delle donne, paura di socializzare in generale, cosa assolutamente vera.
La mia vita sociale è pari a zero da tanti anni.
Sinceramente non vedo via d'uscita da questa prigione mentale.
Però mi chiedo: che c'entra la paura delle donne con l'eccitazione sui contenuti omosessuali????
Questa situazione mi sta rovinando la vita.
Salve, comprendo il suo disorientamento e comunque ritengo che ha fatto bene a rivolgersi ad un aiuto psicologico. Ha provato a chiedere allo psicologo, in maniera chiara e sincera, il nesso che, a suo parere, sussiste tra questi due aspetti? Inoltre, Come mai la sua vita sociale si è annullata?
Ritengo utile proseguire il percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo utile proseguire il percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
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Salve, scrive di essere seguito già da un terapeuta, continui a confrontarsi con lui per evitare di confondersi. Con il tempo troverà le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, sono d'accordo con i colleghi. Sia sincero con lui. Gli dica chiaramente che non capisce la correlazione tra i due aspetti, così come lo ha scritto a noi. I dubbi sono leciti. Il suo percorso ne trarrà giovamento. Si fidi di chi la sta seguendo, altrimenti veramente il rischio è che si confonda.
Buon proseguimento di giornata.
Buon proseguimento di giornata.
Salve. Si confronti con chi la segue e chiarisca con lui i suoi dubbi e perplessità. Può essere l'occasione per andare oltre nel percorso che sta seguendo. Distinti saluti
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Come mai lo chiede a noi e non al suo psicologo? Provi ad esporgli i suoi dubbi a riguardo, sono sicuro che saprà accoglierli. Per noi che non conosciamo la sua storia, ogni commento potrebbe essere fuorviante. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentilissimo,
ripeto quanto già detto dai miei colleghi. Chiarisca i suoi dubbi direttamente con il terapista che la sta seguendo, è sicuramente la cosa migliore da fare.
Faccia a lui le stesse domande che ha posto qui. È molto importante che tra psicoterapeuta e assistito ci sia la massima trasparenza e sincerità, altrimenti si viola l'alleanza terapeutica e si rischia di non avere più le basi di fiducia per poter affrontare i problemi per cercare di risolverli.
Cordialmente
dr. Rodolfo Vittori
ripeto quanto già detto dai miei colleghi. Chiarisca i suoi dubbi direttamente con il terapista che la sta seguendo, è sicuramente la cosa migliore da fare.
Faccia a lui le stesse domande che ha posto qui. È molto importante che tra psicoterapeuta e assistito ci sia la massima trasparenza e sincerità, altrimenti si viola l'alleanza terapeutica e si rischia di non avere più le basi di fiducia per poter affrontare i problemi per cercare di risolverli.
Cordialmente
dr. Rodolfo Vittori
Salve è opportuno che lei affronti questo tema con la persona con cui lavora ed è utile per lei parlare anche del motivo per cui pone questa domanda ad altri psicoterapeuti. La relazione che si crea fra un cosiddetto paziente e un cosiddetto terapeuta è un tema molto importante da non sottovalutare, Un cordiale saluto
Buongiorno, sa non è facile né così opportuno rispondere alla sua domanda, in quanto avremmo bisogno di conoscere diversi aspetti di lei, della sua vita, tali da poter riflettere poi su questa correlazione che le ha detto il suo psicologo. Probabilmente se le ha riportato queste affermazione su di lei è proprio rispetto ai vostri colloqui fino a ora. Per questo sarebbe un bene che lei ne parli con lui, proprio perché la conosce o la sta conoscendo e quindi potrebbe senz'altro chiarirle il perché delle sue affermazioni. Gli esponga anche questo suo forte malessere "mi sta rovinando la vita", perché qualunque informazione ci riporta il paziente per noi è preziosa per stabilire una buona relazione e una conoscenza delle situazioni interne ed esterne che state vivendo.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile Amico,
intanto abbia fiducia: il percorso che sta facendo la aiuterà a uscire da questa "prigione mentale". Come le avranno suggerito anche le mie colleghe e i miei colleghi che hanno risposto a questa domanda, le consiglio di approfondire con il suo terapeuta. Magari riflettendo sui motivi per cui l'omosessualità sarebbe un problema per lei. La sessualità umana ha molte varianti, tutte ugualmente sane, perché tutte ugualmente le permetteranno di amare e crescere.
Sinceramente non ho chiaro il nesso tra "paura delle donne" ed eccitazione con un porno gay. Forse dovrebbe chiarire meglio con il suo terapeuta. Al momento non abbiamo alcuna idea delle cause né dell'eterosessualità né dell'omosessualità, che peraltro sono su un continuum. Lei, come tutti, è su una linea tra omosessualità esclusiva ed eterosessualità esclusiva: su questa linea qualsiasi punto è SANO.
Le auguro di risolvere presto e uscire dalla sua "prigione": spesso la porta è aperta e dobbiamo solo decidere di attraversare la soglia.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
intanto abbia fiducia: il percorso che sta facendo la aiuterà a uscire da questa "prigione mentale". Come le avranno suggerito anche le mie colleghe e i miei colleghi che hanno risposto a questa domanda, le consiglio di approfondire con il suo terapeuta. Magari riflettendo sui motivi per cui l'omosessualità sarebbe un problema per lei. La sessualità umana ha molte varianti, tutte ugualmente sane, perché tutte ugualmente le permetteranno di amare e crescere.
Sinceramente non ho chiaro il nesso tra "paura delle donne" ed eccitazione con un porno gay. Forse dovrebbe chiarire meglio con il suo terapeuta. Al momento non abbiamo alcuna idea delle cause né dell'eterosessualità né dell'omosessualità, che peraltro sono su un continuum. Lei, come tutti, è su una linea tra omosessualità esclusiva ed eterosessualità esclusiva: su questa linea qualsiasi punto è SANO.
Le auguro di risolvere presto e uscire dalla sua "prigione": spesso la porta è aperta e dobbiamo solo decidere di attraversare la soglia.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, mi dispiace per la situazione di malessere in cui si trova.
Mi sento di consigliarle di parlare apertamente e sinceramente con il suo terapeuta ed esprimergli tutte le sue paure ed i suoi dubbi.
E potrete sicuramente lavorare sull'aspetto relazionale e sull'accettazione del suo orientamento sessuale. Passo fondamentale per ritrovare serenità e riuscire ad essere in un buon rapporto con gli altri.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione, mi occupo nello specifico delle tematiche legate alla comunità lgbtq+
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Alice Carbone
Mi sento di consigliarle di parlare apertamente e sinceramente con il suo terapeuta ed esprimergli tutte le sue paure ed i suoi dubbi.
E potrete sicuramente lavorare sull'aspetto relazionale e sull'accettazione del suo orientamento sessuale. Passo fondamentale per ritrovare serenità e riuscire ad essere in un buon rapporto con gli altri.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione, mi occupo nello specifico delle tematiche legate alla comunità lgbtq+
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile utente, dal momento che sta già seguendo un percorso di terapia, la invito a porre queste domande direttamente al suo psicologo. Sono lecite ed è giusto che vi confrontiate in maniera sincera e diretta su questi dubbi. Vedrà che in questo modo si apriranno nuovi floridi spunti di riflessione e lavoro! Un caro saluto
Gentilissimo, meglio chiarire con il suo psicologo, per evitare ulteriori dubbi. Il rapporto terapeutico si basa proprio sulla sincerità e la fiducia reciproca, affrontare perplessità fa parte della percorso.
Gentilissimo, comprendo l'imbarazzo che le comporta questa situazione. Tale da farle domandare qui ( nel "comfort" dell'anonimato) quanto più la spaventa e teme. Ma la vorrei rassicurare che non impatterà su alcun giudizio da parte del Terapeuta. Cerchi di parlarne in seduta senza imbarazzi e tenti di dar voce a questi eventi che l'hanno scossa, vedrà che verrà accolto e insieme al suo specialista affronterà in modo adeguato tutto il significato intrinseco alle sue difficoltà.
cordialità
A. Mirra
cordialità
A. Mirra
Buonasera,
Qualsiasi tipo di dubbio / domanda / perplessità che dovesse riscontrare nel suo percorso psicologico la persona giusta al quale rivolgere tali interrogativi e’ proprio lo psicologo.
Non ci sono mai risposte standard, ognuno ha il suo percorso, la sua storia di vita, per questo risulta difficile provare a capire cosa le ha detto il collega. Lo domandi direttamente a lui.
Cordiali Saluti
AS
Qualsiasi tipo di dubbio / domanda / perplessità che dovesse riscontrare nel suo percorso psicologico la persona giusta al quale rivolgere tali interrogativi e’ proprio lo psicologo.
Non ci sono mai risposte standard, ognuno ha il suo percorso, la sua storia di vita, per questo risulta difficile provare a capire cosa le ha detto il collega. Lo domandi direttamente a lui.
Cordiali Saluti
AS
Buongiorno,
si confronti con chi già la segue!
Con il tempo e con fiducia nel percorso che sta portando avanti potrà far luce su quello che ancora le pare incomprensibile.
Le auguro più serenità.
Dott.ssa Franca Vocaturi
si confronti con chi già la segue!
Con il tempo e con fiducia nel percorso che sta portando avanti potrà far luce su quello che ancora le pare incomprensibile.
Le auguro più serenità.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonasera, le sue domande e suoi dubbi hanno bisogno del giusto tempo e spazio per essere ascoltati, le consiglio di confrontarsi con il suo terapeuta in modo da fare chiarezza e avvicinarsi sempre di più ad una comprensione di sé.
Buon pomeriggio, il tutto dipende dalla relazione avuta con i punti di riferimento nell' infanzia. Chieda, al suo terapeuta di lavorare e approfondire questo aspetto della sua vita e probabilmente, analizzandolo, avrà qualche risposta.
Buona serata
Dr.ssa C.M
Buona serata
Dr.ssa C.M
Gentile utente, grazie per la condivisione. Comprendo il suo dubbio. Ha pensato di parlare con il suo terapeuta? Potrebbe essere molto utile! Un caro saluto
Carissimo, le consiglio di parlarne con il suo terapeuta e non avere esitazioni se ha dubbi o necessità di chiarimenti sul percorso che sta affrontando. La relazione terapeutica va costruita con la guida dello psicologo ma coinvolge anche il paziente. Lei potrà porre il quesito in sede di colloquio quante volte vorrà e le sarà necessario. Un caro saluto spero di esserle stata d'aiuto. Dott.ssa Anna Verrino
Buonasera, grazie per la condivisione. Mi viene da dirle che l'orientamento sessuale non è dicotomico (o eterosessuale puro o omosessuale puro). Nel corso della vita si può sperimentare attrazione sessuale per diversi soggetti, a prescindere dal loro genere. Le proporrei di pensare al perchè ha portato questo tipo di domanda dallo psicologo, dalla sua narrazione sembra che la questione su cui ha impostato questo rapporto terapeutico è una sorta di timore di questa eccitazione sessuale per la pornografia omosessuale. Perchè è così importante per lei risolvere questa confusione identitaria piuttosto che esplorarla?
Buona fortuna.
Dott. Matteo Paoletti
Buona fortuna.
Dott. Matteo Paoletti
Capisco quanto questa situazione possa essere fonte di frustrazione e confusione. È importante ricordare che l'orientamento sessuale è complesso e non sempre si allinea con le nostre aspettative o con le definizioni tradizionali. L'eccitazione verso contenuti omosessuali non implica necessariamente un'identità omosessuale, ma può essere legata a molteplici fattori psicologici, emozionali e biologici. La paura di socializzare, soprattutto con le donne, potrebbe riflettere ansie più profonde riguardo alla propria identità o alle dinamiche relazionali. La terapia che sta seguendo è uno spazio utile per esplorare questi temi e chiarire se le sue preoccupazioni sono legate a blocchi emotivi, ansia sociale o a una comprensione più profonda della sua sessualità. Proseguire con il dialogo aperto con il terapeuta può aiutare a fare chiarezza.
Buongiorno, la sua riflessione è molto profonda e sentita, e voglio innanzitutto dirle che ha fatto un passo importante nel mettersi in discussione e nel cercare un confronto professionale. Non è mai semplice affrontare domande così intime e delicate come quelle legate alla propria sessualità, specialmente se accompagnate da emozioni di confusione, vergogna, paura o senso di smarrimento. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è fondamentale riconoscere che pensieri, emozioni e comportamenti possono intrecciarsi in modo molto complesso, e che a volte ciò che ci sembra evidente in superficie è solo una parte della storia. Quando lei si chiede con forza “che c’entra la paura delle donne con l’eccitazione verso contenuti omosessuali?”, sta giustamente cercando di comprendere il significato profondo delle sue esperienze, e merita di essere accompagnato in questo percorso con rispetto, curiosità e senza alcun giudizio. Nel modello cognitivo-comportamentale, non si parte da un’idea di giusto o sbagliato, normale o anormale. Ci si chiede piuttosto: come vive lei ciò che prova? Che pensieri le passano per la mente in quei momenti? Quali emozioni emergono dopo l’eccitazione? Ansia? Colpa? Paura di cosa questo significhi? E, soprattutto, che valore lei attribuisce a questi pensieri e sensazioni? La sessualità è un terreno ampio e sfaccettato, che non si definisce solo in base a uno stimolo che genera eccitazione, ma anche in base a ciò che desideriamo emotivamente, relazionalmente, affettivamente. Non sempre l’eccitazione sessuale indica in modo netto un orientamento; in molti casi può essere legata a fantasie, a bisogni momentanei, a curiosità o persino a paure. Il nostro cervello può associare l’eccitazione a immagini o situazioni che, se analizzate razionalmente, sembrerebbero incoerenti con i nostri desideri più profondi. Non è raro che persone con una forte difficoltà a entrare in contatto con l’altro sesso (per paura del rifiuto, insicurezza, ansia sociale) sviluppino fantasie alternative dove il controllo, la prevedibilità o la distanza emotiva giocano un ruolo. Questo, naturalmente, non nega o conferma alcun orientamento sessuale: aiuta solo a capire che l’eccitazione, da sola, non è sempre un indicatore diretto e affidabile. Quando lei parla di "prigione mentale", credo stia descrivendo benissimo il senso di blocco e di stallo che molti vivono in questi momenti: ci si sente intrappolati in pensieri ripetitivi, ci si interroga senza sosta su chi si è, ci si guarda da fuori come se si dovesse scoprire una verità definitiva. Ma a volte è proprio questo tentativo di ottenere una certezza assoluta, subito, a generare ansia e ulteriore confusione. In terapia cognitivo-comportamentale, spesso lavoriamo su questi pensieri rigidi, aiutando la persona a tollerare l’incertezza, a osservare i propri pensieri senza giudicarli, e ad agire in base a ciò che sente di volere, momento per momento, anziché secondo ciò che pensa di dover essere. Capisco che possa sentirsi frustrato se le spiegazioni che riceve dal suo terapeuta le sembrano poco aderenti alla sua esperienza. Forse può essere utile condividere apertamente con lui questi dubbi e le sue sensazioni, senza timore di giudizio. La relazione terapeutica deve essere uno spazio in cui lei si sente libero di dire: “Non mi sento capito” oppure “Questa spiegazione non mi convince, possiamo esplorarla meglio?”. È da questi momenti di confronto che spesso nascono le vere svolte terapeutiche. Non c’è nulla di sbagliato nel fare domande sulla propria sessualità, nel sentirsi confusi o nel cercare risposte. È parte della crescita personale, e il suo coraggio nell’affrontare questi temi dimostra quanto le stia a cuore il proprio benessere. La invito a continuare questo percorso con gentilezza verso sé stesso, lasciando aperta la possibilità di scoprire chi è, senza fretta e senza giudizio. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Le sue parole evidenziano una forte profondità emotiva e un conflitto interno che la sta portando a sentirsi intrappolato in una situazione difficile. Penso che la domanda su quale collegamento ci possa essere tra l’eccitazione visiva e la paura delle donne sia molto importante, e potrebbe essere utile riflettere insieme su come questi aspetti si inseriscono nella sua storia personale.
Può chiedersi: cosa significa per lei questa eccitazione? Quali pensieri o emozioni emergono quando si trova di fronte a questa domanda? Come si sente nel vivere questa ambivalenza, tra desiderio e paura?
Potrebbe essere utile anche esplorare quali sensazioni ha riguardo alle donne e alla socialità, e come queste influenzano la percezione di sé.
Un saluto
Può chiedersi: cosa significa per lei questa eccitazione? Quali pensieri o emozioni emergono quando si trova di fronte a questa domanda? Come si sente nel vivere questa ambivalenza, tra desiderio e paura?
Potrebbe essere utile anche esplorare quali sensazioni ha riguardo alle donne e alla socialità, e come queste influenzano la percezione di sé.
Un saluto
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