Buongiorno. A mio figlio è stata riscontrata una sclerosi del collo vescicale, a quanto pare congeni

2 risposte
Buongiorno. A mio figlio è stata riscontrata una sclerosi del collo vescicale, a quanto pare congenita, con difficoltà di minzione. Da sempre per fare pipi si siede. Credevo fosse per lui una forma di comodità...ora a 29 anni mi giustifica ciò dicendomi che in piedi, per lui è più difficoltoso...Volevo sapere se, presa per tempo, in età infantile, quando era piccolino, avremmo potuto evitare un possibile intervento (come ci è stato detto) con il rischio d'incorrere in un'infertilità permanente, oppure in alternativa, di prendere un farmaco (xatral 10mg), a vita con la probabilità del 25% d'incorrere comunque, in un infertilità "momentanea", che può regredire con la sospensione del farmaco stesso. Farmaco che peraltro, può provocare, sempre a detta dell'urologo, ipertensione.
Anticipatamente ringrazio per la risposta e per la Vosyra delucidazione.
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
La prima questione è essere sicuri che sia una sclerosi del collo e non una compressione da congestione infiammatoria pelvico-prostatica, molto più probabile a 29 anni. Occorre vedere quali esami sono stati fatti per quella diagnosi, ma non vorrei sia stata solo una uroflussometria e una cistoscopia. Gli esami di sicura da fare sono in prima battuta l'ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, la analisi base dello sperma, la coltura del secreto prostatico estratto, il test di Stamey. Poi si potrà decidere nel merito.

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È verosimile che possa trattarsi della Malattia di Marion o "Prostatisme sans prostate" , in virtù del fatto che Suo figlio riferisce minzioni difficoltose sin da bambino e da qui la necessità di mingere in posizione assisa con aumento obbligato della pressione întra-addominale per comprimere e svuotare meglio la vescica. Vanno certamente escluse altre problematiche del Basso Tratto Urinario (stenosi uretrali fondamentalmente) ed anche Neuro-Urologiche (dissinergia vescico-sfinterica) e la diagnosi si pone in base all'Uroflussimetria (o per maggiore accuratezza diagnostica l'Esame Urodinamico invasivo, di cui il Gold standard è la Video/Rx-Urodinamica) ed alla UretroFibroCistoscopia.
La diagnosi infantile non è frequente ed avviene nella maggior parte dei casi in età adulto-giovanile. Anche se la diagnosi avvenisse precocemente, la terapia sarebbe analoga e si attenderebbe comunque il termine del completamento dello sviluppo psicosomatico.
La terapia medica (alfuzosina/Xatral, il farmaco da lei menzionato, o altri ALFALITICI più selettivi, come tamsulosina o silodosina) è ben tollerata e PUÒ dare retrospermia (xatral o altri farmaci a base di alfuzosina, o anche la Terazosina altrettanto utile in questa situazione, raramente lo danno) per cui infertilità "naturale" e/o IPOtensione ortostatica. Tenga comunque presente che tali potenziali effetti indesiderati prevedibili scompaiono del tutto dopo 48h dalla sospensione del farmaco. Tale terapia è comunque sintomatica (non risolve la causa del problema) e riduce in parte quella che è la più seria conseguenza della m. di Marion: lo sfiancamento vescicale.
L'intervento (TUIP o TUR del collo vescicale) è nella maggior parte dei casi risolutiva ma è gravato dal rischio di retrospermia o aspermia permanente, ragion per cui è sempre raccomandata la crioconservazione del seme prima di procedere in tal senso. Mi auguro di esserLe stato d'aiuto.
Cordiali saluti.

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