buonaseravolevo un chiarimento e/o parere mio suocero di anni 82 ha avuto nel settembre 2015 una

3 risposte
buonasera
volevo un chiarimento e/o parere
mio suocero di anni 82 ha avuto nel settembre 2015 una piccola ischemia che fortunatamente non ha lasciato gravi danni all'organismo se non di ansia attacchi di panico vertigini . E' in cura da allora con cardioaspirina giornaliera , gocce di lexotan a periodi alterni 3 volte al giorno 5 gocce e una pastiglia alla sera di antidepressivo di recente però soprattutto dopo colazione si sente stanco e deve rimanere coricato a letto quasi metà giornata. secondo noi è soprattutto ansia dall'ultima visita neurologica di 6 mesi fa circa non risultavano ulteriori lesioni cerebrali. cosa ci consigliate?? grazie
Dott.ssa Laura Perego
Neurologo
Osio Sotto
Buongiorno.
Varrebbe la pena di fare una visita di controllo e di parlare dei sintomi, che chiaramente qui non riporta in dettaglio, che presenta in questo periodo.
Il Vostro Neurologo, in questo modo, riuscirà a fare una diagnosi differenziale fra ansia ed altre patologie ed ad instaurare una adeguata terapia.
Cordiali saluti

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Dr. Florindo D'onofrio
Neurologo
Avellino
Oltre l'aspetto di diagnosi differenziale, ripeterei eco-doppler TSA e valutazione rischio vascolare, visto il pregresso ictus del 2015, ai fini di eventuale modifica terapia preventiva
Dott.ssa Chiara Cerrone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Novara
Buonasera,
se non è mai stata fatta, (neanche durante il periodo di ricovero), consiglio valutazione neuropsicologica.
Un evento neurologico di questo tipo può provocare numerosi sintomi neuropsicologici (magari meno evidenti rispetto ad una difficoltà del linguaggio o del movimento e quindi sottovalutati) ma che possono notevolmente interferire con l'efficienza quotidiana come l'apatia, l'inerzia, difficoltà a carico del sistema esecutivo che possono facilmente essere confusi con un abbassamento del tono dell'umore.
Se non è mai stata fatta, (neanche durante il periodo di ricovero), consiglio una valutazione neuropsicologica.
Cordialità.
Chiara Cerrone

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