Buonasera volevo chiedere un informazione… 1 anno fa più o meno ho iniziato a monitorare la pressio

17 risposte
Buonasera volevo chiedere un informazione…
1 anno fa più o meno ho iniziato a monitorare la pressione arteriosa (così senza un preciso motivo.
Mi sentivo agitato e l’ho provata ..
Mi ricordo che dissi. Strano di solito c’è l’avevo più bassa .. l’avevo trovata a 134/76, da lì è iniziato il mio calvario ho iniziato a provarla 20/30 volte al giorno matt pom e sera tutti i giorni .. e infatti come penso sia fisiologico delle volte in momenti di panico trovavo valori fuori range .. tipo 150/90 140/95 per poi dopo quando mi calmavo tornare nella norma cioè a 120/78…
Ho fatto un holter 7 mesi fa che ha risultato una media di 122/77 nelle 24h e nella notte una media di 109/69 …

Ora la provo 15 volte la sera non la provo più la mattina e il pome .. ma la sera non riesco a farne a meno ..
sento proprio il bisogno..
Eeempio qualche giorno fa non l’ho provata per 2 giorni per vedere se riuscivo a resistere e nel provarla ho iniziato ad agitarmi e il cuore era schizzato a 130 batt al minuto mi mancava il fiato .. l’ho provata ugualmente ed infatti per un la mezz’ora i risultati erano alti .. poi quando mi sono calmato sono tornati nella norma …
Ieri sera l’ho monitorata ancora ma da oggi ho detto che non Voglio più provarla eccetto solo a visite dal dottore ecc..
non posso più vivere così il
Mio problema è che quando non la provo mi viene voglia e dico (vedrai che sarà alta ecc ..se infatti l’ha trovo alta alla prima misura per poi andare normale ..
Ero andato da una psicologa che mi mandò da una psichiatra ma la psichiatra mi disse che se mi faceva stare meglio di provarla anche 300 volte al giorno ..
io non riuscivo a crederle , le dissi (sono qua a posta per guarire le lei mi dice di provarla ??
Lei si mise a ridere i mi diede cipralex con tanto di saluti e non mi ha più voluto riveder le.. il farmaco l’ho preso ma non mi ha mai fatto nulla infatti l’ho sospeso dopo 5 mesi perché non ho trovato beneficio ..
insomma da quanto ho scritto avrete capito che sono ansiaote ipocondriaco dall’età di 24 anni ora ne ho 31 ..
Vi chiedo qualche consiglio ?
Posso fare da me e riuscire a non provare la pressione ??i meglio farsi aiutare da qualche psichiatra?? La psicologa che mi seguiva mi ha detto che le sedute non servivano più ma mi serviva una adeguata terapia contro ossessione.. anche quando ho un leggero mal di testa ,giramento ecc mi agito e dico è la pressione alta .. non voglio più vivere così !!ho mollato anche il lavoro per paura che mi si alzasse la pressione..adesso ne sto cercando un altro .. mi date qualche consiglio grazie
Salve ì, gentilissimo utente. Ho letto adesso la sua storia, mentre la leggevo ho sentito la sua sofferenza. La psicologa che lo seguiva, ha detto bene che si tratta di una ossessione la sua. Le ossessioni sono dei pensieri intrusivi che devono essere placati con dei comportamenti, nel suo caso specifico controllare la pressione.
Una cura farmacologica, la potrebbe aiutare in questa fase ma deve essere accompagnata da un percorso di psicoterapia che può aiutarla a trovare delle strategie per affrontare il suo disagio senza ad andare a invadere la sua vita.
Resto a disposizione, per una consulenza online e rispondere ad ulteriori sue domande.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tosi veronica

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, come detto dai miei colleghi in precedenza trattasi di ossessioni, ma l'origine delle ossessioni è L'ANSIA! La sua mente le richiede di tenere sotto contollo qualcosa, che probabilmente ad oggi a lei non è chiaro (potrebbero essere un serie di situazioni, talmente tanto abitudinarie, o difficili da sradicare che non comprende siano loro la causa) non mettendo a fuoco dunque "cosa deve controllare e modificare" per sentire che sta agendo in tal senso, la mente controlla altro, La pressione! Lo fa in maniera ossessiva perché non è quella la causa, l'elemento da controllare e modificare nella sua vita!
Resto a disposizione per un colloqui gratuito anche online
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Verginelli
Salve, credo che il suo problema di ansia e ipocondria vada curato con una psicoterapia magari accompagnata da psicofarmaci almeno inizialmente. Cerchi un collega di cui si possa fidare e chieda aiuto anche ad uno psichiatra. A sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buongiorno, in linea con quanto già riferito dai colleghi il mio invito è di affidarsi ad un percorso di psicoterapia. Rimango a disposizione, cordialmente
Dott.ssa Giada D’Amico
Buongiorno, le ossessioni possono essere particolarmente ostiche da trattare, per questo non bisogna demordere. Cerchi solo un/una terapeuta più accogliente che capisca ed empatizzi meglio con il suo malessere. Consideri anche l'idea ci cambiare diversi approcci o terapeuti fino a che non trova quelli più adatti a lei. Per aumentare l'efficacia potrebbe essere necessario ricorrere nuovamente ad un supporto farmacologico concomitante alla psicoterapia.
Buonasera. Mi spiace per la sofferenza che questa situazione le sta causando e comprendo bene che non sia facile da gestire. Ancor di più se è da solo a farlo, senza ricevere un adeguato supporto psicologico. Credo che un percorso di psicoterapia possa aiutarla a riprendere serenamente la sua quotidianità e a ritrovare uno stato di benessere. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti, Dott.ssa Federica Beligni
Buongiorno, quello che le disse la psichiatra non è così assurdo, nel senso che la Terapia Strategica Breve, un tipo di terapia psicologica che vanta molti successi nei disturbi ossessivi, utilizza di frequente tecniche paradossali, ma vanno codificate, specificate e prescritte, non dette come una singola frase estemporanea.
Le consiglio pertanto di contattare una psicologa, non una psichiatra, che utilizzi la Terapia Strategica Breve (TBS). Tenga comunque presente che i disturbi ossessivi celano un'ansia derivante da un altro motivo più nascosto e molto meno consapevole e affinché la terapia abbia più sicuramente successo e sia più veloce è bene affrontarlo e risolverlo. La TBS in teoria non lo cerca attivamente e non lo tratta, quindi a mio avviso è bene integrare la TBS con tecniche di altri approcci terapeutici che si occupano anche dei motivi inconsci che sostengono i sintomi. Da ultimo le consiglio di non sottovalutare, se c'è, una propensione o predisposizione alla pressione alta, perché essa è molto pericolosa e, soprattutto con il tempo, comporta altri problemi di salute.
Gentile paziente mi dispiace molto per il suo disagio, chi soffre di cardiofobia vive come Lei nella paura, irrazionale e incontrollata.
Nel timore di morire per una disfunzione dell’apparato cardio-circolatorio ci si focalizza ossessivamente sull’ascolto del cuore e del suo ritmo. Si può anche finire per usare ansiolitici e antidepressivi che però non intaccano minimamente la struttura fobica del pensiero, oppure si inizia ad evitare tutte quelle situazioni che potrebbero affaticare il proprio cuore, a selezionare i cibi ed evitare viaggi e spostamenti dalla propria zona di sicurezza, per la paura di non poter ricevere adeguato aiuto medico, o come nel suo caso è finito per mollare il lavoro.

Un tipo di trattamento molto efficace è la terapia breve strategica. L’intervento di psicoterapia breve strategica mira a condurre il paziente a riappropriarsi delle sensazioni cardiache senza entrare in ansia o in panico. Attraverso l’uso di particolari manovre terapeutiche, la terapia breve strategica, conduce, da un lato, verso la rottura delle principali tentate soluzioni disfunzionali che mantengono il problema e dall’altro ad un cambiamento delle modalità di vivere e percepire i segnali provenienti dal proprio corpo.

In un tempo relativamente breve (10 sedute per vedere lo sbocco del problema) è possibile restituire al paziente una percezione sana e funzionale del proprio cuore. Se ha necessità di ulteriori informazioni sono a disposizione.
Saluti,
dr. Germi
buonasera e grazie per la condivisione. Lei parla solo di quante volte misura la pressione e dei valori, ma purtroppo non racconta nulla di sè. Eviterei di prendere farmaci per contenere l'ansia, anche perchè pare che non abbiano portato alcun beneficio. L'unica cosa da fare è prendere in mano la sua vita e iniziare un percorso di psicoterapia in modo da arginare quelle ansie che la portano a non riuscire a rinunciare al pensiero della pressione. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Effettuo anche terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Salve,
mi dispiace molto per questa situazione che descrive e immagino il disagio che sperimenta.
A mio avviso è molto importante che lei richieda un consulto psicologico al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione che vive.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto. Dott.ssa Rossella Maria Sferrazzo
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Gentile utente di mio dottore,
le sue preoccupazioni sono l' espressione di un disturbo d' ansia da malattia importante. Sarebbe opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia accompagnato da un adeguato trattamento farmacologico al fine di poter col tempo cercare un certo equilibrio. Lo psichiatra potrebbe attraverso la somministrazione dei farmaci aiutarla al momento a tamponare ad una angoscia troppo forte da poter esser gestita in autonomia mentre la psicoterapia le permetterebbe di guardare ad un benessere più a lungo termine e di approfondire le ragioni del suo disagio.
Per qualsiasi altra richiesta non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,

le consiglio di intraprendere un percorso di Psicoterapia Breve Strategica, in quanto è l'approccio elettivo per i Disturbi Ossessivi, avendo un'alta percentuale di efficacia.

Ho personalmente conseguito in master in tale modello, che mi permette di applicare il metodo nella mia pratica clinica, riscontrando successo nei suddetti disturbi.

Resto a disposizione per qualsiasi necessità.

Cordialmente

Dott.ssa Antonella Basile
Buongiorno, leggendo quello che hai scritto, mi arriva il disagio e l'ansia...quello che stai vivendo va sicuramente ascoltato e accolto per poi trovare una nuova via per vivere più serenamente. A mio avviso è necessario che tu intraprenda un percorso psicoterapeutico che vada a trovare le cause del tuo malessere e delle tue paure, inizialmente accompagnato da una cura farmacologica più adeguata, eventualmente anche naturale/omeopatica se non vuoi quella medica.
buon cammino!
Jessica Scheggi
Caro utente, immagino la fatica e il disagio che stia provando e quanto i comportamenti che ha descritto impattino sulla sua vita quotidiana. A fronte di questo ritengo che sia necessario rivolgersi ad uno specialista per un percorso psicoterapeutico che l'aiuti a trovare strategie efficaci per affrontare i pensieri intrusivi e i conseguenti comportamenti disfunzionali (misurare ossessivamente la pressione). Potrebbe essere utile affiancare un trattamento farmacologico sotto controllo psichiatrico, sarà il terapeuta a darle indicazioni al riguardo.
La saluto e mi auguro possa trovare uno specialista che l'accompagni nella risoluzione dei suoi disagi.
Salve, ho letto la descrizione del suo disturbo che mi sembra abbia raggiunto un livello fin troppo invalidante al punto da sentirsi costretta a lasciare il proprio lavoro. Come hanno consigliato alcuni colleghi che mi hanno preceduto, ritengo che un percorso d Terapia Breve Strategica possa aiutarla efficacemente a risovere il problema. La TBS risulta particolarmente efficace ed efficiente nei disturbi ossessivi pertanto La consiglio vivamente. Essendo Specialista in TBS resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Un caro saluto.
Buonasera, mi dispiace leggere questa sofferenza che sembra agitarsi dentro ad una trappola senza uscita. In realtà credo che andrebbero ricercate le ansie e le paure sottostanti che prova sin da quando era giovane e che ora sembrano riapparire con più forza di prima. Non so su quali argomenti abbiate lavorato ma ritengo che sia utile continuare un lavoro di psicoterapia del profondo. Quando il disturbo è pervasivo non è utile tentare di bloccarlo perché se non ci riesce ciò può peggiorare la percezione che ha di se stesso e delle sue risorse nel trovare una risoluzione. Cosa c'è dietro a questo continuo controllo? Quali emozioni e vissuti lo hanno portato a focalizzare l'attenzione sul suo corpo? Sono queste le domande da porsi, che richiedono un aiuto professionale. Cambi aprroccio e terapeuta, ma cerchi un aiuto. Guarire non è impossibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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