Buonasera, vi scrivo perché sto conoscendo un ragazzo che mi interessa ma ho saputo da lui che è bi

15 risposte
Buonasera,
vi scrivo perché sto conoscendo un ragazzo che mi interessa ma ho saputo da lui che è bipolare. Vorrei sapere se si può avere una relazione sana e "normale" con una persona affetta da questo disturbo. Io non l'ho ancora visto in una sua fase depressa e quindi non so cosa devo aspettarmi. Ho paura che da un momento all'altro si trasformi in una persona che non riconoscerei. So che al momento non va da uno psicologo e neanche prende farmaci perché dice di sentirsi bene. In passato invece è stato sia da psicologo che psichiatra. Se non mi avesse detto di questa problematica sinceramente non mi sarei proprio resa conto. Vorrei un aiuto e consigli su come comportarmi.
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di vostri pareri a riguardo.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD

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Buona sera. Le dico subito di si, si può sicuramente avere una relazione sana con un bipolare. L'importante è che chi soffre del problema sia cosciente della sua condizione e sappia al momento opportuno come affrontare gli Up e i Down.
La terapia più importante per questo disturbo è quella farmacologica, e il ruolo dello psicologo può essere importante soprattutto per aiutare la persona ad assumere consapevolezza della propria condizione. Un bipolare consapevole del proprio disturbo impara a gestirsi meglio in quei momenti in cui l'umore diventa troppo elevato e accelerato, e sa vivere con modalità meno distruttive le fasi di umore basso e depresso. Il fatto che questo ragazzo si sia aperto sul suo problema potrebbe quindi indicare una certa consapevolezza della sua situazione
Gentile utente, capisco che la situazione la possa preoccupare ma la persona va conosciuta al di là della diagnosi che spesso e volentieri è un'etichetta che non dice nulla di chi sua la persona. Se mi posso permettere le suggerirei di condividere con il suo ragazzo i suoi pensieri ma al contempo di viversi questa relazione al meglio.
Un caro augurio.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Ramundo
Buonasera,
comprendo le sue preoccupazioni, ma al di là dell'etichetta diagnostica un individuo resta sempre una persona che ha diritto ad amore e affetto, qualunque sia la sua malattia o la sua problematica.
Occorre però tenere presente che occorrono risorse emotive ed energetiche per supportare durante le fasi "difficili".
Anche lei, quindi, potrebbe avere bisogno di essere sostenuta, per poterlo affiancare durante la fase depressiva, ad esempio.
Tutto però è fattibile, affrontabile e positivo.
Se occorresse può contattarmi.
Cordialmente
Dott.ssa Elena Rolfo
Buongiorno e grazie per la sua condivisione.
A mio parere, spesso le etichette o le diagnosi, servono ai professionisti per confrontarsi. Quello che davvero conta è la consapevolezza della propria condizione e la maturità di agire di conseguenza. E questo vale per tutte/i noi. Il mio consiglio è di vivere la relazione momento per momento. Chiedendosi se quello che sta vivendo all'interno di questo rapporto è giusto per lei, ed è quello che desidera.
Certamente in questo potrà farsi aiutare da un supporto psicologico.
un caro saluto.
Buongiorno
Sono disponibile ad aiutarla e soprattutto a conoscere e a supportare il suo ragazzo.
Mo contatti tramite colloquio online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buonasera.
Interessante l'interrogativo che pone: posso immaginare la sua sensazione di incertezza in una situazione come questa, ma non è detto che tale problematica vada per forza ad inficiare il vostro rapporto. è però particolare che lui ne parli così apertamente: magari potrebbe chiedergli che cosa significa per lui questo "disturbo bipolare", farsi dire di più... Mi pare di capire però che questo quesito vada al di là del suo ragazzo e, in fondo, la interroghi rispetto a una questione diagnostica più ampia. Che ne dice? Saluti. Greta Tovaglieri
Buongiorno, forse la questione non è se si possa o meno avere una relazione con una persona con tale disturbo, ma quanto a lei possa preoccupare l'idea e/o la diagnosi. Ogni relazione sentimentale è fatta di unici e specifici incastri, quindi in maniera assoluta non si può rispondere a questa domanda, perchè vorrebbe dire sostituire, con una logica esterna, i sentimenti che prova per questo ragazzo. Mi arriva la sua, legittima, preoccupazione e forse sarebbe utile partire da lì per comprendere quanto per lei sia inficiante una diagnosi di questo tipo o quanto, per le vostre specificità, non sia così impattante.
Per qualsiasi approfondimento o chiarimento mi contatti.
Elena
Buongiorno. La personalità bipolare può attraversare momenti di buon compenso, ragion per cui chi gli sta vicino può anche non avvertire eventuali problematiche. Può accadere che il viraggio verso una fase maniacale avvenga con una certa celerità, così il passaggio dalla fase maniacale a depressiva. La domanda da porsi è: questa persona è conscia della diagnosi che le è stata fatta? Ha accettato il suo eventuale stato? Sarebbe utile, anche in una fase di relativo benessere seguire una terapia farmacologica (ci sono farmaci detti stabilizzatori dell'umore che aiutano a mantenere l'equilibrio psichico), e un supporto psicologico. Chi sta nella realtà vicino a lui è utile che osservi la comparsa di eventuali segnali anticipatori: agitazione, sbalzi di umore, momenti di chiusura; in generale una aumentata difficoltà a rapportarsi con lui. Allora può essere il segnale che qualcosa sta cambiando. Anche eventi stressanti possono contribuire ad alterare l'equilibrio psichico ed emotivo di queste persone. Cordiali saluti
Gentilissima
grazie per aver voluto condividere la sua attuale situazione sentimentale. Lei scrive di essere in una fase iniziale di conoscenza ed entrambi dovete esplorare parti dell'altra persona e vedere come state insieme; l'aspetto di cui il ragazzo ha voluto parlare è sicuramente importante perchè può sollecitare domande,riflessioni,forse paure; nel costruire il vostro rapporto credo sarà importante continuare a mantenere il dialogo su eventuali cambiamenti emotivi ; è col dialogo che si può mantenere uno sguardo su di sè e sull'altro costruttivo.
Buone cose
dott.ssa Nicoletta Balestra
Buongiorno e grazie per aver condiviso una parte così personale della sua vita.
Comprendo le sue preoccupazioni riguardo alla relazione con un ragazzo affetto da disturbo bipolare. È importante notare che ogni persona è unica e che le esperienze possono variare notevolmente da individuo a individuo, anche all'interno dello stesso disturbo.
Tuttavia è importante informarsi da un professionista sul disturbo bipolare per capirne meglio le caratteristiche e le sfide associate. Il disturbo bipolare è una condizione che comporta sbalzi d'umore significativi, che possono oscillare tra fasi depressive e fasi maniacali o ipomaniacali. Questi sbalzi possono influire sul comportamento, sulle emozioni e sulle relazioni personali.
Per una relazione sana con una persona bipolare, la comunicazione aperta e l'empatia sono fondamentali. Parli apertamente con il suo partner riguardo al suo disturbo e cerchi di comprendere come si manifesta in lui, in modo da poter riconoscere eventuali cambiamenti nel suo stato d'animo.

Sia consapevole che potrebbero esserci momenti in cui il suo partner potrebbe avere difficoltà a gestire le sue emozioni o potrebbe vivere episodi depressivi. Durante queste fasi, la sua pazienza, il suo sostegno e la sua comprensione possono essere di grande aiuto, così come la piena consapevolezza e conoscenza del disturbo.
Tuttavia, è fondamentale che lei ponga i suoi bisogni e il suo benessere al centro della sua vita, prima di tutto. Si assicuri di prendersi cura di se stessa e di cercare il supporto di amici, familiari o di un terapeuta, se ne sente il ​​bisogno. Avere una rete di supporto solida può essere di grande aiuto per affrontare le sfide che potrebbero presentarsi durante la relazione.
Infine, sebbene il suo partner al momento non stia seguendo un trattamento professionale, potrebbe incoraggiarlo a considerare di parlarne con uno specialista. Un trattamento adeguato, che potrebbe includere terapia e farmaci, può aiutare a gestire i sintomi e favorire una maggiore stabilità emotiva.

In definitiva, una relazione con una persona affetta da disturbo bipolare può essere piena di alti e bassi, ma con la giusta comunicazione, comprensione e sostegno reciproco, è possibile creare una relazione sana e gratificante. Tenga presente che ogni relazione è unica e che è importante fare ciò che la fa sentire al sicuro e felice.
Ricordi che questa risposta non sostituisce il parere di un professionista qualificato. Se ha ulteriori preoccupazioni o domande, le consiglio di consultare uno psicologo o uno psichiatra specializzato nel disturbo bipolare.

Le auguro il meglio nella sua relazione e buona fortuna per il futuro, dott.ssa Monica Borgogno
Gentile Utente, mi rincresce il suo attuale preoccupazione ma la situazione descritta necessita di una consulenza.
Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Marchiani
Salve, grazie per questa condivisione.
Come già detto dai colleghi sopra, aldilà dell’etichetta diagnostica continui a conoscere questa persona. Mi sembra di capire che non sia venuto fuori nessun aspetto problematico del funzionamento di questa persona ma forse sarebbe utile approfondire le ragioni che lo hanno portato ad interrompere la terapia e la cura farmacologica e capire quanta consapevolezza ha del suo disturbo in un’ottica di condivisione, apertura e non di giudizio.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentilissima, fa bene a scrivere relazione "normale" fra virgolette. E' molto difficile stabilire cosa sia la normalità, forse è più facile capire cos'è per noi stessi, se si è in coppia anche per "noi due". Noi facciamo le diagnosi per comunicare con i colleghi, non per etichettare una persona. Se si sceglie di frequentare qualcuno magari sarebbe meglio orientarsi a persone che ci diano rispetto ed affetto, quale che sia la loro diagnosi. Ci sono persone dietro i così detti disturbi. Cordiali saluti, Paolo Mirri
Gentile, grazie per la sua condivisione. L'etichetta di cui parla su questo ragazzo non fa di lui una persona da ghettizzare, bensì comprendere e possibilmente in caso in cui chiedesse aiuto, sostenerlo. Ciò che mi preme però mettere in luce sono alcuni quesiti. Se lei si Immagina di vivere una vera e propria relazione, si chieda quanto è disposta ad accettare da questo rapporto?
Da ciò che scrive si comprende che ha paura, che si sente impotente di fronte a disturbi di difficile gestione per chi non ha strumenti necessari. Tale disturbo DEVE essere sempre monitorato attraverso un supporto tecnico e farmacologico. Non può in nessun caso essere senza sostegno psicofarmcacologico. Detto questo se pensa fin da adesso di non riuscire a gestire situazioni down si ponga e risponda con estrema sincerità quanto è disposta ad investire.
Credo che prima di pensare come affrontare possibili situazioni con il suo potenziale partner debba chiedersi come sta in relazione a...
cosa pensa in relazione a...
cosa è disposta a fare pur di stare in relazione...
Conoscere la propria posizione riguardo a certi temi può impedirci di soffrire e far soffrire.
Le auguro di trovare le sue risposte.
Buona giornata.
Dr Pesce

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