Buonasera, vi contatto perché mia mamma di 63 anni ha avuto un episodio di ipertensione molto grave.

23 risposte
Buonasera, vi contatto perché mia mamma di 63 anni ha avuto un episodio di ipertensione molto grave.
Al momento la situazione è sotto controllo, il suo medico dopo aver valutato anche gli esami del sangue le ha prescritto Cardioaspirina, Rosumibe e pastiglia la pressione.
Inoltre le ha consigliato anche di fare una TAC alla testa che per fortuna non ha evidenziato cose significative.
Le causa di questo episodio di ipertensione sono molteplici: soprappeso, tabagismo, scarsa attività fisica e per ultimi, non per importanza, anche depressione e una forte emotività con le quali convive da molti anni.
La depressione è da circa trent'anni che viene "tamponata" con un antidepressivo, il quale non ha fatto miracoli ma le ha concesso di vivere una vita tranquilla finora.

Da quello che dice il medico che l'ha in cura è normale che al momento si senta priva di forze perché il suo corpo deve piano piano abituarsi al cambiamento e ci possono volere circa due mesi prima che inizia a sentire i benefici della cura, della dieta, e del cambio di abitudini. Io mi trovo d'accordo con quanto esposto dal dottore e vorrei poter tranquillizzare mia mamma a riguardo visto che è facilmente impressionabile ed ha molta paura delle visite e degli esami.

Credo che in seguito sia opportuno che faccia un controllo anche dal neurologo, e alle carotidi... Mi chiedo, tenendo conto anche dell'aspetto psicologico della faccenda, con quale urgenza sia il caso di provvedere in tal senso. Visto che un paio di persone attorno a lei, le fanno molta pressione a riguardo e mi sembra che le creino dello stress che al momento si potrebbe risparmiare. Cordiali saluti!
Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
.Buongiorno,
per quanto riguarda gli esami e le tempistiche con cui farli è una questione prettamente medica e quindi la cosa migliore è seguire il parere dei medici. Ritengo utile in questo caso un percorso psicologico per sua mamma per aiutarla nella gestione di questo difficile momento e supportarla rispetto a quelle che sono le sue paure.
Rimango a disposizione per dei colloqui online.

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Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno signora,
mi pare importante che la sua mamma ora sia sotto controllo medico e fuori pericolo. Certamente gli aspetti psicologici sono altrettanto determinanti di quelli organici per il benessere generale di ognuno di noi. "Depressione e "forte emotività" potrebbero trarre beneficio da un supporto psicologico. Con quali urgenza, chiede. Forse potrebbe parlarne con sua mamma e capire insieme a lei se se la sente e con quale obiettivo. Capisco che esercitare pressione non sia la strategia migliore. Ci si può chiedere come mai in tanti anni sua mamma non abbia mai pensato di ricorrere ad una psicoterapia. Quello che è stato per un periodo "tamponato" con il farmaco forse ora richiede attenzione e spazio. Può spaventare l'idea di lavorare su di sè dal punto di vista psicologico. Un colloquio conoscitivo potrebbe essere utile a dissipare qualche paura.
Le auguro giorni più sereni e resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Comprende anche il disagio di sua mamma.
Ritengo fondamentale stimolarla a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, data la situazione credo che sia importante per sua madre intraprendere un percorso psicologico, obbligarla però risulterebbe controproducente. Potrebbe confrontarsi con sua madre condividendo le sue preoccupazioni.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
buonasera, sarebbe interessante conoscere l'ambiente in cui l'anziano vive, le variabili ambientali hanno un forte peso nei confronti dell'adattamento della persona anziana. A questa età va progettato un intervento a più livelli. Ritengo importante che sua madre sia ascoltata nelle sue paure e nel suo disagio profondo con cui convive da anni e non anestetizzata " solo dai farmaci. Io sono a disposizione anche per parlarne prima con lei. Saluti Dottoressa Ponziani Francesca
Dott. Giacomo Carella
Psicologo, Psicologo clinico
Pistoia
Buongiorno, ritengo che sia di fondamentale importanza che sua madre sia affiancata da un professionista che la possa sostenere psicologicamente. In oltre, sarebbe ideale, in accordo con il medico, iniziare a scalare molto lentamente gli antidepressivi, qualora, un domani, sua madre possa trovare giovamento dalla terapia. Per qualsiasi chiarimento, rimango a disposizione. Dott. Carella
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera, mi sembra che dal punto di vista medico la mamma sia ben seguita. Certamente gli aspetti psicologici ed emotivi sono da tenere in considerazione. Le suggerirei di proporre a sua madre di incontrare uno psicologo. Tenga conto però che nessun percorso psicologico può avere efficacia se non c’è una domanda d’aiuto da parte della persona intere.
Le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Zena Ballico
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, un percorso psicologico aiuta a prendere consapevolezza dell'importanza e della responsabilità della cura della propria persona. La sua mamma pare che abbia un po' lasciato andare (soprappeso, tabagismo, scarsa attività fisica) la preoccupazione e sollecitazione dei parenti e conoscenti, come da lei riportato, fino ad oggi, pare non abbiano avuto grandi effetti. A mio parere, fondamentali gli esami clinici, non di meno un consulto psicologico. Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve, la depressione di sua madre, oramai trentennale, sembra oramai ben radicata. Non per questo non bisogna fare nulla, anzi. Provi a consultare un terapeuta familiare, dove potrebbe andare anche lei e i componenti della famiglia. Forse in questo modo si potrebbe avere accesso alla comprensione del sintomo. Sua madre sembra non aver maturato l'esigenza di una psicoterapia e costringerla non servirebbe a molto, forse in un ottica familiare potrebbe essere accettata.
Dott.ssa Milvia verginelli
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, condivido le sue riflessioni, tuttavia è sua madre che deve sentirsi in grado o no di iniziare un percorso di psicoterapia. È una scelta molto delicata e profondamente personale, lei può suggerirglielo ma poi spetta a sua madre compiere il primo passo. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti
Buonasera, le riflessioni che sta ponendo sono importanti. I farmaci curano il sintomo non la causa, per questo sarebbe importante iniziare un percorso psicologico, in modo da lavorare sul suo stato emotivo. Sarebbe per lei un'opportunità di lavorare in profondità sul suo malessere, sui suoi vissuti, e poter imparare a vivere e gestire la sua vita in modo più funzionale. Provi a palare con lei di questa possibilità.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, ha fatto bene a rivolgersi qui e grazie per tutte le importanti informazioni e riflessioni che ha fornito. Da un punto di vista psicologico sarebbe opportuno un percorso psicologico quanto prima per affrontare meglio lo stress derivante da questi cambiamenti di vita. Essendo presente una forma depressiva da molti anni, sarebbe stato utile iniziarla anche prima perchè il solo farmaco, come ha detto lei, "tampona". Le suggerisco però di non forzare troppo la mano. La signora sta già vedendo molti specialisti e si sta sottoponendo a numerosi esami quindi è probabile che di primo impatto rifiuti. Lanci l'idea e le dia tempo, anche perché se non è una sua volontà, non servirà a molto. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore, sarebbe opportuno che sua madre affiancasse alla terapia farmacologica per la depressione anche una psicoterapia con la quale esser sostenuta in maniera continuativa. Le dia anche questa opportunità in fondo nel vale del suo benessere psichico. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Alice Boschiroli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, immagino la forte preoccupazione che può avere lei come figlia nel vedere sua madre così affaticata da questi ultimi eventi. Come suggerivano i colleghi forzare un percorso psicologico sarebbe controproducente e partirebbe con i presupposti sbagliati.
Tuttavia, come figlia, supportare una madre depressa e con una forte emotività può essere molto sfidante e forse potrebbe giovare anche lei di un supporto psicologico per affrontare questi cambiamenti. Nell'approccio sistemico si pensa infatti che se uno dei membri inizia a prendersi cura di sé, inizia già ad apportare degli aggiustamenti nell'intero sistema familiare e non.
Rimango a disposizione e le porgo un caro saluto,
Dott.ssa Alice Boschiroli
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera

Una psicoterapia potrebbe aiutare sua madre nella gestione dei sintomi e dello stress che sta subendo.
Resto a disposizione per chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera innanzitutto credo che sia giusto finire di fare gli esami prescritti dal medico in modo tale che sua madre possa avere conferma del suo stato di salute poi se fosse potrebbe prospettarle una terapia psicologica per aiutarla ad affrontare i suoi stati ansiosi, senza costrizioni. cordiali saluti resto a sua disposizione.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Psicologo
Castelfiorentino
Buonasera, sua mamma che cosa vorrebbe? Sicuramente un percorso psicologico in questo momento le sarebbe di grande giovamento, ma non possiamo certo imporglielo. La cosa migliore è seguire le prescrizioni mediche e chiedere direttamente ai medici che la seguono se sia il caso di intraprendere un percorso psicologico per prendere confidenza anche con la nuova fase di vita e tutte le paure e le dinamiche collegate. Potete anche farvi consigliare uno psicologo dell'ospedale per una prima visita e poi pensare di intraprendere un percorso anche da privato. La cosa importante è che sia una volontà di sua mamma. E lei invece? Pensa che ne avrebbe bisogno dopo i recenti avvenimenti che immagino l'abbiano molto impaurita?
Spero di essere stata d'aiuto, resto a disposizione. Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott.ssa Angele Rachel Bilegue
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gent.mo paziente, mi dispiace per la sua mamma. L’ipertensione è molto delicato e le persone che ne soffrono devono essere sotto controllo. Gli esami e le tempistiche con cui farli è una questione puramente medica e quindi la cosa migliore è seguire il parere dei medici. La posso consigliare di proporre un percorso psicologico per aiutarla a gestire questo momento difficile. Può prenotare una consulenza online con me.
Dott.ssa Irene Ferrara
Psicologo
San Martino Buon Albergo
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione e la situazione delicata. Si percepisce un grande interesse e una grande responsabilità da parte sua nel prendersi cura di sua madre. Come sottolinea anche lei è importante trovare un equilibrio tra la salute fisica e psicologica. Affidatevi alle cure di un medico nel quale anche sua madre ripone fiducia e seguite le sue indicazioni, è maggiormente probabile che sua madre segua le indicazioni date da un professionista e coinvolgete il medico anche riguardo agli aspetti psicologici della mamma. Potrebbe essere lui stesso a guidarvi anche nell’eventuale modificazione del farmaco per la depressione o consigliarvi approfondimenti al fine di gestire al meglio questo momento delicato. Un supporto psicologico o terapeutico aggiuntivo potrebbe aiutarla a gestire lo stress e a sentirsi più sicura e sostenuta.
Lavorate insieme nel costruire una nuova routine in modo che sua madre riesca a prendersi cura di sé e a svolgere attività piacevoli in modo da rilassarsi e trovare il giusto tempo per guarire. Spieghi alle persone attorno a lei che i giusti passi saranno fatti al momento opportuno, senza fretta, quando i medici lo diranno. Se ha altri dubbi specifici o vuole altri chiarimenti resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Sarebbe interessante approfondire questo aspetto della depressione che sembra che non abbia approfondito anche sotto l'aspetto psicologico oltre a quello farmacologico. Trent'anni sono molti e deve essere successo qualcosa di importante perchè l'abbia scatenata. Consulti uno psicologo di tipo dinamico, di cui io mi occupo, che approfondisca le sue parti buie che hanno scatenato la depressione e vedrà che col tempo se ne verrà a capo
Dott.ssa Silvia Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Palazzolo sull'Oglio
Buongiorno, leggendo la sua storia le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per sua md per poter meglio comprendere la gravità della situazione.
Cordialmente Dott.ssa Caruso
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

sta gestendo la situazione di sua madre con molta lucidità ed equilibrio, e il suo modo di preoccuparsi senza allarmarsi è esattamente ciò di cui una persona ansiosa e fragile emotivamente ha bisogno in questo momento.

Da ciò che descrive, il medico curante ha impostato un percorso corretto: l’episodio ipertensivo è stato affrontato sul piano medico, farmacologico e preventivo, e la TAC negativa è un segnale importante di stabilità. L’attuale stanchezza o senso di spossatezza che sua madre riferisce è plausibilmente una risposta fisiologica al riassestamento dell’organismo (nuovi farmaci, calo pressorio, dieta, modifiche dello stile di vita). Due mesi sono un periodo realistico per permettere al corpo di adattarsi.

Per quanto riguarda gli ulteriori controlli, come la visita neurologica o l’ecocolordoppler delle carotidi, si tratta certamente di approfondimenti utili in ottica preventiva, ma non urgenti se al momento i valori pressori sono sotto controllo e non ci sono nuovi sintomi (come vertigini intense, disturbi visivi, difficoltà nel linguaggio o debolezza muscolare improvvisa). È corretto pianificarli, ma senza creare pressione o allarme: ciò che ora serve a sua madre è stabilità, rassicurazione e gradualità.

Sul piano psicologico, sarebbe importante che non si sentisse “malata”, ma piuttosto coinvolta in un processo di cura e cambiamento positivo: piccoli obiettivi quotidiani, passeggiate leggere, ascolto, rinforzi positivi per ogni miglioramento. L’ansia e l’ipercontrollo delle persone intorno rischiano, invece, di aumentare la tensione interna e ostacolare i progressi.

Le consiglio di proteggere questo equilibrio:

continui a coordinarsi col medico di fiducia;

pianifichi gli altri controlli in tempi sereni, non “in emergenza”;

aiuti sua madre a focalizzarsi su ciò che sta già facendo per migliorarsi, piuttosto che su ciò che “potrebbe andare storto”.

Un atteggiamento calmo e incoraggiante come il suo è, in questi casi, la miglior forma di terapia di supporto.

Dott.ssa Sara Petroni

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