Buonasera, Sto facendo la dieta chetologica da una settimana, assumo meno di 20g di carboidrati al

12 risposte
Buonasera,
Sto facendo la dieta chetologica da una settimana, assumo meno di 20g di carboidrati al giorno e ancora non sono entrata in chetosi, nessuno sgarro, e oggi mi è arrivato il ciclo, può essere che sia causa di quest’ultimo che sto faticando ad entrare in fase di chetosi?
Gentilissima paziente,
Per entrare in chetosi non basta ridurre i grammi di carboidrati, bensì è indispensabile calcolare il rapporto chetogenico.
Il rapporto chetogenico è il rapporto tra i grammi di grassi e la somma dei grammi di proteine e carboidrati: KR = g lipidi / (g proteine + g zuccheri).
La chetosi può essere accelerata intervenendo sul menù giornaliero, considerando che il 70% degli alimenti dovrebbe essere composto dai cosiddetti grassi “buoni”, provenienti dal pesce, dalla frutta secca, dalle uova etc...
Infine è fondamentale sapere che
non tutte le diete low carb inducono la chetosi. Affinché ciò avvenga, occorre che l’apporto giornaliero in carboidrati sia molto ridotto (sotto una soglia che varia individualmente e solitamente non supera i 30-50 grammi giornalieri) e che l’apporto proteico non sia eccessivo in relazione al fabbisogno del soggetto, parliamo di un rapporto di 3:1 o 4:1.
Questo protocollo deve essere seguito sotto il controllo di uno specialista affinché possa dare i suoi benefici e confinare gli effetti collaterali di una dieta così stringente.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone

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Buonsera, la prima domanda che le faccio è la seguente:
è seguita da un professionista o sta facendo una dieta fai da te?
Inoltre che tipo di dieta chetogenica sta facendo? Oloproteica o eslusivamente con alimenti?
La dieta chetogenica è una dieta medicale, e va fatta solo sotto stretto controllo medico o del proprio nutrizionista o dietista di fiducia, in quanto ci sono alcune patologie o farmaci che non sono compatibili con tale protocollo alimentare. Detto ciò come fa a dire che non è entrata in chetosi? Sta usando il Ketur-test (strip-urinari)? In questo caso, se le strisce non misurano i chetoni, non è sempre detto che non si è in chetosi, potrebbero dare dei falsi negativi, sopratutto nelle prime fasi, quando la produzione di corpi chetonici è ancora blando (si parla di chetosi quando i chetoni superano i 0.2 mmol/L). Le consiglio di fare il test la mattina a digiuno. In altri casi l'ingresso in chetosi è bloccato per errori di bilanciamento. Mi spiego meglio: se sta facendo una dieta con soli alimenti, ogni pasto per definirsi chetogenico deve rispettare il Cheto ratio, ovvero la relazione tra i macronutrienti chetogeni e quelli anti-chetogeni. In linea generale, rientrano tra i macronutrienti chetogeni i lipidi, mentre tra gli anti-chetogeni i carboidrati e le proteine. Se il cheto ratio non è rispettata il pasto non è chetogenico. Di conseguenza non si entra in chetosi, nonostante la somma totale dei carboidrati giornalieri sia al di sotto dei 50 g giornalieri. Se invece pensa di non essere in chetosi per via del fatto che non perde peso, probabilmente la dieta non è ipocalorica. Le consiglio quindi di rivolgersi ad uno specialista esperto in diete chetogeniche. Cordiali Saluti.
Buongiorno,
Le chiedo innanzitutto se sia seguita da un medico o un nutrizionista, che possa calcolare non solo i macronutrienti in modo da indurre la chetosi, ma anche il suo fabbisogno calorico, in modo che possa perdere peso andando in ipocalorica rispetto al suo fabbisogno.
Eviti il fai da te perché diversamente potrebbe incorrere a spiacevoli effetti collaterali.
Resto a disposizione,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Lai
Buongiorno, 20g di carboidrati è la quota giusta per la chetogenica, ma la sta seguendo correttamente? È una dieta "fai da te" oppure è seguita da un nutrizionista?
Resto a disposizione di un consulto nutrizionale specifico per la chetogenica! Buona giornata!
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Buonasera. Se si tratta di una dieta fai da te abbandoni subito questa idea. Si faccia seguire da un professionista della nutrizione, al 99,9% non ha bisogno di una dieta chetogenica. Se invece è già seguita da un professionista rivolga questa domanda a lui/lei, il/la quale, avendo più chiaro il quadro generale, le risponderà al meglio.

Dott. Giuseppe Pullia
Buongiorno, innanzitutto come hanno già affermato i miei colleghi precedentemente bisogna essere seguiti da uno specialista, poiché fare una dieta chetogenica (ma non solo) fai da te non è mai una buona idea, anche perché potrebbe non avere benefici, sopratutto se non fatta in modo corretto.
Per entrare in chetosi non è utile ridurre solo l'apporto di carboidrati, ma per impostare una giusta dieta chetogenica è molto importante conoscere il proprio fabbisogno energetico e calcolare in base a quello una dieta equilibrata in cui si apporta energia al proprio corpo con gli altri macronutrienti.
Per qualsiasi consulto e informazione resto a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Mariachiara Della Ventura
Buongiorno, le consiglio di farsi seguire da un professionista per questo tipo di regime alimentare. Cordiali saluti
Oltre alla raccomandazione di essere sempre seguita da una nutrizionista, in caso di ovaio policistico, potresti aver sviluppato una chetoresistenza, e pertanto potresti impiegare più tempo per entrare in chetosi (anche oltre 10 giorni)
Buonasera,
È possibile che il ciclo mestruale possa avere un impatto sul processo di chetosi. Durante il periodo mestruale, alcune donne possono sperimentare fluttuazioni ormonali e ritenzione idrica, che potrebbero influenzare i livelli di glucosio e insulina nel corpo. Ciò potrebbe rendere più difficile raggiungere la chetosi, poiché il corpo potrebbe utilizzare il glucosio in eccesso invece di iniziare a bruciare i grassi per produrre chetoni.

Tuttavia, è importante notare che il tempo necessario per entrare in chetosi può variare da persona a persona. Alcune persone possono raggiungere la chetosi in pochi giorni, mentre per altre potrebbe richiedere più tempo, anche fino a due settimane. Quindi, anche se non sei ancora entrata in chetosi dopo una settimana, potresti comunque essere in linea con i tempi fisiologici.

È essenziale essere pazienti e continuare a seguire correttamente la dieta chetogenica. Assicurati di consumare abbastanza grassi sani e proteine moderate, mentre limiti i carboidrati come stai già facendo. Ricorda di mantenere adeguata idratazione e dormire bene, poiché questi aspetti possono anche influenzare il processo di chetosi.

Se non sei sicura di come seguire correttamente la dieta o se hai preoccupazioni riguardo il tuo stato di salute, ti consiglio di consultarti con il tuo nutrizionista o un professionista della salute esperto in diete chetogeniche. Possono fornirti un supporto personalizzato e rispondere a tutte le tue domande specifiche.
Buongiorno, è seguita da un nutrizionista? La dieta chetogenica è bilanciata con 70% di lipidi, 25% di proteine e 5% di carboidrati e solo così si raggiungerà la chetosi. Il ciclo mestruale altera i livelli di cortisolo, abbassa i livelli di magnesio, ma non altera la chetosi, bensì la dieta chetogenica aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale. É necessario fare un approfondimento a riguardo e se vuole può contattarmi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Debora Caserio
Gentile paziente, mi auguro che la dieta sia adeguatamente seguita da un professionista che tratta la dieta chetogenica e che la monitori adeguatamente.... in caso contrario otterrà più danni che risultati.
Mi raccomando.. si tratta di diete "pericolose" nei "fai da te".
Buona serata, Dott.ssa Elena Bernardini
Molti fattori possono influenzare l'entrata in chetosi e l'adattamento metabolico che ne consegue, come eventuali terapie farmacologiche in corso, patologie, stress, errori nella misurazione, errori nella formulazione del piano alimentare e spesso anche abitudini e comportamenti del tutto involontari o sottovalutati. Ne parli col professionista che la segue, prendete in considerazione ogni possibile evenienza e valutate insieme il da farsi. A volte occorre semplicemente più tempo, spesso non vale neanche la pena fissarsi troppo ma ASSOLUTAMENTE bisogna valutare ogni possibile controindicazione ed, eventualmente, rinunciare.

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