Buonasera, Sono una ragazza di 22 anni e ho bisogno di un parere riguardo un argomento che mi osse
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Buonasera,
Sono una ragazza di 22 anni e ho bisogno di un parere riguardo un argomento che mi ossessiona ultimamente: non mi piaccio. Quando mi guardo allo specchio mi si chiude lo stomaco, mi viene l’ansia e mi si abbassa bruscamente l’umore.
Mi spiego meglio. Soffro di ansia da 3 anni, principalmente perché ho avuto difficoltà nella mia vita ad accettare il mio orientamento sessuale ( mi piacciono le ragazze). Ho avuto momenti difficili, dato che ho anche pensieri ossessivi sul suicidio o tagliarmi, non riuscivo a concentrarmi per studiare e ho abbandonato l’università.
Sono seguita da una psicologa con la quale sto facendo un percorso e anche con difficoltà, sto imparando a gestire i miei pensieri. Ho anche il pensiero ossessivo di essere trans ( impossibile dato che mi sono sempre sentita a mio agio nel mio corpo).
C’è questa cosa però che non credo faccia parte dei pensieri ossessivi, perché la sento, non la penso. La cosa che più mi fa stare male: guardarmi allo specchio. Non mi piaccio e mi sento a disagio col mio seno.
Questo è molto strano perché fino a 19 anni (prima che iniziassi a soffrire dì ansia) non ho mai avuto problemi dì autostima o problemi col mio seno. Mi sono sempre sentita super a mio agio col mio corpo.
Perché adesso mi fa schifo l’immagine riflessa? Il mio seno? Perché non mi piaccio più ? Mi fa stare davvero male.
Che sia legato con la mia sessualità?
È una cosa che veramente non riesco a capire.
Mi aiuterebbe tanto sentire il vostro punto dì vista.
Grazie mille
Sono una ragazza di 22 anni e ho bisogno di un parere riguardo un argomento che mi ossessiona ultimamente: non mi piaccio. Quando mi guardo allo specchio mi si chiude lo stomaco, mi viene l’ansia e mi si abbassa bruscamente l’umore.
Mi spiego meglio. Soffro di ansia da 3 anni, principalmente perché ho avuto difficoltà nella mia vita ad accettare il mio orientamento sessuale ( mi piacciono le ragazze). Ho avuto momenti difficili, dato che ho anche pensieri ossessivi sul suicidio o tagliarmi, non riuscivo a concentrarmi per studiare e ho abbandonato l’università.
Sono seguita da una psicologa con la quale sto facendo un percorso e anche con difficoltà, sto imparando a gestire i miei pensieri. Ho anche il pensiero ossessivo di essere trans ( impossibile dato che mi sono sempre sentita a mio agio nel mio corpo).
C’è questa cosa però che non credo faccia parte dei pensieri ossessivi, perché la sento, non la penso. La cosa che più mi fa stare male: guardarmi allo specchio. Non mi piaccio e mi sento a disagio col mio seno.
Questo è molto strano perché fino a 19 anni (prima che iniziassi a soffrire dì ansia) non ho mai avuto problemi dì autostima o problemi col mio seno. Mi sono sempre sentita super a mio agio col mio corpo.
Perché adesso mi fa schifo l’immagine riflessa? Il mio seno? Perché non mi piaccio più ? Mi fa stare davvero male.
Che sia legato con la mia sessualità?
È una cosa che veramente non riesco a capire.
Mi aiuterebbe tanto sentire il vostro punto dì vista.
Grazie mille
Buongiorno, grazie per la sua confidenza, immagino sia complicato gestire tutto ciò che ha descritto. Mi chiedo se la sua ansia sia legata anche al rapporto con le persone a lei care e con il timore del loro giudizio in merito al suo orientamento sessuale.
L'immagine di noi stessi è molto influenzata dalle esperienze che abbiamo avuto nella vita, da come siamo stati visti dalle persone per noi significative. Immagino che affrontare questi temi con la sua psicologa non sia semplice ma penso sia nella direzione giusta per iniziare a mettere un po' d'ordine nei suoi pensieri. Le auguro buone cose.
L'immagine di noi stessi è molto influenzata dalle esperienze che abbiamo avuto nella vita, da come siamo stati visti dalle persone per noi significative. Immagino che affrontare questi temi con la sua psicologa non sia semplice ma penso sia nella direzione giusta per iniziare a mettere un po' d'ordine nei suoi pensieri. Le auguro buone cose.
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Buongiorno, grazie per la condivisione di una sofferenza così importante. L'insoddisfazione corporea può avere molteplici cause ma è un sintomo e, come tale, va guardato. Non so dirle se questa sia connessa alla sua sessualità o all'aspetto ansioso ma penso sia molto utile che lei la possa approfondire insieme alla sua psicologa. Le auguro il meglio, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Rota
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Buonasera,
mi sembra di capire che lei stia cercando di razionalizzare quello che sente. Provi ad osservare quanto lei cerchi di trovare una spiegazione orientata sempre sul versante del dubbio. "Perché adesso mi fa schifo l’immagine riflessa? Il mio seno? Perché non mi piaccio più ? Che sia legato con la mia sessualità? È una cosa che veramente non riesco a capire." Molto spesso la tentata soluzione (ruminazione, ricerca di rassicurazione ecc...) diventa proprio il fattore di mantenimento della sofferenza. Provi magari a chiedersi invece : A cosa mi serve chiederselo ? E' davvero utile per raggiungere i miei scopi ed essere allineata ai miei valori? Valuti se la soluzione che sta cercando di mettere in atto per risolvere il suo problema , in realtà non stia creando invece una "profezia che si autorealizza" . A presto.
mi sembra di capire che lei stia cercando di razionalizzare quello che sente. Provi ad osservare quanto lei cerchi di trovare una spiegazione orientata sempre sul versante del dubbio. "Perché adesso mi fa schifo l’immagine riflessa? Il mio seno? Perché non mi piaccio più ? Che sia legato con la mia sessualità? È una cosa che veramente non riesco a capire." Molto spesso la tentata soluzione (ruminazione, ricerca di rassicurazione ecc...) diventa proprio il fattore di mantenimento della sofferenza. Provi magari a chiedersi invece : A cosa mi serve chiederselo ? E' davvero utile per raggiungere i miei scopi ed essere allineata ai miei valori? Valuti se la soluzione che sta cercando di mettere in atto per risolvere il suo problema , in realtà non stia creando invece una "profezia che si autorealizza" . A presto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
buonasera, sento di ringraziarla, per essersi aperta in uno spazio/luogo come questo. arriva tutta la sua sofferenza. l'immagine riflessa nello specchio è spesso vincolata alle percezioni momentanee. e queste cambiano nel tempo e con il tempo. sarebbe importante indagare, a livello profondo, il nucleo di questo malessere. ovvero le sue origini. credo che, affidandosi alla sua terapia potrà risalire alle stesse e trasformare questo dolore in una risorsa esperienziale. oltre a gestire i suoi pensieri, a livello cognitivo, sarebbe importante un'integrazione sull'asse mente-corpo, particolarmente utile in caso di sintomi psicosomatici, come lo stomaco che si chiude nel guardarsi allo specchio. sentirsi dall'interno o guardarsi dall'esterno?
cordialmente, Violante
cordialmente, Violante
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Buongiorno,
la sessualità è solo un aspetto della nostra personalità e perciò possiamo non piacerci per molti motivi o scelte che abbiamo fatto.
Tali motivi o scelte possono anche collegarsi con la nostra identità sessuale. Le consiglierei di approfondire cosa è avvenuto alla sua età di 19 anni e di consultare una psicologa/o che possa aiutarla a recuperare una migliore accettazione di sé.
Cordiali saluti
la sessualità è solo un aspetto della nostra personalità e perciò possiamo non piacerci per molti motivi o scelte che abbiamo fatto.
Tali motivi o scelte possono anche collegarsi con la nostra identità sessuale. Le consiglierei di approfondire cosa è avvenuto alla sua età di 19 anni e di consultare una psicologa/o che possa aiutarla a recuperare una migliore accettazione di sé.
Cordiali saluti
Gentile utente, prima di fornirle risposte sarebbe utile approfondire cosa è avvenuto nei suoi 19 anni, sicuramente l'ansia è il sintomo di un malessere più profondo, l'accettazione di se, mancanza di autostima dovuta a?
ecco come vede andrebbe approfondito il tutto per fornire una risposta più adeguata.
ecco come vede andrebbe approfondito il tutto per fornire una risposta più adeguata.
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi questo suo pezzo di vita. Emerge la sofferenza che ci porta e di questo mi dispiace molto. È difficile comprendere da cosa derivi questo sua difficoltà nel relazionarsi con il corpo. Può avere molteplici cause e altrettante spiegazioni , quello che è sicuro è che come lei ci dice la fa stare male, per questo mi sento di consigliarle di parlarne con un professionista. Può aiutarla a capire da dove arriva questa sofferenza, perché si manifesta in questo modo e a imparare a darle un significato e gestirla.
Rimango a disposizione
Spero di esserle stata utile
Dottoressa Carlino Eleonora
Rimango a disposizione
Spero di esserle stata utile
Dottoressa Carlino Eleonora
Buongiorno,
mi dispiace molto per ciò che sta provando, posso solo immaginare come si sente. Innanzitutto la ringrazio molto per aver condiviso le sue emozioni e sensazioni. Non deve essere stato facile raccontare questi momenti così intimi della sua vita. Le cause del suo disagio possono essere molteplici, perciò le consiglio di cercare di approfondire questi aspetti con la sua psicologa. In questo modo potrà individuare le strategie più adatte ad affrontare il suo disagio.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
mi dispiace molto per ciò che sta provando, posso solo immaginare come si sente. Innanzitutto la ringrazio molto per aver condiviso le sue emozioni e sensazioni. Non deve essere stato facile raccontare questi momenti così intimi della sua vita. Le cause del suo disagio possono essere molteplici, perciò le consiglio di cercare di approfondire questi aspetti con la sua psicologa. In questo modo potrà individuare le strategie più adatte ad affrontare il suo disagio.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, essendo lei seguita da una collega, ritengo fondamentale che la sofferenza che sente in questo momento sia condivisa all'interno dello spazio in cui si trova in modo che questo sia funzionale a lei, all'alleanza ed ai suoi pensieri. Pareri esterni, al percorso che sta seguendo potrebbero essere fuorvianti e potrebbero alimentare la sua confusione in quanto ognuno di noi segue una linea di lavoro diversa.
Buongiorno utente mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che sia importante che parli con la terapeuta che la sta seguendo, esponendo liberamente anche i suoi dubbi. Il nostro lavoro consiste anche in questo, non deve aver timore. Ciò che potremmo dirle noi in questa sede non sarebbe utile a lei e al lavoro che sta svolgendo con la collega. Si senta libera, davvero. Un saluto, dott.ssa Angela Ricucci
Cara utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, rispondere alla tua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la tua storia e i tuoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che stai vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se ti va, possiamo iniziare un percorso psicologico insieme attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
In tutta sincerità, rispondere alla tua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la tua storia e i tuoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che stai vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se ti va, possiamo iniziare un percorso psicologico insieme attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Buongiorno, in base alla mia metodologia di lavoro avrei bisogno di conoscere la sua storia per fare delle ipotesi su alcune ragioni legate a questo suo non piacersi. Esistono molte diagnosi anche da manuale che le descrivono (ad esempio il dismorfismo corporeo), tuttavia sarebbe imprudente fare ipotesi senza conoscere. Se sta facendo un percorso le suggerisco di portare queste domande alla sua psicologa che sarà sicuramente in grado di aiutarla. Resto a disposizione per qualsiasi cosa. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Mi dispiace sentire che stai attraversando questa fase di disagio e insoddisfazione riguardo all'immagine di te stessa. È comprensibile che l'ansia e i pensieri ossessivi che hai sperimentato negli ultimi anni possano influenzare la tua percezione di te stessa. L'ansia può amplificare i sentimenti di disagio e portare ad avere una visione negativa del proprio corpo. Inoltre, l'accettazione del tuo orientamento sessuale potrebbe essere un processo complesso che può avere un impatto sulla tua autostima e sull'immagine che hai di te stessa.
Potrebbe essere utile continuare il percorso con la tua psicologa e condividerle le tue preoccupazioni riguardo all'immagine corporea. Lei potrà lavorare con te per esplorare le cause di questi sentimenti e fornirti strumenti per affrontarli in modo costruttivo. Potrebbe essere importante analizzare i pensieri e i sentimenti che emergono quando ti guardi allo specchio e cercare di individuare eventuali credenze o distorsioni cognitive che potrebbero influenzare la tua percezione di te stessa.
Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere la tua psicologa in una discussione sulle connessioni tra la tua sessualità e l'immagine corporea. Potrebbe esserci un legame tra questi due aspetti della tua vita, ma solo un professionista esperto può aiutarti a esplorare e comprendere meglio questa connessione.
È importante anche ricordare che l'immagine corporea è un aspetto complesso e soggettivo. Le nostre percezioni e i nostri sentimenti possono variare nel tempo, e può essere normale attraversare fasi di insoddisfazione. Cerca di essere gentile con te stessa e di prenderti cura del tuo benessere generale, includendo l'autocura e il sostegno sociale.
Se senti che i tuoi sintomi di ansia, pensieri ossessivi o altri problemi di salute mentale si stanno intensificando o diventando ingestibili, ti consiglio di cercare il supporto di un professionista della salute mentale. Un terapeuta specializzato può offrirti un supporto mirato e strategie specifiche per affrontare le tue preoccupazioni.
Ricorda che il percorso verso l'accettazione di sé e il miglioramento dell'autostima può richiedere tempo e pazienza. Continua a lavorare con il tuo team di supporto e sii gentile con te stessa durante questo processo. Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
Potrebbe essere utile continuare il percorso con la tua psicologa e condividerle le tue preoccupazioni riguardo all'immagine corporea. Lei potrà lavorare con te per esplorare le cause di questi sentimenti e fornirti strumenti per affrontarli in modo costruttivo. Potrebbe essere importante analizzare i pensieri e i sentimenti che emergono quando ti guardi allo specchio e cercare di individuare eventuali credenze o distorsioni cognitive che potrebbero influenzare la tua percezione di te stessa.
Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere la tua psicologa in una discussione sulle connessioni tra la tua sessualità e l'immagine corporea. Potrebbe esserci un legame tra questi due aspetti della tua vita, ma solo un professionista esperto può aiutarti a esplorare e comprendere meglio questa connessione.
È importante anche ricordare che l'immagine corporea è un aspetto complesso e soggettivo. Le nostre percezioni e i nostri sentimenti possono variare nel tempo, e può essere normale attraversare fasi di insoddisfazione. Cerca di essere gentile con te stessa e di prenderti cura del tuo benessere generale, includendo l'autocura e il sostegno sociale.
Se senti che i tuoi sintomi di ansia, pensieri ossessivi o altri problemi di salute mentale si stanno intensificando o diventando ingestibili, ti consiglio di cercare il supporto di un professionista della salute mentale. Un terapeuta specializzato può offrirti un supporto mirato e strategie specifiche per affrontare le tue preoccupazioni.
Ricorda che il percorso verso l'accettazione di sé e il miglioramento dell'autostima può richiedere tempo e pazienza. Continua a lavorare con il tuo team di supporto e sii gentile con te stessa durante questo processo. Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso alle domande che si sta ponendo in merito alla sua identità ed espressione sessuale. Nella domande dice che è già seguita da una professionista e questo è un bene: spero che la collega possa aiutarla a fare chiarezza sui suoi dubbi e le sue difficoltà. Mi sentirei di suggerirle, se non è già campo di competenza della collega che la segue, di affiancare al suo percorso psicologico un consulto di un/una collega esperto/a di sessualità, per accogliere al meglio quegli interrogativi sul suo fisico e la sua espressione di genere.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, le auguro di stare meglio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, le auguro di stare meglio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile utente, sento con lei la sua grande sofferenza in merito e capisco la difficoltà del periodo che sta vivendo. Rispondendo alle sue domande, senza effettuare colloqui insieme a lei è difficile stabilire un nesso causale tra i suoi pensieri, l'immagine di se e il suo orientamento sessuale. Sicuramente approfondire la sua storia di vita potrebbe giovare in questo senso. Non è una anomalia, comunque, quella di cambiare modo in cui si percepisce il prorio corpo rispetto ad una immagine di se ideale (conscia o inconscia). Ho visto diverse persone affrontare questo tipo di cambiamenti che, seppur inizialmente spaventosi, si sono rivelati un punto di svolta. Probabilmente c'è in lei un forte desiderio di godere a pieno della propria sessualità in maniera libera ed emanciapta. D'altra parte questo si scontra con qualche convinzione limitante, da qui viene, probabilmente, l'ansia che si genera. Approfondisca che significato ha per lei il suo seno, dentro e fuori l'ambito sessuale, cosa desidera dalle donne, come vuole essere vista, desiderata e amata. Esplori le sue dimensioni inconsce come meglio può con la sua psicologa. Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti, Marco Casella.
È comprensibile che tu stia vivendo un periodo di difficoltà e confusione riguardo alla tua autostima e all'immagine che hai di te stessa. È possibile che l'ansia e i pensieri ossessivi abbiano contribuito a influenzare la tua percezione e il tuo atteggiamento verso il tuo corpo. Potrebbe essere utile esplorare queste emozioni e preoccupazioni con il sostegno della tua psicologa per comprendere meglio le dinamiche che si stanno manifestando. Ricorda che l'amore e l'accettazione di te stessa possono richiedere tempo e lavoro, ma è un percorso che puoi intraprendere per costruire una relazione più positiva con il tuo corpo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buonasera, prima di tutto, vorrei esprimerti la mia vicinanza per il dolore e il disagio che stai vivendo. Le tue parole mostrano una grande consapevolezza di te stessa e del tuo percorso, che non è affatto semplice. Riconoscere le difficoltà e chiedere aiuto è già un passo molto importante e dimostra quanto tu sia impegnata nel voler stare meglio. Quello che descrivi, il disagio profondo che provi quando ti guardi allo specchio, può essere legato a diversi fattori. Una possibilità è che l’immagine negativa che hai di te stessa in questo momento possa essere influenzata da un accumulo di emozioni e pensieri legati alle difficoltà che hai attraversato. È comprensibile che un periodo di intensa ansia e difficoltà possa alterare il modo in cui ci percepiamo, sia a livello mentale che fisico. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante esplorare il modo in cui i tuoi pensieri influenzano le tue emozioni e, di conseguenza, il modo in cui percepisci il tuo corpo. Anche se la sensazione di non piacerti sembra non essere legata a pensieri espliciti, potrebbe esserci un collegamento più sottile tra i pensieri ossessivi e l’ansia che stai vivendo, e il modo in cui vedi te stessa. A volte, le emozioni e le convinzioni riguardanti parti importanti della nostra vita (come la sessualità o il nostro valore personale) possono proiettarsi sul nostro corpo. Il cambiamento che hai notato, dal sentirti a tuo agio fino a 19 anni al provare disagio ora, potrebbe essere un segnale del fatto che l’immagine che hai di te stessa è stata influenzata dal tumulto emotivo che hai vissuto negli ultimi anni. Questo non significa che ci sia qualcosa di sbagliato nel tuo corpo, ma piuttosto che c'è una frattura tra come ti percepivi prima e come ti percepisci ora, che potrebbe essere influenzata dalla sofferenza emotiva e dalla difficoltà di accettare parti importanti di te. Un altro aspetto da considerare è che l’immagine corporea può essere strettamente legata all’autostima e al modo in cui ci sentiamo riguardo alla nostra identità. Non è raro che quando ci sentiamo insicuri o confusi su aspetti fondamentali della nostra vita, questi sentimenti possano "spostarsi" sul corpo, facendoci sentire estranei a noi stessi o a disagio in alcune parti fisiche di noi. È come se il corpo diventasse il "campo di battaglia" di una lotta interna più profonda. Ti incoraggio a continuare il tuo percorso terapeutico e a condividere apertamente questi sentimenti con la tua psicologa. Il lavoro che stai facendo è fondamentale per imparare a gestire i pensieri ossessivi e le emozioni. Nel frattempo, potresti anche trovare utile un approccio pratico che includa esercizi di esposizione graduale alla tua immagine corporea, con l'obiettivo di ridurre l'ansia legata al guardarti allo specchio, insieme a tecniche di ristrutturazione cognitiva per sfidare i pensieri negativi che accompagnano questo disagio. Ricorda che il cambiamento richiede tempo, ma ogni passo avanti è importante. Sei già sulla strada giusta, ed è normale che ci siano momenti di confusione o di regressione. L’importante è non perdere di vista l’obiettivo di accettarti pienamente, così come sei, con tutte le tue complessità. Ti mando un grande incoraggiamento e ti auguro il meglio. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Buonasera,
è importante riconoscere quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti, specialmente in un momento in cui sta anche cercando di gestire l'ansia e le sue emozioni.
Le consiglio di riflettere su questi pensieri e sensazioni con la sua psicologa, poiché un percorso terapeutico può aiutarla a esplorare le radici di questa insoddisfazione e come essa possa essere legata alla sua identità e alla sua sessualità. È fondamentale continuare a lavorare su se stessa, valutando quali pensieri riguardo alle sue caratteristiche possano essere esplorati e compresi.
La sua esperienza di non piacersi più, in particolare rispetto al suo corpo, è un tema complesso e spesso legato a cambiamenti interiori e relazionali. Parlarne con qualcuno che la supporta potrebbe offrirle nuove prospettive e, magari, aiutarla a ritrovare un senso di accettazione.
Se non l'ha già fatto, la invito a condividere con la sua psicologa questi pensieri e sentimenti riguardo alla sua immagine corporea. È un passo importante per comprendere meglio se stessa e il suo percorso di crescita.
Le auguro il meglio nel suo cammino. Un caro saluto
è importante riconoscere quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti, specialmente in un momento in cui sta anche cercando di gestire l'ansia e le sue emozioni.
Le consiglio di riflettere su questi pensieri e sensazioni con la sua psicologa, poiché un percorso terapeutico può aiutarla a esplorare le radici di questa insoddisfazione e come essa possa essere legata alla sua identità e alla sua sessualità. È fondamentale continuare a lavorare su se stessa, valutando quali pensieri riguardo alle sue caratteristiche possano essere esplorati e compresi.
La sua esperienza di non piacersi più, in particolare rispetto al suo corpo, è un tema complesso e spesso legato a cambiamenti interiori e relazionali. Parlarne con qualcuno che la supporta potrebbe offrirle nuove prospettive e, magari, aiutarla a ritrovare un senso di accettazione.
Se non l'ha già fatto, la invito a condividere con la sua psicologa questi pensieri e sentimenti riguardo alla sua immagine corporea. È un passo importante per comprendere meglio se stessa e il suo percorso di crescita.
Le auguro il meglio nel suo cammino. Un caro saluto
Gentile Utente, grazie per essersi confidata con noi. A sentirla parlare, mi sembra una ragazza abbastanza giovane. Credo sia sano e normale interrogarsi sul proprio orientamento, anche in risponda a degli stimoli esterni che evidentemente hanno comunque attirato la sua attenzione e smosso qualcosa in lei. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla, soprattutto a viversi questa curiosità con una minore ansia e angoscia. Questa componente di ansia e angoscia mi sembra molto alta nel suo racconto, e credo Capisco lei si senta molto confusa e che questo la possa portare a voler cercare una “definizione”, ma per il momento penso che la cosa migliore che lei possa fare sia lavorare su questa apprensione e provare a guardare a questi suoi sentimenti o movimenti emotivi con la maggiore curiosità possibile. Per definirsi c’è tutto il tempo, ma è anche bene ricordare che orientamento, genere etc. sono in realtà molto più fluidi di quanto non ci venga insegnato. Resto a sua disposizione, intanto le mando un caro saluto e le auguro di trovare presto la serenità che cerca.
Caro Utente, mi dispiace moltissimo per la situazione che sta vivendo. Quella che descrive mi sembra una relazione assolutamente non sana e violenta , e non credo lei debba sentirsi assolutamente in colpa per aver deciso di porre un punto. Lei è un essere libero e indipendente, neanche da sposati diventiamo proprietà del nostro partner. Capisco si possa sentire in trappola. Da come parla mi sembra essere una persona molto giovane, quindi il mio consiglio sarebbe quello di coinvolgere degli adulti. Capisco lei possa essere preoccupato per la sua ragazza o ex ragazza, visto che il suo stato di salute mentale sembra essere molto fragile. Per questo motivo potrebbe essere un bene sia coinvolgere la madre per spiegare la situazione e perché lei non è più in grado di starle accanto. Credo sia una buona idea assicurarsi che la ragazza abbia una rete di supporto che possa aiutarla in quello che chiaramente è e sarà un periodo difficile. Sarebbe opportuno questa ragazza perseguisse un percorso psicologico di supporto. Allo stesso tempo credo lei debba parlare con i suoi genitori, soprattutto se una delle sue preoccupazioni è la possibile insistenza della sua ragazza. Penso sia necessario per lei prendere una decisione, consapevole che c’è la possibilità che ci sia un primo periodo di difficoltà, con messaggi, chiamate etc. Ma dalla situazione che descrive, questo mi sembra un male accettabile per tornare a vivere la sua vita con tranquillità. Le mando un caro saluto e spero possa uscire presto da questo stato di disagio e turbamento.
Gentile Utente, è difficile darle risposte conoscendo così poco di lei. Il fatto che questo disagio verso il suo corpo e il suo seno siano nati contemporaneamente ad una sua realizzazione rispetto al suo orientamento, i mi fa pensare che possano esserci degli elementi di disforia. Sopratutto se in passato non erano state problematiche che aveva vissuto. Lei ci dice: impossibile che lei non si senta bene nel genere a lei assegnato perché non ha mai avuto problemi con il suo corpo. Ecco, nel momento in cui contemporaneamente racconta un disagio così forte verso la sua figura, mi fa pensare che questo pensiero così netto (“impossibile”) possa essere almeno in parte una difesa rispetto alla possibilità e alla paura di scoprire nuovi aspetti di sé da accettare. Cosa dice la sua psicologa? Il mio suggerimento sarebbe provare a guardare ai suoi pensieri con maggiore curiosità, evitando di incasellarsi anticipatamente, impossibilitandosi a scoprire davvero sé stessa.
Le mando un caro saluto, immagino sia tutto molto difficile.
Caro Utente, mi dispiace moltissimo per la situazione che sta vivendo. Quella che descrive mi sembra una relazione assolutamente non sana e violenta , e non credo lei debba sentirsi assolutamente in colpa per aver deciso di porre un punto. Lei è un essere libero e indipendente, neanche da sposati diventiamo proprietà del nostro partner. Capisco si possa sentire in trappola. Da come parla mi sembra essere una persona molto giovane, quindi il mio consiglio sarebbe quello di coinvolgere degli adulti. Capisco lei possa essere preoccupato per la sua ragazza o ex ragazza, visto che il suo stato di salute mentale sembra essere molto fragile. Per questo motivo potrebbe essere un bene sia coinvolgere la madre per spiegare la situazione e perché lei non è più in grado di starle accanto. Credo sia una buona idea assicurarsi che la ragazza abbia una rete di supporto che possa aiutarla in quello che chiaramente è e sarà un periodo difficile. Sarebbe opportuno questa ragazza perseguisse un percorso psicologico di supporto. Allo stesso tempo credo lei debba parlare con i suoi genitori, soprattutto se una delle sue preoccupazioni è la possibile insistenza della sua ragazza. Penso sia necessario per lei prendere una decisione, consapevole che c’è la possibilità che ci sia un primo periodo di difficoltà, con messaggi, chiamate etc. Ma dalla situazione che descrive, questo mi sembra un male accettabile per tornare a vivere la sua vita con tranquillità. Le mando un caro saluto e spero possa uscire presto da questo stato di disagio e turbamento.
Gentile Utente, è difficile darle risposte conoscendo così poco di lei. Il fatto che questo disagio verso il suo corpo e il suo seno siano nati contemporaneamente ad una sua realizzazione rispetto al suo orientamento, i mi fa pensare che possano esserci degli elementi di disforia. Sopratutto se in passato non erano state problematiche che aveva vissuto. Lei ci dice: impossibile che lei non si senta bene nel genere a lei assegnato perché non ha mai avuto problemi con il suo corpo. Ecco, nel momento in cui contemporaneamente racconta un disagio così forte verso la sua figura, mi fa pensare che questo pensiero così netto (“impossibile”) possa essere almeno in parte una difesa rispetto alla possibilità e alla paura di scoprire nuovi aspetti di sé da accettare. Cosa dice la sua psicologa? Il mio suggerimento sarebbe provare a guardare ai suoi pensieri con maggiore curiosità, evitando di incasellarsi anticipatamente, impossibilitandosi a scoprire davvero sé stessa.
Le mando un caro saluto, immagino sia tutto molto difficile.
Buongiorno, è interessante come il disagio che lei vive riguarda una parte specifica del suo corpo, come fosse "bersaglio" di un significato più profondo. Se è già seguita, potrebbe interrogarsi con la sua Psicologa su cosa significa per lei il seno, è forse segno di femminilità? E se fosse così, lei è a suo agio con la sua femminilità?
Capisco quanto dolore ci sia dietro alle parole che hai scritto — e quanto coraggio serva per raccontarlo così apertamente. Quello che descrivi non è affatto raro: dopo periodi di forte ansia, conflitti interiori o sofferenze legate all’identità e all’accettazione di sé, può succedere di non riconoscersi più nel proprio corpo o di percepirlo come “estraneo”. Non è tanto una questione estetica, quanto un riflesso emotivo di ciò che hai vissuto.
Quando l’ansia e i pensieri ossessivi diventano molto forti, possono alterare la percezione corporea e far emergere un senso di “distacco” o di disgusto verso parti di sé — come se il corpo portasse addosso la tensione e la fatica di quegli anni. È possibile che il disagio che provi davanti allo specchio sia collegato proprio a questo: un corpo che prima rappresentava libertà e spontaneità, ora viene guardato attraverso la lente della paura e della vergogna accumulata nel tempo.
Non credo si tratti necessariamente di qualcosa legato al tuo orientamento sessuale, ma piuttosto del modo in cui stai imparando a riconciliare l’immagine esterna con quella interna, dopo aver attraversato periodi di confusione e dolore. È molto importante che continui il percorso con la tua psicologa, condividendo anche questi aspetti legati al corpo: lavorare sulla relazione tra mente e immagine corporea può aiutarti a ricostruire un rapporto più gentile con te stessa, passo dopo passo.
Non c’è nulla di “sbagliato” in te: c’è una parte che sta ancora cercando di sentirsi di nuovo al sicuro nel proprio corpo e nella propria identità. Con il tempo, la terapia e la cura verso di te, quella sensazione può cambiare profondamente.
Quando l’ansia e i pensieri ossessivi diventano molto forti, possono alterare la percezione corporea e far emergere un senso di “distacco” o di disgusto verso parti di sé — come se il corpo portasse addosso la tensione e la fatica di quegli anni. È possibile che il disagio che provi davanti allo specchio sia collegato proprio a questo: un corpo che prima rappresentava libertà e spontaneità, ora viene guardato attraverso la lente della paura e della vergogna accumulata nel tempo.
Non credo si tratti necessariamente di qualcosa legato al tuo orientamento sessuale, ma piuttosto del modo in cui stai imparando a riconciliare l’immagine esterna con quella interna, dopo aver attraversato periodi di confusione e dolore. È molto importante che continui il percorso con la tua psicologa, condividendo anche questi aspetti legati al corpo: lavorare sulla relazione tra mente e immagine corporea può aiutarti a ricostruire un rapporto più gentile con te stessa, passo dopo passo.
Non c’è nulla di “sbagliato” in te: c’è una parte che sta ancora cercando di sentirsi di nuovo al sicuro nel proprio corpo e nella propria identità. Con il tempo, la terapia e la cura verso di te, quella sensazione può cambiare profondamente.
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