Buonasera sono qua per condividere questa brutta esperienza che mi sta acc

18 risposte
Buonasera sono qua per condividere questa brutta esperienza che mi sta accadendo e per chiedere aiuto , mi è capitato (con ieri sera due volte) di avere episodi strani nel sonno di notte .
Vi spiego meglio ; è come se io stessi dormendo ma ad una certa la mia mente si sveglia e non sente il corpo muoversi , tanto chè mi ricordo che la mia mente stanotte mi parlava e io non riuscivo a muovere il mio corpo , è come se fossi lucida x metà , mi ricordo che la mia mente diceva ( ora mi muovo adesso aspetto un po’ e mi muovo ) e credo si riferiva a me stessa , e magicamente dopo poco mi sono svegliata e riuscivo a muovermi .
stessa cosa accaduta circa 6 mesi fa dove sognavo di avere un demone davanti che voleva prendermi e io avendo paura del sogno perché era a tutti gli effetti un incubo normalmente mi sarei dovuta svegliare di sobbalzo come fa la gente normale , ma invece no ero immobile non riuscivo a muovermi , la mia mente lo sentivo era lucida .
ma il mio corpo una mummia , una sensazione bruttissima come quando non sentì più il braccio addormentato per esempio ma molto molto più inquietante come episodio .
vorrei capire perché mi sto mettendo molta paura
Gentilissima buongiorno, per comprendere quanto accaduto penso sia utile spiegarle l'architettura del sonno. E' diviso in 5 fasi: fase REM, 1°, 2°, 3°, 4°. Tutte le fasi sono importanti, la 1° e la 2° sono fasi di sonno leggero, la 3° e la 4° di sonno profondo. Poi c'è la fase REM, l'unica in cui si sogna. La sua particolarità è che in questa fase il corpo è immobilizzato, per impedire di agire i nostri sogni. La sua immobilità, quindi è coerente con la fase di sonno che stava attraversando. Piuttosto sarebbe da indagare il terrore che ha provato di fronte a questa situazione. Forse sta vivendo un periodo difficile o che in qualche modo la preoccupa, un periodo di particolare fragilità? Resto a disposizione se desiderasse un confronto e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Salve, dai sintomi descritti, sembra che lei stia sperimentando episodi di paralisi del sonno, nota anche come sleep paralysis. Questo fenomeno comporta il risveglio temporaneo durante il sonno, ma una temporanea incapacità di muovere il corpo o di ritornare a uno stato di completa veglia. Durante tali episodi, è possibile che si verifichino ipnoallucinazioni accompagnate da sensazioni di paura. È importante notare che le cause di questa condizione possono essere diverse e possono includere fattori come lo stress, l'ansia e disturbi del sonno. La paralisi del sonno è un disturbo relativamente comune del sonno, ma può causare un notevole disagio. Consiglio vivamente di consultare uno psicologo per una valutazione approfondita e un possibile trattamento. Cordiali Saluti, DM
Buongiorno, sono la Dott.ssa Martina Mari. Dalla sua descrizione sembra che lei abbia avuto degli episodi di paralisi del sonno. E' un fenomeno abbastanza comune caratterizzato dalla paralisi momentanea dei muscoli volontari tipica della fase REM (fase che si inserisce in un momento di transizione dalla veglia al sonno). I sintomi che lei ha elencato sono proprio tipici: non riuscire a muovere i muscoli volontari del corpo, fare sogni particolarmente realisitici, non riuscire a parlare e/o reagire. La frequenza è molto soggettiva: ci sono persone che soffrono in modo frequente di paralisi del sonno e, invece, chi vive solo episodi isolati (come lei, mi sembra di aver capito, dato che ha avuto solo 2 episodi distanziati di 6 mesi l'uno dall'altro). Le cause possono essere diverse: abitudini di sonno irregolare, uso di farmaci che possono interferire con la qualità del sonno, ma anche ansia e stress possono favorire la comparsa di questo fenomeno. Spero di aver risposto alla sua domanda.
Cara utente, ciò che lei descrive sembra un episodio di paralisi del sonno. Sarebbero opportune ulteriori analisi per comprenderne le cause, e se il disagio permane valutare il trattamento più efficacie per lei. Tuttavia mi sento di rassicurarla che se sono episodi sporadici, dilatati nel tempo non c'è motivo di preoccuparsi. Tuttavia se per lei fosse fonte di malessere anche questi singoli episodi può sempre intraprendere un percorso per analizzare tali vissuti. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, ciò che lei descrive sembra un episodio di paralisi del sonno come già affermato dai miei colleghi. Di solito compaiono in situazioni di forte stress e possono ritenersi dei campanelli d'allarme di un un qualche malessere. Sarebbe interessante allargare l'attenzione al periodo attuale che sta vivendo per ritrovarne le cause.
Buona giornata, Dott.ssa Carola Di Taranto
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Buonasera gentile utente,
quella che descrive si chiama "paralisi del sonno", una spiacevole condizione che si verifica durante il sonno REM. Non è un disturbo così raro e ha tendenza a manifestarsi soprattutto in determinate circostante (periodi di forte stress, ansia, peggiore qualità del sonno, eventi traumatici, assunzione di modeste quantità di alcol o con la somministrazione di alcuni farmaci).
Nel suo caso questa condizione sembrerebbe il mezzo con cui poter esprimere un forte disagio vissuto internamente.
Andare più nel profondo e poter esprimere paure, ansie ed elementi stressanti sarebbe un buon inizio per alleviare il suo malessere.

Dr. Loris Liberatore
Buonasera, si tratta di Paralisi del sonno. E' comprensibile la paura e il fatto che questi episodi siano un pò inquietanti perchè rimandano alla sensazione di non avere controllo sul proprio corpo, in psicoterapia ci si può lavorare.
Sarebbe utile approfondire in colloquio quando le Paralisi del sonno si sono verificate, cosa sta accadendo in questo periodo nella sua vita?
Nel trattamento delle Paralisi del sonno sono molto utilizzate strategie e tecniche cognitivo-comportamentali volte a favorire una buona igiene del sonno. Sarà importante prevedere un monitoraggio degli episodi e la condivisione di aspetti che contribuiscono a mantenere il disagio connesso alle Paralisi del Sonno.
Inoltre si può lavorare sullo sviluppare delle risorse per gestire la paura durante gli episodi e riattivare il prima possibile i movimenti volontari del corpo.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buon pomeriggio, mi dispiace molto per ciò che ha vissuto.
Da quello che ha descritto sembra proprio che lei abbia sofferto di paralisi del sonno.
Essa si caratterizza per una persistenza dell’atonia muscolare tipica delle fasi REM del sonno durante la (semi-) veglia.
In tale stato la persona può esperire fenomeni bizzarri come allucinazioni visive e uditive, sensazione di essere fuori dal corpo, senso di levitazione, avvertire la presenza di intrusi (spesso ombre) all’interno della stanza da letto.
Inoltre, sono comuni le sensazioni di oppressione al petto e difficoltà a respirare che, tuttavia, sono spiegabili dal ritmo respiratorio assunto dal corpo durante la fase REM e che persiste nonostante la veglia.
La paralisi del sonno è un’esperienza che può sconvolgere chi la sperimenta, soprattutto nel caso in cui non riesca a darle una spiegazione razionale.
Tuttavia, ad oggi la paralisi del sonno è un fenomeno conosciuto per il quale si stanno sviluppando terapie di gestione sempre più efficaci.
Dunque, qualora se ne soffra, è importante rivolgersi ad un professionista che possa valutare la situazione e guidare la persona verso un miglioramento della propria qualità della vita. Sono a disposizione anche online, dottoressa Nibbioli.
Buonasera,
come già espresso dalle mie colleghe e dai miei colleghi, la situazione che descrive prende il nome di paralisi del sonno.
Sarebbe importante approfondire ciò che le sta procurando livelli elevati di stress, poiché solitamente questo fenomeno, per nulla raro, è correlato a periodi di forte preoccupazione, timore, ansia.
Resto disponibile qualora necessitasse di una consulenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Gentile utente, quelle che sta sperimentando sembrerebbero essere paralisi notturne, episodi in cui avviene esattamente quanto lei ha descritto. Possono essere episodi molto spaventosi e destabilizzanti e, a lungo andare, toglierle il piacere del sonno. Provi a chiedere conferma al suo medico e valuti con lui la possibilità di fare una polisonnografia. In ogni caso spesso è sintomo di uno stress emotivo, dunque provare a fare un colloquio con uno psicologo potrebbe farle bene.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Carissima, quella che lei descrive è di fatto una parasonnia, nello specifico una paralisi del sonno; si tratta di situazioni di per sé non pericolose ma senza dubbio spiacevoli perché non riconoscendole come tali possono spaventarci molto; sono una conseguenza dello stress e dell'ansia, per questo le suggerisco di prendere appuntamento con un professionista ed avviare una consulenza psicologica in grado di fare il punto su come lei sta vivendo e quali situazioni possono generare agitazione in lei. Sono ovviamente disponibile, anche da remoto, qualora lei volesse contattarmi. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buonasera, capisco che stai attraversando un'esperienza spaventosa e sconcertante. Ciò che hai descritto sembra rientrare nella categoria di disturbi del sonno noti come paralisi del sonno o parasonnia.
La paralisi del sonno è un fenomeno in cui una persona si sveglia temporaneamente, ma si rende conto di non essere in grado di muovere il corpo o di parlare. Questo può essere associato a sensazioni di paura, allucinazioni o pensieri lucidi. È importante notare che, anche se questi episodi possono essere molto spaventosi, di solito non rappresentano un pericolo fisico.
Le cause esatte della paralisi del sonno non sono completamente comprese, ma possono essere legate allo stress, a disturbi del sonno sottostanti, a cambiamenti nei cicli del sonno o ad altri fattori.
È importante cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale o di un medico che possa esaminare la tua situazione in modo più dettagliato e determinare se ci siano fattori specifici che contribuiscono a questi episodi. Possono essere suggeriti approcci terapeutici, tecniche di gestione dello stress o altre strategie per affrontare questa situazione.
Nonostante la paura che possa suscitare, la paralisi del sonno è un fenomeno relativamente comune e molte persone ne soffrono occasionalmente. Parlarne con uno specialista può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e a sviluppare strategie per affrontarla.
Ti incoraggio a cercare assistenza da parte di uno psicologo o di un medico per affrontare questi episodi e ottenere il supporto necessario.
Gentile utente, quello che le è accaduto si chiama “paralisi del sonno”, condizione che avviene soprattutto in persone che non dormono bene o vivono periodi particolarmente stressanti e/o soffrono di ansia o disturbi dell’umore. Per svegliarsi da questo stato deve respirare profondamente e provare a muovere in maniera brusca un arto. Per il resto non è una condizione preoccupante d può succedere, deve invece capire se soffre di ansia o di altro che la predispone a questo disturbo e quidni valutare poi se intraprendere un percorso di psicoterapia personale. Buona fortuna
Buongiorno gentile utente.
Comprendo come gli episodi da lei descritti posso averla lasciata intimorita. Il risveglio temporaneo dal sonno con la relativa incapacità di muovere il proprio corpo è una sensazione molto spiacevole. Tutto quello che lei ha descritto sembra far pensare ad eventi di paralisi del sonno in cui, appunto, ci si sveglia ma non si ha la capacità di muovere volontariamente il proprio corpo perché sembra che ancora stia “dormendo”.
Le cause che danno luogo a questi episodi possono essere varie. Per questo motivo le consiglio di consultare uno psicolog* o psicoterapeut* così da poter valutare meglio la sua situazione e individuare un percorso di sostegno o pscicoterapico.
Dott. Iacopo Curzi
Buonasera, le suggerirei di rivolgersi ad un centro specializzato nei disturbi del sonno, almeno per escludere alcune condizioni relative a questo ambito. In un secondo momento, in base ai risultati avuti deciderà per ulteriori approfondimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente,

dietro le manifestazioni di cui parla potrebbe celarsi un disagio importante che appunto si manifesta attraverso il corpo proprio perché non trova voce attraverso l'espressione dei vissuti;
in questo momento della sua vita magari stanno accadendo delle cose importanti che la fanno star male e magari non trovano voce.
Valuti la possibilità di iniziare una psicoterapia, potrebbe aiutarla nel cercare le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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