Buonasera, sono fidanzata da più di 2 anni, con un uomo più grande di me di 9 anni (io ne ho 29). Og

23 risposte
Buonasera, sono fidanzata da più di 2 anni, con un uomo più grande di me di 9 anni (io ne ho 29). Ogni volta che devo invitarlo per un evento con la mia famiglia (ad esempio una cena) trovo sempre tanta difficoltà perchè lui non viene volentieri. Un esempio ne è domenica per una serata cinematografica organizzata da mio cugino che dura un'ora al massimo un'ora e mezza: alla mia domanda se volesse venire, mi ha risposto che doveva pensarci, che lunedi si lavora (premetto lui è in smart working), che da casa mia deve tornare alla sua dove ha le cose per lavorare perchè non ho ben capito prima dice che sta a casa mia fino a mercoledì poi dice che domenica sera gli conviene tornare a casa sua... onestamente sono perplessa perchè, essendo io molto attaccata alla famiglia, a differenza sua, non capiaco perchè sembra quasi volesse mettere scuse e partono le litigate.... inoltre la mia paura maggiore è che mi isoli da tutto, perchè cerco quasi sempre di assecondarlo per renderlo felice limitando al massimo gli incontri con la famiglia, ma a me farebbe piacere fosse più presente... come vedete tutto ciò? Ringraziando in anticipo per i riscontri, porgo cordiali salui.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Francesca Ilaria Beatrice Villa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buonasera, dalle poche righe della sua domanda si evince quanto lei tenga alla relazione, quanto sia faticosa per lei in queste circostanze, pertanto quanto sia importante un approfondimento, pertanto la invito a visitare la mia agenda virtuale per fissare un colloquio in Studio o da remoto. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Leggendo la sua condivisione ritengo sia importante potersi permettersi uno spazio di confronto aperto ed autentico con il suo compagno attraverso il quale esprimere i propri bisogni, sentimenti, aspettative ecc. ed ascoltare quelle del suo partner, al fine di trovare dei punti d'incontro reali e significativi nel rispetto delle vostre diverse individualità e storie personali. Inoltre, rispetto alla paura di isolarsi dalla sua famiglia per la tendenza di assecondare i bisogni del suo compagno, credo sia importante riflettere su come poter preservare, nel rispetto della relazione di coppia, uno spazio individuale di soddisfazione dei propri bisogni personali. Infine, potreste rivolgervi ad un/a terapeuta di coppia se ne sentiste la necessità, per essere supportati nell'affrontare le difficoltà riportate. In alternativa, se fosse lei a sentirne il bisogno, potrebbe rivolgersi individualmente ad un/a professionista per avere un proprio spazio di ascolto. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott.ssa Daniela Canosa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, dalle sue parole si evince il dispiacere per una mancata condivisione e il timore che pur di trascorrere il tempo col suo fidanzato, sia portata a isolarsi e fare delle rinunce. Nomina dei litigi in merito ma non mi è chiaro se ci sia stato tra voi un effettivo dialogo e confronto su reciproci desideri, modi di vedere la vostra coppia e le rispettive famiglie. Credo che più che di condivisione del tempo libero, la questione riguardi quella condivisione, intimità, che in una coppia parte proprio dal dialogo…
Sarebbe importante che riusciate a confrontarvi serenamente sì da poter capire se effettivamente condividete lo stesso progetto di vita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Canosa
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, le è tra due fuochi per così dire, famiglia e compagno. Sembra costretta a sceliere, ma non è così. Dovrebbe ricollore il suo ruolo in ciascuna relazione magari riconoscendo i suoi bisogni e quelli degli altri. Sarebbe opportuno farlo entro uno spazio di psicoterapia con l'aiuto e il supporto di uno specialista cognitivo comportamentale. Resto disponibile per e chiarimenti. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Dott.ssa Silvia Guerini Rocco
Psicologo, Psicoterapeuta
Sant'Angelo Lodigiano
Buongiorno, ciò che mi sembra importante è che lei, nella relazione, possa esprimere chiaramente insuoi bisogni, senza doversi sempre ' adeguare'. È vero, una relazione è fatta anche di compromessi, ma prima è necessario esplicitare ciò che risulta, per ciascuno, fonte di sofferenza. Se le sembra che il suo compagno trovi delle scuse è qualcosa di cui si dovrebbe parlare, con tranquillità, in modo che lei possa capire se davvero le sue paure sono legate ad un dato di realtà; questo è importante sia per lei che per la relazione.
Saluti
S.G.R
Dott.ssa Angela Ricucci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno utente, deve sentire di parlare liberamente di questa cosa. Ha detto di essere molto attaccata alla sua famiglia a differenza del suo compagno. Cosa significa molto attaccata alla famiglia? Quando si diventa adulti, ognuno vive in maniera diversa i rapporti con le famiglie d'origine e definisce la frequenza delle visite che preferisce. Un altro fattore importante è la pressione che le famiglie esercitano sui figli rispetto a questo. Provi a parlare con lui, cercate di trovare un compromesso che sia nel rispetto dei desideri/bisogni di entrambi. Cordialmente, dott.ssa Angela Ricucci
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno, lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è attraverso un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Proponga al suo ragazzo una psicoterapia di coppia, con lo scopo di fronteggiare a differenza di vedute qui descritta. Sarebbe una opportunità di crescita per entrambe, e potrebbe aiutarvi nel trovare un nuovo equilibrio relazionale. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Laura Chiariello
Psicoterapeuta, Psicologo
Desenzano del Garda
gentile utente, grazie per la condivisione. dietro ad ogni decisione, ad ogni storia ed ad ogni rapporto ci sono dei significati, delle aspettative e dei sogni futuri dati dalla storia personale, dall'ambiente nel quali si è cresciuti e dalle proprie abitudini. il suo essere accondiscendente, il suo 'mettersi da parte', perchè? che significato ha? come vive e come vivete il valore della famiglia? sono certa che approfondire questi argomenti con un professionista le potrebbe offrire maggiore sicurezza e chiarezza. un caro saluto
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Beh, dovrete parlarne... se siete una coppia dovreste riuscire a trovare un accordo, se non riuscite ad affrintare la situazione da soli potreste rivolgervi ad un terapeuta di coppia. Il problema è se lui in qualche modo non è disposto a qualche avvicinamento. Contando che non c'è un giusto o uno sbagliato in assoluto ma istanze diverse di persone diverse.
Dott.ssa Marcella Boscolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Cara utente, comprendo il suo disagio nel vivere questa situazione. Credo che potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio di ascolto con un professionista in cui poter approfondire la questione e le dinamiche interpersonali, emozioni e vissuti connessi. Rimango a disposizione qualora lo desideri. Cordialmente, Dott.ssa Marcella Boscolo
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, credo che una discussione aperta e serena con il suo compagno sia essenziale per definire bisogni, desideri ed esigenze di entrambi. Ogni relazione ha anche necessità di spazi propri e la distanza dei confini con l'altro è molto spesso soggettiva e rispondente ad esigenze personali. Non è neanche lei che deve adattarsi sempre al suo lui, deve esserci reciprocità in questo perché altrimenti finirebbe per alimentare frustrazioni che prima o poi saltano fuori, nella relazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, comprendo il malessere che prova, in quanto vorremmo essere compresi nei nostri bisogni e stati emotivi, soprattutto da chi ci sta accanto. Parli apertamente con il suo fidanzato di ciò che prova e delle paure che ha: ha scritto che lui non è attaccato alla famiglia come lei, e forse per questo non riesce a immedesimarsi e comprendere appieno l'importanza che invece ha per lei stare con la sua famiglia.
È importante parlare con lui per fare emergere i propri bisogni, le proprie necessità nel rapporto, che possono essere diverse, ma che devono cmq essere rispettate.
Allo stesso modo, è importante che ognuno abbia i suoi spazi e che ci sia reciprocità: non assecondi sempre l'altra persona, metta in primo piano anche i suoi desideri. Il rischio è quello di tenere dentro le sue emozioni, le sue frustrazioni, ma queste prima o poi hanno bisogno di uscire e spesso poi emergono in modo brusco o sotto forma di psicosomatica.
Potrebbe approfondire questi suoi vissuti e le sue emozioni con uno psicologo, per parlare apertamente di ciò che non la fa star bene. Potrebbe anche riflettere sulla possibilità di svolgere alcuni incontri di coppia, per avere un confronto costruttivo con il suo compagno insieme a un professionista, che potrebbe aiutarvi nella comunicazione reciproca.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, svolgo anche sedute on line e incontri di coppia, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Martina Bernusso
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Asti
Gentile utente, un dialogo aperto e onesto potrebbe aprire le porte ad una condivisione più profonda. sembra sia importante per lei chiarire il legame che vorrebbe continuare a mantenere con la sua famiglia senza sacrificare il tempo con il suo compagno; tuttavia sarebbe importante capire se sotto il comportamento del suo compagno si possa "nascondere" altro, lei dice che non è molto attaccato alla sua famiglia, magari potrebbe sentirsi a disagio all'interno di queste dinamiche famigliari, ma questo lo potete chiarire solo parlandovi e condividendo i vostri stati emotivi e le aspettative reciproche.
Rimango a disposizione per chiarimenti.
saluti, dott.ssa Martina Bernusso
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, capisco che la situazione con il tuo fidanzato ti stia creando preoccupazione e che desideri una maggiore partecipazione da parte sua negli eventi familiari. È importante comunicare apertamente con il tuo partner e cercare di capire le ragioni delle sue risposte e comportamenti.

Potrebbe essere utile avviare una conversazione sincera con lui per condividere i tuoi sentimenti e le tue aspettative riguardo alla partecipazione agli eventi familiari. Esprimi il desiderio di sentirlo più coinvolto e cerca di capire quali potrebbero essere le sue ragioni per preferire restare a casa o tornare alla sua abitazione. Potrebbe esserci una ragione valida o un motivo di cui non sei a conoscenza.

Durante la conversazione, ascolta attentamente il suo punto di vista e cercate di trovare un compromesso che soddisfi entrambi. Ad esempio, potreste pianificare insieme gli eventi familiari in modo da tener conto delle sue esigenze e dei suoi impegni lavorativi, cercando di trovare soluzioni che permettano a entrambi di partecipare alle attività familiari senza che si senta sovraccaricato.

È importante anche riflettere sul tuo bisogno di assecondarlo e limitare gli incontri con la famiglia. La comunicazione e il compromesso sono fondamentali in una relazione, ma è altrettanto importante preservare il tuo equilibrio personale e soddisfare i tuoi bisogni familiari.

Infine, se non riuscite a trovare una soluzione che soddisfi entrambi e se questa situazione crea continue litigate e isolamento, potrebbe essere opportuno riflettere sulla salute complessiva della relazione. È importante che entrambi siate in grado di comunicare, compromettervi e sostenervi reciprocamente.

Ricorda che ogni relazione è unica e richiede lavoro da entrambe le parti. Se hai bisogno di ulteriori supporto, potrebbe essere utile coinvolgere un consulente di coppia o uno psicologo per affrontare le dinamiche relazionali e trovare strategie per una comunicazione più efficace.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, non è compito di uno psicologo giudicare la situazione o interpretarla. Le risposte che cerca le può trovare solo confrontandosi con il suo compagno. Un percorso con un collega, tuttavia, potrebbe aiutarla a rielaborare i suoi vissuti e il disagio che la situazione crea.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile che tu voglia condividere momenti importanti con il tuo fidanzato e la tua famiglia. La sua riluttanza potrebbe derivare da vari fattori, come la differenza di età, le abitudini personali o eventuali preoccupazioni. Tuttavia, è importante comunicare apertamente con lui riguardo ai tuoi desideri e alla tua necessità di sentirlo più coinvolto nelle attività familiari. Cerca di comprendere anche le sue ragioni e cercate insieme un compromesso che possa soddisfare entrambi. La chiarezza nella comunicazione può aiutare a evitare litigi e a costruire una comprensione reciproca.
Dott. Riccardo Fabbrini
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Spesso è difficile intuire come può sentirsi l'altro in una determinata situazione. Tuttavia, è importante comprendere il punto di vista del proprio partner e comunicare, al fine di far emergere le difficoltà e poterle affrontare insieme. Qualora avesse bisogno di supporto, rimango a disposizione. Dott. Fabbrini Riccardo
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente,
la ringrazio per la sua condivisione. La sua preoccupazione e il suo disagio sono comprensibili. E' importante che lei e il suo compagno vi prendiate un po' di tempo per condividere ciò di cui avete entrambi bisogno e, se i desideri non coincidono, trovare uno o più compromessi che ledano il meno possibile entrambi le parti. All'interno di una relazione (sentimentale in questo caso) è funzionale ascoltare e esprimere i propri bisogni, rispettando però anche quelli dell'Altro.
La invito a chiedere un consulto psicologico nel caso in cui tale situazione dovesse diventare per lei molto sofferente. Resto a disposizione, Dottoressa Monica Mugnai
Dott.ssa Marta Landolina
Psicologo clinico, Psicologo
Gela
Ciao cara!
Grazie per aver condiviso la tua situazione in maniera così aperta e onesta. È evidente quanto tu tenga alla tua famiglia e quanto tu desideri che il tuo partner possa essere più coinvolto, ma capisco anche quanto questa dinamica ti stia facendo sentire confusa e frustrata.
Prima di tutto, voglio dirti che i tuoi sentimenti sono assolutamente validi. È normale desiderare che il proprio partner partecipi alle cose che per noi sono importanti, come il tempo passato con la famiglia, soprattutto quando si è molto legati ad essa. L’isolamento che temi, purtroppo, è una preoccupazione legittima, perché un equilibrio tra la coppia e la vita familiare è fondamentale per non perdere il senso di connessione con entrambe le parti.
Tuttavia, sembra che ci sia una differenza sostanziale nelle aspettative e nei bisogni tra te e il tuo compagno. La sua resistenza potrebbe dipendere da vari fattori, come un diverso tipo di legame con la famiglia o semplicemente da una preferenza per uno stile di vita più indipendente, anche se in una relazione. È possibile che per lui partecipare agli eventi familiari non abbia lo stesso significato che ha per te, o che si senta più a suo agio nel suo spazio personale, anche se non sempre esprime in modo chiaro i suoi motivi.
Mi sembra che, magari senza volerlo, lui possa anche avere un atteggiamento più reticente, non tanto per una mancanza di interesse verso di te, ma forse per la difficoltà di sentirsi parte del tuo mondo familiare, o per una questione di routine e comfort (come il rientro a casa per prepararsi per il lavoro). La sua risposta, pur sembrando evasiva, potrebbe nascondere un disagio che non sa esprimere direttamente.
Capisco anche il conflitto che senti dentro, perché non vuoi "forzare" la situazione ma, allo stesso tempo, non vuoi rinunciare alle cose che ti rendono felice, come il tempo con la tua famiglia. Quello che mi viene da suggerire è di cercare di parlare apertamente con lui, ma in modo delicato, senza accusarlo. Potresti dirgli qualcosa come: "Capisco che tu possa sentirti più a tuo agio nel tuo spazio o che gli impegni lavorativi ti facciano fatica a spostarti, ma per me è importante condividere questi momenti con te. Vorrei capire meglio cosa ti frena, così da trovare insieme un modo che funzioni per entrambi." Questo approccio potrebbe aprire una conversazione più profonda e sincera, dove ciascuno può esprimere le proprie necessità senza sentirsi giudicato.

A volte le "scuse" che ci sembra che il partner stia mettendo possono essere legate a una difficoltà nel comunicare ciò che sente davvero, o magari a una paura di "perdersi" nelle aspettative dell'altro. In questi casi, è importante non solo ascoltare, ma anche cercare di negoziare un compromesso che rispetti le esigenze di entrambi.

L’ascolto reciproco è fondamentale per creare un legame più forte, che non significa "sacrificarsi" ma piuttosto trovare un equilibrio che consenta a entrambi di sentirsi visti, ascoltati e soddisfatti. Può essere utile anche riflettere su come entrambi vi sentite riguardo al concetto di "famiglia" e di "spazio personale", per capire meglio i bisogni che si celano dietro i comportamenti.

Ti auguro davvero di trovare il modo per parlarne senza che nascano litigi, e che possiate entrambi capire meglio come muovervi verso un equilibrio che soddisfi le vostre necessità. Se questa situazione dovesse persistere o causare ancora frustrazione, magari potreste valutare di parlarne insieme a un professionista, che può aiutarvi a esplorare più a fondo questi dinamismi.

Rimango a disposizione per un consulto! Un abbraccio!
Dott.ssa Marta Landolina
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questi suoi pensieri. Forse il fatto stesso di averli condivisi qui segnala la sua esigenza di occuparsene. Qualora volesse farlo, in uno spazio e in un tempo dedicato come potrebbe essere quello di un percorso di supporto psicologico resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Guerrini Usubini
Dott.ssa Silvia Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Palazzolo sull'Oglio
Buongiorno, leggendo il suo messaggio il mio consiglio è quello di provare con un percorso di coppia per poter entrambi parlare delle vostre ragioni, desideri e timori.
Cordialmente, Dott.ssa Caruso
Dott.ssa Paola Schizzarotto
Psicologo, Psicologo clinico
Limena
Cara utente. Sarebbe importante e necessario capire da dove proviene il suo disagio nello stare con la tua famiglia, se questo dipende da un suo problema nello stare in un nucleo familiare unito e stretto, oppure se, in qualche modo, si sente giudicato e quindi prova un senso di vergogna. Difficile saperlo, è importante che voi ne parliate di questo.
Ritengo un bel gesto che tu lo assecondi ma, come tu stessa saggiamente hai notato, sono importanti anche le tue esigenze. Se in qualche modo vedi che ti limita negli incontri con la tua famiglia o con i tuoi amici, questo dovrebbe essere per te un campanello d'allarme importante. Se invece non vuole condividere con te questi momenti ma ti lascia libera di viverli, parlatene apertamente senza giudizio. Lo scopo è comprendersi a vicenda, non colpevolizzarsi.
Buona fortuna

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