Buonasera, si tratta di un parere psicologico e spero che possiate aiutarmi. Non riguarda me ma il

18 risposte
Buonasera, si tratta di un parere psicologico e spero che possiate aiutarmi.
Non riguarda me ma il mio migliore amico (spero che sia così anche per lui visto i fatti). Vi riassumo brevemente il tutto, lui ha sempre avuto relazioni che sono durate non di più di qualche mese, perché le ragazze non lo trattavano proprio bene. Finché poi non si innamora perdutamente di una ragazza, lei pure innamorata persa di lui, infatti insieme erano proprio una bella coppia innamorata. Lui a fine giugno, dopo un anno e mezzo di relazione, decide di lasciarla perché voleva riflettere su se stesso. Fino li ci siamo. Dopo una settimana e mezzo, lui dice di aver trovato un'altra e nel frattempo ha chiuso i rapporti anche con me (così dal nulla, non avevamo ne litigato, ne discusso, ne avessi fatto qualcosa contro di lui niente). Decido di lasciarlo stare. A inizi dicembre, la madre mi contatta disperata dicendo che il figlio è irriconoscibile da quando sta con questa nuova. Vi anticipo che lui non è con la sua famiglia in quanto sono distanti per motivi lavorativi di lui. Mi spiega dicendo che lui sta fumando in continuazione (con la sua ex aveva quasi smesso), bestemmia (cosa che non ha mai fatto prima), non chiama quasi più a casa, non li va più a trovare, è sempre nervoso, è confuso, insomma da quando ha lasciato l'ex ragazza non è più lui. La madre mi dice che la nuova fidanzata è una che tende a comandare, che, secondo lei, sta con lui solo per soldi (e su questo la penso anche io così), lo sta manipolando, se lui chiama qualche volta i genitori, la ragazza gli dice di mettere il vivavoce per sentire cosa dicono (e tra l'altro neanche saluta), si è portata con sé il suo telefono (lui ne ha due), insomma veramente stento a riconoscerlo. Io non so che tipo di relazione è, se è tossica o sana, ma so solo che lei lo sta portando in una brutta strada, non sono nessuno per dirlo, ma sono preoccupatissima soprattutto quando ho sentito sua madre piangere, perché non sa più come fare con lui. Io non so che fare, vorrei un vostro consiglio, lui è un tipo molto molto orgoglioso e quindi è guerra persa con le persone troppo orgogliose. Spero che possiate aiutarci. Intanto vi pongo questa domanda? A questo punto, la sua relazione è tossica o è sana??? (Lo chiedo per una mia curiosità)
Vi ringrazio tantissimo per l'aiuto e per la vostra disponibilità. Cordiali saluti.
PS: so che non dovrei mettermi in mezzo, ma ripeto sto facendo tutto questo per aiutare sua madre.
Buongiorno, purtroppo capita che le persone alle quali siamo legati prendano strade o facciano scelte che ci appaiono sbagliate o, come sembra essere questo il caso, autodistruttive. L'unico consiglio che mi sento di dare è di provare a parlare con lui per esprimere la sua preoccupazione, sperando che lui accetti di ascoltarla, ritrovando la fiducia del vostro rapporto di amicizia

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Grazie per la condivisione, cara. È comprensibile la preoccupazione di tutti coloro che vogliono bene al suo amico di fronte a un cambiamento così drastico nel suo comportamento dopo la fine della relazione precedente e l'inizio di una nuova relazione.
È complicato definire una relazione come tossica o sana basandosi solo su una descrizione esterna dei comportamenti della nuova fidanzata. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono suggerire dinamiche relazionali problematiche. L'isolamento sociale, l'abbandono di abitudini sane, come smettere di fumare dopo la fine della precedente relazione, e l'adozione di comportamenti inconsueti come il linguaggio osceno o la mancanza di contatti con la famiglia, potrebbero essere indicatori di un'eventuale influenza negativa nella sua vita.
È importante considerare che, sebbene ci siano segnali preoccupanti, valutare la natura di una relazione richiede un'analisi più approfondita e non si può trarre una conclusione definitiva senza coinvolgere direttamente la persona coinvolta. Tuttavia, il cambiamento repentino e evidente nei suoi comportamenti può essere un campanello d'allarme.
Mi rendo conto che affrontare la situazione con una persona molto orgogliosa possa essere difficile. Il mio consiglio è quello di mantenere un approccio di supporto e aperto verso di lui, cercando di rimanere presente nella sua vita senza giudicare o costringere, ma offrendo il proprio sostegno e ascolto in caso ne abbia bisogno.
Consigliare alla madre di cercare il supporto di uno psicologo potrebbe essere un'opzione utile per capire come affrontare questa situazione delicata. Un professionista può fornire strumenti e strategie per affrontare il cambiamento del figlio e trovare modi per aiutarlo nel suo percorso di cambiamento.
In ogni caso, è importante capire che non si è in grado di controllare le scelte altrui, ma si può essere presenti e offrire supporto in modo amorevole e gentile, mostrando che ci si preoccupa genuinamente per il suo benessere senza giudicare le sue decisioni.
Buonasera, dal vostro punto di vista il timore che questa relazione impatti negativamente sul suo amico è comprensibile. Tuttavia mi sembra se non rischioso comunque difficile valutare l'andamento o la tipologia di una relazione da persona esterna ad essa. Di ciò che sta accandendo può parlarne con il suo amico per comprenderne le motivazioni e se è presente della sofferenza da parte sua riguardo alla situazione con la nuova partner. Purtroppo però è necessario accettare che le persone a noi vicine compiano delle scelte autonome nel loro percorso di crescita, a volte indipendentemente dal fatto che si rivelino positive o meno. Un saluto.
Buona sera,
è un po' complesso determinare se possa trattarsi di una relazione sana o tossica come chiede, essendo questo un racconto indiretto della situazione.
Capisco che questa situazione possa causare disagio per lei, a seguito dell'interruzione della vostra amicizia, per questo la invito a valutare la possibilità di confrontarsi con il suo amico rispetto ai suoi dubbi o cercare di capire cosa l'ha portato ad allontanarsi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Buongiorno, non è raro che le persone alle quali siamo legati prendano strade o facciano scelte che ci appaiono sbagliate o, come sembra essere questo il caso, autodistruttive. L'unico consiglio che mi sento di dareLe è di provare a parlare con lui per esprimere la sua preoccupazione. Il risultato non è scontato...ma bisogna provare.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. E' molto difficile stabilire se una relazione è sana o meno soprattutto avendo a disposizione così poche informazioni. Sicuramente nella relazione del suo amico ci sono evidenti segnali di malessere. E' apprezzabile da parte sua tale preoccupazione ma nelle scelte dei nostri cari, giuste o sbagliate che siano, possiamo solo offrire il nostro supporto e garantire la nostra presenza al momento del bisogno.
Dott.ssa Veronica Guidi
Cara utente, da ciò che scrive si percepisce molto la preoccupazione e il senso di allarme che vive insieme alla famiglia del suo amico. Oltretutto sicuramente la situazione è più complessa di ciò che riporta. Come le hanno già detto colleghi prima di me, purtroppo è evidente il cambiamento e il senso di malessere riferito che vive la persona in questa relazione ma nonostante ciò è la sua relazione, non è possibile poter intervenire in alcun modo se non da persona che le sta accanto nel momento del bisogno.
Ciò che sento di dirle però è che può tranquillizzare la madre allo stesso modo e lavorare sulla motivazione per far intraprendere a lei/loro un percorso di terapia familiare per poter trovare un equilibrio almeno nella famiglia, al di là della relazione.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo.
Buongiorno, capisco la preoccupazione per il suo amico e quanto sia in più anche caricata dallo stato d'animo della madre del suo amico. Purtroppo tutti noi vorremmo aiutare ed indicare la strada che noi riteniamo più "giusta" alle persone alle quali vogliamo bene ma ciò non è possibile. Il suo amico probabilmente sta vivendo la sua relazione e per quanto ai vs. occhi sia strana o forse anche malsana, spetta a lui viverla e rendersene magari conto in futuro. Quello che lei a mio avviso può fare è cercare di recuperare il vs. rapporto, parlandogli, chiarendo anche quanto lo sente distante e quanto a lei dispiace, non precludendosi neanche la possibilità di dirgli come vede la situazione della sua coppia ma rispettando anche le sue decisioni. Ipoteticamente per il suo amico questa relazione potrebbe anche rappresentare un passaggio verso una maggiore indipendenza o crescita rispetto la sua famiglia che al momento riesce ad attuare solo in questo modo un po' drastico.
Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buonasera, comprendo la sua preoccupazione e il suo dispiacere nel vedere una persona a cui lei è legata comportarsi in modo insolito e presumibilmente poco funzionale al suo benessere fisico e psicologico. Come le hanno già detto alcuni colleghi, pur essendo difficile comprendere le dinamiche di una relazione senza avere un rapporto diretto con le persone interessate, nella sua descrizione sono presenti elementi che effettivamente possono essere considerati "campanelli d'allarme", indicatori della presenza di problematiche significative. Purtroppo non è sempre possibile "impedire" ad una persona di commettere errori o di fare scelte che potrebbero risultare svantaggiose. Potrebbe essere utile affrontare l'argomento partendo dal suo affetto verso di lui e dalla sua preoccupazione rispetto ad alcune cose che lei ha osservato. Mi sento però di consigliarle di non insistere sugli aspetti della relazione che lei considera negativi qualora il suo amico non voglia condividere il suo punto di vista. La cosa principale è che lui non si senta "costretto" ad allontanarsi dagli altri per evitare discussioni, che abbia persone che gli rimangono vicino comunque, a prescindere dalle sue scelte, in modo che anche in futuro, in caso si trovasse in difficoltà e desiderasse chiedere aiuto, abbia ancora qualcuno a cui possa rivolgersi. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, anche online. Un cordiale saluto. Dott.ssa Claudia Cenni
Buongiorno, preoccuparsi per la madre del suo amico le fa onore, allo stesso modo, però, manca nella sua narrazione qualcosa che parli di lei (lei che scrive). Come si sia sentita per questa posizione di scarto in cui il suo amico L’ha posta, cosa stia pensando relativamente ad un cambiamento drastico che, in ogni caso, si pone come esemplare. Di questo la inviterei a parlare, gli incontri non sono casuali, grandi amicizie, amori, grandi gioie e delusioni concorrono a delineare ed a scoprire parti di noi. Valuti se avvalersi di un percorso professionale che, magari, partendo da questi temi possa articolare un discorso più ampio. Un saluto cordiale
Purtroppo l'unico modo per capire se il tuo amico stia vivendo una relazione tossica è parlare col tuo amico. A volte da fuori le cose possono sembrare peggiori o migliori di quello che in realtà sono e solo parlando coi diretti interessati si può capire cosa stanno vivendo. Il mio consiglio è di cercare di parlare con lui, fargli capire che da parte tuo non c'è un giudizio ma un reale interesse verso di lui e il suo benessere. Capisco che tu non stia in una posizione facile ma purtroppo non vedo altre alternative. Un saluto
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso su questa piattaforma le sue preoccupazioni.
Risulta difficile stabilire da queste poche informazioni se la relazione del suo amico possa essere sana o meno. In linea generale, una relazione si definisce sana quando è stabile, reciproca e nutriente. Da quello che ha esposto pare che in realtà la relazione che il suo amico sta portando avanti abbia ben poco di nutriente, e anzi lo stia portando su una "cattiva strada".
Un elemento sicuramente importante, che si evince dal suo racconto, è che la relazione è estremamente controllante. Le consiglio quindi di parlarne empaticamente con il suo amico per invitarlo a riflettere ed eventualmente chiedere aiuto ad un professionista per aiutarlo a gestire meglio questa dinamica.
Spero di esserele stato d'aiuto,
Dott.ssa Forino Anna Asia
Buongiorno, grazie per la condivisione. Sicuramente quello da lei descritto è il quadro di una relazione non sana, però dal suo punto di vista. Per definirla tossica dovrebbero essere osservati i vissuti del suo amico, ascoltare lui come si sente, rilevare i suoi vissuti al riguardo.
Vedere persone a noi care trasformarsi all'interno di una relazione, soprattutto quando si assumono atteggiamenti non salubri, è difficile. Tuttavia devono essere loro pronte a vedere ciò che sta succedendo, a prendere consapevolezza della dinamica in corso. L'unica cosa che posso suggerirle è di star vicino alla mamma del suo amico, dato che lui l'ha allontanata; fategli percepire che ha sempre un ambiente di riferimento sano come alternativa e che ci siete, nonostante i suoi tentativi di allontanamento.
In ogni caso, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Sento la sua preoccupazione per il suo amico. È sano essere preoccupati. Mi chiedo come si sia sentita lei quando vi siete allontanati. Come mai ha deciso di lasciarlo stare? Mi sembra di capire che avete entrambi contribuito a questo allontanamento.
Anche la preoccupazione della madre è sana, tuttavia quest'ultima dovrebbe cercare il confronto con suo figlio e non con lei che rischia di essere triangolata in questa relazione e diventare portatrice di vissuti che non sono suoi.
Si dia la possibilità di ricontattare il suo amico se sente questo bisogno, parlando di come si sente lei nel vedervi così distanti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Buonasera, comprendo la preoccupazione che provi per il tuo amico e l'impatto negativo che la sua nuova relazione sembra avere su di lui. Senza avere tutti i dettagli, è difficile fare una valutazione precisa sulla natura della relazione. Tuttavia, i segnali che hai descritto, come il cambiamento del comportamento, l'aumento del fumo e delle bestemmie, possono essere indicativi di un ambiente tossico o poco salutare. È importante che tu continui a offrire il tuo sostegno a sua madre e che lei cerchi di comunicare le sue preoccupazioni al figlio in modo rispettoso e amorevole. In ultima analisi, il tuo amico dovrà fare le sue scelte e potrebbe essere utile per lui cercare il supporto di uno psicologo per esplorare la situazione in modo più approfondito. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Ciao, capisco la tua preoccupazione. Dalle informazioni che hai fornito, sembra che ci siano segnali di una relazione potenzialmente tossica. Il cambiamento repentino nel comportamento del tuo amico, unito alla preoccupazione espressa dalla madre, suggerisce che potrebbe essere in una situazione difficile. Tuttavia, senza avere tutte le informazioni, è importante trattare la situazione con sensibilità. Potrebbe essere utile suggerire a sua madre di cercare il supporto di uno psicologo o consulente familiare per affrontare la situazione in modo più approfondito e professionale
Buona sera, spesso guardando le cose da un altro punto di vista, o da una posizione un pò più distante possiamo facilmente accorgerci quando qualcosa non funziona bene, un pò come accade nel caso da Lei riportato. Un sacco di fattori, non da ultimo l'orgoglio che caratterizza il suo amico, rendono difficile prendere consapevolezza o ammettere che si sta vivendo una situazione non adeguata, anche se è un nostro caro a dircelo.
Se per certi versi non Le sarà possibile incidere più di tanto sulla relazione e l'attuale stile di vita del suo amico, penso che potrebbe essere interessante capire di più circa la sua posizione in merito alla questione, ad esempio i suoi sentimenti per l'allontanamento da una persona cara, la condivisione delle preoccupazioni dei genitori del suo amico, il suo coinvolgimento affettivo. Riflettere su questi aspetti potrebbe aiutarla a riordinare le idee, decidere in che modo può essere più d'aiuto al suo amico e ai genitori di quest'ultimo, vivere la situazione con più serenità.
Buona fortuna, Cordialmente
Dott. Giorgio Manieri
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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