Buonasera, mi è stato prescritto Sereupin dal mio psicoterapeuta, volevo sapere se realmente crea ef

27 risposte
Buonasera, mi è stato prescritto Sereupin dal mio psicoterapeuta, volevo sapere se realmente crea effetti collaterali soprattutto in ambito sessuale e se quando inizierò a prenderlo la mia depressione peggiorerà, perché da quello che leggo su internet questo farmaco all'inizio dell'assunzione fa peggiorare il proprio stato mentale
Grazie mille.
Dott.ssa Serena Mottura
Psicologo, Psicoterapeuta
Cassano Magnago
Buongiorno se il tuo psicoterapeuta ti ha prescritto un antidepressivo presumo sia anche psichiatra, solo i medici possono prescrivere farmaci. In genere gli antidepressivi in una prima fase possono accentuare i sintomi, ma poi si stabilisce un equilibrio. Gli effetti positivi si vedono dopo 15 giorni/ 1 mese. Se hai dubbi credo sia opportuno parlare con chi ti ha prescritto i farmaci e chiedendo spiegazioni e rassicurazioni.

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Per qualsiasi questione relativa al farmaco ritengo opportuno che lei faccia riferimento esclusivamente al medico che glielo ha prescritto, lo psichiatra psicoterapeuta che gliela prescritto.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Teresa Aprile
Psicologo, Psicoterapeuta
Rosolini
Salve, solo il medico psichiatra che le ha prescritto il farmaco può darle maggiori informazioni sugli effetti collaterali. Si confronti con lui, magari potrà essere importante anche per imparare a fidarsi della persona che segue il suo caso. Buona serata
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, il medico prescrivente potrà aiutarla nel dipanare i suoi dubbi e perplessità, si rivolga direttamene a lui!
cordialmente
AV
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Buonasera, lo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci. Immagino glieli abbia prescritti uno psichiatra. Lei ha fatto presente i suoi dubbi sull'assunzione di questo farmaco? La nostra predisposizione nei confronti delle medicine ha molto peso. Le consiglio di parlarne apertamente con lo psichiatra e lo psicoterapeuta.
Un saluto
Claudia m
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, il suo terapeuta immagino sia anche il suo psichiatra.
Ne parli diretta con lui poiché conosce il quadro clinico.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Fulvia Fragiacomo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Buongiorno, questi farmaci hanno anche un'azione individuale cioè ogni persona risponde in modo un po' diverso. Non legga troppo su internet gli effetti collaterali perché non l'aiuta a capire come si sente lei davvero e corre il rischio di immedesimarsi con sintomi che magari neanche ha. Immagino sia anche preoccupato se le dovesse creare dei disturbi nella sfera sessuale, a non è detto proprio che questo accada. Perché non affianca anche una psicoterapia di supporto oltre alla terapia farmacologica? La può aiutare a rispondere alle domande che sicuramente si fa e a curare sia le ansie che la depressione in maniera risolutiva. Un cordiale saluto
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Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, il medico psichiatra che le ha prescritto il farmaco saprà darle tutte le risposte che desidera. Si rivolga a lui e non dia peso alle cose che trova sul web perché molto spesso fuorvianti, inesatte e prive di ogni fondamento scientifico. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Manuela Lai
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Savona
Buongiorno, credo che il suo psicoterapeuta sia anche un medico, altrimenti non potrebbe prescrivere un farmaco. Per tale ragione può fare queste domande a lui direttamente, che la conosce e saprà chiarire tutti i suoi dubbi. Cordialmente
Dott.ssa Manuela Lai
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, il farmaco può essere prescritto da una psichiatra. Probabilmente il suo psicoterapeuta è anche un medico. Uno psicologo non ha le competenze per esprimere un parere sui farmaci.
Un caro saluto
Dott.ssa Debora Manoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, ogni persona può avere un sua soggettiva reazione ad un farmaco ed è bene rivolgersi sempre al medico che ha effettuato la prescrizione. Il suo psicoterapeuta suppongo sia anche psichiatra e sarebbe preferibile chiedere direttamente a lui.
Cordialmente
Dott.ssa Debora Manoni
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buonasera, immagino il suo terapeuta sia anche psichiatra per averle prescritto un farmaco. In ogni caso non credo incida sull'attività sessuale, tuttavia le consiglio di condividere con il suo terapeuta questi dubbi in modo da poterle dare tutte le delucidazioni necessarie anche alla luce della sua storia. Un caro saluto
Dott. Mario Davide Roffi
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Roma
Buongiorno, innanzitutto è importante che si confronti con lo psichiatra in merito a qualsiasi dubbio possa avere sulla terapia farmacologica, le potrà dare le spiegazioni più precise e adeguate alla sua situazione.

In ogni caso la paroxetina (e in generale gli antidepressivi SSRI) è un farmaco molto usato, con rischi modesti, e che può dare buoni risultati nel tempo, si ritiene che abbia anche effetti cosiddetti "neuroplastici", ovvero (semplificando) di formazione di nuove sinapsi. Questi cambiamenti "strutturali" contribuiscono di solito a mantenere i benefici anche dopo l'interruzione della terapia, se questa è stata fatta in modo adeguato e per un periodo di tempo sufficiente.

Come ogni farmaco può avere effetti indesiderati, ma è importante tenere presente che questi non sono mai “uguali per tutti”, alcune persone potrebbero avere alcuni degli effetti indesiderati, altre non ne hanno affatto. Eviterei in ogni caso di concentrarmi ‘a priori’ su questi, correndo il rischio di suggestionarsi e di indurre problemi che magari altrimenti non ci sarebbero stati. Chiarisca eventuali dubbi con lo psichiatra, che se capisco bene è anche il suo psicoterapeuta, quindi la seguirà con costanza, e potrà intervenire rapidamente se dovesse avvertire un qualsiasi fastidio.

Un’ultima osservazione la voglio fare sull’inizio della terapia: è senza dubbio vero che gli antidepressivi hanno bisogno di alcune settimane per iniziare ad avvertire i miglioramenti, ma questo non significa che ci sia un peggioramento. Più spesso per qualche settimana la situazione rimane stabile, senza né miglioramenti né peggioramenti, poi inizia gradualmente a migliorare.

Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
Dott.ssa Chiara Librandi
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, il suo psicterapeuta sarà sicuramente psichiatra, dal momento che le ha prescritto un farmaco.
Non abbia timore di esporre le sue perplessità in merito, così da avere delucidazioni ed affrontare al meglio l'inserimento di un farmaco, è fondamentale che lei si senta totalmente a suo agio al momento dell'assunzione.
Un caro saluto dott.ssa Chiara Librandi
Dott.ssa Roberta Pepe
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monopoli
Buongiorno, lo psicologo e psicoterapeuta non può in alcun modo prescrivere farmaci ma, qualora lo ritenesse opportuno, può inviarla a un medico psichiatra per una consulenza. Immagino che chi le ha prescritto il farmaco sia uno psichiatra. Ad ogni buon conto, i farmaci come questo potranno darle sollievo dopo una prima fase e comunque devono essere calibrati in base al singolo paziente. Dovrebbe iniziare la terapia farmacologica con assoluta tranquillità e consapevole di tutti gli effetti, benefici e effetti indesiderati. Il consiglio che posso darle è quello di rivolgersi al suo psichiatra e parlare apertamente e con sincerità dei suoi dubbi.
Un saluto, Dott.ssa Pepe Roberta.
Dott.ssa Federica Casale
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buonasera gentile utente,
I suoi dubbi sono comprensibili, ma le consiglio di esprimerli senza riserve al medico che le ha prescritto questo farmaco, di modo da poter essere rassicurato o messo al corrente di tutti i possibili effetti collaterali.
In questo modo potrà assumere il farmaco in tranquillità e migliorare l’alleanza terapeutica con chi la sta seguendo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Federica Casale
Dott.ssa Monica D'Ambrosio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno.
Credo che qualsiasi dubbio, perplessità, merita una risposta, ma dal terapeuta da cui è seguito.
Affinché una terapia funzioni è fondamentale creare una buona alleanza terapeutica, si fidi del suo terapeuta, delle scelte che fa, e ogni dubbio lo sciolga all'interno del setting terapeutico
Dott.ssa Barbara Lucchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, per qualsiasi informazione sul farmaco, sui suoi effetti e sui tempi di latenza deve fare riferimento al suo psichiatra che sicuramente ha una competenza più puntuale e coerente rispetto a qualsiasi notizia letta sull’web. Cordialità.
Dr. Gilberto Cappa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno, la invito a riformulare le stesse domande qui poste al medico prescrivente per averne una più precisa e competente risposta che possa risolvere i suoi dubbi, evitando d'altra parte di affidarsi alle informazioni della rete.
Un cordiale saluto
Buonasera, le sconsiglio di cercare su internet. Troverà tante informazioni sbagliate o parziali. La invito a confrontarsi con il suo medico Cordiali saluti Fulvio d'Ostuni
Dott.ssa Sofia Faustini
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Gentile, ogni farmaco può necessitare di una fase di "assestamento". Il collega psicoterapeuta e psichiatra che gliel'ha prescritto la potrà guidare e sostenere anche in caso si verifichino sintomi avversi quali la perdita del desiderio o un peggioramento del proprio stato emotivo. La invito ad esprimere questi dubbi al professionista dal quale è seguito, sarà un ottimo spunto di lavoro in terapia.
Saluti
Dott.ssa Caterina Serra
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buonasera!
Spesso (ma non sempre) gli psicofarmaci hanno un effetto paradosso caratterizzato da un acutizzarsi degli stessi sintomi che dovrebbe combattere, effetto ridotto o parzialmente controllato da un dosaggio gradualmente più alto. Proprio perché consapevoli di questo effetto, gli stadi iniziali della somministrazione dovrebbero essere accompagnati da un monitoraggio da parte di chi li somministra (in ogni caso se dovesse riscontrarli può rivolgersi lei al suo psichiatra che la aiuterà a risolverli).
Anche per quanto riguarda la sfera sessuale la risposta al farmaco è soggettiva ma, spesso, la riduzione dei sintomi depressivi comporta un miglioramento della vita sessuale.
Saluti.

Dott.ssa Maria Giulia Mensa
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, qualsiasi farmaco ha effetti benefici ma può causare anche effetti collaterali, motivo per cui non è consigliabile cercare su internet questo tipo di informazioni, che possono essere inesatte o addirittura inadeguate rispetto alla situazione specifica del paziente. Le consiglio di rivolgersi allo specialista che le ha prescritto il farmaco per sottoporgli i suoi dubbi ed avere da lui/lei una risposta esaustiva e specifica per la sua personale situazione. Ognuno di noi è diverso e necessita di un sostegno (psicoterapico e farmacologico) totalmente personalizzato. Un caro saluto e resto a sua disposizione
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi al suo medico prescrivente.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Amelia Capezio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Calvizzano
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. le consiglio di riferirsi al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica rispetto alla sua sintomatologia e ad ogni perplessità in merito, poichè conoscendo la sua storia potrà adeguarla alle sue esigenze e sintomi. Ogni farmaco ha delle caratteristiche e un arco temporale durante il quale vederne i suoi effetti. si consulti con il medico che saprà darle le risposte che cerca in modo più preciso e puntuale rispetto ad internet. resto a disposizione, dott.ssa amelia capezio
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,

il Sereupin è un farmaco appartenente alla classe degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), utilizzato spesso nel trattamento della depressione e di altri disturbi psicologici. Come ogni farmaco, può presentare effetti collaterali, inclusi possibili cambiamenti nell'ambito sessuale, come riduzione della libido o difficoltà nell'orgasmo. È importante sottolineare, però, che non tutti manifestano questi effetti e, quando compaiono, spesso sono temporanei e tendono a ridursi con il tempo.

Per quanto riguarda il peggioramento iniziale dello stato mentale, è vero che alcune persone, nelle prime settimane di assunzione, possono percepire un aumento della sintomatologia depressiva o ansiosa. Questo effetto è generalmente transitorio e scompare una volta che il farmaco inizia a stabilizzarsi nell'organismo, solitamente dopo alcune settimane. È fondamentale monitorare la situazione e segnalare qualsiasi peggioramento al proprio medico o psicoterapeuta, in modo da ricevere il supporto adeguato.

Ti invito a non affidarti esclusivamente a quanto letto online, ma a confrontarti direttamente con il tuo specialista, che potrà rispondere in modo mirato alle tue domande e adattare la terapia alle tue esigenze specifiche.

Sarebbe utile e consigliato approfondire questi aspetti rivolgendosi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Tonia Caturano
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Pioltello
Buongiorno, grazie per aver condiviso con così tanta apertura una domanda che tocca corde profonde, personali. Parlare di farmaci, emozioni e paure non è mai semplice, eppure farlo è già un primo gesto di cura verso sé stessi.
Il **Sereupin** (nome commerciale della **Paroxetina**) è un farmaco appartenente alla famiglia degli SSRI, ovvero **inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina**. Viene spesso prescritto per depressione, ansia, attacchi di panico, e altri disturbi dell’umore. È uno strumento, uno fra tanti, che può accompagnare il percorso terapeutico – ma va sempre maneggiato con attenzione, rispetto, e soprattutto ascolto.
### Sì, è vero: esistono **effetti collaterali**, anche in ambito sessuale.
Alcune persone riferiscono difficoltà nella libido, nel raggiungere l’orgasmo, oppure un calo del desiderio. Ma è importante sapere che **non accade a tutti**, e quando succede, può essere temporaneo o gestibile. In alcuni casi, con il tempo o con un aggiustamento della terapia, questi effetti si attenuano o scompaiono del tutto. L’ascolto del proprio corpo e delle proprie sensazioni sarà fondamentale.
### Ed è altrettanto vero che, all'inizio, alcune persone riferiscono un **peggioramento dell’umore**. Non è una regola, ma può succedere. I primi giorni o settimane possono portare maggiore irrequietezza, insonnia, ansia o un senso di stordimento. È un passaggio noto, legato al tempo che il cervello impiega per adattarsi a un nuovo equilibrio neurochimico.
**Non è un fallimento. Non significa che il farmaco non funzioni.**
È un momento delicato, da attraversare con presenza, e soprattutto **mai da soli**.
Ecco perché il mio invito è sincero: **parlane con il tuo terapeuta, se puoi, prima ancora di iniziare**. Programmate insieme i primi giorni, magari prevedendo un monitoraggio più frequente, anche solo via messaggio o in seduta. Il farmaco, da solo, non è la cura. È un alleato. Il lavoro che fate in seduta, il modo in cui impari a nominare ciò che provi, a stare con ciò che senti, a respirare anche quando tutto dentro sembra fermarsi… quella è la cura. In questo momento, stai prendendo una decisione importante. E hai già iniziato a farlo nel modo giusto: **informandoti**, **ascoltandoti**, **chiedendo**.
Se senti che questo passaggio ti mette a disagio, se emergono dubbi o timori, ti invito davvero a parlarne in un **colloquio dedicato**, con calma. Un incontro in cui non si decide subito, ma si esplora insieme: cosa temi, cosa speri, cosa ti muove dentro.
**La terapia è anche questo: uno spazio per non dover portare da soli il peso delle decisioni.** Ti auguro di attraversare questo momento con gentilezza verso te stesso, senza fretta, e con tutta la comprensione che meriti. Resto a disposizione, se vorrai continuare a parlarne.
Un caro saluto.

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