Buonasera, mi chiamo Aurelio Cinus. Ho una figlia di 32 anni che soffre di ritardo intellettivo, sin

20 risposte
Buonasera. Ho una figlia di 32 anni che soffre di ritardo intellettivo, sindrome bipolare, disturbo ossessivo compulsivo, cognitivo, ansia, e fobie. Da 5/6 anni segue una cura con antidepressivi, ecc, ecc, con dei buoni risultati. Ma nell'ultimo periodo si è molto accentuato il disturbo ossessivo compulsivo, cognitivo. chiedo gentilmente, se con la psicoterapia, si riesce a curare tutti questi disturbi, da me elencati.
Ringrazio anticipatamente...
Dr. Francesca Grimaldi
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
La psicoterapia è certamente indicata nella cura del disturbo ossessivo compulsivo. Tuttavia in considerazione del ritardo e del quadro che mi ha esposto, consiglio una psicoterapia cognitivo-comportamentale

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Dr. Giovanni Castaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Milano
Si la psicoterapia insieme al supporto farmacologico può allentare la morsa compulsiva in cui si trova la persona . Nel caso di sua figlia accompagnerei la cura farmacologica che mi sembra abbia dato discreti risultati una terapia espressiva che sicuramente migliora la sua qualità della vita . Se vuole mi contatti . Buone cose
Dr. Stefano Pischiutta
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera Sig. Aurelio,

la psicoterapia può essere molto utile anche per i disturbi più seri, magari in combinazione con un un trattamento farmacologico, sotto la supervisione di uno psichiatra. Essendo però basata essenzialmente sul dialogo, richiede da parte della persona che la utilizza una sufficiente capacità cognitiva e relazionale, che può essere verificata solo con un incontro preliminare tra paziente e terapeuta. La saluto cordialmente,

Stefano Pischiutta
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
bisognerebbe conoscere l'entità del ritardo intellettivo perché esso interferisce negativamente con l'efficacia della psicoterapia. Ad ogni modo la tenterei ugualmente per conoscere il grado di miglioramento che presumibilmente è possibile ottenere.
Cordiali saluti
Dott. Massimo Adolfo Caponeri
Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Per capire meglio a volte conviene semplicemente descrivere quello che fa o come, piuttosto che esprimersi con sigle o tante diagnosi. mi scusi ma così non riesco a capire
Dott.ssa Chiara Bandecchi
Psichiatra, Psicoterapeuta
Cagliari
Buonasera a lei, sicuramente il quadro di sua figlia è piuttosto complesso e richiede necessariamente un trattamento integrato, che comprenda sia la terapia farmacologica che la psicoterapia. Quest'ultima può aiutarla a gestire meglio l'ansia e le fobie e a ridurre un po' la componente ossessiva, ma difficilmente sarà risolutiva. Molto, inoltre, dipende dal grado di disabilità intellettiva, ma in tutti i casi è difficile esprimersi in termini pronostici (soprattutto non conoscendo la paziente di persona), in quanto in questo genere di problematiche entrano in gioco molte variabili soggettive, che rendono ogni percorso terapeutico unico e peculiare.
Buonasera Sig.ra. Sicuramente un percorso di psicoterapia può essere un ulteriore aiuto per sua figlia. Anche partecipare ad un laboratorio per persone con difficoltà presso qualche associazione può essere efficace. Stare insieme agli altri è un ottimo supporto.
Grazie un saluto
Dott.ssa Ilaria Nacciarone
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno! Indubbiamente sua figlia è molto sofferente e manifesta chiaramente una vasta gamma di sintomi che opportunamente tratta da un punto di vista farmacologico .
La psicoterapia però , insieme alla cura farmacologica è necessaria per costruire un senso efficace del se' che permetterebbe a sua figlia una maggiore serenità nel riuscire a combattere la sintomatologia.
Saluti!
Dott.ssa Caterina Cresciullo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vallo della Lucania
Salve Signora, sicuramente posso rispondere alla sua richiesta dicendoLe che è possibile in un percorso di psicoterapia affrontare il disturbo ossessivo/compulviso ed altri disturbi(consiglio una terapia cognitiva), nel caso di sua figlia, sarebbe opportuno considerare comunque un approccio integrato tra psicoterapia e farmaci provi a parlarne con il medico che la segue per gli antidepressivi.
Resto disponibile per ulteriori dubbi o chiarimenti.
Cordialmente.
Dott.ssa Stefania Pagni
Psicologo, Psicoterapeuta
Scandicci
Salve signora, sicuramente il problema di sua figlia è molto complesso, ma psicoterapia e suporto farmacologico insieme possono dare buoni risultati, previo primo incontro per verificare se il ritardo intellettivo possa ostacolare un percorso psicoterapeutico.
La saluto cordialmente, se vuole può contattarmi in privato
Dr. Alessandro Vannucci
Psicoterapeuta, Psichiatra, Psicologo
Firenze
Come lei descrive, sua figlia presenta un quadro clinico complesso in cui si è alterato "il disturbo ossessivo compulsivo". Con una psicoterapia di tipo fenomenologica umanistica e relazionale è possibile ottenere un miglioramento della situazione clinica lavorando insieme a voi genitori e a tutta la famiglia. La invito a chiamarmi per ulteriori chiarimenti ai contatti che trova nel mio profilo.
Dott. Maurizio Luppi
Psichiatra, Psicoterapeuta, Neurologo
Spilamberto
Buongiorno, il quadro clinico è complesso, il trattamento integrato da parte di psichiatra e psicoterapeuta che coinvolga anche i famigliari può portare benefici, ma è difficile che la psicopatologia vada in completa remissione.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, capisco la sua preoccupazione per la patologia della figlia, ma dato il ritardo mentale, le consiglio oltre alla terapia farmacologica necessaria, dato l'esito. Ma più che la terapia psicologica individuale, sarebbe meglio una terapia famigliare in modo che tutta la famiglia viene aiutata e sostenuta, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Marta Calderaro
Psicoterapeuta, Neuropsichiatra infantile
Roma
Salve, credo vadano valutata l’entità del ritardo e le risorse in possesso della ragazza prima di poter pensare di accedere ad una psicoterapia.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera. Il quadro che descrive è estremamente complesso. Per alcune delle difficoltà da Lei elencate è senz'altro la psicoterapia il trattamento elettivo, da sola o combinata con un supporto farmacologico; mi riferisco in particolare a disturbo ossessivo-compulsivo, ansia, fobie e disturbo bipolare. Tuttavia in presenza di ritardo intellettivo è Fondamentale comprenderne l'impatto, sia nel mantenimento o nelle esacerbazione di queste difficoltà, sia rispetto alla capacità di seguire un percorso con uno psicoterapeuta. Qualora vi siano le risorse per poter cominciare un percorso psicoterapeutico, in un quadro del genere penso sia lecito aspettarsi una riduzione della sintomatologia con buoni risultati, senza aspettative di totale remissione. In bocca al lupo! Cordialità, DMP.
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Come hanno già suggerito i miei colleghi il quadro di sua figlia sembra essere complesso. Per la psicoterapia occorre valutare la profondità del ritardo al fine di capire quanto ne possa trarre beneficio. Se dovesse essere "idonea" certamente ne avrebbe un grande sollievo.
Cordiali saluti Dottor Emanuele
Dott.ssa Simona de Santis
Psicologo, Psicoterapeuta
Silvi
Salve,
sicuramente per ottenere risultati bisogna associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, o comunque un sostegno psicologico, da valutare anche il livello di ritardo di sua figlia da parte del professionista.
Saluti.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

Le confermo che anche la psicoterapia insieme ad altri interventi come quelli da lei descritti é utile al fine del poter stare meglio.
Per qualsiasi altra info non esiti a contattarmi resto disponibile per una richiesta di supporto.
Cordiali Saluti
Diego Ferrara
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, innanzitutto capisco che non è facile gestire, in qualità di madre, il disagio psicologico di sua figlia.
Rispetto alle problematiche elencate, le consiglio di seguire in modo combinato sia l'intervento farmacologico, sia la psicoterapia. Un orientamento psicoterapeutico che da buoni risultati con un disturbo ossessivo-compulsivo è il trattamento cognitivo-comportamentale. Nello specifico è una terapia che lavora sui pensieri, emozioni e comportamenti. Per un disturbo specifico vengono utilizzati protocolli scientificamente validati e con una buona efficacia clinica. Si stabiliscono obiettivi terapeutico specifici e si procede con il raggiungimento degli stessi.
Rimango a disposizione per dubbi e perplessità
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Busignani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Rimini
Buona sera, un percorso di psicoterapia può attenuare questi sintomi, sicuramente in un lavoro di analisi che può richiede tempo. Saluti

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