Buonasera, ho già fatto una domanda poco tempo fa! Curando l'ansia, il respiro affannoso va migliora

15 risposte
Buonasera, ho già fatto una domanda poco tempo fa! Curando l'ansia, il respiro affannoso va migliorando!? Ho iniziato un percorso con psicoterapeuta! Questa oppressione al petto e respiro affannoso si sistemano? Ho gia' fatto tutte visite possibile, e' tutto a posto, compresa spirometria! Grazie! Penso che continuare a rimuginare non mi abbia aiutato ma non riesco a non pensarci!
Buonasera, certamente potrebbe essere la condizione ansiosa che mantiene questa sensazione di affanno.
Prosegua nella terapia con fiducia!
Dott.ssa Camila Ballerini

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Salve, ha fatto molto bene ad intraprendere un percorso con un professionista. Tenga presente che l'ansia va gestita sia da un punto di vista fisico mediante una respirazione corretta sia soprattutto da un punto di vista cognitivo andando a lavorare su quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Cordialmente, Dott FDL
Buongiorno, dia tempo alla psicoterapia per comprendere e disattivare il circolo dell'ansia e sicuramente migliorerà. Cordialmente Dott.ssa Silvana Zito
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Buongiorno la respirazione affannosa è un sintomo tipico dell'ansia, quindi escluse cause di natura medica, proseguendo con la terapia migliorerà.
Dal punto di vista fisico potrebbe contenerla con tecniche di respirazione controllata per mantenere una soglia di tollerabilità.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buongiorno, penso si sia risposto da solo, rimuginare non aiuta il contenimento dell'ansia e di conseguenza la manifestazione di uno dei suoi sintomi, ovvero la sensazione di avere il "fiato corto". Il rimuginare è un altro sintomo difensivo inconscio che si manifesta suo malgrado. Continui la psicoterapia con pazienza e fiducia.
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
Buongiorno, nella sua richiesta di sente rabbia, impazienza e senso di incomprensione per ciò che lei sta provando, sicuramente il percorso psicologico che sta seguendo la potrebbe aiutare a capire se nel suo contesto familiare o lavorativo o scolastico ci sono situazioni che le scatenano pensieri ansiogeni, rimuginazione , ecco, “ cosa” e “ quando” la disturbano? Buon lavoro Cordialmente Dottoressa Mirella Pepi
Salve, certamente diminuendo l'ansia diminuiscono anche i suoi sintomi. La cosa però non è immediata, ci vuole del tempo. Faccia il suo percorso affidandosi alla persona che lei ha scelto, insieme troverete le strategie più efficaci per affrontare le sue difficoltà e i pensieri, rigidi e disfunzionali, che le sostengono.
Per qualsiasi dubbio resto a disposizione, anche online
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Gentile utente di mio dottore,

credo che questo suo dubbio sia legato agli aspetti ansiosi che già la accompagnavano in precedenza. Avendo iniziato un percorso di psicoterapia, la invito a confrontarsi con il collega che la segue in merito a quanto qui espresso; in questo momento è la figura più indicata ad accogliere ed orientare la sua richiesta.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, per la mia esperienza professionale, si ma comunque ne parlo con il suo terapeuta. Un caro saluto
Salve, ha fatto benissimo a intraprendere questo percorso. L'ansia va gestita sia da un punto di vista fisico, tramite una respirazione specifica che può aiutare a ridurre la sintomatologia invalidante, ma sopratutto da un punto di vista cognitivo ed emotivo, evidenziando quegli schemi disfunzionali che le portano questi stati di agitazione. Faccia il suo percorso affidandosi alla persona che lei ha scelto, insieme troverete le strategie più efficaci per affrontare le sue difficoltà. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio. Cordiali saluti Dott. Matteo De Nicolò
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Buonasera, affidarsi a un terapeuta è indubbiamente un passo importante e un modo di prendersi cura di sé e lavorare sulle sue difficoltà.
Il lavoro sui sintomi, come quelli che descrive, è un processo talvolta lungo e complesso ma sicuramente farlo con il suo terapeuta darà i suoi frutti. Per qualsiasi dubbio o domande si affidi a lui e si faccia guidare
Buongiorno. Penso che se è già in terapia con un/a terapeuta sia opportuno rivolgere direttamente a lui/lei la sua domanda, ed esplorare all'interno del suo spazio terapeutico il senso ed il significato del rimugino. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, se fisiologicamente non ha problemi, il respiro affannato è dovuto all'ansia che diminuisce con la psicoterapia. I pensieri non possono essere ostacolati, più li si respinge più divengono forti. È necessario accoglierli con chi la segue e procedere ad una analisi adeguata per vederne l'origine. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. La sintomatologia ansiosa può presentarsi in diversi modi, tra cui respiro affannato e senso di oppressione. Credo che possa essere utile comprendere le ragioni sottostanti questo stato di agitazione, nonostante ciò possa richiedere del tempo. Il percorso che ha deciso di intraprendere le sarà sicuramente di aiuto.
Le auguro di riuscire a gestire e risolvere questi fastidiosi sintomi.
Un caro saluto

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