Buonasera! Ho 25 anni e soffro di pesante depressione, ansia, attacchi di panico che sfociano nell'a

15 risposte
Buonasera! Ho 25 anni e soffro di pesante depressione, ansia, attacchi di panico che sfociano nell'autolesionismo e istinti suicidi. Prendo il LORANZEPAM, PAROXETINA e HALDOL da cinque anni, ma penso non facciano più effetto perché non provo più piacere nel fare niente. Gli unici momenti in cui sto "bene" sono quando abuso di Lorans fino ad essere assuefatto. Vi ringrazio in anticipo

Cordiali saluti
Buongiorno, vista la situazione farmacologica complessa, si rivolga al suo medico. Potrebbe chiedere a lui se ritiene opportuno iniziare un percorso di psicoterapia o rivalutare la terapia farmacologica.
in bocca al lupo
Davide Livio

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In effetti è possibile che dopo un certo tempo i farmaci assunti non facciano più effetto,sia perché può essersi verificata una forma di assuefazione,sia perché la patologia nel tempo si è modificata.
Premesso,come dico sempre,che nessun farmaco risolve ma contiene la sintomatologia e/o coadiuva una psicoterapia seria e fatta bene,nel suo caso non avrei dubbi a richiedere una consulenza farmacologica aggiornata alla situazione attuale. Da lì poi riflettere su cosa si vuole fare
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, grazie per aver condiviso il suo disagio, è un buon inizio per iniziare ad affrontarlo. E' possibile che il suo organismo, ormai abituato a quei farmaci, non risponda più, si rivolga al suo medico affinché valuti la situazione. Tuttavia le consiglio di affrontare il problema non soltanto farmacologicamente, un percorso psicologico le permetterebbe di costruirsi uno spazio tutto suo in cui raggiungere, con l'aiuto del terapeuta, una migliore autoconsapevolezza e di identificare quei pensieri, rigidi e disfunzionali, che le impediscono di stare bene, individuando anche le strategie più adatte a modificarli.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Salve, parlare con il suo medico di riferimento di questi suoi sintomi è molto importante. Inoltre, affianchi a psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per lavorare sulla sintomatologia che riferisce.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera mi dispiace per la situazione , per quanto riguarda l'uso dei farmaci deve parlarne con il medico che glieli ha prescritti . Le consiglio di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia cognitivo-comportamentale . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione . Cordiali saluti
Salve, in merito ai farmaci deve assolutamente parlarne col medico che l'ha prescritti e che la segue. Le suggerisco di affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico per analizzare e se possibile risolvere le cause del suo disagio. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente, in materia di medicinali, è utile che lei si rivolga direttamente ad un medico in modo da approfondire con esso i suoi dubbi,
Cordialmente, AV
Buonasera, probabilmente è necessario rimodulare la terapia, si rivolga allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci o se non le è possibile ad un'altro di fiducia. Le consiglio inoltre di prendere in considerazione l'idea di intraprendere una psicoterapia per provare ad esplorare le ragioni del suo disagio ed ottenere il sostegno umano di un professionista, sono a sua disposizione per domande più specifiche in proposito. Dott. Antonio Panza
Gentile paziente, è importante che lei si rivolga al suo medico per un'eventuale rimodulazione della terapia. Non è chiaro se oltre all'aspetto farmacologico abbia intrapreso un percorso di terapia personale; iniziare un trattamento psicoterapico la aiuterebbe non solo a sostenere la terapia farmacologica dal punto di vista psicologico ma anche e soprattutto a cogliere ed approfondire gli aspetti di disagio profondo collegati alla sintomatologia da lei descritta. Le auguro di poter vivere la sua giovinezza. Dr. Maria Zaupa
Salve, si rivolga ad uno Psichiatra per rimodulare la terapia, inoltre le consiglio una psicoterapia per esplorare proprio il suo vissuto e come si sente nel "Qui ed ora" anche in riferimento ai farmaci che prende
Salve, attualmente è seguito da un medico psichiatra per la questione farmacologica? Le consiglierei di affiancare al piano farmacologico una consultazione psicoterapeutica che possa esserle di aiuto e sostegno.
Un cordiale saluto
Buongiorno avrei bisogno di ulteriori elementi per poter esprimere un opinione o fornirle un consiglio.
Per prima cosa sarebbe utile rivolgersi ad un medico psichiatra per rimodulare la terapia farmacologica; in aggiunta sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifesta la sua sofferenza
Buongiorno, chieda un parere al suo medico riguardo gli effetti che sta provando e, nel caso, modificare la terapia farmacologica. Le consiglio di associare un percorso psicoterapeutico alla terapia coi farmaci. Cordiali saluti, Ombretta Di Teodoro
Non ho capito se lei accompagna il trattamento farmacologico con una psicoterapia. A volte i farmaci da soli non bastano. Parli con il suo psichiatra e valuti con lui l'opportunità di essere seguito anche psicologicamente.

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