Buonasera ho 22 anni e frequento l'università nella facoltà di Infermieristica. Il mio corso mi cons

23 risposte
Buonasera ho 22 anni e frequento l'università nella facoltà di Infermieristica. Il mio corso mi consente di vivere a pieno i reparti. il contatto il paziente e molto altro. quest'estate ho svolto il mio primo tirocinio e ho riscontrato per tutte e 3 le settimane un problema non indifferente ovvero quello del tremore alle mani che mi impediva di svolgere mansioni come prelievi, tamponi e molte altre cose. Un problema che vorrei risolvere perchè per il lavoro che faccio ho bisogno di essere sicuro e attento e non posso permettermi di trovarmi in difficoltà con questo tremore che appare fin da subito. appena inizio una qualsiasi mansione che richiede precisione e fermezza. Da una parte credo sia insicurezza, mancanza di esperienza, ma questo tremore non mi consente di imparare, mi mette in difficoltà. Vorrei sapere se ci sono delle attività, magari uno sport, un qualcosa che mi possa aiutare. Grazie
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio che esprime e capisco quanto possa essere per lei disturbante.
Ha provato intanto a confrontarsi con i suoi colleghi di pari grado per vedere se la situazione è comune e diffusa?
Lei parla di ansia ed effettivamente il tremore alle mani ne è un possibile sintomo, nota per caso anche altri sintomi cognitivi (pensieri disturbanti) ed emotivi collegati all'ansia? In tal caso credo sia utile ritagliarsi uno spazio per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata al fine di trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, per sicurezza potrebbe anche consultare il suo medico di fiducia per avere più informazioni. Inoltre, scrive di essere insicura in determinati momenti, quindi un consulto psicologico potrebbe aiutarla a chiarirsi alcune idee.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Valentina Antoci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, il tremore che descrive potrebbe essere legato ad uno stato ansioso, ovviamente prima sarebbe opportuno che ne parlasse con il suo medico di base per escludere possibili cause organiche. Se il problema fosse solo l’ansia, potrebbe esserle d’aiuto un percorso psicologico in cui apprendere nuove strategie di gestione dell’ansia, anche attraverso delle tecniche di rilassamento, come il rilassamento muscolare progressivo.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Georgia Silvi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, come già detto dai colleghi le consiglio di parlare di questo problema anche con il suo medico.
Una delle ipotesi, nonostante i limiti del consulto on line, è che lei possa reagire con il tremore delle mani, quando, ad esempio, teme di essere giudicato o di sbagliare nel fare qualcosa.
Se le cose stanno così come ho ipotizzato sarebbe molto utile una consultazione psicologica per comprendere meglio la situazione.
Rimedi? È difficile pronunciarsi avendo così poche informazioni, in prima battuta è indispensabile individuare le cause della sintomatologia e solo successivamente sarà possibile impostare un trattamento adeguato. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno,
sono d'accordo con i colleghi che possa essere utile escludere cause organiche parlandone con il suo medico. Data la giovane età è presumibile comunque che si tratti di una reazione emotiva. In questo caso occorre affrontare le emozioni in gioco. Quando si svolge una professione come la sua, a contatto con persone sofferenti e richiedenti, è fondamental fare i conti con le proprie reazioni emotive. Le chiederei se è consapevole a pieno di quello che l'ha portata a questa scelta.
Prima di trovare un rimedio, le suggerirei di interrogarsi sulle cause.
Anzi, comprendere perchè a volte è già una soluzione.
Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Franca Voxaturi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
la sua ansia che si esprime proprio attraverso i tremori deriva proprio dalla paura di sbagliare e di non sentirsi all' altezza delle situazioni che dovrebbe affrontare. Più che un ulteriore attività o uno sport affronterei queste difficoltà con l' aiuto di uno specialista; la psicoterapia in tal senso potrebbe facilitarle il compito di uscire dal circolo vizioso legato all' ansia da prestazione.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Gentile paziente, mi dispiace molto per il disagio che Lei ha provato. Il mio consiglio è di parlarne prima di tutto con il suo medico di base, i tremori di vario genere e intensità possono riguardare problemi di ansia e panico, in gergo neurologico è definito “tremore essenziale“. E’ molto importante, diagnosticare, in prima istanza quando si soffre di tremori se essi siano fisiologici o patologici e lavorare, eventualmente, sulla parte psicologica solo dopo aver escluso patologie di altro genere.
L’azione terapeutica cercherà inizialmente di ridurre i sintomi di ansia e angoscia, con uno strumento specifico da utilizzare la mattina al risveglio per far decantare i pensieri disturbanti e le sensazioni angosciose, per riuscire a sentirsi meno sotto pressione con effetti sulla riduzione/eliminazione del tremore.
A disposizione,
dr. Germi
Dott.ssa Alessia Battista
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Catanzaro
Salve gentile utente, sarebbe importante consultare il proprio medico di fiducia per analizzare insieme la situazione ed escludere altre cause mediche. Molto spesso, come lei anche afferma, l'insicurezza, la preoccupazione di sbagliare, potrebbe causare ansia e manifestarsi con una forte tensione muscolare e tremore, ma andrebbe indagata la causa. Una volta chiarita la sua condizione da un punto di vista organico potrebbe chiedere un consulto psicologico per approfondire meglio i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue modalità di adattamento rispetto situazioni per lei importanti e che mettono in moto preoccupazioni. in modo integrato potrebbe anche seguire diverse pratiche di rilassamento.
Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia Battista
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, ha pensato ad un consulto psicologico dopo aver escluse eventuali cause mediche?
Dott.ssa Maira Di Martino
Psicologo clinico, Psicologo
Ghedi
Proprio come le righe che scrive, i momenti che descrive sembrano molto carichi a livello emotivo o forse sovraccarichi. Sarebbe interessante, per Lei, suppongo, far chiarezza sulle emozioni che circolano nell'apprendere e volersi sentire comprensibilmente in grado in questa professione. Mi fa anche pensare che l'infermiere è molto più di un prelievo o un tampone: lei che direzione ha in mente? Anche se il percorso formativo la costringe a passare da queste pratiche, non è detto che il suo orizzonte non sia in realtà più ampio.

Spero queste mie parole possano in qualche modo esserle d'aiuto.
Cordialmente
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve sulla base delle sue indicazioni deve prima chiedere un consulto con un medico per escludere una componente organica, cosa che probabilmente avrà già fatto e contemporaneamente pensare di analizzare anche le componenti psicologiche tramite un consulto con uno psicoterapeuta. Un cordiale saluto
Dott.ssa Valentina Rosi
Psicologo, Psicoterapeuta
Sassuolo
Salve, sarebbe interessante ricostruire bene quando e come si verifica questo tremore. Sicuramente trovarsi di fronte ad un primo tirocinio, quindi ad un'esperienza in cui ci si mette alla prova non è facile, soprattutto se una persona è molto attento alla performance e vuole dare il meglio di sè. Sarebbe interessante capire meglio come ha vissuto la sua esperienza per impostare un intervento.
Saluti, dott.ssa Rosi
Dott.ssa Maria Teresa Miletta
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Non deve essere facile trovarsi a svolgere funzioni durante il tirocinio, soprattutto in un'area come la sua. Mi darei del tempo e cercherei anche di capire come lo vivono gli altri colleghi.
Ognuno ha comunque i suoi tempi e rispettare i propri è importante. Se però la cosa le provoca molte frustrazioni e senso di inadeguatezza si rivolga a uno psicoterapeuta e vedrà che le cose andranno meglio presto. In bocca al lupo
Dott.ssa Giuseppina Mangano
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, il tremore che riporta potrebbe essere legato ad uno stato ansioso. Sarebbe opportuno che ne parlasse con il suo medico di base per escludere possibili cause organiche. Se il problema fosse l’ansia, potrebbe intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Dott.ssa Tania Farris
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Chiede se ci sono attività o sport che possano darle sicurezza...si ci sono, ma non sono la ricetta prescrivibile online perchè lei trovi sicurezza, provi prima a farsi un'idea di sè e dei meccanismi interni che la fanno sentire insicuro...non da solo chiaramente ma in compagnia di un/una professionista psico. Vedrà che poi anche la scelta delle attività/sport verrà da sè
Dott.ssa Fabrizia Semeraro
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Buonasera, mi chiedevo se il tremore si verifica solo durante le attività di reparto legate al tirocinio. In questo caso forse dovrebbe capire da dove arriva questa insicurezza e paura di sbagliare. Non punterei tanto sulle attività, quanto su un percorso di consapevolezza più profondo che potrebbe aiutarla anche in altri ambiti e relazioni. Cordialmente Dott.ssa Semeraro
Dr. Roberto Greco
Psicologo, Psicologo clinico
Nociglia
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo e la ringrazio per aver voluto chiedere il parere di un professionista. Le consiglierei innanzitutto di contattare il suo medico di fiducia per escludere eventuali cause organiche. Una volta escluse, sarebbe utile capire se si tratti di una ricaduta fisica dell’ansia, che andrebbe affrontata in un contesto psicologico. L’ansia, purtroppo, può coinvolgere a tutto tondo la vita di ciascuno e, se non ben compresa, può diventare invalidante, sul lavoro come nella vita privata. Come rompere questa dinamica? Certamente il colloquio è una strada percorribile, dandole gli strumenti per poter elaborare le basi psicologiche di questi sintomi e le strategie più utili per risolverli. Spero di averle dato qualche spunto. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentile utente, capisco la tua preoccupazione e la difficoltà che stai affrontando. Il tremore alle mani può essere causato da diversi fattori, tra cui ansia, stress, mancanza di fiducia in se stessi o semplicemente da una condizione fisica. Nel contesto della tua formazione e del tuo lavoro, è importante affrontare questo problema in modo adeguato.
In ambito psicologico sistemico relazionale, potresti considerare di lavorare sulla tua autostima e sulla gestione dell'ansia. Attività come lo yoga, la meditazione o la mindfulness possono aiutarti a migliorare il controllo delle tue emozioni e a ridurre lo stress che potrebbe essere alla base del tuo tremore alle mani.
Inoltre, potresti rivolgerti a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che potrà aiutarti a esplorare più in profondità le cause del tuo disagio e a trovare strategie per affrontarlo in modo efficace.
Ricorda che è importante chiedere aiuto quando ne hai bisogno e che lavorare su te stesso e sulle tue emozioni è un passo fondamentale per migliorare il tuo benessere e la tua capacità di svolgere il tuo lavoro in modo efficace. Buona fortuna! Resto a sua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Emilia D'Anna
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per la condivisione.
Ha già effettuato controlli medici? Ancor prima di dare un qualsiasi parere psicologico/psicosomatico, è sempre bene chiedere al paziente se si sia già rivolto ad un dottore per effettuare tutti gli accertamenti del caso.
Qualora abbia già percorso questa strada, allora si potrebbe ipotizzare la presenza di un fattore ansioso. Il tremolio è spesso associato alla presenza di una situazione che ci genera irrequietezza, anche se magari ad un livello cosciente non c'è nulla che ci preoccupa. Qualora così fosse, potrebbe pensare di parlarne con uno psicologo che saprà sicuramente esplorare la problematica.
Un caro saluto
Dott.ssa Camilla Tommasini
Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Gentilissimo,
non vi è un'attività certa che permette di ridurre il tremore alle mani. Sicuramente è necessario indagare in primis se vi siano cause fisiche per cui avviene il tremore (quindi si presume che esso non appaia solo in caso di stress, di lavoro, di ansia o altro, ma nella maggior parte dei momenti della vita, a prescindere dall'evento o da cosa si sta facendo). Una volta escluse le cause biologiche, può considerare un incontro con uno psicologo psicoterapeuta che lo possa aiutare a comprendere perché avviene questo tremore, quando, in che circostanze (è solo? sono presenti persone specifiche? cosa ha mangiato/bevuto prima? ci sono cause di stress particolari?). Insomma ci sono molte domande da considerare come anche se è un particolare momento stressante e risente o meno ansia in questo momento di vita. Ovviamente queste sono solo alcune delle possibili domande e possibili fattori che la possono aiutare a comprendere come mai avviene il tremore. Una volta compreso ciò è importante capire come reagire di conseguenza e quindi cosa è utile fare, il ché diventa consequenziale dalle sue risposte. Sicuramente lo sport può essere d'aiuto nell'alleggerire la tensione, come anche evitare troppa caffeina e avere un equilibrio sonno-veglia ma un confronto con uno specialista la potrà aiutare ad indirizzare meglio delle soluzioni adeguate per lei. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Capisco la tua preoccupazione riguardo al tremore alle mani, soprattutto considerando il lavoro che svolgi. Il tremore che descrivi potrebbe essere legato all'ansia e alla mancanza di esperienza, ma ci sono diversi approcci che potrebbero aiutarti a gestirlo.

Innanzitutto, lavorare su tecniche di rilassamento e respirazione potrebbe fare la differenza. Il tremore può essere causato da un eccesso di ansia, quindi imparare a rilassarti prima di iniziare le mansioni delicate potrebbe ridurre l'intensità del tremore. Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione e il rilassamento muscolare progressivo ti aiuteranno a ridurre i livelli di ansia.

Inoltre, più acquisisci esperienza pratica, più sarà facile ridurre il tremore. Cerca di esercitarti in ambienti controllati, utilizzando manichini o strumenti che simulano situazioni reali. Questo ti aiuterà a sentirti più sicura e a migliorare la tua stabilità.

Anche attività fisiche come lo sport potrebbero essere utili per migliorare la tua coordinazione e il controllo motorio fine. Sport come il tiro con l'arco, il tennis o qualsiasi attività che richieda precisione nelle mani potrebbero essere un buon allenamento.

Gestire lo stress è un altro aspetto fondamentale. Attività come lo yoga o il tai chi, che migliorano il controllo del corpo e la concentrazione, possono essere molto efficaci nel ridurre la risposta ansiosa.

Se il tremore persiste o peggiora, ti consiglio di parlarne con un medico per escludere altre cause fisiche, come disturbi neurologici.

Nel tuo percorso universitario, lavora sulla tua fiducia in te stessa e sulla gestione dell'ansia, così da sentirti più preparata e sicura quando svolgi le mansioni pratiche. Con il tempo, è probabile che il tremore diminuisca e tu possa affrontare il tuo lavoro con maggiore serenità e precisione.

Se la situazione continua a preoccuparti, un consiglio da un professionista, come uno psicoterapeuta o un neurologo, potrebbe aiutarti ad affrontare sia la componente psicologica che fisica del tremore.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso una difficoltà che, purtroppo, è molto più comune di quanto si pensi, soprattutto in chi si sta formando in professioni ad alta responsabilità e a forte impatto umano come la sua. Il tremore alle mani che descrive non è un segnale di debolezza, ma piuttosto una reazione del corpo a uno stato di attivazione emotiva e fisiologica molto intensa, tipica dell’ansia da prestazione. In contesti in cui si sente osservato, valutato o dove sa che l’errore può avere delle conseguenze concrete (come durante un prelievo o una manovra tecnica), il suo sistema nervoso entra in uno stato di allerta. È una risposta automatica, primitiva, che si attiva quando il nostro cervello percepisce una minaccia, anche se questa minaccia non è oggettiva ma è legata a ciò che temiamo (come il giudizio altrui, il fallimento, l’idea di non essere all’altezza). Le mani tremano perché il corpo è in tensione, perché il respiro può diventare superficiale, il battito accelerato, e tutti questi sintomi concorrono a quella spiacevole sensazione di “perdere il controllo” proprio nel momento in cui servirebbe essere più saldi. È molto importante dirle che tutto questo si può affrontare e migliorare. In un percorso cognitivo-comportamentale, il lavoro si basa su due assi principali. Il primo è quello dell’autoconsapevolezza e della gestione dell’ansia: si imparano tecniche di respirazione, rilassamento muscolare e mindfulness per ridurre l’attivazione corporea e creare un maggiore equilibrio tra mente e corpo nei momenti più delicati. Il secondo asse riguarda i pensieri che accompagnano queste situazioni: spesso, senza accorgercene, ci diciamo cose come “se tremo, vuol dire che non valgo”, oppure “devo essere perfetto altrimenti sbaglierò e sarò giudicato”. Questi pensieri alimentano l’ansia, rendono più difficile mantenere la concentrazione, e ostacolano l’apprendimento. In terapia si lavora proprio su questo: riconoscere i pensieri disfunzionali, metterli in discussione, sostituirli con pensieri più realistici e funzionali, costruendo un senso di autoefficacia più saldo. Dal punto di vista pratico, può essere molto utile affiancare un’attività fisica regolare. Sport come il nuoto, lo yoga o le arti marziali non solo migliorano la consapevolezza corporea, ma insegnano a dosare l’energia, a gestire il respiro e a mantenere la concentrazione in condizioni di pressione. Anche discipline come la meditazione o il training autogeno possono portare benefici notevoli. È normale che, all’inizio della sua carriera, ci si senta insicuri. Ma l’insicurezza non è un difetto: è un segnale che ha a che fare con l’importanza che dà al suo lavoro e alla cura delle persone. Proprio questo, se sostenuto nel modo giusto, può diventare una forza. Le suggerisco di non portare questo peso da solo. Parlare con uno psicologo cognitivo-comportamentale può aiutarla a leggere questo tremore non come un ostacolo insormontabile, ma come un sintomo che ha un significato e che può essere affrontato con strategie concrete e mirate. Ha tutto il tempo per imparare, migliorare e acquisire quella sicurezza che oggi le sembra lontana. E lo sta già facendo, perché ha avuto il coraggio di fermarsi, osservare il problema e chiedere aiuto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Daisy Di Cello
Psicologo, Psicologo clinico
Bolzano
Buonasera,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi bloccati dal tremore durante attività che richiedono precisione, soprattutto in un contesto professionale come quello infermieristico.
Spesso questo tipo di tremore può essere legato a ansia, tensione muscolare o stress da prestazione, più che a un problema fisico, ma è comunque consigliabile consultare un medico per escludere eventuali cause organiche.
Alcune strategie generali che possono aiutare includono tecniche di rilassamento, respirazione controllata, esercizi di coordinazione manuale e attività che aumentano consapevolezza e stabilità come yoga, pilates o esercizi di stretching e rafforzamento delle mani.
Per un supporto più mirato sulla gestione dell’ansia e della sicurezza nelle attività pratiche, può essere utile affrontare la situazione con uno psicologo o psicoterapeuta.

Un saluto cordiale,
Dott.ssa Daisy Di Cello

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