Buona sera dottore mi chiamo Emanuela e ho 26 anni, sono mamma di una bambina di 6. Da diverso tempo

19 risposte
Buona sera dottore mi chiamo Emanuela e ho 26 anni, sono mamma di una bambina di 6. Da diverso tempo ho cefalee, al'inizio fastidiose e forti a livello nucale fino ad irradiarsi alla parte sinistra della destra più che nella destra, con episodi di vertigini, dove non vedo le cose girare ma mi sento io in barca e con la testa pesante come un macigno. Queste cefalee a distanza di qualche mese sono scomparse, lasciando qualche strascico, presentandosi talvolta e andando via da sole senza farmaci. Ma la cosa che mi da più fastidio e non sopporto più sono le continue vertigini (sempre sensazione di essere in barca) che si presentano quando sono in piedi ferma e quando cammino, non le ho nè da sdraiata nè da seduta. Ho eseguito visita dall'otorinolaringoiatria con esame vestibolare con esito negativo, poi visita da neurologo con esito negativo, esame del sangue ed urine e tiroide, il tutto con valori normali. Il mio medico di base mi ha prescritto una visita al centro cefalee che andrò a fare il prossimo 18 novembre, inoltre attribuisce le mie vertigini a un fattore ansioso e psicologico, visto che sono un soggetto ansioso e ipocondriaco con episodi di attacco di panico in passato e se ci penso anche ora. Ma non sono del tuto convinta, la mia dottoressa mi ha escluso RM e TAC, ma io mi sentirei più sicura nel farlo, secondo voi c'è bisogno o mi affido a quello che dice il medico, parlando di vertigine psicosomatica? attendo risposta, grazie mille! Buon lavoro
Gentile Emanuela, prima di chiamare in causa la psiche è sempre bene sottoporsi ad approfondimenti medici che escludano qualunque implicazione organica, che è il modus che lei sta correttamente seguendo. Fatto ciò, ed esclusi esiti positivi, è possibile ipotizzare un nucleo ansioso, soprattutto in riferimento al riconoscersi persona soggetta ad ansia ipocondriaca. Solo allora è pensabile un percorso di tipo psicoterapeutico, non già perché sarebbe inutile, ma perché rischierebbe di sottovalutare fattori di altra natura e che necessiterebbero di un intervento diverso e di tipo "medico". Un caro saluto

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Buonasera. Faccia gli esami che più la rassicurano, allo scopo di escludere ogni base organica a queste vertigini, ma conceda una possibilità alla psicoterapia, che può essere affiancata, alla luce di quegli attacchi di panico che riferisce e che meritano attenzione.
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Gentile Signora non è semplice rispondere alla sua domanda in quanto da una parte ci sono una serie di esami e visite mediche che escludono cause organiche a cui aggiungiamo una pregressa difficoltà di tipo psicologico mentre dall'altra mettiamo una sintomatologia che non è proprio molto frequente in ambito psicologico a cui associamo la sua convinzione di procedere sul piano degli accertamenti medici. L'idea di rivolgersi ad una struttura specializzata è sicuramente una buona prassi. Qualora vi sia un nuovo esito negativo sembra che forse la spiegazione vada cerca nell'ambito psicologico. Ovviamente nulla le impedisce di contattare uno psicoterapeuta per un consulto in quanto le informazioni che ci fornisce pur essendo molte dovrebbero essere integrate con altri elementi. Un cordiale saluto
Buonasera, si affidi ai consigli degli specialisti che conoscono il suo stato di salute e inizi a valutare la possibilità di un aiuto terapeutico. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini
Buongiorno Emanuela, gli accertamenti medici sono importanti quanto l'attenzione al nostro stato emotivo. Come giustamente sta procedendo, le indicazioni dei medici sono utili e un colloquio conoscitivo con una/un terapeuta le potrà dare delle indicazioni in merito a questi aspetti che riferisce di ipocondria, stati ansiosi e soprattutto per gli attacchi di panico da non sottovalutare. Buona giornata R.S.
Gent.ma Emanuela, la sintomatologia che descrive potrebbe essere collegata a stati ansiosi, visto che ha effettuato numerosi esami diagnostici, potrebbe chiedere un consulto ad un collega psicoterapeuta cognitivista per avere un altro punto di vista e magari una diagnosi differenziale. Cordialmente.
Salve Emanuela! Esegui le analisi indicate dal Tuo medico curante per escludere possibili fattori organici al problema presentato; se ci dovessero essere dubbi, vedrai che saprà indicartene altre più accurate. Se invece, gli accertamenti fatti saranno nuovamente negativi, avrai già la tua risposta.
Fai anche caso, in questo periodo, a quali sono i momenti della Tua giornata in qui le vertigini proprio non si presentano.
Gentile utente la invito a fare tutti gli esami medici per escludere cause organiche e poi le consiglio di intraprendere anche un percorso psicoterapeutico visto che stesso lei scrive di essere una persona ansiosa . Per qualsiasi informazione o chiarimento resto a sua disposizione . Un caro saluto
Buonasera, sembra importante per lei escludere dubbi su eventuali cause organiche del suo malessere: non scenda a compromessi se sente che questi esami sono necessari. Questo non esclude, quando e se sperimenterà il desiderio, di esplorare possibili movimenti del suo mondo interno, della sua psiche. La psicoterapia resta una scelta, che forse, prima di tutto e oltre ogni parere, dobbiamo poter rintracciare dentro noi stessi. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile sig.ra Emanuela, buongiorno!
Gli esami medici vanno fatti per accertare o escludere eventuali patologie fisiche. Se farli la fa stare più tranquilla sono tempo e soldi spesi bene. Se a livello fisico è tutto normale, quella cefalea con vertigini è il suo corpo che le manda dei segnali che vanno ascoltati. Iniziare una psicoterapia sarà la giusta strada per archiviarla.
Buongiorno Emanuela, a volte può capitare che preoccupazioni e dubbi si esprimano attraverso correlati fisici. Dalle prime indagini svolte sembrerebbe andare tutto bene da quel punto di vista, tuttavia nulla le vieta di procedere con ulteriori analisi. Parallelamente sarebbe molto utile però iniziare a parlare con qualcuno, anche solo per essere sostenuta in questa sua ricerca e soprattutto in considerazione dei precedenti attacchi di panico. A volte può capitare che in periodi di maggiore affaticamento possano emergere disturbi di questo tipo. In fondo ha 26 anni, una figlia di 6... Forse ci sono degli aspetti della sua vita e quotidianità che meritano uno spazio di riflessione ed elaborazione.
In bocca al lupo e buon proseguimento.
Cara Emanuela, i sintomi che presentano possono essere causati sia da problematiche organiche che da aspetti psicologici. Poiché da quello che ho potuto capire ha già proceduto con diversi accertamenti medici, le consiglio oltre che di completare l'iter medico, anche in parallelo di procedere con una valutazione psicologica per vedere se ci può essere una concomitante difficoltà emotiva che può determinare queste sensazioni. In genere una chiacchierata già aiuta molto a comprendere la sua situazione attuale. Sarà poi la terapeuta o il terapeuta che contatterà, che eventualmente valuterà se lei può beneficiare di qualche colloquio di sostegno o di intraprendere una psicoterapia. Le auguro di cuore di risolvere presto queste sensazioni disturbanti.
dott. ssa Chiara Barlini
Gentile Emanuela, certamente in presenza di un problema di salute è fondamentale prima sottoporsi a tutti gli accertamenti che il medico di base ritiene necessari. Se tutto fosse negativo o comunque non fosse emersa una causa organica, potrebbe essere utile anche una consulenza psicologica, semplicemente per indagare se tra le cause della sintomatologia fisica possa esserci anche una difficoltà sul piano emozionale. Ed eventualmente apprendere anche delle tecniche di rilassamento per imparare a gestire lo stress che può comportare la presenza del disturbo.
Un cordiale saluto
Gentile Emanuela,
Si può fare gli esami che lei ritiene necessari, anche per rassicurarsi. Ma nel frattempo le consiglierei di effettuare un percorso di psicoterapia volto ad affrontare le vertigini (da un punto di vista psicosomatico) e anche a curare l'ansia e gli attacchi di panico.
Un caro saluto
Buongiorno caspita immagino la fatica tra cefalea e gestione del quotidiano con anche una bambina a casa...mi mancano tanti elementi del suo contesto per capire come sta lei dal pdv psicologico. Bene escludere le componenti organiche possibili, ma nelle cefalee c è anche una componente psicologica importante (stress, ansia, controllo, gestione delle emozioni)..io le consiglierei quindi di abbinare alle visite che sta facendo anche una psicoterapia, che partendo da se e dalla sua storia, possa aiutarla a risalire alle origini delle cefalee e possa aiutarla nella gestione di queste ultime. Se desidera resto a disposizione, cari saluti AS
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera Emanuela, per prendersi cura della propria emotività e del disagio che sente le consiglio di affidarsi a un percorso di psicoterapia che le permetta di fare chiarezza su ciò che prova e di riscoprire i propri bisogni come mamma e giovane donna. Resto a disposizione per informazioni e per consulenze, anche online. Un cordiale saluto. Dott.ssa Giancarli
Gentile signora Emanuela, sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata, esperto in terapie naturali e che si occupa con particolare attenzione di cefalee e vertigini.
Innanzitutto le dico che quasi ogni tipo di patologia (comprese le cefalee, le vertigini, gli attacchi di panico etc.) è generata da una serie di cause concomitanti; non ha senso , quindi, fare una scissione tra corpo e psiche.
I centri cefalee tendono fortemente a usare farmaci di sintesi che riescono bene o male a mantenere sotto controllo il dolore ma poiché non curano le cause vere del mal di testa, producono tali effetti collaterali negativi e hanno tali controindicazioni per cui per esempio alla cefalea iniziale se ne aggiunge un altra da intossicazione da farmaci (cefalea riconosciuta dalla Classificazione Internazionale delle Cefalee.
Le suggerisco, pertanto, per i suoi stati di sofferenza di rivolgersi a un medico esperto in NeuroRiflessoTerapia personalizzata. Si tratta di una cura veramente efficace in quanto innovativa, completa poiché somato-psichica/psico-somatica, innocua perché usa tecniche non intossicanti, integrabile con rimedi naturale. La NeuroRiflessoTerapia è una metodologia curativa personalizzata in quanto è il paziente stesso a indicare la zona in cui si trovano i punti su cui agire; si utilizzano contemporaneamente varie tecniche riflessogene; gli stimoli raggiungono in tempo reale il cervello e le altre strutture del corpo; subito si mette in atto un’autoproduzione di molecole fisiologiche e di un riassestamento bioenergetico naturale ed è, perciò, priva di qualsiasi controindicazione ed effetto collaterale negativo. La NeuroRiflessoTerapia personalizzata è, in ultima analisi, una cura medica veloce, efficace, ampia e duratura, poiché altamente personalizzata, ingegnosa, flessibile, creativa, olistica, naturale, ecologica, economica e innocua. Io pratico questa metodologia terapeutica a Roma, ma le posso segnalare colleghi che la svolgono in altre parti di Italia. Nel salutarla la informo che sono disponibile (telefonicamente o tramite messaggio) per ulteriori informazioni. Salve!
Gentile utente di mio dottore,
non sottovaluti la componente psicologica dei sintomi che ha descritto.
Lei stessa riferisce: “.. visto che sono un soggetto ansioso e ipocondriaco con episodi di attacco di panico in passato e se ci penso anche ora”.
Le sue parole rimandano il carattere secondario attribuito alla componente psicologica, quasi “come se dimenticasse” di avere avuto e mi sembra di capire, avere tutt’ora degli episodi di attacchi di panico.
In merito a tali episodi, mi chiedo se ha avuto modo di confrontarsi con un Terapeuta per una consulenza o per un eventuale percorso.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara

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