Esperienze

Mi sono laureato in psicologia nel 1995 e durante il corso di laurea ho operato come volontario in un associazione con cui ho contribuito a realizzare progetti nel settore delle dipendenze da alcol ed altre droghe organizzando seminari universitari di formazione per professionisti del settore e grazie ai quali ho potuto produrre diverse pubblicazioni. Tali collaborazioni si sono poi estese ed approfondite in una rete che comprendeva istituzioni pubbliche e private ma anche i gruppi di autoaiuto (tipo Alcolisti Anonimi) anche nel periodo seguente, lavorando con diverse cooperative del privato sociale che gestivano comunità di recupero, centri diurni, centri notturni, unità di strada e continuando a lavorare nel Ser.t dove ho iniziato la mia attività clinica con i pazienti dipendenti ed i loro familiari fino al conseguimento della specializzazione in psicologia clinica. Da quel momento ho proseguito principalmente con l'attività clinica ambulatoriale presso il Ser.t cumulativamente per 25 anni grazie a contratti di collaborazione e con il lavoro di psicoterapeuta tuttora in corso presso il mio studio privato e promuovendo e realizzando progetti nel privato sociale finanziati dalla Regione Lazio e dalla ASL RM1 ed approfondendo le mie competenze cliniche con la formazione psicoanalitica. Nel corso di questi 30 anni di attività clinica ho avuto a che fare principalmente con problemi di dipendenza e di gestione degli impulsi di ogni sorta ma anche con i connessi problemi dei familiari dei dipendenti dove lo spettro di patologie presentate è stato assai più vasto per quanto spesso riconducibile a dipendenze affettive ma con gli associati disturbi di ansia e depressione e con le profonde angosce di abbandono correlate. Spesso mi sono trovato a collaborare con le famiglie con una serie di incontri ad hoc per aiutarle a far chiedere aiuto autonomamente al familiare con la dipendenza che spesso, come noto, è restio a farlo da solo. Da qualche anno collaborando con una rete sempre più solida di strutture ho ricevuto spesso inviti a convegni a seminari su temi connessi alla dipendenza tra cui anche due apparizioni televisive ed una radiofonica.
Altro Su di me

Approccio terapeutico

Psicoanalisi

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica

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  • Colloquio psicologico

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7 recensioni

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  • R

    Dottore molto preparato e disponibile, è riuscito a capire subito il problema e con metodo efficace me lo ha risolto , lo consiglio a tutti.

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  • C

    ...ha inviduato il nocciolo del problema...e cercava d farmi capire gli schemi comportamentali con cui affrontavo i problemi d tt i giorni...partiva tutto dall' ANCESTRALE"...

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  • B

    Il Dott. Capuzzi ha sempre dimostrato competenza e disponibilità ed ha ascoltato con attenzione ed empatia ogni problematica.

     • Studio Privato psicoterapia individuale  • 

  • R

    Ho potuto riscontrare durante le mie sedute di psicoterapia professionalità, puntualità, disponibilità, efficacia, serietà nel rispettare sempre il setting e l’approccio terapeutico.

     • Studio Privato psicoterapia individuale  • 

  • C

    Persona squisita, mi sono sentita subito a mio agio .Non mi sono mai sentita frenata ad esternare i miei pensieri ,era tutto molto fluido e Davide mi trasmetteva tranquillità...... esperienza molto utile e positiva, sicuramente mi ha aiutato, in un momento molto particolare e triste della mia vita!!

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  • S

    Professionista a 360 gradi. Sempre corretto e puntuale.
    La sua disponibilità e capacità è massima. L'ho consigliato e lo farò ancora senza ombra di dubbio.

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  • S

    Grande disponibilità, generosità e cosa rara partecipazione ai problemi del paziente la migliore esperienza di analisi della mia vita

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 19 domande da parte di pazienti di MioDottore

buonasera, avrei bisogno alcune informazioni inerenti alla buprenorfina. ho iniziato il trattamento in uk qualche mese fa. rivolgermi al sert in questo momento mi risulterebbe veramente complicato, lavoro da poco in Italia e comporterebbe problemi anche a livello famigliare e privato. che strada posso prendere? al momento ho ancora qualche pastiglia di scorta ma ho gia provato a sospendere e mi comporta problematiche importanti non riuscirei a lavorare

Il problema della dipendenza che sta portando su questo sito richiede un intervento multidisciplinare (sia medico come le hanno già fatto notare che psicoterapico) ... Se non riesce a rivolgersi al Serd pubblico sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un equipe di esperti in privato che si occupano dello specifico problema. considerato che è poco tempo che è in Italia potrebbe raccogliere informazioni presso i centri di Alcolisti (AA) o Narcotici Anonimi (NA) dove è probabile che le sappiano dare indicazioni precise del territorio in cui si trova. Se lo desidera essendo a stretto contatto con queste associazioni e con questo problema da anni posso offrirle una consulenza anche online per aiutarla a reperire figure adeguate ed esperte.

Dott. David Capuzzi

Buonasera, avrei bisogno di capire i miei sentimenti per un ragazzo. Sono una ragazza molto insicura e ansiosa e da un po' di tempo non esco di casa per delle paure irrazionali. Ho anche forti carenze affettive ( maadre iper critica e abbandono di mio padre) Così ho conosciuto su un forum un ragazzo e abbiamo subito instaurato un'amicizia. Accomunati da una sofferenza. Lui soffre per amore e io per le mie fobie. Anche lui è molto ansioso. Perciò abbiamo parlato tanto ci capiamo ci supportiamo e alleviamo la nostra solitudine. Io però mi sono presa una cotta per lui. Ma è un sentimento strano perché si mi fa sentire leggera e sorridere come una bambina ma non provo attrazione fisica a guardarlo. Anche se è un bel ragazzo parecchio desiderato è come se non mi smuovesse il suo aspetto il suo viso. Perciò mi sento strana. Cotta di una voce, di una mente tanto simile alla mia. Facciamo chiacchiere infinite vola il tempo e oggi ho pianto perché non mi aveva scritto per ore.
Quello che vorrei capire è ... come è possibile un infatuazione senza attrazione fisica? Non è manco un amico perché non aspetto dai miei amici con ansia il loro messaggio e non sto bene in quel modo.
Forse è solo un rifugio per la mia solitudine ? Sto caricando su di lui le mie carenze affettive ma non è un interesse vero ?
P.s sono etero ho già avuto storie con uomini quindi non è questione di orientamento. E non centra manco la libido perché desiderio ne ho nella norma.

Quella che descrive è una condizione che immagino sia curiosa anche per lei che la esperisce in prima persona però su due piedi mi stupisce immediatamente la relazione sul suo vissuto abbandonico relativo alla figura paterna ossia, senza nulla togliere al dato di realtà cioè che un abbandono possa esserci stato concretamente, mi riferisco a quanto suo padre possa essere stato emotivamente o fisicamente assente nella sua vita e come lei possa aver elaborato questo tipo di relazione con lui. Come se avesse imparato a farne a meno fisicamente mi viene da pensare e forse nella occasione attuale con questo ragazzo è come se il suo coinvolgimento fisico nella relazione fosse assopito non rilevante ... forse da qualche parte dentro di lei è giunto il momento di affrontare questo tema irrisolto e i suoi meccanismi di controllo interno le stanno dicendo che è matura abbastanza per affrontare quella relazione rimasta irrisolta. Un affettuoso saluto

Dott. David Capuzzi
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