Dr. Bonaventura Luciano Manglaviti

Prevede l' ascolto di sintomi e disturbi in atto, la ricostruzione della storia clinica del paziente , dei problemi di interesse medico e chirurgico, l'anamnesi farmacologica e familiare, la prescrizione di prime cure psicofarmacologiche; l'inizio di questionari diagnostici, scale di valutazione dei sintomi e test sulla personalità di base che saranno completati nei successivi incontri.

Prevede che attraverso il colloquio diretto con il soggetto, che può avvenire in presenza oppure on line, si ricavino informazioni sul suo stato psichico generale con riferimento alle funzioni dei contenuti del pensiero, della sensorialità percettiva, dell'umore e dello stato affettivo, delle capacità di introspezione, critica e giudizio ), nonchè su modificazioni del comportamento. I singoli sintomi possono poi organizzarsi in quadri più ampi di sofferenza soggettiva, che sono classificati sul piano medico come malattie o disturbi e distinti da una norma convenzionale di tipo statistico .Per queste manifestazioni sono proposti interventi farmacologici, psicologici e riabilitativi.

Il colloquio psicoterapico, successivo alla valutazione psichiatrica, estende l'esame dello stato mentale a tutti quegli elementi della vita psichica che si trovano sotto il livello di consapevolezza e che sono derivati in modo indiretto attraverso osservazioni e tecniche di tipo diverso. In questo modo è possibile aiutare la persona a stabilire delle relazioni tra il piano dei sintomi e quello degli antecedenti profondi del sentire e dell'agire umano, tra cui principalmente : forme della relazione primaria con le figure genitoriali; bisogni motivazionali non soddisfatti di natura aggressiva o sessuale; schemi di pensiero antichi, ripetitivi e distorti; modalità antiche di relazione interpersonale riprodotte nel presente; riflessioni e rimuginazioni esagerate sui pensieri e sulle esperienze vissute.

La riabilitazione neuropsicologica è una forma evoluta di intervento riabilitativo rivolto alla correzione di deficit di una o più funzioni cognitive, in pazienti che presentano una compromissione di funzioni cerebrali focali o diffuse. In conseguenza di lesioni organiche quali M. di Alzheimer, demenza vascolare, traumi cranici, ictus, deficit cognitivi di tipo lieve possono essere trattate con questa tecnica compromissioni di funzioni quali attenzione, memoria, velocita di elaborazione di informazioni, abilità visuospaziali e percettive, capacità esecutive. In conseguenza di patologie cerebrali di natura funzionale, come accade per i disturbi psichici, è opportuno soffermare l 'attenzione su funzioni mentali elaborate da aree cerebrali non circoscritte, quali la capacità di riconoscere le emozioni, la capacità di riconoscere i pensieri e i sentimenti degli altri e la capacità di riflettere e ritornare con la mente sulle esperienze psichiche vissute dal soggetto stesso.

Interventi di stimolazione e modulazione di funzioni cognitive, emozionali e motivazionali con tecniche di tipo neurobiologico, psicologico cognitivo e psicologico soggettivo.

Si tratta di una serie di test, eseguibili sia in cartaceo sia a computer, che permettono di indagare il funzionamento cognitivo di un paziente nelle sue diverse componenti (attenzione, memoria, funzioni esecutive, organizzazione visuo-spaziale etc ) e avere importanti informazioni sul suo stato mentale. In campo psichiatrico si indagano anche le funzioni di teoria della mente, riconoscimento emozionale e meta-cognizione.

Comprende la somministrazione di test di tipo medico-psichiatrico e medico-psicologico necessari per una più completa conoscenza dell'organizzazione dei sintomi , delle diverse aree costitutive della personalita di base del soggetto e conseguentemente dei punti di forza e di debolezza a cui riferirsi per impostare un discorso terapeutico-riabilitativo.

Prevede la riconsiderazione nel tempo di sintomi e disturbi soggettivi riferiti dal paziente ( il cui andamento può essere migliorativo, stazionario o fluttuante ), l'influenza dei fattori di contesto socio-ambientale e familiare in cui il soggetto vive nelle loro variazioni di stato, la risposta ai farmaci prescritti.