Esperienze
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicodiagnostica
- Pedagogista clinico
Principali patologie trattate
- Ansia ,
- Dipendenza affettiva ,
- Crisi relazionali ,
- Disturbo d'ansia generalizzato ,
- Disturbo bipolare ,
- +13 a11y_sr_more_diseases
Indirizzo
Via Paolo Buzzi 172, Roma 00143
Disponibilità
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
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Consulenza psicologica
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Psicoterapia
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Psicoterapia individuale
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Colloquio psicologico clinico
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ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 18 anni e da circa 3 alterno periodi di umore normale a periodi di tristezza, che mi hanno portato più volte a tentare il suicidio. Ho anche altri disturbi che occorrono occasionalmente, come la derealizzazione, e mi è anche stato detto da uno psicologo che ho problemi di aggressività. In alcuni periodi ho praticato autolesionismo e ho avuto dei disturbi dell’alimentazione.
Sono stata in cura da alcuni psicologi, ma ho sempre abbandonato la terapia dicendo che gli psicologi non erano adatti a me. Ultimamente ho pensato di riprendere la terapia, anche se mi sorgono dei dubbi: è meglio per me rivolgermi ad uno psicologo o uno psichiatra? Che cosa devo aspettarmi da loro? Ho sempre pensato che avrei ricevuto una diagnosi e che avrei intrapreso un percorso di terapia, ma forse la mia concezione è errata. Grazie in anticipo per le risposte.
Ciao! Credo tu sia nella posizione di voler risolvere la situazione e quindi è giusto provare nuovamente con una psicoterapia. Il mio consiglio è di rivolgerti ad uno psicoterapeuta e valutare con lui/lei la possibilità di consultare anche uno psichiatra. Descrivi sintomi importanti che senz'altro ti fanno soffrire e che probabilmente condizionano la tua vita che, come per tutti, merita di essere piacevole e ricca di progetti. Coraggio!
Buonasera, sono un ragazzo di 32 anni e purtroppo nell'ultimo periodo mi trovo in uno stato di malumore a causa del mio attuale lavoro. Non ho più stimoli ne soddisfazione. Vorrei tornare indietro nel tempo per riprendere la mia prima occupazione ma purtroppo non è possibile.
Più passano i giorni più sono demotivato a causa dell'ambiente lavorativo. Pensavo di aver scelto il posto perfetto ma purtroppo mi sbagliavo.
Avete dei consigli su come affrontare la cosa. Dovrei rivolgermi a uno specialista? Grazie per la disponibilità
Ciao! La situazione che riporti è molto interessante, perché richiama il tema della soddisfazione personale e lavorativa: l'ambiente di lavoro rappresenta spesso una sorta di "seconda casa" e quando ci si sente insoddisfatti professionalmente, il malessere invade anche altre aree. Tornare indietro nel tempo e fare altre scelte spesso sarebbe una bella idea (!!!!) ma, data l'impossibilità di farlo, cambiamo prospettiva: piuttosto che concentrarti su "da cosa voglio scappare?" prova a focalizzati su "dove voglio andare?" Forse puoi cercare un supporto per questo tipo di lavoro interiore e un percorso terapeutico può essere una buon primo passo per iniziare a capire dove vuoi andare! In bocca al lupo!
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