Indirizzo

Roma - Appio Claudio
Via Sestio Calvino 114, Roma


Misure di sicurezza adottate in questo studio

Mostra

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini di qualsiasi età
Contanti, Carta di credito, Carta di debito, + 2 Altro
06 9763..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite


Via Sestio Calvino 114, Roma

Da 60 €

Roma - Appio Claudio

Altre prestazioni


Via Sestio Calvino 114, Roma

Da 60 €

Roma - Appio Claudio



Via Sestio Calvino 114, Roma

Da 60 €

Roma - Appio Claudio



Via Sestio Calvino 114, Roma

Scopri di più

Roma - Appio Claudio



Via Sestio Calvino 114, Roma

90 €

Roma - Appio Claudio



Via Sestio Calvino 114, Roma

50 €

Roma - Appio Claudio



Via Sestio Calvino 114, Roma

Da 80 €

Roma - Appio Claudio

Esperienze

Su di me

Sono Silvia Nuzzo, psicologa, psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale.
Mi sono laureata in psicologia dell'età evolutiva presso l'U...

Mostra tutta la descrizione


Formazione

  • Università degli Studi di Roma La Sapienza
  • Istituto di Psicoterapia Relazionale di Roma, Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale

Specializzazioni

  • Psicoterapia
  • Psicoterapia sistemico relazionale

Tirocini

  • Tirocinio di specializzazione presso il Centro Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia finanziato dal Comune di Roma, Dipartimento per le politiche Sociali

Competenze linguistiche

  • Italiano

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
E
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Roma - Appio Claudio psicoterapia

Una persona che sa metterti a tuo agio, molto competente nella sua professione a tal punto che nel momento in cui ha ritenuto concluso il nostro percorso ho provato un grande dispiacere nel doverci salutare!

E
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Roma - Appio Claudio psicoterapia

Ottima professionista, disponibile all’ascolto, presente e precisissima nel chiarire qualsiasi dubbio. Mi supporta da diversi anni e la qualità del suo servizio non è mai venuta meno, sia in termini di modalità sia di contenuti.

M
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Roma - Appio Claudio psicoterapia

La dottoressa è molto attenta a quanto e come viene detto. Crea un ambiente confortevole e di fiducia.


D
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Roma - Appio Claudio colloquio psicoterapeutico

Ottima professionista. Seria e scrupolosa, molto predisposta all'ascolto. Molto attenta ai dettagli. La consiglio vivamente


V
Profilo verificato
Visita prenotata su MioDottore.it
Presso: Roma - Appio Claudio psicoterapia

Professionista attenta e preparata, mi ha aiutato in un momento di difficoltà. La consiglio vivamente.


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su Ansia

Salve, ho 34 anni. In generale sono sempre stata una persona ansiosa. Ansia che fino ai 30 anni ho comunque sempre gestito in ogni occasione, un po' come se la mia mente avesse il sopravvento e la tenesse a bada. Da quando son o rimasta incinta le cose sono cambiate, da subito mi è sembrato di affrontare una cosa più grande di me, durante la quale ho vissuto nella paura di qualsiasi cosa. Dopo la nascita della bimba ci sono stati alti e bassi ma comunque affrontavo la quotidianità senza particolari disturbi. La situazione è precipitata a dicembre Dell anno scorso quando mia figlia ha avuto una crisi d'assenza e dopo la quale è emerso un problema neurologico che a primavera ci ha portato ad un intervento chirurgico. Tutto questo mi ha davvero distrutto anche se ho dovuto affrontare la situazione, e quindi stringere i denti. Superato ciò pensavo di ritrovare un po' di serenità interiore e invece da quest estate ho avuto vari episodi di ansia se non veri e propri attacchi di panico, avevo delle parestesie agli arti e mi ero convinta di aver qualche malattia neurologica anche se più dottori lo avevano escluso. Poi sono arrivati i vaccini, che mi hanno causato uno stato di ansia molto intenso. Per entrambe le dosi ho dovuto chiedere l'intervento del 118 per tachicardie intense. Da lì in poi non faccio più vita, vivo con la sensazione di ansia, tremore interno, tachicardie (soprattutto) continue. In ogni momento della giornata. A quale figura dovrei rivolgermi? Con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale si risolve in questo caso? Assumo già da un po' gocce di EN, ma non in grandi quantità. Vorrei però evitare di prendere psicofarmaci. Premetto che ho fatto visita dal cardiologo e controllo alla tiroide. Grazie a chi risponderà

Buonasera,
penso che la situazione che descrive debba essere molto complessa sia sul piano emotivo e psicologico individuale che nella relazione con sua figlia ed il suo compagno.
La maternitá spesso porta con se' il rischio che alcune fragilita' pregresse possano inasprirsi ed che lei possa scoprirne le motivazioni piu' profonde.
L'inizio di una psicoterapia, con un approccio che possa essere quello piu' adatto a lei stessa ed alle sue preferenze, le potra' essere certamente di grandissimo aiuto.
Spero possa risolvere a breve le sue difficolta''
Dot..sa Silvia Nuzzo

Dott.ssa Silvia Nuzzo

Salve Dottori,
sono qui per chiedervi un consiglio, per favore.
Sono un ragazzo e in passato ho già fatto un percorso di psicoterapia, e ora sto cercando lavoro per cominciare un'altra terapia, poiché ne ho bisogno.
Il mio dilemma è, semplicemente, se dirlo o no alla mia famiglia. Sono un giovane adulto, per cui avrei tutto il diritto di andare in terapia senza necessità di dirlo a nessuno. Anzi, la mia voglia di indipendenza, che è qualcosa che mi è sempre mancata e su cui ho lavorato molto in terapia, mi spingerebbe a farlo. Dall'altro lato però, ben due considerazioni mi spingono a rivelarlo. Prima considerazione, mi faccio dei veri scrupoli a tenerlo nascosto ai miei genitori perché mi immagino loro che dicono "perché ce lo hai tenuto nascosto"? (Questo bisogno di continue conferme e approvazione in loro è qualcosa su cui ho lavorato molto quando ero in terapia). Dall'altro lato, se anche riuscissi a non farmi un problema nel tenerglielo nascosto, a quel punto dovrei "giustificare" in qualche modo quella volta a settimana in cui mi recherei a fare terapia, dal momento che ho bisogno della macchina per andarci e, di conseguenza, i miei genitori ne sarebbero informati comunque. Infatti, in famiglia noi abbiamo due macchine, per cui qualunque persona della famiglia che prende la macchina lo dice, poiché gli altri si regolano di conseguenza con i loro servizi.
Se loro mi chiedono "dove devi andare", non posso mica mentirgli ogni volta!
Ringrazio molto tutti i Dottori che leggeranno e auguro loro una buona prosecuzione.

Buonasera, mi sembra che la richiesta sia fortemente connessa ad un suo forte desiderio di autonomia e distacco dalla sua famiglia di origine.
quello che potrebbe forse esserle utile e' valutare in quali aspetti della relazione familiare lei non sente davvero di essere autonomo, per sentirsi davvero adulto come dice dovrebbe interrogarsi su quali sono gli aspetti che non le consentono in questo momento una autonomia di pensiero che le permetterebbe di dire, senza per questo sentirsi in difficolta', di avere questa necessita'.
in bocca al llupo
Silvia Nuzzo

Dott.ssa Silvia Nuzzo

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.

Ricerche correlate