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Dott.ssa Michela Baldi

Viale dei Caduti per la Resistenza 275, Roma 00128

Primo colloquio gratuito

06/02/2023

Esperienze

Specializzata in Psicoterapia della Famiglia. Laureata in Psicologia Applicata alla Salute, al Lavoro e Psicologia Giuridico-Forense. Socio professionista presso la Società Italiana di Mediatori Familiari. Collaboro con il Dipartimento di Psicologia e il Dipartimento di Studi Dinamici, Clinici e della Salute della Sapienza Università di Roma. Le aree di interesse riguardano i temi della qualità delle relazioni, dello stress, del conflitto di coppia, della gestione dei figli di genitori separati o di famiglie ricostituite, della discriminazione di genere, sia in ambito eterosessuale che LGBTQI+. Svolgo psicoterapia individuale, di coppia, familiare; consulenza genitoriale, colloquio genitori/figli adolescenti. Svolgo incontri di mediazione familiare e psicoterapia online per expat e residenti all'estero. Prima visita gratuita.

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Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Mediatore familiare
  • Psicologia giuridica

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    50 € - 60 €

  • Studio clinico


  • Colloquio familiare

    100 €

  • Colloquio psicologico di coppia

    80 €

  • Colloquio psicologico familiare

    100 €

24 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • M

    Approccio cordiale. Capacitò di mettere a proprio agio l'interlocutore. Analisi approfondita delle ragioni del ricorso alla visita psicologica. Spiegazione accurata dell'analisi introduttiva e confronto sulle aspettative a breve e medio termine. Esclusione di aspettative miracolistiche. Capacità di raffronto colloquiale e attenzione massima all'esposione delle ragioni personali che inducono la persona a ritenersi in difficoltà. Debbo dire che in tutta la durata del colloquio mi sono sentito nella massima condizione di serenità nell'esprimere gli aspetti che a mio parere mi inducono al disagio. Dato che è stata la mia prima esperienza di un colloquio con uno specialista in psicologia, ne ho ricavato una sensazione di fiducia nel percorso di supporto per avere coscienza delle ragioni che portanoal disagio. Ottima impressione della persona e della cortesia

     • Studio B&M colloquio psicologico  • 

  • R

    Impatto positivo primo colloquio, dopo i prossimi appuntamenti potrò essere più preciso

     • Studio B&M  • 

  • V

    Dopo anni ho trovato il coraggio di iniziare un percorso, prima visita con la dottoressa veramente soddisfacente e tanta empatia! Proseguirò certamente.

     • Studio B&M colloquio psicologico  • 

  • D

    Dottoressa molto gentile e professionale. Consigliata

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  • G

    Puntuale, gentile ed empatica oltre che disponibile nel propormi orari per la prossima visita.

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  • C

    Una sgradevole esperienza passata, mi ha portata ad aspettare un paio di mesi prima di scrivere questa recensione alla Dottoressa Baldi.
    Dopo alcuni mesi di terapia, tutt'ora in corso, mi sento di consigliarla per la sua empatia, la sua capacità di mettere a proprio agio il paziente e per la cortesia e la pazienza con la quale tratta qualsiasi tipo di argomento. Mi ha aiutata e mi sta aiutando ad acquisire le competenze per essere la versione migliore di me stessa.

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  • G

    Dottoressa attenta ed empatica, capace di entrare nel merito dei temi che emergono in visita con delicatezza, ma senza perdere di incisività. Mi sono sentita accolta e ascoltata dal primo incontro e sono confidente che questo percorso potrà aiutarmi nel risolvere i problemi che mi impattano nella vita quotidiana. Esperienza molto positiva, Dottoressa consigliata per chi cerca un supporto solido, professionale e rassicurante per affrontare le proprie difficoltà.

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  • G

    appuntamento in perfetto orario. Mi sono trovata bene, la dottoressa è molto disponibile e attenta

     • Studio Medico colloquio psicologico  • 

  • D

    Gentile ma decisa, la dottoressa ha accolto una mia urgenza con delicatezza e professionalità. Sono soddisfatto di aver iniziato questo percorso proprio con lei.

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  • M

    Mi sono rivolta alla Dottoressa per un problema familiare. Mi sono sentita finalmente accolta e, passo passo, ho risolto alcune cose che mi stavano rovinando la quotidianità.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Gent.mi dr. La mia diagnosi e' disturbo bipolare però la parte euforica e' poco presente, e' più spiccata e profonda la depressione. Assumo da anni farmaci ma ciclicamente si ripresenta sempre uguale nella forma. Faccio.psicoterapia individuale ma non si modificano i comportamenti. Cosa fare?
Grazie se mi potete dare una gentile risposta.

Salve, l'aspetto fondamentale è che terapeuta e psichiatra collaborino o comunque si aggiornino sulle sue oscillazioni e sulla relativa terapia farmacologica. La parte euforica probabilmente non è che sia meno presente, quanto che sia meno evidente perchè viene data un pò per "scontata". Per esempio quando sto bene non penso al mio stomaco, mi ricordo di avere uno stomaco solo quando ho la gastrite; lo stesso ragionamento si può applicare al suo caso e si accorge di non essere euforico maggiormente quando è depresso. Il lavoro che in genere consiglio è di comprendere bene durata e intensità delle due condizioni e, soprattutto, di cercare di abbassare i picchi, sia positivi che negativi, verso un'oscillazione più "dolce". Se è da poco tempo in terapia deve avere pazienza perchè i passaggi importanti hanno bisogno di tempo; se invece è seguit* da molto tempo parli con il suo terapeuta della possibilità di cambiare approccio. La vita cambia di continuo e la soluzione non può essere sempre la stessa. In bocca al lupo!

Dott.ssa Michela Baldi

Saluti,
Sono un ragazzo di 28 anni che da più di 6 anni soffre di attacchi di panico/ansia anticipatoria. La qualità della mia vita è distrutta da anni e purtroppo, sebbene venga seguito da una clinica psichiatrica di alto livello, da 3 anni che la frequento non si è riuscito a risolvere il mio problema, ma solo ad ottenere timidi miglioramenti.
Vengo seguito parallelamente da una psicologa-psicoterapeuta, con risultati quasi nulli.
Alla visita odierna in clinica, mi è stato detto che sto usando "farmaci di terza linea" per combattere l'ansia e che oltre a quelli di terza linea non esistono altri.
Sono arrivato ad assumere farmaci di terza linea poiché dicono che sono molto farmacoresistente e dei farmaci provati sento soprattutto gli effetti collaterali (sonnolenza e disfunzione erettile).
Le benzodiazepine et similia non mi danno aiuto.

Altre patologie che ho sono la Sclerosi Multipla e la Tiroidite di Hashimoto (entrambe in trattamento)

Le medicine che mi hanno fatto provare dal 2020 sono in ordine: Paroxetina, Sertralina, Citalopram, Pregabalin, Duloxetina, Quetiapina, Tractana, Laroxyl, Depakin, Pamiprexolo.

Ad oggi, assumo per l'ansia Pregabalin, Laroxyl, Pamiprexolo.

Assumo inoltre Alfuzosina e Fingolimod per la Sclerosi Multipla e l'Eutirox per la Tiroidite di Hashimoto.

Vi scrivo perché sono estremamente triste e scoraggiato. Nella mia vita ho un numero enorme di problemi, tra cui soprattutto quelli di salute, che l'ansia non fa che ingigantire e, in ottica futura, mi farà vivere ancora peggio.
È da quando avevo 22 anni che ho smesso di vivere sostanzialmente.
La clinica mi dice che devo avere pazienza con questi farmaci, ma è la stessa clinica che anni fa mi avevo detto "prendendo questa medicina nel giro di 2 anni sarai guarito e potrai smettere di assumerla".

Sono molto scoraggiato. Potete dirmi sinceramente, senza darmi falsi incoraggiamenti, se è veramente possibile uscire fuori dagli attacchi di panico e poter tornare ad avere una vita al 100% NORMALE?

La farmacoresistenza "che cosa significa"? Che sono resistente in generale ad una classe di farmaci oppure soltanto ai farmaci che ho assunto e quindi continuando a sperimentarne di nuovi prima o poi troverò quello giusto?

Mi potete confermare quante medicine il genere umano abbia inventato per combattere l'ansia e se sia vero che sono già arrivato a provare quelle di ultima istanza, quindi conseguentemente me ne rimangano veramente poche ancora da sperimentare?

Sono devastato ed estremamente pessimista sul mio futuro in ragione di questa cosa.
Gli "anni più belli della vita" sono stati invece i peggiori e quelli rimanenti, sperando a questo punto che siano molto pochi, saranno sempre peggiori se non viene risolto questo problema dell'ansia.

Salve, ho sentito in modo molto vivo la sua sofferenza: il controllo, la paralisi, la rimuginazione, il senso del presente e del futuro. Mi dispiace, vista la giovane età, sentire tanto scoraggiamento. Proseguire la terapia farmacologica, con tutte le complicazioni del suo caso, è un ottima strategia per attenuare l'attivazione fisiologica data dagli attacchi di panico. Non sorvoliamo però sul fatto che questi sono solo una conseguenza di altro. "Guarire" la conseguenza è una strada che porta sollievo ma va accompagnata da un percorso che ne individui la causa per avere benefici a lungo termine. Pur essendo una psicologa di orientamento sistemico familiare, se non l'ha gia fatta le suggerisco una terapia a indirizzo cognitivo comportamentale per la riduzione del sintomo; qualora ne avesse già tratto qualche beneficio potrebbe pensare di analizzare la situazione da un punto di vista sistemico relazionale. L'ansia è una difesa da un attacco, reale o immaginario che sia; da dove arriva, per lei, questo attacco? Quando succede cosa ha paura di perdere e cosa desidera tenere invece?
Esponga le sue perplessità al servizio che la segue o, per qualsiasi chiarimento, non esiti a contattare me o altri professionisti.

Dott.ssa Michela Baldi
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