Dott.
Giovanni Mingoia
Psicologo clinico,
Psicologo
Psicoterapeuta
Altro
Torino 3 indirizzi
Esperienze


Nella presente descrizione proverò sinteticamente a mettere in luce alcuni degli aspetti sui quali sollecito i pazienti a riflettere e lavorare; è la mia esperienza professionale che mi porta costantemente a sperimentarne, verificarne e sostenerne la rilevanza sostanziale per il buon esito di un qualsiasi intervento terapeutico.
Di seguito un rapido approfondimento di questi aspetti:
1) Relazione terapeutica. È determinante, ai fini della terapia, il clima di fiducia e sintonia che si deve creare tra terapeuta e paziente. Sono fermamente convinto che è sempre la qualità della relazione che cura, a tutti i livelli;
2) Cambiare sguardo, prospettiva, modo di vedere la realtà se vogliamo davvero risolvere i nostri conflitti. Se impariamo a “decentrarci” riusciamo a intravedere e a cogliere una miriade di significati, di risorse, di opportunità che ampliano la nostra visione e contribuiscono in maniera fulminea al nostro benessere psicofisico;
3) Vedere il problema, il disturbo o il sintomo come un alleato o come una risorsa piuttosto che come un nemico da combattere a tutti i costi;
4) Osservare i propri pensieri, stare in ascolto e in contatto con tutto quello che succede intorno a noi per comprendere la vera natura dei problemi, dei disturbi e dei sintomi.
Nel mio lavoro cerco di rendere consapevoli le persone del potenziale creativo e terapeutico di questi processi che ho citato. Mi limito a creare le condizioni migliori perché tutto ciò possa accadere.
Aree di competenza principali:
- Psicologia cognitiva
- Psicologia del lavoro
- Psicologia scolastica
- Psicologia della salute
- Psicologia breve e strategica
- Psicologia clinica
- Psicologia clinica-dinamica
- Psicoterapia
- Psicoterapia
Indirizzi (4)
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- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Corso Re Umberto 3, Torino
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Via Torino 108, Chivasso
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Via Vagliè 5, Settimo Torinese
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6 recensioni
Punteggio generale
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Paola M.
Ho avuto il piacere di iniziare un percorso terapeutico con il dott. Mingoia e gli sono estremamente grata per l'esperienza fin qui vissuta. Sin dal primo incontro ho percepito un'atmosfera di accoglienza e fiducia. La sua capacità di ascolto e la sua empatia mi hanno aiutata a sentirmi compresa e supportata in ogni fase del mio percorso. Il dottore è riuscito con grande professionalità a creare le condizioni che mi hanno permesso di entrare in contatto con me stessa e con il mio più profondo sé, scoprendo del potenziale in me che mai avrei immaginato.
Luca M.
Mi sono rivolto al dott. Mingoia in un momento molto complicato, e posso dire che è stata una delle scelte migliori che potessi fare. Fin da subito ho sentito che potevo fidarmi: mai giudicato, mai forzato, sempre ascoltato con attenzione e rispetto.
Il suo modo di lavorare ti fa sentire parte attiva del percorso, ti aiuta a guardare le cose da punti di vista nuovi e a capire che anche le difficoltà possono insegnarti qualcosa. Non è una terapia "fredda", anzi: c'è sempre una grande umanità e presenza, che fanno davvero la differenza.
Non so spiegare con parole tecniche cosa faccia, ma so che funziona. Per me ha significato cominciare a stare meglio, a conoscermi di più e a sentirmi più forte. Lo consiglio davvero a chiunque senta il bisogno di un aiuto vero.
Giorgia B.
Il dottor Mingoia è un professionista attento e sensibile. La sua dimensione umana ha contribuito sin da subito a farmi sentire accolta e mai giudicata. Gradualmente ho imparato a costruire una relazione con me stessa e ad ascoltare i miei bisogni. Acquisire consapevolezza sulle tante sfumature che caratterizzano tanto il nostro modo di essere quanto le relazioni con l'altro mi ha spinta a prendere possesso di uno strumento prezioso e a me sconosciuto e che ha molto a che fare con l'autostima.
MM
Il mio primo incontro con il dottor Mingoia risale ormai a qualche mese fa. In un primo momento mi sono approcciata alla terapia con non poco scetticismo, viste le pregresse esperienze con terapisti approssimativi e superficiali. Ma il dottore, con il suo fare accogliente, rassicurante, la sua straordinaria empatia e la rara professionalità che lo contraddistingue è riuscito in poco tempo a far crollare ogni mia resistenza.
Mi sono affidata, lasciata guidare e sorprendentemente la mia prospettiva sugli aspetti della vita che mi creavano disagio è mutata, i disturbi che mi mettevano in ginocchio hanno assunto una valenza diversa: non più impedimenti insormontabili a cui arrendersi, ma occasioni da cogliere per avviare un cambio di rotta decisivo.
La mia gratitudine ad un professionista abile e capace come pochi!
Francesco G.
Ho scelto il dottor Mingoia perché cercavo un professionista capace di farmi sentire accolto senza giudizio. Fin dal primo incontro mi sono sentito a mio agio, ascoltato con attenzione e rispetto. Il suo modo di lavorare è concreto, empatico e mai invadente. Mi ha aiutato a dare un ordine ai miei pensieri e a vedere le cose da prospettive nuove. Consiglio il dottor Mingoia a chi cerca un supporto serio e umano.
BC
Psicologo attento e competente, capace di analizzare con prontezza la situazione e proporre soluzioni efficaci. Mi sono sentita subito accolta e compresa.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera,
volevo farvi una domanda. Vorrei cominciare a scrivere i miei pensieri e le mie emozioni quotidianamente, e soprattutto quando ne sento la necessità. Volevo sapere se sia efficace farlo anche sulle note del telefono. So che risulta molto utile se si scrive su un quaderno, ma non lo ho sempre a portata di mano. Alcuni dicono che funziona solo se si scrive a mano, quindi volevo sapere la vostra opinione!
Grazie mille
Salve, le scriva dove vuole. A prescindere dallo strumento (foglio piuttosto che note del telefono) se ne sente la necessità va bene come modalità. Per esempio la può aiutare ad acquisire maggiore consapevolezza dei suoi processi interiori, in questo caso specifico dei suoi pensieri e delle sue emozioni.

Aiuto non so più cosa pensare. Mio figlio in 3 superiore ha quasi raggiunto il massimo delle assenze per essere bocciato. È un ragazzo uscito dalle medie con l'eccellenza, in primo aveva tutti 8, in secondo ha preso due materie e qst anno ha solo 1 insufficienza ma tante assenze. Non fa i compiti, dice che non gli va. Io nn capisco cosa gli sia successo. Mi dice che li fa, che il gg dopo andrà a scuola e poi mi fa sgolare la mattina e nn si alza quindi mi sento molto presa un giro. Dice che nn vuole essere bocciato, ma si comporta così. Il giorno poi sta sempre con il telefonino in mano, molte volte salta gli allenamenti in palestra, si isola e se provo a parlargli, chiedendogli cosa si sente, e che se si comporta così ce qlc che non va e che nemmeno lui sa, xke nn può abbandonare la scuola così e non affrontare le sue paure e nn basta dire nn mi va xke la vita è fatta di "doveri" da cui nn si può scappare e serve l'istruzione e non può sprecare la sua intelligenza così.
Secondo mio marito è anaffettivo, non gli interessa di nessuno, è un egoista, ci prende in giro e questo xke nn lo abbiamo mai punito, dando la colpa a me che sono troppo permissiva (ma nn posso buttarlo giù dal letto), ho provato anche a togliere PC e telefonino e la reazione è stata che nn andava cmq a scuola. Quindi ora ci parlo e ci ragiono ma mi sembrano parole al vento. Ha fatto 1 seduta con uno psicologo che ha ipotizzato un oppositivo provocatorio, ma nn vuole proseguire xke dice che nn ha nulla e sta bene così. Io vado da uno psicologo anche x aiutarmi ad agire con mio figlio ma ci sono giorni che perdo le staffe e mi arrabbio e sono stanca di dirgli sempre le stesse cose e non ottenere nulla. Con mio marito abbiamo deciso di separarci xke non riusciamo più a comunicare, xke la pensiamo in modo diverso (mio figlio ancora non lo sa). Potrebbe essere che lui vive i silenzi in casa o i litigi e si isola per questo ma la scuola ? Perché non vuole andare a scuola e si vuole rovinare e perdere il suo migliore amico ed i suoi compagni e rimanere indietro. Io gli dico che nn mi interessa se lo bocciano xke mi interessa di più il suo stato mentale, ma non è così xke mi dispiace che butti 1 anno così xke so che ne soffrirebbe anche lui. Non so più come aiutarlo sono disperata. Cosa devo fare ? Grazie
Salve, sicuramente il clima teso all'interno del nucleo familiare non aiuta nessuno in modo particolare suo figlio. Se quest'ultimo rifiuta un aiuto da parte di un esperto consiglio a lei di continuare a lavorare su se stessa. Consiglio che mi sento di estendere pure a suo marito in modo da aiutare indirettamente anche vostro figlio.

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