Esperienze
Ho contributo allo sviluppo del WHO Caregiver Skills Training, un modello di intervento mediato dal genitore, promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuto dalle Linee Guida dell'Istituto Superiore di Sanità. Ho all'attivo numerose pubblicazioni scientifiche con collaborazioni internazionali in tutti i continenti; sono Technical Advisor per l’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2015 e da quasi vent'anni collaboro attivamente con ASL e Servizi di Neuropsichiatria Infantile in tutto il territorio Italiano per collaborazioni di ricerca e formazione.
Pubblicazioni: https://scholar.google.co.uk/citations?user=cLYkHXoAAAAJ&hl=it
Aree di competenza principali:
- Psicologia dell'età evolutiva
Principali patologie trattate
- Autismo
Indirizzo
Via San Francesco D'Assisi 11, Torino 10145
Disponibilità
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
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Consulenza online
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ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve. Cosa si intende per "manierismi motori stereotipati"? E cosa si intende per "persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti"?
Buongiorno,
Ha fatto bene a cercare un chiarimento su questi elementi, che forse ha trovato citati in una relazione o su internet, e che potrebbero essere fonte di una grande preoccupazione per Lei in questo momento.
Mi permetto di aggiungere una risposta alle molte già pervenute perché ho letto alcune imprecisioni ed inesattezze nei commenti precedenti. Per esempio, per quanto riguarda i manierismi: non si tratta di movimenti dettati da 'pensieri intrusivi', né sono espressione di goffaggine motoria (un altro, distinto fenomeno).
Entrambi i comportamenti citati nella domanda sono indicatori che potrebbero (ma non necessariamente) essere associati ad un quadro di disturbo dello spettro dell'autismo.
Per un'accurata diagnosi differenziale per l'autismo si utilizzano protocolli valutativi standardizzati, come richiesto dalla Linea Guida dell'Istituto Superiore di Sanità: l'osservazione semi-strutturata del comportamento con il test ADOS ('gold standard' fondamentale per la diagnosi), e interviste a genitori o caregiver (come l'ADI). Questi elementi, combinati con i dati delle valutazioni funzionali (livello cognitivo e di sviluppo) e le osservazioni in altri ambiti di vita (per esempio, a scuola) permettono di formulare un'ipotesi diagnostica in presenza di sintomi che possono essere comuni a diversi quadri clinici e traiettorie di sviluppo.
Poiché il giudizio clinico è dirimente per porre diagnosi, è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati a utilizzare tali strumenti diagnostici e con esperienza consolidata.
Infine, è importante sapere che, al di là della formulazione diagnostica, si può sempre intervenire sulle aree di difficoltà, rafforzando nel bambino, adolescente o adulto le competenze nel gioco, nella comunicazione e nell'interazione sociale, e supportando le persone che li circondano e vogliono loro bene.
Un cordiale saluto
Buongiorno,
volevo sapere se per diagnosticare l'autismo servono test specifici.
Grazie
Buongiorno,
La diagnosi di autismo può essere posta da uno psicologo o neuropsichiatra infantile: non essendovi dei marker biologici specifici per l'autismo, la diagnosi viene formulata sulla base dell'osservazione del comportamento con strumenti diagnostici specifici. Poiché per fare una diagnosi differenziale con altri quadri clinici è dirimente il giudizio clinico sul confronto tra le informazioni ottenute da questi test, è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati a utilizzare tali strumenti diagnostici e con esperienza consolidata.
Gli strumenti fondamentali utilizzati sono l'ADOS-2, uno strumento di osservazione semi-strutturata specifico, e l'ADI, un'intervista semi-strutturata al genitore o caregiver del minore o adulto per il quale è richiesta una valutazione. Entrambi gli strumenti, considerati 'gold-standard' per la diagnosi, richiedono una formazione specifica. I dati derivati sono poi combinati con i elementi ottenuti dalle valutazioni funzionali (livello cognitivo e di sviluppo, comportamento adattivo) e dalle osservazioni in altri ambiti di vita (per esempio, a scuola).
Se è preoccupata/o per sé o per una persona cara, La invito ad attivarsi per un approfondimento diagnostico che utilizzi questi protocolli standardizzati, in modo da poter arrivare, insieme a professionist* espert*, a comprendere quale sia il modo migliore per far fronte alle difficoltà.
Il periodo, a volte lungo, in cui si attende di ricevere una conferma diagnostica può essere faticoso e angosciante. Sia che sia in cerca di risposte a dubbi e domande sul comportamento del proprio bambino o bambino, o che stia cercando un approfondimento per sé, ricordi che indipendentemente da una diagnosi formale, si può sempre intervenire sulle aree di difficoltà, rafforzando nel bambino, adolescente o adulto le competenze nel gioco, nella comunicazione e nell'interazione sociale, e supportando le persone che li circondano e vogliono loro bene. Per approfondire può consultare le recenti Linee Guida dell'Istituto Superiore di Sanità.
Un cordiale saluto
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