Dott.ssa
Elisa Prampolini
Psicoterapeuta,
Psicologa
Psicologa clinica
Altro
Roma 1 indirizzo
Esperienze
“Solo quando siamo abbastanza coraggiosi da esplorare il buio, scopriremo l’infinito potere della nostra luce.”
– Brené Brown
Questa frase rappresenta profondamente il senso del mio lavoro come psicoterapeuta: accompagnare chi si affida a me in un percorso di consapevolezza, crescita e trasformazione, anche attraverso i momenti più difficili.
Sono una psicologa psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale dell’adulto e dell’età evolutiva, con formazione presso la Training School. Ho conseguito la specializzazione con il massimo dei voti, così come la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università Europea di Roma.
Ho approfondito il mio lavoro clinico formandomi e ottenendo l’abilitazione al I e II livello EMDR, un approccio terapeutico riconosciuto a livello internazionale per il trattamento dei traumi e di diverse problematiche emotive.
Il mio approccio si basa sull’ascolto attivo, sull’alleanza terapeutica e sull’individuazione di strumenti concreti e personalizzati per affrontare le difficoltà. Credo fortemente nella capacità di ogni persona di riscoprire le proprie risorse interiori e ritrovare un senso di equilibrio e autenticità.
Ricevo adulti, adolescenti e bambini, offrendo percorsi di sostegno psicologico e psicoterapia orientati al benessere e al cambiamento.
Aree di competenza principali:
- Psicologo clinico
- Psicotraumatologia
- Psicosomatica
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicoterapia
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
- Psicoterapia sensomotoria
Principali patologie trattate
- Depressione ,
- Sindrome da burnout ,
- Crisi relazionali ,
- Stress ,
- Bassa autostima ,
- +42 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Viale Marco Polo 86, Roma 00154
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
50 € - 65 € -
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Colloquio psicologico clinico
65 € -
-
Consulenza online
50 € -
-
Psicoterapia
65 € -
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EMDR (Psicoterapia dei disturbi post-traumatici)
65 € -
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Recensioni
7 recensioni
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F
F.R.
Elisa è bravissima ad aiutarmi con delicatezza. Per me un punto di riferimento ormai, l'appuntamento che non posso e non voglio saltare mai.
• Studio di consulenza online • psicoterapia online •
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F
FS
Ho avuto la fortuna di iniziare un percorso con Elisa, ed è stata un’esperienza davvero positiva. È una terapeuta empatica e preparata, capace di creare un clima di fiducia in cui è facile sentirsi accolti e liberi di parlare.
Durante le sedute mi ha aiutato a capire meglio le mie emozioni e mi ha dato strumenti pratici per gestirle nella vita di tutti i giorni. Mi è piaciuto il suo modo di ascoltare senza giudicare e la sua capacità di capire cosa serve davvero in quel momento.
Ogni incontro è stato diverso e adattato a me, mai impostato o forzato, e questo ha fatto la differenza.
Grazie al suo supporto oggi mi sento più consapevole e sereno.
Se cercate una professionista capace di accompagnarvi con empatia e concretezza, Elisa è una scelta che consiglio senza esitazioni.• Studio di consulenza online • primo colloquio individuale •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Caro FS, la ringrazio sinceramente per la sua recensione e per la fiducia. Sono felice che si sia sentito accolto e che il percorso svolto insieme le abbia offerto strumenti utili per comprendere e gestire le emozioni.
La ringrazio anche per aver sottolineato un aspetto per me fondamentale: la costruzione di un percorso terapeutico personalizzato, co-creato insieme al paziente, che rappresenta la base stessa del lavoro terapeutico.
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M
MM
Sono stata davvero felice di aver incontrato una Dottoressa così empatica e competente. Consiglio a chiunque sia alla ricerca di sé, per ritrovarsi al meglio, perché con lei si è certi di essere guidati con empatia, attenzione e grande professionalità.
• Studio di consulenza online • colloquio psicologico •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Cara MM., grazie di cuore per il suo feedback positivo. Ci tengo a sottolineare che il risultato ottenuto è stato possibile anche grazie alla sua grande disponibilità a mettersi in discussione e alla forte motivazione dimostrata durante i nostri incontri.
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E
Emiliano
Professionista seria, empatica, in grado di mettere a proprio agio chi ha di fronte e vuole superare un periodo difficile e complesso. La consiglio senza dubbio a chi necessita di un supporto psicologico efficace e competente.
• Studio di consulenza online • primo colloquio individuale •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Caro Emiliano, la ringrazio di cuore per le sue parole e per la fiducia. Sapere che si è sentito accolto e sostenuto nel suo percorso è per me motivo di grande soddisfazione. Le auguro di continuare con serenità e fiducia nel suo cammino personale.
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V
V.R.
Ho avuto la fortuna di incontrare la Dott.ssa Prampolini in un momento delicato della mia vita e posso dire che è stata una guida preziosa. La sua grande professionalità si unisce a un’empatia rara: mi sono sentita compresa, accolta e mai giudicata. Ha la capacità di creare un ambiente sereno e sicuro, dove aprirsi diventa naturale. Ogni seduta mi ha aiutata a conoscermi meglio e a guardare le difficoltà con occhi diversi, trovando nuove risorse dentro di me. È una professionista che sa unire competenza e umanità, e che consiglio sinceramente a chiunque desideri intraprendere un percorso di crescita personale o abbia bisogno di un supporto psicologico.
• Studio di consulenza online • psicoterapia online •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Cara V. R., la ringrazio molto per la sua testimonianza. Sapere che si è sentita compresa e che il percorso le è stato di aiuto mi fa davvero piacere.
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E
Edoardo
Sono in terapia con Elisa ormai da tanto tempo. La mia vita è migliorata. Grazie Elisa
• Studio di consulenza online • colloquio psicologico •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Caro Edoardo,
grazie per esserti esposto qui rispetto al nostro percorso. Il tuo feedback positivo è per me molto prezioso.
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M
M. C.
La dottoressa é estremamente attenta alle necessità del paziente, gentile ed empatica. Mi sto trovando benissimo con lei. Consigliatissima!
• Studio di consulenza online • psicoterapia online •
Dott.ssa Elisa Prampolini
Caro M. C., la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza ed il feedback positivo. Un caro saluto
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve
Sono una ragazza di 28 anni, ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia e panico da quando avevo 15 anni. All'epoca andai da uno psichiatra che mi prescrisse Xanax in gocce e Cipralex (ora non ricordo le dosi), e non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Tramite l'aiuto del mio medico curante abbiamo scalato tutto, e contemporaneamente ho iniziato un percorso con una psicologa. Il percorso è durato diversi anni, con discontinuità: quando vedevo che iniziavo a stare bene, mollavo. Quando ricominciavo a stare male, ricercavo la psicologa e lei è sempre stata disponibile ad accogliermi. Ho fatto grandissimi passi avanti da quando iniziai la psicoterapia, ma anche tanti passi indietro soprattutto quando lasciavo. Non avevo più problemi di ansia, nel senso che sì chiaramente è sempre rimasta ma ho imparato a gestirla e usarla nel giusto modo, ho imparato a gestire le mie emozioni.
Negli ultimi due anni avevo preso una brutta dipendenza dall'alcol, arrivando a pesare 120 kg. Bevevo di sera, quando i pensieri si facevano più insistenti. E mi aiutava a pensare meno. Questo mi ha non solo dato problemi a livello fisico per via dell'aumento di peso, ma soprattutto a livello psicologico perché cercavo di scacciare i pensieri negativi, mi dicevo "vabbè stasera bevo e non ci penso, se ne parla domani". Questo mio continuo procrastinare e cercare di godermi il momento senza pensare alle conseguenze, ha fatto riemergere i miei problemi di ansia. La mia ormai vecchia psicologa, ha deciso di non seguirmi più dopo diversi tentativi nel cercare di riportarmi sulla retta via, nonostante io abbia fatto dei passi enormi allontanandomi dall'alcol da sola. Ho smesso di bere 11 mesi fa e non ho più toccato nemmeno un goccio. Mi sono messa a dieta e ho perso 40 kg da Febbraio. Ma nonostante questo ha deciso di non seguirmi più perché continuavo a ricadere nel mio loop del "mi godo il momento e alle conseguenze ci penso dopo", sotto altri aspetti. Il lavoro ad esempio.
Sono sempre stata una ragazza responsabile, lavoro e vivo da sola da quando avevo 18 anni. E sul lavoro sono sempre stata precisa, puntuale, e mi assentavo solo se ero davvero impossibilitata. Anzi, delle volte sono andata anche con la febbre pur di non saltare un giorno.
Invece negli ultimi tempi, la mattina mi svegliavo, mi dicevo "ho paura di andare a lavoro, quindi resto a casa perché mi sento al sicuro". Da considerare il fatto che ho passato un inverno a casa in disoccupazione perché non riuscivo nemmeno ad andare al supermercato, figuriamoci lavorare. Poi, a maggio, ho deciso di ricominciare. Lavoro in un call center, non è il lavoro dei miei sogni ma mi permette di sopravvivere. Non sono diplomata né laureata, quindi in questi anni mi sono sempre dovuta accontentare di lavori precari come questo, oppure nella ristorazione.
Detto tutto questo, la mia ansia da diversi mesi è aumentata a dismisura. Soprattutto da quando ho lasciato il percorso con la psicologa per sua scelta..
Sono andata dal dottore e mi ha prescritto Tavor. Inizialmente ero molto spaventata nel prenderlo per diversi motivi; avevo paura di un possibile effetto paradosso, ho paura di diventarne dipendente. Poi l'ho iniziato, il 16 settembre. la mattina e la sera, come mi ha prescritto il dottore. Oggi siamo al 13 ottobre, è passato quasi un mese. Ho visto dei miglioramenti, non ho più avuto attacchi di ansia o panico. Ma agitazione sì. Quella mi accompagna per tutto il giorno. E da ieri pomeriggio, è ricomparsa ansia forte, come prima di iniziare il farmaco, e non sono riuscita nemmeno a mangiare. L'ansia forte mi chiude lo stomaco e a volte mi è capitato di stare anche giorni interi senza mangiare. Con il farmaco invece avevo ripreso a mangiare, andavo tranquilla a lavoro, e non facevo più fatica ad addormentarmi. Però ripeto, da ieri pomeriggio è tornata forte, con pensieri negativi annessi ovviamente e mi sembra di stare impazzendo.
Vorrei intraprendere un nuovo percorso con un'altra/o professionista, ma ho tanti dubbi tra i quali: e se stavolta non riuscirò ad uscirne? E se incappassi nello psicologo/a sbagliato/a?
Non ho una situazione economica brillante, quindi non posso nemmeno permettermi delle sedute. Ho fatto richiesta del bonus psicologo, spero me lo accettino in modo tale che almeno sul fronte economico sono più tranquilla.
Dopo tutto questo papiro, e ringrazio chiunque lo abbia letto fino a qui, vorrei porre questa domanda;
le ricadute, si possono riguarire? Tornerò mai come prima? A condurre una vita normale senza questi pensieri che mi devastano e non mi fanno stare con i piedi per terra? Si può tornare a stare bene dopo una ricaduta così?
Vorrei anche stupidamente chiedere quanto tempo ci vorrà, ma so che ogni percorso è diverso e non si può prevedere la durata. Ma sono così tanto spaventata e terrorizzata. Ora nemmeno con il Tavor riesco a stare tranquilla.
Forse dovrei parlarne con il mio dottore che me lo ha prescritto, forse ci vuole un aumento del dosaggio? Altra ansia.. ho paura di doverne avere sempre più bisogno, che il mio corpo si abitui e che ne vorrò sempre di più.
Penso siano preoccupazioni normali, non lo so
So solo che vorrei tornare ad essere quella di almeno due anni fa. E ho paura che stavolta non ci riuscirò
Grazie a tutti per aver letto fino a qui
Salve,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la sua esperienza: ci vuole davvero molto coraggio per raccontare un percorso così complesso e profondo.
Quello che descrive – la paura di non farcela, le ricadute, la sensazione di essere tornata indietro – è in realtà una parte naturale del processo di cambiamento. Le ricadute non cancellano i progressi, ma indicano che è necessario rivedere, insieme al terapeuta, alcuni aspetti del percorso e trovare nuovi strumenti per affrontare le difficoltà.
È comprensibile che l’interruzione della terapia e l’intensificarsi dell’ansia l’abbiano spaventata: quando ci si affida a una figura di riferimento per tanto tempo, la chiusura del percorso può far sentire disorientati. Tuttavia, da ciò che racconta emerge anche molta forza: ha smesso di bere, ha ripreso a lavorare e ha ritrovato una parte di sé capace di reagire. Questi sono segnali importanti di resilienza.
Credo che un nuovo percorso terapeutico possa aiutarla a comprendere meglio questa fase e a consolidare i progressi raggiunti, favorendo un equilibrio più stabile. Capisco anche le difficoltà economiche: il bonus psicologo può essere un valido sostegno e, in alternativa, esistono servizi pubblici o professionisti che offrono tariffe agevolate.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, le consiglio di farsi seguire da uno psichiatra, affiancando contestualmente una psicoterapia.
Il fatto che abbia già attraversato periodi di benessere, nei quali è riuscita a gestire l’ansia e le emozioni, dimostra che ha appreso strumenti e strategie efficaci: li custodisca con cura e continui a metterli in pratica. Nel prossimo percorso, condivida con il terapeuta eventuali dubbi o il desiderio di interrompere, così da valutarne insieme l’opportunità.
In ogni caso, sì: si può tornare a stare bene dopo una ricaduta. Il fatto che lei lo desideri con tanta determinazione è già un segnale che la strada verso il benessere è ancora aperta. Con il giusto supporto, potrà ritrovare stabilità e serenità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisa Prampolini
Salve, la mia bambina di 3 anni non vuole lasciarmi quando vado a lavorare e restare coi nonni. Vedo che ultimamente prova molta rabbia che manifesta con crisi isteriche e capricci che io cerco in tutti i modi contenere e di rassicurarla e farla sentire protetta ma non ottengo nulla, non mi perdona punto e basta. Passa da momenti di grande affettività a momenti in cui mi caccia via urlandomi: vai via vai a lavorare. Altre volte mentre gioca, prende lo zainetto e mi dice: mamma, vado via, vado a lavorare, ti lascio sola. Sia la maestra che i miei genitori mi dicono che comunque la bambina quando rimane con loro dopo un po si rasserena e si diverte un sacco, loro la portano al parco e in estate al mare dove la bambina socializza con gli altri bambini con estrema facilità, all asilo idem, la maestra mi dice che è molto energica, piena di vitalità e socievolussima. Quindi deduco che solo il rapporto con me va male, vedo che prova un enorme rabbia nei miei confronti da quando ho ripreso a lavorare, addirittura mi morde e mi graffia facendomi tra l altro piuttosto male e devo fare i salti mortali per riappacificarmi con lei, cerco di parlarle con dolcezza, di fare umorismo, di non colpevolizzare, insomma tutto ciò che mi suggerisce il buon senso, a volte riesco ad ammorbidirla, altre volte no e io non insisto, aspetto che sia lei a venire verso di me e io sto lì pronta ad accoglierla ma poi si ricomincia daccapo. Mi chiedo cosa ho sbagliato, e possibile che una madre che torna al lavoro causi un trauma ai figli? Si sente tradita? Si sente abbandonata? . Perché tutti i miei tentativi di farla star bene con me sono fallimentari? La bambina tra l altro è figli di genitori separati. Col padre è sempre andata bene, lo ha sempre adorato adesso mi sono accorta che si sta allontanando anche da lui ed è arrabbiata anche con lui. Credo perché la bambina ha capito che siamo separati e non accetta la cosa. La cosa mi ha addolorato moltissimo. Non so più cosa fare. Mi sento colpevole e un fallimento di madre.
Cara mamma,
quello che descrive è molto più comune di quanto sembri e non indica assolutamente che lei abbia “sbagliato” o che la sua bambina stia vivendo un trauma irreversibile. A tre anni i bambini attraversano una fase in cui le separazioni — anche brevi e sicure, come quando un genitore va al lavoro — possono essere vissute con grande intensità.
La rabbia, i pianti, i morsi e frasi come “vai via” o “ti lascio sola” non sono segni di rifiuto verso di lei:
sono il modo in cui una bambina così piccola esprime emozioni troppo forti per essere comprese e regolate da sola.
Spesso questi comportamenti sono l’altra faccia di un forte attaccamento: quando un bambino è molto legato a una figura, è proprio con quella figura che si sente “al sicuro” per mostrare le emozioni più difficili.
Il fatto che con i nonni, con la maestra e con gli altri bambini si tranquillizzi e sia socievole è un ottimo segnale: significa che la bambina ha risorse, capacità di adattamento e un buon sviluppo socio-emotivo.
Non è il rapporto con lei che “va male”: è semplicemente il rapporto in cui lei può permettersi di lasciar uscire tutto.
Il rientro al lavoro e la crescente consapevolezza della separazione tra mamma e papà rappresentano, per una bambina di tre anni, due cambiamenti importanti. Non avendo ancora gli strumenti per verbalizzare ciò che prova, lo manifesta attraverso comportamenti intensi.
Ma questo non significa che si senta abbandonata o tradita: significa che sta cercando un nuovo equilibrio emotivo.
Sta già facendo moltissimo, e con grande sensibilità. Può essere utile continuare a:
-Parlare con lei e spiegare le situazioni (il suo ritorno al lavoro, la separazione), chiedendole cosa ne pensa e cosa prova.
-Accogliere le sue emozioni: “Capisco che sei arrabbiata, è difficile quando la mamma va al lavoro.”
-Mantenere confini chiari e calmi in caso di morsi o graffi: “Non posso permettere che tu mi faccia male, ma io sono qui.”
-Ritualizzare i saluti, creando un piccolo rito sempre uguale, che dà sicurezza.
-Mantenere una routine prevedibile, che la rassicuri.
-Non leggere i suoi comportamenti come un giudizio su di lei, ma come una richiesta di aiuto emotivo.
La colpa che prova è comprensibile, ma non basata sui fatti:
lei non è un fallimento come madre. È una mamma presente, attenta e capace di farsi domande.
Il lavoro dei bambini è crescere, reagire, protestare, cercare sicurezza; il lavoro dei genitori è esserci.
E lei c’è.
Spero di esserle stata utile.
Dott.ssa Elisa Prampolini
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