Esperienze
Nella mia attività privata mi occupo principalmente di adulti e giovani adulti; Inoltre ho creato uno spazio specifico per il sostegno alla maternità.
Andare dallo psicologo vuol dire concedersi uno spazio di ascolto che permette di acquisire una maggiore consapevolezza di sé in modo da trasformare la nostra vulnerabilità in un momento di crescita personale.
Lo psicologo non è per i “deboli” ma per chi ha il coraggio di affrontare le proprie difficoltà.
Auguro a tutti la possibilità di poter fare almeno una volta nella vita questo “viaggio” dentro di sé.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicodiagnostica
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia della salute
- Psicologia cognitiva
- Psicologia perinatale
- Psicologia scolastica
- Psicologia sportiva
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Colloquio psicologico • 60 €
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3 recensioni
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Serena Lenza
La Dottoressa si è dimostrata subito attenta alle problematiche trattate centrandone i punti focali e sottolineandone le criticità con arguzia e precisione.
Carla
Salve sono Carla in questi ultimi mesi ho passato un brutto periodo di depressione non avevo più voglia di fare niente mi sentivo triste con una solitudine interiore devastante . Il mio medico di base mi ha consigliato di andare da uno psicologo
E cos' ho conosciuto la dottoressa Cirilli che mi ha aiutato e mi sta ancora aiutando ad uscire da questo disagio e devo dire che con la sua professionalità e competenza sto superando questo periodo della mia vita
Emanuele
Dottoressa bravissima e preparatissima , mi ha aiutato ad uscire da un periodo brutto della mia vita e riprendere in mano la mia vita
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buon pomeriggio. 5 mesi fa ho lasciato il mio fidanzato dopo 15 anni di relazione (non convivevamo). Io alla soglia dei 40 anni, lui quasi 50. L'ho lasciato in seguito ad una nuova conoscenza, che mi ha fatto capire che questa relazione era già finita da anni. Ebbene sì, in cuor mio ero arrivata a capire che con lui non vedevo futuro alcuno, già da diversi anni. Ma avevo timore a lasciarlo perchè sapevo che gli avrei provocato un dolore immane. Lui mi amava come il primo giorno, dolce e premuroso...si fidava di me e mi lasciava libera di decidere e di fare. Ma io non lo amavo più. Semplicemente. E anzichè lasciarlo andare, ho continuato a starci insieme perchè non volevo deluderlo e ferirlo. E non mi rendevo conto che intanto ferivo me stessa.
Ho conosciuto il mio nuovo fidanzato e grazie a lui ho avuto il coraggio di fare "il salto nel vuoto"...con non pochi strascichi. Io sono felice adesso, ma non del tutto. Mi tornano in mente tutti i momenti belli con il mio ex, ed è come se avessi dimenticato come mi sentivo negli ultimi anni di relazione. Stavo malissimo perchè non lo amavo più. Eppure mi ricordo solo tutto ciò che di bello abbiamo fatto insieme.
Lui adesso è fidanzato con una mia ormai, ex amica, della comitiva di allora...perchè so che gli è stata molto accanto in quelle settimane dopo la fine della ns relazione. E hanno finito evidentemente per innamorarsi.
Io sono ancora con il ragazzo che mi ha portato a lasciarlo, ma mi rendo conto solo adesso che pur essendo, dal punto di vista caratteriale, "un angelo" nel vero senso del termine...esteticamente non è per niente il mio tipo. È completamente l'opposto del mio ex. Ovviamente ne ero consapevole anche quando ho iniziato questa storia, ma l'aspetto fisico era passato in secondo piano, forse anche in terzo o quarto, e all'epoca il mio ex, non aveva minimamente sospettato nulla, proprio perchè conoscendomi bene sapeva che mai nella vita mi sarei lasciata "attrarre" da un ragazzo "così". E invece...
Quando poi questa storia è venuta fuori, il mio ex me ne ha dette di ogni..."colpendomi" verbalmente, proprio sull'aspetto fisico del mio attuale fidanzato. Era arrivato a dirmi che stavo frequentando lui solo "per la sua posizione sociale", perchè "è un uomo di potere" e che ero interessata più ai suoi soldi. Cosa non assolutamente vera perchè io non ho scelto di farci una storia per "i suoi soldi o posizione sociale" ma perchè mi aveva presa "mentalmente". Ha una mente geniale e passavo le ore a sentirlo parlare della sua vita. Oltretutto non ho bisogno nè dei suoi soldi, nè della sua "fama" perchè anche io ho un buon lavoro e non ho mai avuto bisogno di un uomo per andare avanti. E il mio ex lo sa bene.
Però molti, non si spiegano questa relazione. Io sono una bella ragazza, sportiva, alta e magra...lui l'antitesi dello sport, più basso di me e in continua lotta con la bilancia.
Adesso ho il timore che forse dopo 15 anni di storia, sarei dovuta rimanere da sola per un po' e metabolizzare quello che mi stava accadendo. Anche se riconosco che se fossi rimasta da sola, di sicuro sarei ritornata con il mio ex, solo per non vederlo stare male. E avrei ricominciato a star male, in silenzio, io.
Buonasera,
il suo racconto tocca diversi temi profondi. È naturale ricordare i momenti belli con il suo ex, perché ha comunque condiviso con lui una parte importante della sua vita. Il fatto di essersi accorta di non amarlo più non significa che non possa ancora provare un grande affetto nei suoi confronti.
Forse potrebbe essere utile lavorare sul senso di colpa legato al dolore che ha causato e chiedersi perché le risulti così difficile accettare di mettere il suo benessere davanti a quello altrui. Inoltre, si è sempre preoccupata di non ferire il suo ex, al punto da rimanere con lui per anni senza più amarlo. Ora, però, sente di non aver avuto il giusto tempo per stare da sola. Potrebbe quindi essere interessante interrogarsi su cosa significhi davvero, per lei, la solitudine e quale ruolo abbia avuto nelle sue scelte.
In questa storia emerge anche il tema del giudizio: ha detto che molte persone non comprendono la sua attuale relazione e che anche il suo ex l’ha criticata su questo punto. La domanda che potrebbe porsi è: quanto conta per me l’opinione degli altri? Se il giudizio sociale ha un forte peso sulle sue decisioni, potrebbe essere utile esplorare quanto questo influenzi la sua autostima e la sua capacità di scegliere liberamente.
Oggi si sente felice, ma non del tutto. Un percorso di introspezione o di supporto psicologico potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esplorare questi temi, aiutandola a rispondere a queste domande in modo più profondo e senza il timore di essere giudicata.
Saluti Dott.ssa Cirilli

Salve, ultimamente sto passando un periodo un po’ stressante che mi porta ad avere problemi di digestione, quindi il reflusso come posso comportarmi per trovare sollievo da stress é ansia,
Grazie, attendo risposta
Potresti intraprendere un percorso che integri mente e corpo, lavorando su entrambi i livelli per ritrovare un maggiore equilibrio. Sul piano fisico, ti consiglierei di praticare esercizi di respirazione diaframmatica o training autogeno, che possono aiutarti a rilassare il sistema nervoso e alleviare i disturbi gastrointestinali legati allo stress.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile riflettere su ciò che sta accadendo nella tua vita in questo momento: cosa ti sta mettendo sotto pressione? C’è una parte di te che si sente sopraffatta? Ti senti obbligato/a a trattenere emozioni che vorresti esprimere?
Il tuo corpo sta cercando di comunicarti qualcosa. Ascoltarlo e comprendere il suo messaggio potrebbe essere la chiave per stare meglio, sia a livello fisico che emotivo.
Saluti Dott.ssa Cirilli

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